Marmellata di Mandarini: Ricetta, Preparazione e Consigli

La marmellata di mandarini è una conserva deliziosa e profumata, ideale per portare in tavola i sapori e i profumi dell'inverno. Perfetta per la colazione, la merenda o per farcire dolci, questa marmellata fatta in casa è un vero concentrato di gusto e benessere. La ricetta è relativamente semplice, ma richiede un po' di pazienza e attenzione per ottenere un risultato perfetto.

Ingredienti e Preparazione Preliminare

La preparazione della marmellata di mandarini inizia con la selezione degli ingredienti giusti. È fondamentale utilizzare mandarini non trattati, preferibilmente biologici, poiché si utilizzerà anche la scorza. La quantità di zucchero varia a seconda dei gusti, ma in generale si consiglia di utilizzare circa 350-400 g di zucchero per ogni kg di frutta al netto.

Ingredienti:

  • 1 kg di mandarini biologici
  • 350-400 g di zucchero (in base alla dolcezza desiderata)
  • Succo di ½ limone (aiuta a conservare e bilanciare il sapore)
  • Un cucchiaio di rhum (facoltativo, per un tocco aromatico in più)

Preparazione:

  1. Sanificazione dei barattoli: Prima di iniziare, è essenziale sanificare i barattoli e i tappi per garantire la conservazione della marmellata. Immergere i barattoli di vetro (2 da 250 ml sono ideali) e i tappi a vite in abbondante acqua fredda, portare a ebollizione e far bollire per 20-30 minuti. Dieci minuti prima di spegnere, aggiungere anche i tappi. Mantenere tutto immerso fino al momento dell'uso.
  2. Preparazione dei mandarini: Lavare accuratamente i mandarini sotto acqua corrente, spazzolando la scorza per rimuovere eventuali impurità. Per ridurre l'amaro della buccia, si possono bollire i mandarini interi per 5-6 minuti in acqua bollente, per poi scolarli e lasciarli raffreddare. Questo passaggio è facoltativo e dipende dai gusti personali.
  3. Pulizia e taglio: Una volta raffreddati, pelare metà dei mandarini e affettarli, eliminando accuratamente i semi e i filamenti bianchi. Affettare finemente anche l'altra metà dei mandarini con la buccia (precedentemente lavata e, se desiderato, sbollentata), rimuovendo sempre semi e filamenti.
  4. Macerazione: In una terrina, alternare strati di mandarini affettati con strati di zucchero. Coprire il recipiente e lasciare macerare a temperatura ambiente per almeno 8 ore, o preferibilmente per tutta la notte. Questo passaggio permette allo zucchero di estrarre i succhi dalla frutta, creando una base aromatica per la marmellata.

Cottura della Marmellata

Dopo la macerazione, il processo di cottura è cruciale per ottenere la giusta consistenza e sapore della marmellata.

Cottura:

  1. Prima fase: Versare la frutta macerata (con il liquido formatosi) in una pentola di acciaio inox con fondo spesso (o, idealmente, di rame). Aggiungere il succo di limone, che aiuta a preservare il colore e a bilanciare la dolcezza.
  2. Cottura lenta: Portare a ebollizione a fuoco medio, quindi abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per circa 40 minuti, mescolando frequentemente per evitare che la marmellata si attacchi al fondo della pentola. Durante la cottura, la marmellata si addenserà gradualmente.
  3. Frullatura (opzionale): Se si preferisce una consistenza più liscia, è possibile frullare il composto con un mixer ad immersione quando è ancora caldo. Rimettere poi la marmellata sul fuoco per farla bollire brevemente e far amalgamare il tutto.
  4. Prova del piattino: Per verificare se la marmellata è pronta, versare un cucchiaino di marmellata su un piattino freddo (precedentemente messo in freezer). Inclinare il piattino: se la marmellata scivola lentamente e si rapprende leggermente, è pronta. Se scivola via velocemente, necessita di ulteriore cottura.
  5. Aromatizzazione (opzionale): Poco prima di spegnere il fuoco, aggiungere un cucchiaio di rhum per un tocco aromatico extra. Mescolare bene per amalgamare.

Invasamento e Conservazione

L'invasamento corretto è fondamentale per garantire la conservazione a lungo termine della marmellata.

