Michele Farru è uno chef sardo che ha saputo portare la tradizione culinaria della sua terra nelle case degli italiani attraverso il piccolo schermo. La sua esperienza trentennale, maturata tra Londra, New York e la Sardegna, lo ha reso un esperto di pasticceria di base, moderna e artistica. Farru ha lavorato in prestigiose ville della Costa Smeralda ed è titolare di un ristorante in Sardegna. Ma è soprattutto la sua partecipazione a programmi televisivi come La Prova del Cuoco e È sempre mezzogiorno che lo ha consacrato come volto noto della gastronomia sarda.
Un Ambasciatore del Gusto Sardo in TV
La presenza di Michele Farru a È sempre mezzogiorno, condotto da Antonella Clerici, è solo l'ultima di una serie di partecipazioni di cuochi sardi a programmi di cucina. Farru, in particolare, ha portato sullo schermo ricette come i calamari fritti imperiali e il roastbeef con giardino di verdure, prelibatezze capaci di tenere incollati alla tv migliaia di telespettatori.
In precedenza, il duo Vito Senes (del ristorante omonimo di Sennori) e Sandro Cubeddu (della pizzeria ReMi di Sassari) aveva spopolato alla Prova del Cuoco, arrivando fino alla finale con le loro ricette tradizionali e una tavola imbandita di prodotti tipici. Nello stesso programma, Luigi Pomata, titolare di un locale a Cagliari e di un altro a Carloforte, si è guadagnato uno spazio importante anche su Alice tv.
La Filosofia Culinaria di Michele Farru
Michele Farru non si limita a replicare le ricette tradizionali sarde, ma parte dagli ingredienti per trasformarli in piatti che raccontino la Sardegna in chiave contemporanea. Il suo approccio è quello di un cuoco che cerca di imparare la cucina sarda, reinterpretando i piatti senza lasciarsi limitare dalla frase "li abbiamo sempre fatti così".
Un esempio di questa filosofia è la sua reinterpretazione dei culurgiones, che ama abbinare sia a carne che a pesce. Tra i suoi signature dish c'è anche il risotto ai frutti di mare, un piatto che lui stesso definisce "concettualizzato" perché "ho ragionato sugli ingredienti da mettere in base ai tempi di cottura".
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Farru si definisce una "persona normale che accetta i propri limiti e i propri errori senza farne un dramma". Questa umiltà e autenticità lo rendono uno chef molto amato dal pubblico.
Le Panadas Sarde: Un Finger Food Tipico
Tra le ricette proposte da Michele Farru a È sempre mezzogiorno, spiccano le panadas sarde. Si tratta di pentole di pasta farcite con un ripieno di carne al maiale insaporito e con il lardo, una derivazione delle "Impanadas spagnole".
Lo chef consiglia di preparare il ripieno il giorno prima per insaporirlo e cuocere le panadas in forno, non fritte.
Ingredienti per la pasta:
- 500 g di semola rimacinata
- 150 ml di acqua
- 50 g di strutto
- 5 g di sale
Ingredienti per il ripieno:
- 500 g di polpa di coscia di maiale
- 150 g di lardo a fette
- Prezzemolo tritato
- Mezzo spicchio d'aglio
- Sale
- Pepe
Preparazione:
- Mescolare acqua, sale e semola e stendere l'impasto con il mattarello.
- Spalmare la sfoglia con lo strutto, ripiegare in tre e ripetere le stesse operazioni sino a terminare lo strutto.
- Tirare l'impasto e copparlo con due coppa pasta di diverso diametro per avere lo stesso numero di sagome circolari.
- Mescolare la carne di maiale sminuzzata con olio, prezzemolo e aglio.
- Mettere un pezzetto di lardo su una delle sagome più grandi, farcire con il ripieno e coprire con il cerchietto più piccolo.
- Sigillare con cura i bordi.
- Infornare a 200° per 10 minuti, poi a 175° per 20 minuti.
Le Seadas: Un Dolce Sardo Irresistibile
Un'altra ricetta tipica sarda proposta da Michele Farru a È sempre mezzogiorno sono le seadas, un dolce fritto a base di formaggio fresco e miele.
Ingredienti:
- 250 g di semola
- 50 g di strutto
- 300 g di formaggio fresco
- 1 l di olio per friggere
- 100 g di miele
Preparazione:
- Preparare l'impasto con semola e strutto.
- Far sciogliere il formaggio fresco in una padella e impastarlo con le mani creando delle forme circolari.
- Grattugiare della scorza di limone sul formaggio.
- Inserire il formaggio dentro la pasta tirata a mano non troppo sottile.
- Friggere le seadas in olio caldo.
- Servire con miele.
