Riso Thai, Caratteristiche e Utilizzo nel Sushi e Altre Preparazioni

Il riso è un alimento fondamentale in molte culture culinarie in tutto il mondo, con una varietà di tipi e utilizzi diversi. Questo articolo esplorerà le caratteristiche del riso Thai, la sua versatilità in cucina e il suo ruolo specifico nella preparazione del sushi, confrontandolo con altre varietà di riso.

Riso Thai: Un Tesoro Aromatico dalla Thailandia

Il riso Thai, in particolare il riso Thai Jasmine, è una varietà di riso indica coltivata in Thailandia. È noto per il suo aroma naturale, il tipico odore caratteristico e il gusto eccellente. Questo riso aromatico è ideale per ricette asiatiche, come contorno o nelle insalate di riso. Il riso Thai Bianco Bio de La Finestra Sul Cielo è un riso jasmin aromatico proveniente dalla Thailandia, apprezzato per le sue caratteristiche uniche e la sua versatilità in cucina.

Caratteristiche Distintive

I chicchi del riso Thai Jasmine sono lunghi e affusolati, di un colore bianco brillante, rendendolo esteticamente gradevole. La lunghezza media di 7 mm conferisce al chicco una consistenza particolare che si rivela durante la cottura. Dopo la cottura, il riso assume una consistenza leggermente collosa, ideale per la preparazione di piatti esotici e tradizionali.

Coltivazione Biologica e Qualità

La coltivazione biologica di questo riso garantisce un prodotto privo di pesticidi e sostanze chimiche dannose, preservando la sua purezza e le sue proprietà nutrizionali. La Finestra Sul Cielo si impegna a offrire prodotti biologici di alta qualità, selezionati con cura per soddisfare le esigenze di una alimentazione sana e consapevole.

Versatilità in Cucina

Il riso Thai Bianco Bio è una scelta eccellente per chi ricerca un riso aromatico e gustoso, ideale per accompagnare verdure, carni e pesce, o per essere utilizzato come base per insalate di riso e piatti unici. La sua consistenza leggermente collosa lo rende particolarmente indicato per la preparazione di sushi e altri piatti orientali. Il suo sapore delicato si sposa bene con verdure, carni e pesce, rendendolo un contorno ideale per qualsiasi tipo di portata. La sua facilità di preparazione lo rende un ingrediente indispensabile nella dispensa di chi ama cucinare in modo sano e gustoso.

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Origine e Processo di Lavorazione

Originario della Thailandia, il riso jasmin è una varietà di riso a grani lunghi, conosciuta per il suo aroma delicato e il sapore leggermente dolce. La sua coltivazione avviene in aree specifiche del paese, dove il clima e il terreno contribuiscono a esaltarne le qualità organolettiche. I chicchi di riso Thai Bianco Bio sono sottoposti a un processo di lavorazione che ne preserva l'integrità e le proprietà nutrizionali. La brillatura, ad esempio, è un'operazione fondamentale che consiste nella rimozione degli strati esterni del chicco, rendendolo più bianco e lucente. Tuttavia, è importante che questo processo sia eseguito con cura per non alterare il contenuto di vitamine e minerali presenti nel riso.

Valori Nutrizionali e Ingredienti

Il Riso Thai Bianco Bio de La Finestra Sul Cielo è composto esclusivamente da riso Thai proveniente da agricoltura biologica. Dal punto di vista nutrizionale, il riso Thai Bianco Bio è una fonte di carboidrati complessi, che forniscono energia a lento rilascio, contribuendo a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. È inoltre una buona fonte di fibre, che favoriscono la regolarità intestinale e contribuiscono al senso di sazietà. Il riso Thai Bianco Bio contiene anche proteine vegetali, vitamine del gruppo B e minerali come il magnesio e il potassio, importanti per il corretto funzionamento dell'organismo.

Preparazione e Conservazione

La preparazione del Riso Thai Bianco Bio de La Finestra Sul Cielo è semplice e veloce. Si consiglia di versare il riso in una grande quantità di acqua bollente e cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti. Per quanto riguarda la conservazione, si consiglia di conservare il Riso Thai Bianco Bio in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità.

Riso Jasmine: Profumo e Versatilità

Da non confondere con il riso basmati, il riso jasmine è un riso della categoria fine principalmente coltivato in Asia e tipico di alcuni celebri piatti della cucina thailandese. Appartiene alla varietà Indica delle zone del sud-est asiatico dove il clima tipicamente tropicale favorisce una florida crescita di questa tipologia di riso amata anche in occidente. La principale caratteristica del riso Jasmine è il suo profumo! Il suo nome, infatti, deriva dal termine gelsomino, proprio per il profumo floreale intenso che sprigiona in cottura.

