Salame: Un Classico Italiano, Tra Tradizione e Varietà

Il salame è un pilastro della tradizione culinaria italiana, un insaccato stagionato amato in tutto il mondo. Ma cosa rende il salame così speciale? Esploriamo le sue caratteristiche fondamentali, il processo di produzione e le innumerevoli varianti che lo rendono un prodotto unico e versatile.

Origini Antiche e Evoluzione

Le radici del salame affondano in tempi antichi, con le prime testimonianze che risalgono all'epoca romana. Il termine "salame" deriva dal vocabolo medievale "salāmen", che indicava un alimento salato e insaccato. Inizialmente prodotto con carni di scarto, il salame si è evoluto nel tempo, diventando un prodotto sempre più pregiato e diversificato.

Nel Medioevo si è sviluppato ulteriormente dove per la prima volta troviamo la denominazione salamen da cui deriva il nome attuale. Col passare del tempo l’arte salumiera si è evoluta ed oggi troviamo tante diverse tipologie a livello regionale ma anche internazionale.

Caratteristiche Fondamentali

Il salame è un salume insaccato e stagionato, prevalentemente a base di carne e grasso di maiale. La forma è generalmente allungata, con una lunghezza variabile dai 10 ai 60 cm e un diametro (calibro) che oscilla tra i 3 e i 20 cm.

Al taglio, il salame si presenta con un colore rosso vivo, intervallato dal bianco-rosato del grasso. Il sapore è deciso, ma può variare notevolmente in base alle materie prime e alle spezie utilizzate. La grana può essere fine o finissima, come nel caso del salame di Milano, oppure media o grossa, come nel salame di Felino.

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Una volta tagliato, le fette hanno un colore rosso vivo e il grasso è bianco-rosato. Il sapore è deciso, anche se ovviamente varia a seconda delle materie prime e delle spezie utilizzate.

Il Processo di Produzione: Un'Arte Artigianale

Nonostante le differenze negli ingredienti tra le varie tipologie di salame, il processo di produzione segue una serie di passaggi comuni:

  1. Macinazione e Miscelazione: La carne magra e il grasso vengono macinati e mescolati con sale e spezie, secondo le ricette tradizionali di ogni regione.
  2. Insaccatura: L'impasto viene insaccato in un budello, che può essere di origine animale (suino, ovino, bovino o equino) o artificiale (cellulosa o collagene).
  3. Asciugatura: Il salame viene sottoposto a una fase di asciugatura di circa una settimana.
  4. Stagionatura: Inizia la stagionatura vera e propria, che può durare da due settimane a sei mesi, a seconda del tipo di salame e delle sue dimensioni.

Il risultato finale varia nell'aspetto, nella grana, nelle spezie e nella durata della stagionatura.

L’impasto viene insaccato in un budello che può essere sia di origine animale (prevalentemente suino ma anche ovino, bovino o equino) che artificiale (per esempio a base di cellulosa o collagene). Una volta finita questa fase, il salame passa alla fase di asciugatura, che dura circa una settimana. A questo punto inizia la fase di stagionatura vera e propria che varia a seconda del prodotto e delle sue dimensioni, e può durare dalle due settimane fino ai sei mesi. Il risultato finale può variare molto nell’aspetto, a seconda della grana, delle spezie che abbiamo aggiunto e alla durata del periodo di stagionatura.

Oltre il Suino: Varianti di Carne

Sebbene il salame tradizionale sia a base di carne di suino, esistono numerose varianti che utilizzano altri tipi di carne, come selvaggina, ovini e oca.

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  • Kaminwurz: Tipico dell'Alto Adige, questo salame affumicato è tradizionalmente a base di speck di maiale e manzo, ma esistono varianti con agnello, capra o capriolo.
  • Salame d'oca: Nato in comunità dove non si consumava carne di maiale per motivi religiosi, oggi esiste in versioni miste con carne d'oca e di maiale. Un esempio è il salame d’oca di Mortara IGP, composto per almeno un terzo da carne d’oca.
  • Salami regionali: In Toscana è comune il salame di cinghiale, nelle Marche quello di pecora, e in Piemonte quello di capra. In Sicilia, nel ragusano, si produce il salame di asino, composto per l'80% da carni magre di asino e per il 20% da parte grassa di suino.

Un altro esempio molto particolare è il salame d’oca. Questa tipologia di salame sembra derivare dalle comunità dove per motivi religiosi non si poteva consumare carne di maiale. Oggi ne esiste una versione mista che prevede sia l’uso della carne d’oca che di maiale. Possiamo citare a tal proposito il salame d’oca di Mortara, riconosciuto IGP, composto da carne d’oca per almeno un terzo. Ci sono poi dei prodotti che troviamo soprattutto a livello regionale, come il salame di cinghiale, molto comune in Toscana, o quello di pecora (prodotto nelle Marche) o di capra (che troviamo in Piemonte). In Sicilia, in particolare nel ragusano, possiamo anche consumare del salame di asino. Il salame di asino è composto da un 80% di carni magre di asino e un 20% di parte grassa di suino.

