L'insalata valeriana, nota anche come valerianella (Valerianella locusta), è una verdura a foglia verde molto apprezzata per il suo sapore delicato e la consistenza croccante. Cresce spontaneamente nell'area mediterranea e si distingue per le foglie piccole e tonde dal colore verde brillante. Non bisogna confondere la valeriana da mangiare con la Valeriana officinalis, utilizzata prevalentemente in ambito erboristico e farmaceutico.
Valerianella Locusta: Identificazione e Caratteristiche
Il suo nome botanico è Valerianella locusta e cresce spontanea nell’area mediterranea, avendo bisogno di pochissime cure. La valerianella è conosciuta anche come soncino da sonchus che in greco significa morbido e delicato proprio come la consistenza delle sue foglie. L'insalata valeriana è una pianta erbacea annuale (quando seminata in inverno) o biennale. Si presenta come un cespuglietto privo di stelo, con foglie a forma di spatola, di colore verde brillante e lunghe una decina di centimetri. Nei mesi tardo-primaverili produce uno stelo fiorale diramato in vari mazzetti di piccoli fiori color bianco-azzurro.
Varietà e Coltivazione
Di valerianella ne esistono due varietà (cultivar) ben distinguibili. La prima produce semi grossi e foglie allungate, ed è chiamata “d’Olanda a Seme Grosso” (idonea alla coltivazione in serra). L’altra, invece, fruttifica semi più piccoli e viene detta “Verde Cuore Pieno” (indicata per la coltivazione all’aperto). L'insalata valeriana è una pianta spontanea del territorio Mediterraneo ed è presente in tutte le relative zone a clima temperato. L'insalata valeriana può essere facilmente coltivata, poiché non necessita accorgimenti particolari. Resiste brillantemente sia in pianura che in montagna e predilige terreni soleggiati, ben drenanti e azotati; può complementare lo sfruttamento del terreno utilizzato per le patate. La coltivazione di valerianella può essere fatta per semina diretta (a spaglio) in file distanti 15-24cm. A temperatura di 15-20C° i semi germinano in circa 7 giorni; la semina può essere svolta nel periodo compreso tra la primavera e l'autunno, considerando un ciclo vitale produttivo di circa 2-3 mesi. E' sempre fondamentale il diserbo. L'innaffiatura è da praticare con suolo ben asciutto e mai nelle ore più calde.
Proprietà Nutrizionali dell'Insalata Valeriana
Come tutte le varietà di insalata, la valeriana contiene pochissime calorie, rendendole ideali per chi è a dieta, ed è ricca di acqua. Oltre a essere fresca, buona e versatile, la valeriana è un toccasana per la salute. Infatti, è molto ricca di vitamine A, B e C e di sali minerali, come calcio, fosforo, potassio, ferro e magnesio. Il ferro della valerianella è pari quasi a quello degli spinaci: oltre 2,2 mg su 100 g.
Valori Nutrizionali Dettagliati
La valerianella ha un apporto energetico molto ridotto e la sua funzione nutrizionale è di aumentare principalmente gli apporti di fibra, sali minerali e vitamine nella dieta. Le poche calorie contenute sono di origine glucidica e proteica, mentre i grassi risultano ininfluenti; il colesterolo è assente. I sali minerali più rilevanti sono ferro e potassio, mentre per quel che riguarda le vitamine spiccano le concentrazioni di carotenoidi (pro-vit. A), acido ascorbico (vit. C), tocoferoli (vit. E).
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Benefici per la Salute
Questa pianta ha proprietà diuretiche, depurative e rivitalizzanti, e grazie al suo alto contenuto di sali minerali contribuisce al corretto funzionamento del sistema nervoso, muscolare e del metabolismo. Stimola l’attività di reni, fegato e intestino e grazie alle sue caratteristiche è altamente digeribile, rendendolo un alimento adatto a tutti.