L'Importanza della Tradizione e dell'Innovazione
Michele Farru è un cuoco che ha saputo coniugare la tradizione con l'innovazione, portando la cucina sarda nelle case degli italiani attraverso il piccolo schermo. La sua passione per la gastronomia, la sua umiltà e la sua autenticità lo rendono un ambasciatore del gusto sardo molto amato dal pubblico.
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Oltre Farru: Altri Interpreti della Cucina Sarda
Oltre a Michele Farru, molti altri cuochi sardi hanno portato la loro passione e le loro ricette in televisione. Vito Senes e Sandro Cubeddu hanno spopolato alla Prova del Cuoco, mentre Luigi Pomata si è guadagnato uno spazio su Alice tv. Gianfranco Pulina ha portato la cucina sarda nel programma Geo&Geo di Rai Due.
Anche se le partecipazioni a Masterchef non sono state particolarmente fortunate per i concorrenti sardi, Marzia Aroffu ha vinto Cuochi d'Italia nel 2018 con un piatto di lorighittas alla campidanese.
La Scuola di Cucina Cookie
Michele Farru è anche docente titolare di Cookie Scuola di Cucina e Pasticceria a Sassari. La scuola offre corsi base e di evoluzione per amatori e professionisti, oltre a corsi di pasticceria.
L'obiettivo della scuola è quello di permettere ai giovani allievi di continuare a studiare e valorizzare le loro conoscenze, formandosi ulteriormente sia sulle tecniche culinarie acquisite durante il percorso scolastico, sia su quelle attuali di cucina e pasticceria.
Un Consiglio per i Giovani Aspiranti Chef
Michele Farru consiglia ai ragazzi e alle ragazze che vogliono intraprendere la carriera in cucina di essere se stessi, coerenti e di non farsi condizionare dalle mode. Li invita a cercare la propria identità, fuori dagli schemi.
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Catering e Banqueting in Sardegna
Oltre alla ristorazione e all'insegnamento, in Sardegna sono attive diverse aziende specializzate in servizi di catering e banqueting. Queste aziende offrono i loro servizi per matrimoni, feste private, buffet e colazioni di lavoro per congressi e conferenze.
Tra queste aziende, spiccano:
- 3B S.R.L., leader nell'offerta di servizi catering e banqueting in Sardegna da oltre 30 anni.
- Marras & C. - Banqueting & Catering, specializzata nel fornire il miglior servizio catering banqueting e allestimento catering a Porto Torres.
- L'Orizzonte Srl, che realizza allestimenti personalizzati con chef privato, rinfreschi, open bar con cocktail e pasticceria a Sassari.
- Dolce Masia, pasticceria artigianale che produce piccola pasticceria dolce e salata per cene di gala e servizi di banqueting e catering a Sassari.
Queste aziende offrono anche servizi di preparazione di torte di compleanno e torte per bambini, con decorazioni personalizzate.
La Cucina Medievale Sarda: Un Tuffo nel Passato
La cucina medievale italiana, sviluppatasi tra il V e il XV secolo, rappresenta un affascinante intreccio di tradizioni che riflettevano le diversità culturali e sociali dell'epoca. Anche la Sardegna ha contribuito a questo ricco panorama gastronomico.
La dieta medievale si basava principalmente sui cereali, come grano, orzo, segale e farro, e sui legumi, come fagioli, lenticchie e ceci. La carne era riservata ai più ricchi e spesso conservata tramite salatura, affumicatura o essiccazione.
Uno degli aspetti più affascinanti della cucina medievale è il largo uso delle spezie, che avevano una duplice funzione: esaltare i sapori dei piatti e rappresentare lo status sociale di chi le utilizzava.
A Borutta (SS), si è tenuto un evento chiamato La Bastida di Sorres, che ha riportato in vita le tradizioni gastronomiche del Medioevo. Durante l'evento, i visitatori hanno potuto scoprire i sapori tipici dell'isola, come culurgiones, ciccioneddi, seadas e dolci tradizionali.
Il Limoncello: Un Liquore Tipico Sardo
Un altro prodotto tipico sardo è il limoncello, un liquore ottenuto dall'infusione in alcol delle scorze di limone. La preparazione del limoncello richiede tempo e pazienza, ma il risultato è un liquore dal profumo intenso e dal sapore unico.
Ingredienti:
- Scorze di limoni non trattati
- Alcol puro
- Acqua
- Zucchero
Preparazione:
- Mettere le scorze dei limoni a macerare nell'alcool in un contenitore di vetro a chiusura ermetica per 40/60 giorni, in un luogo fresco e asciutto, al buio.
- Passato il periodo di macerazione, preparare lo sciroppo di acqua e zucchero e lasciarlo raffreddare.
- Filtrare l'alcool dalle scorze di limone e unire l'estratto allo sciroppo di acqua e zucchero.
- Riporre il limoncello ottenuto in bottiglie di vetro e lasciare riposare per altri 40 giorni, sempre in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti luminose.