Eccellenze Italiane: DOP e IGP

L'Italia vanta una ricca tradizione salumiera, con numerose eccellenze regionali protette dai marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). Tra i primi salami ad aver ricevuto il marchio DOP negli anni '90 troviamo il salame di Varzi, il salame Brianza e il salame piacentino. Questi riconoscimenti tutelano la qualità e l'autenticità dei prodotti, garantendo che siano realizzati secondo metodi tradizionali e con materie prime provenienti da specifiche aree geografiche.

I primi prodotti ad aver ricevuto il marchio DOP negli anni novanta sono stati il salame di Varzi, il salame Brianza e il salame piacentino.

Un Viaggio tra i Salami Italiani: Sapori e Territori

La norcineria italiana è un universo da esplorare, con ogni regione che vanta i propri salumi e insaccati tradizionali. Scopriamo alcuni dei salami più celebri e alcune varietà meno conosciute, legate a specifici territori:

  • Salame Milano: Celebrità gastronomica italiana, caratterizzato da una grana finissima, un sapore ricco ma delicato e una lunga stagionatura. La sua pasta è compatta con una grana simile al riso, il colore è rosso vivace, il sapore delicato e dolce. La sua maturazione può raggiungere i due mesi.
  • Salame Felino: Originario del paese di Felino, in provincia di Parma, è realizzato con un taglio particolare di carne suina, il sottospalla, che gli conferisce un sapore delicato e distintivo. La qualità del Salame Felino è influenzata dall'ambiente unico in cui viene prodotto. L'area di Felino vanta un clima asciutto, fresche correnti d'aria e acque termali che contribuiscono a creare il sale di alta qualità utilizzato nella preparazione.
  • Salame Ungherese: Pur portando il nome dell'Ungheria, ha radici storiche che lo collegano all'Italia, in particolare al Friuli. Si distingue per il suo colore rosso punteggiato di bianco, una grana finissima e una consistenza compatta. Il sapore è morbido, dolce e leggermente affumicato, arricchito dalle note della paprika.
  • Salame Toscano: Citato per la prima volta nella Storia Naturale di Plinio il Vecchio, ha una consistenza compatta e un colore rosso scuro.
  • Salame Mantovano: Tipico della provincia di Mantova, è caratterizzato da un sapore dolce e piacevole. Una fetta tagliata si presenta compatta ed omogenea, di colore rosso rubino con grasselli ben visibili.
  • Ciauscolo: Salame spalmabile tipico delle Marche, dalla consistenza cremosa e dal gusto saporito ma non piccante. Il nome "ciauscolo" deriva dal latino "cibusculum," che significa spuntino.
  • Salamini Italiani alla Cacciatora (DOP): Salami stagionati di dimensioni ridotte, spesso legati in filza. Il nome "cacciatore" deriva dalla pratica degli antichi cacciatori, che portavano con sé salamini di piccole dimensioni da consumare durante le battute di caccia.
  • Strolghino: Piccolo salame delicato e dolce, ottenuto dalle rifilature del culatello e prodotto nelle province di Parma e Piacenza. Assaggiando lo strolghino, che ha una breve stagionatura di circa 20 giorni, è possibile avere un'idea del gusto che i prosciutti stanno sviluppando durante la loro maturazione.
  • Salame Cotto: Tipico del Piemonte, del Piacentino, del Savonese e del Lazio, è sottoposto a bollitura o cottura a vapore.
  • Ventricina: Salume originario dell’Abruzzo e Molise, dalla consistenza eterogenea e dal sapore robusto e deciso.

Il Salame Milano è una celebrità gastronomica italiana, rinomato anche oltre confine. Questo straordinario salume, frutto di una lunga stagionatura, si presenta in grandi forme cilindriche ed è servito in sottili fette compatte, dotate di una grana finissima e di un sapore ricco ma delicato. Comunemente noto come "milanese", questo salume rappresenta un'icona culinaria della Lombardia. La sua preparazione prevede la combinazione di carni magre di maiale e bovino, lardo di maiale, pepe e talvolta un tocco di aglio infuso nel vino bianco. Questa prelibatezza gastronomica viene prodotta nell'intera regione del Milanese e nella Brianza. Il Salame Felino, originario del paese di Felino in provincia di Parma, è un autentico capolavoro della tradizione salumiera italiana. Per realizzare il salame Felino si utilizza un taglio particolare di carne suina, il sottospalla, che conferisce al salume il suo sapore delicato e distintivo. Questo insaccato è orgogliosamente certificato come Indicazione Geografica Protetta (IGP), il che significa che la sua produzione è strettamente vincolata alla sua zona di origine. La qualità del Salame Felino è influenzata dall'ambiente unico in cui viene prodotto. L'area di Felino vanta un clima asciutto, fresche correnti d'aria e acque termali che contribuiscono a creare il sale di alta qualità utilizzato nella preparazione. Il salame ungherese porta il nome dell'Ungheria ma ha radici storiche che lo collegano all'Italia, in particolare alla regione del Friuli. Questo salame si distingue per il suo colore rosso punteggiato di bianco, una grana finissima e una consistenza compatta. Il sapore è morbido, dolce e leggermente affumicato, arricchito dalle note della paprika. Il salame toscano ha una storia antica e viene citato per la prima volta nella Storia Naturale di Plinio il Vecchio. Il Salame mantovano è un classico salume tipico della provincia di Mantova, caratterizzato da un sapore dolce e piacevole. Il ciauscolo, il salame più rinomato delle Marche, è caratterizzato da una consistenza cremosa e un gusto saporito ma non piccante. Il termine "salame cacciatore" è comunemente utilizzato per identificare un salame marchiato con la denominazione DOP, noto oggi come "Salamini italiani alla cacciatora". Lo strolghino è un piccolo salame delicato e dolce ottenuto dalle rifilature del culatello ed è prodotto nelle province di Parma e Piacenza. Il salame cotto è un salume tipico del Piemonte, del Piacentino, del Savonese e del Lazio. La ventricina è un salume originario dell’Abruzzo e Molise.