Insalata Valeriana e Gastrite
Molto usata in cucina, sia cruda (calma il reflusso e la gastrite) che cotta (favorisce il sonno). Dal punto di vista dietetico, l'insalata valeriana si presta a qualunque tipo di regime alimentare, compresi: terapia ipocalorica contro il sovrappeso e strategie nutrizionali per la cura delle patologie del metabolismo. E' possibile trovare un rimedio naturale contro la gastrite nervosa.
Valeriana Officinalis: Proprietà Sedative e Calmanti
La valeriana è una pianta officinale diffusa prevalentemente nelle zone boscose e umide dell'Europa e del Nord America. del fusto detta "rizoma" sono conosciute ed utilizzate da secoli dalla medicina naturale per la realizzazione di vari preparati dalle proprietà sedative e calmanti. Vegetale ricchissimo di principi attivi benefici per il nostro organismo, la valeriana possiede la capacità di agire sul sistema nervoso grazie alle spiccate qualità distensive di alcuni suoi componenti. La valeriana, inoltre, contiene un'alta percentuale di tannini, sostanze naturali dal forte potere ipnotico ed ansiolitico che agiscono rilassando la mente e contrastando gli spasmi addominali e tutti i disturbi intestinali di origine nervosa. Essendo un rimedio completamente naturale, inoltre, consente di raggiungere risultati molto simili a quelli di un farmaco ansiolitico ma senza gli effetti collaterali ed i possibili rischi che spesso si accompagnano ad una terapia farmacologica: per questo, la valeriana è la cura migliore per i soggetti intolleranti e può essere utilizzata in tutta tranquillità anche per lunghi periodi. Questi formati sono solitamente consigliati quando si desidera un'azione più intensa ed immediata: si tratta infatti di preparati che contengono una concentrazione maggiore di principio attivo. Non causando effetti indesiderati come torpore o sonnolenza, le compresse e le gocce possono essere assunte anche durante la giornata, purchè non si ecceda il dosaggio consigliato ( una o due compresse e 10-15 gocce più volte al giorno, a seconda dei casi).
Gastrite Nervosa: Cause e Rimedi
La gastrite nervosa è uno stato infiammatorio che colpisce le mucose addominali e che si manifesta attraverso svariati sintomi, quali nausea, vomito, eruttazione frequente, alito cattivo, diarrea, gonfiore addominale e sensazione di bruciore alla bocca dello stomaco ( detta "pirosi epigastrica"). Per questo, le persone irritabili, ossessive, ansiose o depresse sono maggiormente predisposte nei confronti della gastrite nervosa: recenti indagini hanno rilevato che, attualmente, circa un milione di italiani ( in maggioranza donne) soffrono di questo disturbo. Ad aggravare l'entità dei sintomi sono le cattive abitudini alimentari ed uno stile di vita poco sano basato sul consumo di alcol, tabacco e cibi irritanti. Questi fattori, però, sono generalmente una con-causa o una conseguenza del nervosismo: le persone ansiose o stressate, infatti, ricorrono non di rado alle bevande alcoliche o al fumo nel tentativo di scaricare le tensioni. L'errore più comune che viene commesso in presenza di questo tipo di disturbo, invece, è intervenire solo sui sintomi: in questo modo si finisce con il "tamponare" momentaneamente il malessere senza ottenere alcun risultato risolutivo. Inoltre, nel caso in cui si tenti di curare uno o più sintomi con l'ausilio di una terapia farmacologica, si corre l'ulteriore rischio di minare la salute dell'organismo con gli eventuali effetti collaterali: i farmaci contro la diarrea, il reflusso gastro-esofageo o la nausea, infatti, possono essere mal tollerati dai soggetti più sensibili e delicati. La soluzione ideale è una terapia "dolce" e priva di effetti indesiderati, mirata a distendere i nervi e a rasserenare la mente in modo da ridurre al minimo i fattori di somatizzazione. Le tensioni accumulate, la rabbia repressa, le preoccupazioni e gli stati di ansia, infatti, producono varie sollecitazioni sull'apparato gastrointestinale contraendo la muscolatura addominale in modo innaturale e spesso doloroso. Per questo motivo, dopo un'arrabbiatura o un forte stress i sintomi della gastrite nervosa tendono ad acutizzarsi: lo stomaco appare teso e gonfio e si avvertono spasmi, bruciori ed acidità, soprattutto dopo aver mangiato.