Caratteristiche Nutrizionali e Preparazione

Per quanto riguarda le caratteristiche nutrizionali, il riso Jasmine appare come altamente nutriente. Per una porzione di riso Jasmine da circa 56 g pesati a crudo, l’apporto è di circa 200 kcal. Per ottenere una perfetta cottura del riso jasmine, è fondamentale che siano rispettate le proporzioni di riso e acqua. Per ogni parte di riso servono due parti di acqua. Come si fa per molte varietà di riso, anche per quello jasmine procedete con una fase di risciacquo. Portate a bollore l’acqua, salatela e aggiungete il riso. Coprite e lasciate sobbollire per una decina di minuti (è sempre meglio rispettare i tempi di cottura indicati sulla confezione). Dopo questo tempo l’acqua sarà completamente assorbita. Spegnete il fuoco e, con l’aiuto di un cucchiaio, sgranate bene il riso.

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Riso Jasmine in Cucina: Pilaf e Conservazione

Tipicamente indicato come accompagnamento per il pollo al curry, il riso pilaf non è una tipologia di riso (come molti credono confondendolo con il basmati), ma una ricetta. Anche il riso jasmine si può preparare il riso pilaf. Il riso jasmine crudo, una volta aperta la sua confezione sottovuoto, deve essere conservato in un barattolo in vetro a chiusura ermetica. Sistemate il barattolo lontano da fonti di calore e di umidità.

Riso per Sushi: Un Ingrediente Fondamentale della Cucina Giapponese

Radicato profondamente nella tradizione culinaria del Giappone e utilizzato ampiamente nei secoli, il Riso per Sushi è uno degli ingredienti fondamentali della cucina di questo paese. Caratterizzato da chicchi tondi, corti e semitrasparenti, questo riso si distingue per la sua consistenza particolarmente appiccicosa dopo la cottura.

Caratteristiche e Cottura

Per questo tipo di riso viene consigliata la cottura a vapore sotto pressione, un metodo spesso utilizzato nelle cucine giapponesi. Il riso per sushi è ricco di amido, elemento che gli conferisce la capacità di mantenere l’umidità e la collosità anche dopo il raffreddamento. Queste caratteristiche lo rendono perfetto per le diverse tipologie di sushi, che richiedono un grado di compattezza tale da poter essere consumate con le mani o con le bacchette.

Utilizzo nel Sushi e Altre Preparazioni

Solitamente, questo riso viene usato, quindi, per preparare nigiri, hosomaki e temaki, ma anche onigiri, che non rientrano nel mondo “sushi” ma sono un classico della cucina giapponese da gustare come finger food avvolti nell’alga nori. Nel caso delle preparazioni di sushi, il riso viene condito con il tipico aceto per sushi, per ottenere il sumeshi, nome giapponese che si riferisce al riso per sushi condito con aceto di riso. Il riso per sushi viene spesso utilizzato anche come accompagnamento di altri piatti, accanto a zuppa di miso e altri ingredienti tradizionali giapponesi. perché i suoi chicchi appiccicosi assorbono i succulenti aromi del teriyaki e creano una combinazione unica di gusto e consistenza. In alternativa, si può accompagnare a pesce o verdure in tempura, condendolo leggermente con dell’aceto di riso per un contrasto piacevole tra riso morbido e croccantezza della frittura.

Chirashi: Un Piatto Alternativo

Il riso per sushi può essere inoltre utilizzato per preparare deliziosi chirashi, un piatto giapponese composto da riso condito con una varietà di ingredienti che solitamente prevede pesce crudo a cubetti, come salmone, tonno e gamberetti, verdure, tra cui cetrioli, avocado e funghi shiitake marinati, e uova di pesce.

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Riso per Sushi: Quale Scegliere?

La qualità principale che dobbiamo cercare in un riso per il sushi è la giusta “collosità” dopo la cottura, perché comunque questo riso deve essere manipolabile per creare delle simil-polpette. A rispondere a questa caratteristica è il riso italiano comune o originario, dal chicco piccolo e tondo (da cui anche il nome di una delle sue varietà). Pur essendo un riso di facile reperibilità, vi sconsigliamo di acquistarlo al supermercato: non è che si rischi qualcosa ma i marchi della grande distribuzione non sono obbligati a vendere sotto la stessa etichetta riso di un’unica varietà, e questo vale per qualunque tipo (anche carnaroli o altri).

Altre Varietà di Riso: Un Mondo da Esplorare

Esistono più di 100.000 varietà di riso nel mondo. In Italia, il maggiore produttore di riso a livello europeo, si contano circa 126 varietà, che si differenziano a seconda della loro forma: chicchi tondi, chicchi medi, chicchi lunghi di tipo A e chicchi lunghi di tipo B.

Varietà Italiane e Loro Utilizzi

All’interno di queste famiglie si suddividono le singole varietà. Ogni varietà ha però le sue caratteristiche e non è detto che tutti i tondi si comportino allo stesso modo in cottura e possano essere utilizzati indiscriminatamente in ogni processo.