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Consigli per Riconoscere un Buon Salame

Quando si sceglie un salame, è importante valutare alcuni aspetti per assicurarsi di acquistare un prodotto di qualità:

  • Aspetto: Un buon salame deve avere una buona percentuale di grasso rispetto alla parte magra, un colorito acceso e invitante, e un grasso bianco.
  • Consistenza: Non deve essere troppo morbido (indice di eccessiva freschezza e stagionatura insufficiente) né troppo rigido (segno che ha preso aria e non è stato stagionato correttamente).
  • Odore: Deve essere profumato, senza odori aciduli o sgradevoli.
  • Ingredienti: Optare per salami IGP e senza nitrati, per evitare conservanti dannosi per l'organismo.
  • Etichetta: Verificare che non siano stati utilizzati latte e derivati, che indicano l'aggiunta di "aiuti" per rendere il salame più compatto e accelerare la stagionatura.

Ad esempio, un salame non ottimale si riconosce da alcuni difetti: è troppo morbido e il grasso sembra staccarsi dal resto della carne (è indice di eccessiva freschezza, quindi non è stata svolta una stagionatura ottimale); troppo rigido e attorno risulta duro da mangiare (in questo caso il salume ha preso aria, quindi non è stato stagionato bene, oppure è aperto da troppo tempo) mostra un colorito scuro e il grasso tende al giallastro (in questo caso il salame non è fresco) ha un odore che sembra essere leggermente acidulo. Per essere certi di acquistare un buon salume, si consiglia di optare per i salami IGP. Per conservare il salame, soprattutto all’estero, si utilizzano conservanti che possono essere dannosi per l’organismo come ad esempio i nitrati. Questi, insieme ai nitriti, sono considerati nocivi e per questo motivo tutti i salumi di buona qualità e prodotti in Italia non li contengono.

Come Servire e Abbinare il Salame

Il salame è un ingrediente versatile che può essere gustato in molti modi diversi. Ottimo come antipasto, accompagnato da formaggi, olive e pane, è perfetto anche per farcire panini, pizze rustiche e torte salate.

I piatti per l’assaggio devono essere di colore bianco e composti da materiale inerte, al fine non influenzare l’analisi visiva del prodotto e di non apportare odori anomali. Il prodotto adagiato sul piatto deve essere quindi pinzato con una forchetta composta anch’essa di materiale inerte o argento e portato alla bocca o al naso. È importante che l’assaggiatore non tocchi il prodotto con le mani per non trasmettere odori o impurità.

Abbinamenti consigliati:

  • Formaggi: I sapori teneri e delicati di alcuni formaggi bilanciano le note speziate e la sapidità del salame.
  • Frutta: Uva, albicocca, melograno, pera, anguria, mela e persino ananas si abbinano bene con il salame.
  • Verdure e ortaggi: Barbabietola, zucca, broccoli, asparagi, patate, funghi, peperoni, lenticchie e fagioli.
  • Cereali: Polenta, pane nero o di segale, pane sciapo toscano, orzo e farro.
  • Vino: Si consiglia l’abbinamento con vini rossi come il Merlot friulano o il Refosco dal Peduncolo rosso, che esaltano i gusti del salame.

Conservazione Ottimale

Prima dell’apertura, si consiglia la conservazione in luogo fresco e areato. Una volta aperto, va tagliato e consumato il più velocemente possibile, conservandolo a temperatura tra 0° e 4°. Se non si consuma subito, è consigliabile confezionarlo sottovuoto per preservarne le caratteristiche organolettiche.

Salame Naturale: Un'Eccellenza Friulana

Un esempio di eccellenza è il Salame Naturale prodotto in Friuli Venezia Giulia, realizzato esclusivamente con carni fresche selezionate di suino nato e allevato in Friuli Venezia Giulia. Ai tagli più pregiati vengono aggiunte spezie e piante aromatiche naturali, nel rispetto della tradizione contadina. La stagionatura avviene in cantine con un microclima naturale ideale, sfruttando l'aria fresca e frizzante delle colline cividalesi. Esternamente si presenta con la sua muffa naturale (che deve essere bianca) indice di una corretta stagionatura. Non contiene coadiuvanti tecnologici, glutine, derivati del latte e caseinati, amidi o fecole, OGM.

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