La pizza dolce di Pasqua marchigiana, un lievitato soffice e profumato, è un'autentica delizia che evoca ricordi d'infanzia e celebra la gioia della Pasqua. Questa ricetta, tramandata di generazione in generazione, rappresenta un tesoro culinario da custodire e condividere.
Un Dolce che Racconta una Storia
La pizza dolce di Pasqua non è solo un dessert, ma un simbolo di festa e convivialità. Un tempo considerata un lusso, data la ricchezza dei suoi ingredienti, oggi è un'immancabile presenza sulle tavole pasquali del centro Italia, in particolare nelle Marche, in Umbria, in Abruzzo e nel Lazio. Ogni regione, ogni famiglia, custodisce la propria versione, con piccole varianti che rendono unica ogni preparazione.
La Ricetta di Famiglia: Un Omaggio alla Tradizione
La ricetta che vi propongo è quella che mia madre preparava sempre per la colazione di Pasqua, una pizza dolce all'anice dal sapore inconfondibile. Perfetta da gustare con la cioccolata delle uova o con le pietanze salate tipiche di questa festa, questa pizza cresciuta all'anice è deliziosa anche da sola, grazie al suo aroma avvolgente che non necessita di ulteriori accompagnamenti.
Lievito Madre: Un Segreto di Bontà
Per onorare la tradizione, preparo questa pizza dolce con lievito madre, un ingrediente che richiede pazienza e cura, ma che regala un sapore e una fragranza unici. L'utilizzo del lievito madre conferisce all'impasto una maggiore digeribilità e una conservazione più lunga, esaltando al contempo gli aromi e i profumi degli ingredienti.
Preparazione del Primo Impasto
Per iniziare, è fondamentale avere un lievito madre ben attivo, capace di raddoppiare il suo volume in circa 3 ore dopo il rinfresco. Inserire nella planetaria il lievito madre attivo, la farina e lo zucchero, iniziando ad impastare con il gancio a foglia. Aggiungere gradualmente l'olio aromatizzato con l'anice (dove l'anice sia stato precedentemente lasciato in infusione), le uova (una alla volta, assicurandosi che la precedente sia stata completamente assorbita), il latte e la sambuca, fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.
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Pizza Dolce di Pasqua Abruzzese: Una Variante Teramana
La pizza dolce di Pasqua che vi presento oggi è la ricetta abruzzese, nella variante teramana. Come sappiamo, ogni zona ha la sua versione: c’è chi mette più anice, chi il liquore, chi invece solo i canditi. Nella mia pizza dolce di Pasqua ho messo l’anice, i canditi e anche l‘uvetta, e il risultato è stato ottimo, in famiglia è piaciuta tantissimo e so già che mi toccherà rifarla! Ho seguito la ricetta che ho ritrovato in un vecchio quadernino di mia mamma, hai presente quei ricettari che conservano ancora qualche macchia di olio caduta per sbaglio sulle pagine e ha scolorito l’inchiostro?
Pizza di Pasqua al Formaggio: Un'Alternativa Salata
La pizza di Pasqua non è solo dolce: esiste anche una variante salata, tipica dell'Umbria ma diffusa in tutto il Centro Italia. Questa pizza al formaggio, o pizza de cacio, è un pane alto e soffice, simile a un panettone, a base di farina, uova e un mix di formaggi grattugiati, come parmigiano e pecorino. Perfetta per la colazione di Pasqua, accompagnata da salame e uova sode, o come sostituto del pane a pranzo, è ideale anche per una scampagnata di Pasquetta.
Preparazione della Pizza al Formaggio
Per preparare la pizza al formaggio, è fondamentale realizzare un lievitino, che prevede una doppia lievitazione per garantire una sofficità ottimale. Dopo aver incordato l'impasto, aggiungendo gradualmente l'olio e lo strutto morbido (assicurandosi che il precedente sia stato completamente assorbito), lasciarlo lievitare in un luogo tiepido (circa 28°C) fino a quando non raggiunge il bordo dello stampo.
Consigli e Trucchi per una Pizza Perfetta
- Cottura: La cottura è fondamentale per ottenere una pizza di Pasqua alta, soffice e umida. Monitorare attentamente il forno e non prolungare eccessivamente la cottura per evitare che la pizza si secchi. Verificare la cottura con uno stecchino di legno: se esce umido, proseguire la cottura per qualche minuto.