Approccio Olistico al Trattamento
- curare l'alimentazione, aumentando il consumo di alimenti che danno sollievo ( ad esempio lo yogurt, le patate e le verdure cotte) ed escludendo tutti i cibi che irritano la mucosa intestinale e stimolano la secrezione di succhi gastrici come il cioccolato, le spezie, gli alimenti fritti e grigliati, i salumi affumicati e i sottaceti. Per chi soffre di gastrite nervosa, la dieta deve basarsi su piatti facilmente digeribili, preferibilmente cotti al vapore o lessati.
- intervenire sull'origine del disturbo. Questa particolare tipologia di gastrite è provocata dallo stress: una cura davvero efficace, quindi, deve ripristinare una condizione di serenità mentale e psicologica, assicurando a corpo e mente la giusta dose di riposo, distendendo i nervi e rilassando la muscolatura addominale. Dormire almeno otto ore per notte, coricarsi sempre alla stessa ora e dedicare una parte della giornata alle attività preferite è un ottimo sistema per allentare le tensioni ed affrontare con più calma gli impegni quotidiani. Anche praticare uno sport può essere un'occupazione distensiva e gratificante: particolarmente indicate sono tutte le discipline che mirano a rilassare la mente migliorando l'approccio con la vita, come lo yoga e la meditazione.
Utilizzo in Cucina e Conservazione
L'impiego culinario dell'insalata valeriana è sovrapponibile a quello degli altri ortaggi a foglia. La valeriana è molto utilizzata in cucina, sia per realizzare fresche e gustose insalate ma anche per panini, snack e antipasti sfiziosi. Come tutte le tipologie di insalata, anche la valeriana è molto delicata e deperisce velocemente. Per conservarla riponila in un sacchetto di carta in frigo, oppure lavala, asciugala con cura e conservala in un contenitore con un foglio di carta assorbente sul fondo, per assorbire l’umidità.
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Ricette e Suggerimenti
Cerchi ispirazione per una golosissima insalata di valeriana, o per un panino sano e sfizioso? Ecco qualche idea per te. Fai tostare per qualche minuto i panini ai cereali tagliati a metà, dopodiché farciscili con foglie di valeriana, prosciutto crudo, scaglie di Grana Padano e pomodorini secchi. Sono perfetti per un picnic o da servire durante un aperitivo. Lava e asciuga l’insalata e disponila in una capiente ciotola, dopodiché aggiungi albicocche tagliate a pezzetti, mirtilli, scaglie di Grana Padano e anacardi. Condisci con olio extravergine di oliva, sale, pepe e qualche fogliolina di menta, e servi subito. A parte sbatti insieme olio extravergine d’oliva, il succo di mezzo limone, un pizzico di sale e un pizzico di pepe. Aggiungi una dadolata di tempeh cotto alla piastra e condisci con una spruzzata di succo di limone, semi di girasole tostati e olio di noce.
Insalata Valeriana e Problemi Intestinali
Tuttavia, per coloro che soffrono di disturbi intestinali come la colite o il colon irritabile, il consumo di insalata può sollevare dubbi e preoccupazioni. L’insalata, con le sue fibre e nutrienti, può apportare benefici significativi, ma anche presentare rischi per chi ha la colite. Le fibre solubili, presenti in lattuga e spinaci, possono aiutare a regolare la consistenza delle feci e ridurre l’infiammazione grazie al loro effetto prebiotico. La sindrome del colon irritabile (IBS) è un disturbo funzionale dell’intestino caratterizzato da sintomi come dolore addominale, gonfiore, stitichezza e diarrea. A differenza della colite, che coinvolge un’infiammazione evidente della mucosa intestinale, l’IBS non presenta lesioni visibili ma si manifesta con un’alterazione della motilità e della sensibilità intestinale.