  • Riso Arborio: Nato nel 1945, è caratterizzato da un chicco molto grasso, grande e perlato che, durante la cottura in acqua, può aumentare fino a cinque volte il suo volume. Questo consente una buona tenuta di cottura e un’ottima mantecatura, ed è per queste ragioni che viene annoverato tra i migliori risi da risotto. Ideale anche per molti altri piatti a base di riso fra cui timballi, insalate, arancini siciliani antipasti, contorni e piatti unici.
  • Riso Baldo: Nasce dopo anni di ricerca dall’ingegno del Dottor Antonio Tinarelli. Si tratta di un riso lungo A dal chicco lungo, semi affusolato e cristallino. Grazie all’amido che rilascia durante la cottura, ha infatti una particolare capacità di assorbimento dei condimenti. Per questa sua qualità è fortemente consigliato per la preparazione di ottimi risotti che risulteranno allora facilmente cremosi, ben mantecati e ben amalgamati.
  • Riso S. Andrea: È un riso lungo A, caratterizzato da un chicco lungo, semi affusolato e perlato. Si tratta di un riso speciale, per i suoi chicchi dalla struttura compatta (né grandi, né piccoli) ricchi d’amido. È un riso adatto alla preparazione di minestre e dolci ma anche di risotti.
  • Riso Roma: Varietà storica della risicoltura italiana, viene spesso equiparato al Baldo, viste le caratteristiche simili, ma dal quale si differenzia per il chicco perlato. Questo riso è molto apprezzato per la sua capacità di assorbire in modo ottimale il condimento e per un tempo di cottura inferiore rispetto alle altre varietà appartenenti alla stessa categoria.
  • Riso Ribe: Questa varietà, coltivata principalmente nella Pianura Padana, è un riso lungo A caratterizzato da chicchi fini a tondeggianti. Il Ribe può essere greggio, semigreggio o integrale ed è particolarmente adatto alla parboilizzazione.
  • Riso Basmati: Questo riso viene coltivato in India, Pakistan e sull’altopiano himalayano, oggi importato anche in Italia. Il basmati è una varietà di riso dal chicco bianco, affusolato e traslucido. Una delle principali caratteristiche di questo cereale è il suo profumo, che ricorda il legno di sandalo, e il suo gusto delicato.

Altre Varietà Meno Note

  • Riso Originario: Il riso originario è un riso tondo che presenta un chicco corto, tondo e cristallino.
  • Riso New Kenji Premium e Medium Grain: Il riso New Kenji Premium è l’eccellenza del riso per sushi. Il riso New Kenji medium grain è un’altra delle eccellenze per la preparazione del sushi.
  • Riso Thai Nom Mali: Il nome Thai Nom Mali prende origine dalla colorazione bianca dei suoi grani, simile ai fiori di Gelsomino (traduzione letteraria). Il riso pregiato Thai Hom Mali con consistenza deliziosamente soffice, profumo unico, colore bianco, renderà i tuoi piatti particolari e originali.

Riso Glutinoso: Una Delizia Collosa

Tra le innumerevoli varietà di riso, ve n’è una particolarmente apprezzata per la sua texture collosa e il suo sapore delicatamente dolce: il riso glutinoso. Il riso glutinoso è una tipologia di riso asiatico proveniente dalla pianta chiamata Oryza sativa glutinosa. Contrariamente a quanto suggerito dal nome, il riso glutinoso è privo di glutine, proprio come le altre varietà di riso, caratteristica che lo rende sicuro anche per i celiaci.

Caratteristiche e Cottura

I chicchi tondi, corti e bianchi del riso glutinoso sono ricchi di amilosio e amilopectina, responsabili della caratteristica collosità, una volta cotti. La cottura consigliata per questa tipologia di riso è quella a vapore, che prevede di solito un periodo di ammollo in acqua anche di diverse ore, per assicurarsi che il riso cuocia in modo uniforme e risulti morbido.

Utilizzi in Cucina: Mochi e Dango

Una delle preparazioni più celebri con il riso glutinoso è il mochi, una delizia giapponese amata per la sua consistenza gommosa e la sua velata dolcezza, conferita proprio dalla farina di riso glutinoso, tipica della cucina asiatica. Altro piatto tradizionale giapponese che sfrutta le qualità uniche del riso glutinoso è il dango, un dessert a base di palline di riso glutinoso infilate su uno spiedino e spesso servite con salsa di soia dolce o sciroppo di zucchero.

Sekihan: Un Piatto Tradizionale Giapponese

Una delle preparazioni nipponiche più apprezzate è il sekihan, una preparazione giapponese tradizionale spesso consumata durante le celebrazioni e le festività, che combina riso glutinoso cotto con azuki, i fagioli rossi dolci.

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