Il tema del guardiano del faro si presta a molteplici interpretazioni, spaziando dal thriller erotico al fantasy-horror, fino all'eroismo dei fumetti. Questa figura solitaria, custode di una luce guida, diventa protagonista di storie intrise di passione, ossessione, mistero e persino elementi soprannaturali.
Passione e Potere: "Il guardiano del faro popcorn" e l'Erotismo Tagliente
Presentato alla ventesima edizione della Festa del cinema di Roma, "Il guardiano del faro popcorn" narra la storia di Lelio, interpretato da Filippo Timi, che, preso dall'infatuazione per Elena, una donna libera e disinibita interpretata da Jasmine Trinca, decide di abbandonare la moglie per vivere una relazione passionale con lei. La loro storia inizia durante una battuta di caccia, dove Lelio insegna a Elena a sparare, avvolgendola da dietro e guidandola nell'impugnatura del fucile, in un gesto carico di sensualità.
Tra i due protagonisti si instaura subito una forte attrazione erotica, che inizialmente sfogano nel faro, sotto gli occhi di un guardiano voyeuristico che li osserva da una fessura. Nonostante si accorgano della sua presenza, Lelio ed Elena continuano a consumare la loro passione, quasi compiaciuti di essere osservati. La loro relazione non è solo seduzione, ma anche un gioco di potere e controllo. Il film si configura come un thriller psico-erotico noir, con richiami ad Alfred Hitchcock e Vittorio De Sica. La fotografia è cupa e claustrofobica, mentre le scene erotiche sono dirette e intense, mettendo in risalto la bellezza e la sensualità di Jasmine Trinca, che non esita a mostrarsi nuda e disinibita. Il film è un'esplorazione del voyeurismo, della nudità, dell'eros e della passione, ma anche dell'ossessione, del controllo e dei rumori fastidiosi che turbano l'apparente idillio.
Isolamento e Follia: "The Lighthouse" e l'Horror in Bianco e Nero
Robert Eggers, dopo il successo del suo film d'esordio "The Witch", torna al genere horror con "The Lighthouse". Ambientato nel 1890 in Nuova Scozia, il film racconta la storia di due uomini, Thomas Wake (Willem Dafoe) ed Ephraim Winslow (Robert Pattinson), che devono prendersi cura di un faro su un'isola deserta.
Il film è girato interamente in bianco e nero su pellicola da 35 mm, una scelta stilistica che contribuisce a creare un'atmosfera cupa e inquietante. L'isolamento, la convivenza forzata e i segreti del passato portano i due protagonisti a confrontarsi con la propria sanità mentale. Pattinson interpreta un personaggio tormentato, desideroso di raggiungere la luce del faro, mentre Dafoe incarna un guardiano enigmatico e autoritario, che sembra volerlo impedire. Il film esplora temi come la follia, la colpa, il potere e la maledizione, con elementi soprannaturali che si insinuano nella realtà. I gabbiani, ad esempio, diventano presenze sinistre, portatori di sventura per chi li infastidisce. Il finale è ambiguo e aperto a diverse interpretazioni: Pattinson, raggiunto il faro, cade e viene divorato dai gabbiani, simbolo forse della sua pazzia o della punizione per aver violato un luogo proibito.
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Aquaman: Un Eroe tra Due Mondi
La figura del guardiano del faro compare anche nel mondo dei fumetti, in particolare nella storia di Aquaman. Creato da Mort Weisinger e Paul Norris nel 1941, Aquaman è il figlio di un guardiano del faro e di Atlanna, regina di Atlantide. Da sua madre eredita i poteri che lo rendono un eroe capace di comunicare con le creature marine e di respirare sott'acqua. Nel film dedicato al personaggio, Arthur Curry, interpretato da Jason Momoa, si divide tra la vita sulla terraferma, dove vive con il padre guardiano del faro, e il mondo sottomarino di Atlantide, dove è chiamato a difendere il suo popolo e a ristabilire l'equilibrio tra i due mondi. Il film è un'avventura epica che lo porta alla scoperta del suo destino, tra combattimenti spettacolari e inseguimenti sottomarini.
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