Come Integrare l'Insalata nella Dieta in Caso di Colite o Colon Irritabile
Oggi vorrei condividere con voi alcuni consigli pratici su come consumare l’insalata se soffrite di disturbi intestinali come la colite o il colon irritabile. In caso di colite lieve o in remissione, consiglio 50-100 g di insalata come lattuga romana o valeriana, 3-4 volte a settimana. Se avete IBS-C (con stitichezza), potete aumentare a 80-120 g. Quando l’insalata non è l’opzione più adatta per chi soffre di disturbi intestinali come la colite o il colon irritabile, è fondamentale avere delle alternative che possano fornire benefici simili senza aggravare i sintomi. Per chi soffre di colite, è consigliabile consumare l’insalata cotta o leggermente scottata. Questo aiuta a ridurre le fibre insolubili che possono irritare l’intestino. Prova a sbollentare le foglie per una consistenza più morbida e digeribile. Se dopo aver mangiato insalata noti sintomi come gonfiore, crampi o diarrea, potrebbe essere un segnale di intolleranza. Tenere un diario alimentare può aiutarti a identificare i cibi problematici e a monitorare le reazioni del tuo corpo. Durante una fase acuta, è spesso consigliabile evitare insalate crude, poiché possono aggravare i sintomi. Opta per verdure cotte e facilmente digeribili fino a quando i sintomi non si attenuano.
Quali insalate preferire in caso di colon irritabile?
Tornando all'insalata: per aggirare l'ostacolo bisogna capire se mangiare insalata alla sera sia un problema nel caso si soffra di colon irritabile: basta optare per verdure a foglia liscia e dalla consistenza tenera. «Tra gli esempi valerianella, songino, lattughino, radicchio rosso e spinacino: sono tra le verdure crude da preferire se si soffre di colon irritabile, tutte perfette per l'insalata. In alternativa vanno mangiate cotte, in porzioni comunque mai troppo abbondanti», consiglia l'esperto.
Controindicazioni ed Effetti Collaterali
Valeriana insalata, controindicazioni e accorgimenti. Non ci sono delle vere e proprie controindicazioni, ma questo ortaggio è sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento, oltre che in combinazione con barbiturici e altri farmaci con effetto depressivo sul sistema nervoso centrale. La valeriana si può tranquillamente consumare cotta, magari nella passata di verdura o nel minestrone. Effetti collaterali legati ad un sovradosaggio di valeriana sono veramente molto rari e possono causare al massimo dei disturbi a livello gastrico o a livello epatico. Infatti, per quanto riguarda lo stomaco, l’azione miorilassante dell’estratto di valeriana può parzialmente alterare la funzionalità della peristalsi gastrica generando una maggiore difficoltà digestiva. Quindi potrebbe provocare irritazione della mucosa dello stomaco, spesso associata anche a cefalea. Inoltre, sempre a causa della sua azione miorilassante, se ne sconsiglia l’abuso in soggetti ipotesi. Per esempio, può potenziare l'effetto dei barbiturici (una gruppo di farmaci con funzioni anestetiche, antiepilettiche e ipnotiche, che deve il proprio nome all'acido barbiturico da cui deriva) causando un'eccessiva sedazione. Infine, la valeriana potrebbe interagire con farmaci e integratori alimentari a base di melatonina e potrebbe aumentare gli effetti collaterali dei farmaci metabolizzati a livello del fegato dall'enzima citocromo P450 3A4 (CYP3A4). È importante consultare il proprio medico prima di assumere integratori a base di valeriana, poiché potrebbero verificarsi possibili interazioni con altri farmaci o condizioni mediche. L’uso di questo rimedio fitoterapico è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento.
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