- Formaggio: Per un sapore più intenso, aggiungere all'impasto circa 80 grammi di formaggio pecorino a pezzetti.
- Conservazione: La pizza di Pasqua si conserva in un sacchetto di plastica per alimenti.
- Congelamento: È possibile congelare la pizza di Pasqua, sia intera che in monoporzioni, e scongelarla gradualmente a temperatura ambiente.
La Mia Versione: Un Omaggio all'Anice e alla Semplicità
La mia versione della pizza dolce di Pasqua è aromatizzata all'anice, senza canditi e uvetta, per esaltare il profumo intenso e avvolgente di questo ingrediente. La ricetta è con il lievito madre, ma è possibile prepararla anche con il lievito di birra, seguendo le indicazioni che troverete di seguito.
Ingredienti per uno stampo 16×12 o per due stampi 12×9
- 500 g di farina (oppure 250 g di farina 0 e 250 g di farina manitoba se si utilizza il lievito di birra)
- 150 g di zucchero
- 3 uova
- 100 g di burro morbido
- 100 ml di latte
- 50 ml di sambuca
- 1 bustina di anice in semi
- Un pizzico di sale
- Lievito madre rinfrescato (oppure 25 g di lievito di birra)
Preparazione
- Un paio d’ore prima di cominciare, tirare fuori il burro dal frigo e riunire tutti gli aromi in un bicchiere.
- In una terrina, sbattere bene le uova con lo zucchero e il sale.
- Nella ciotola della planetaria, sciogliere il lievito (se si utilizza quello di birra) nell’acqua, poi aggiungere il composto di uova un po’ per volta (per questa operazione ho usato la frusta a foglia). Amalgamare la farina, il bicchierino con gli aromi ed infine aggiungere il burro morbido un pezzettino per volta.
- L’impasto è molto morbido e deve essere lavorato a lungo (altrimenti viene fuori un mattone!!) con la planetaria o in una ciotola. Se lo stai lavorando a mano puoi aggiungere un po’ di farina. Io ho usato la frusta a gancio a velocità bassa.
- Fatto l’impasto, deve lievitare fino al raddoppio: metterlo in una ciotola capiente, coprirlo con pellicola. Ci vorranno dalle 12 alle 16 ore. Io l’ho messo nel forno, spento, con tanto di coperta sopra e dal pomeriggio del giorno prima il raddoppio è stato raggiunto alle 12 circa del giorno dopo.
- Al termine della prima lievitazione, ungere bene le mani e un tavolo con l’olio e dare all’impasto la forma di una palla (o due, a seconda delle dimensioni dello stampo che decidi di usare) e metterlo nello stampo: la parte liscia deve andare verso l’alto così lievitando formerà una cupola tonda e liscia.
- Ora lasciarlo lievitare al caldo, coperto, fin quando non raggiunge il bordo dello stampo.
- Finita la seconda lievitazione è il momento di infornare! Accendere il forno a 180° e lasciarlo leggermente aperto, dopo qualche minuto mettere la torta, o le torte, e versare sul fondo del forno un bicchiere d’acqua, questa a contatto con la parete bollente formerà il vapore*, chiudere immediatamente e cuocere per 45′ (35′ se usi gli stampi piccoli) senza aprire mai lo sportello.
- Prima di sfornare fare la prova stuzzicadente.
- Una volta sfornata la torta, preparare lo sciroppo: mettere due parti di zucchero e una parte d’acqua (p.es.:100g di zucchero e 50 g d’acqua) in un pentolino, portare a bollore e poi lasciare sobbollire a fuoco basso per qualche minuto. Una volta che si sarà raffreddato con l’aiuto di un pennello glassare la superficie della torta e poi cospargerla con le perline colorate.
- Tagliarla solo quando si sarà completamente raffreddata. Se chiusa in sacchetti di cellophane si conserva almeno per 2 settimane.
Nota: questa operazione consente di non far fare la crosta alla torta, consentendole di crescere di più.
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Lievitazione con il Lievito di Birra
Se si utilizza il lievito di birra, scioglierlo in 100 g di acqua tiepida e aggiungerlo a 100 g di farina presa dal totale. Lasciare riposare il lievitino, coperto, per circa 30 minuti. Procedere quindi come descritto sopra, aggiungendo il lievitino agli altri ingredienti.
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