Invasamento:

  1. Riempimento: Prelevare i barattoli sterilizzati dall'acqua calda, asciugarli rapidamente e riempirli con la marmellata bollente fino a circa 2 cm dal bordo.
  2. Pulizia e chiusura: Pulire accuratamente i bordi dei barattoli con un panno umido per rimuovere eventuali residui di marmellata. Chiudere ermeticamente i barattoli con i tappi sterilizzati, stringendo bene.
  3. Sottovuoto: Capovolgere immediatamente i barattoli e lasciarli raffreddare completamente in questa posizione per almeno 12 ore. Questo processo crea il sottovuoto, che aiuta a prevenire la formazione di muffe e a conservare la marmellata più a lungo.
  4. Verifica del sottovuoto: Dopo il raffreddamento, verificare che il sottovuoto si sia formato correttamente premendo al centro del tappo. Se non si sente il classico "click-clack", il sottovuoto è avvenuto. In caso contrario, è consigliabile consumare la marmellata entro breve tempo o ripetere il processo di pastorizzazione.

Conservazione:

  • Conservare i barattoli di marmellata di mandarini in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole.
  • Se il sottovuoto è stato eseguito correttamente, la marmellata si conserva per diversi mesi (fino a 2-3 anni).
  • Una volta aperto il barattolo, conservare in frigorifero e consumare entro pochi giorni (3-4 al massimo).

Consigli e Varianti

  • Mandarini senza buccia: Per una marmellata dal sapore più delicato, si possono utilizzare solo mandarini pelati, eliminando completamente la scorza.
  • Aromi aggiuntivi: Per personalizzare la marmellata, si possono aggiungere altri aromi come cannella, zenzero, chiodi di garofano o vaniglia durante la cottura.
  • Marmellata di clementine: La ricetta può essere realizzata anche con le clementine, seguendo lo stesso procedimento.
  • Utilizzo della pectina: Se si desidera una marmellata più densa, si può aggiungere un po' di pectina (un gelificante naturale) durante la cottura. Seguire le istruzioni riportate sulla confezione della pectina.
  • Zucchero di canna: Per un sapore più rustico e meno raffinato, si può utilizzare zucchero di canna al posto dello zucchero bianco.

Utilizzi e Abbinamenti

La marmellata di mandarini è un ingrediente versatile che può essere utilizzato in molti modi:

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  • Colazione e merenda: Spalmata su pane tostato, fette biscottate, focacce o pane integrale.
  • Yogurt e formaggi: Aggiunta a yogurt naturale o formaggi freschi come la ricotta, per una colazione o uno spuntino salutare e gustoso.
  • Dolci: Utilizzata come ripieno per crostate, torte o biscotti. Mescolata con un po' di succo di mandarino, può diventare una deliziosa glassa per ciambelle, muffin o cupcake. Come copertura per cheesecake, aggiungendo un tocco di freschezza e dolcezza.
  • Piatti salati: Servita con formaggi, specialmente quelli stagionati o cremosi, su un tagliere di salumi. Aggiunta a una vinaigrette per insalate per un tocco agrumato.
  • Bevande: Un cucchiaino di marmellata di mandarini nel tè caldo o nelle tisane può aggiungere dolcezza e un sapore agrumato.
  • Cucina creativa: Spalmata su crostini con un po' di formaggio di capra o ricotta e un filo di miele.
  • Gelati e sorbetti: Mescolata nel gelato o nel sorbetto per creare un effetto variegato e un sapore agrumato. Usata come topping su gelati alla vaniglia o al cioccolato.

La marmellata di mandarini BIO Agrumì è un'ottima opzione per chi cerca un prodotto di alta qualità, realizzato con ingredienti naturali e senza conservanti aggiunti. Il suo sapore unico, che combina dolcezza e acidità, può arricchire molte preparazioni culinarie, sia dolci che salate, aggiungendo un tocco di freschezza e originalità ai tuoi piatti.

Rischi e Sicurezza Alimentare

È importante ricordare che la preparazione casalinga di conserve e marmellate può presentare dei rischi per la salute. In un ambiente domestico non è infatti possibile creare condizioni e misure necessarie volte a garantire la sicurezza e l'idoneità degli alimenti, che, al contrario, le procedure industriali sono in grado di assicurare per prevenire contaminazioni pericolose.

È quindi fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni di sicurezza alimentare per ridurre i rischi, ma bisogna sempre tenere a mente che non si potrà mai ottenere la stessa sicurezza alimentare che presentano le conserve e le marmellate prodotte a livello professionale.

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