Sushi: Storia, Tipologie e Curiosità di un'Icona Gastronomica

Il sushi, pietanza emblematica della cucina giapponese, è universalmente riconosciuto e apprezzato per la sua raffinatezza e la sua straordinaria varietà. Ma qual è la storia di questa delizia culinaria?

Origini Antiche: Un Metodo di Conservazione

Contrariamente a quanto si possa pensare, le radici del sushi non affondano nel suolo giapponese, bensì in Cina, nel IV secolo a.C. In origine, il sushi nasce come un ingegnoso metodo di conservazione del pesce. Quest'ultimo, dopo essere stato eviscerato e salato, veniva avvolto nel riso cotto (spesso arricchito con zenzero e wasabi), la cui fermentazione acida impediva la proliferazione batterica, consentendo la conservazione del pesce per diversi mesi. Inizialmente, si consumava solo il pesce, scartando il riso, che aveva unicamente la funzione di preservare l'alimento. L'impiego di wasabi e zenzero era dettato dalla necessità di mascherare l'odore intenso del pesce conservato, un utilizzo ben diverso da quello attuale, dove il wasabi è un ingrediente protagonista a tutto tondo.

L'Evoluzione in Giappone: Dall'VIII Secolo all'Epoca Muromachi

Questa tecnica di conservazione, giunta in Giappone dalla Cina o dalla Corea insieme alla coltivazione del riso, subì una trasformazione significativa. Intorno al XIII secolo, i giapponesi iniziarono a consumare il riso insieme al pesce, dando vita a un nuovo piatto chiamato "Namanare", segnando il passaggio da semplice metodo di conservazione a vera e propria pietanza. Successivamente, si iniziò ad aggiungere aceto al riso bollito, eliminando la necessità della fermentazione spontanea.

Il Periodo Edo e la Nascita del Sushi Moderno

Durante l'epoca Edo (1603-1867), caratterizzata da un forte isolamento del Giappone, si assiste a un'ulteriore evoluzione. A Tokyo, l'antica Edo, si diffuse l'"haya-zushi", letteralmente "sushi veloce". In questa preparazione, il riso veniva mescolato con aceto, pesce, uova e verdure, senza attendere i tempi lunghi della fermentazione.

La nascita del sushi moderno, nella forma che conosciamo oggi, si fa risalire al 1800, grazie a Hanaya Yohei, un ristoratore che vendeva cibo per le strade di Tokyo. Fu lui a creare il "nigiri-zushi", un bocconcino di riso aromatizzato all'aceto, sormontato da una fettina di pesce crudo. L'assenza di refrigerazione all'epoca imponeva la marinatura del pesce in salsa di soia e sale per garantirne la conservazione. Il wasabi veniva impiegato per mascherare eventuali sapori sgradevoli del pesce non freschissimo.

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Diffusione e Internazionalizzazione

Il terremoto del 1923 che devastò Tokyo ebbe un ruolo indiretto nella diffusione del sushi. La ricostruzione della città attirò lavoratori da tutto il Giappone, che ebbero modo di apprezzare e diffondere questo piatto tipico della capitale.

Nel dopoguerra, il sushi si trasformò in un piatto di lusso, abbandonando la sua immagine di cibo da strada. La svolta successiva si ebbe nel 1958, quando Yoshiaki Shiraishi, proprietario di un ristorante di sushi, inventò il "kaiten-zushi", il sushi girevole. Ispirato da un impianto di imbottigliamento della birra, Shiraishi introdusse un nastro trasportatore che faceva scorrere i piattini di sushi davanti ai clienti, riducendo i costi e rendendo il sushi più accessibile.

Negli anni '80, con il boom economico giapponese, il sushi conquistò i mercati internazionali, diffondendosi rapidamente in tutto il mondo.

Le Diverse Tipologie di Sushi

Oggi, il sushi si presenta in molteplici forme e varianti, adatte a soddisfare i gusti più diversi.

  • Nigiri: Bocconcini di riso pressato a mano, sormontati da una fettina di pesce crudo, frutti di mare o altri ingredienti.
  • Maki: Rotoli di riso e ripieno avvolti in alga nori. Si distinguono diverse tipologie:
    • Futomaki: Rotoli grandi, farciti con diversi ingredienti.
    • Hosomaki: Rotoli sottili, con un solo ingrediente.
    • Uramaki: Rotoli con il riso all'esterno e l'alga all'interno. Il California roll è un esempio iconico di uramaki, nato negli Stati Uniti per adattare il sushi ai gusti occidentali.
  • Gunkan: "Navi da battaglia" di riso avvolte in alga nori, riempite con uova di pesce, ricci di mare o altri ingredienti.
  • Temaki: Coni di alga nori riempiti con riso e vari ingredienti.
  • Sashimi: Fettine di pesce crudo servite senza riso.
  • Chirashi: Ciotola di riso condito con aceto, guarnita con vari ingredienti.
  • Inarizushi: Riso sushi farcito in una tasca di tofu fritto.

Il Sushi: Un Piatto Salutare?

Il sushi può essere un'opzione alimentare salutare, grazie alla presenza di proteine, grassi sani (omega-3) e verdure. Il pesce, soprattutto quello grasso come il salmone e il tonno, è una buona fonte di omega-3, benefici per la salute cardiovascolare.

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Tuttavia, è importante prestare attenzione al contenuto di sodio (presente nella salsa di soia) e agli zuccheri aggiunti in alcune salse. Alcune tipologie di sushi, come i rotoli fritti o in tempura, possono essere ricchi di calorie e grassi non salutari.

È fondamentale scegliere ingredienti freschi e di alta qualità e consumare il sushi con moderazione, variando le tipologie per garantire un pasto equilibrato.

Abbinamenti con il Vino

Il sushi si presta ad abbinamenti interessanti con il vino. In generale, si consigliano vini bianchi secchi e aromatici, come il Sauvignon Blanc, il Vermentino o il Riesling. Anche unRosato può essere un'ottima scelta. La chiave è trovare un vino che non sovrasti i sapori delicati del sushi, ma che li esalti.

Curiosità e Aneddoti

  • La parola "sushi" si riferisce al riso condito con aceto, non al pesce.
  • In Giappone, il sushi è considerato un tipo di "fast food".
  • I cuochi di sushi, gli "itamae", seguono un lungo e rigoroso percorso di apprendistato.
  • In passato, i banchetti che vendevano sushi per strada utilizzavano tende bianche per pulire le mani dei clienti, e la tenda più sporca era indice di qualità.

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