Ristoranti, bar e negozi di alimentari di qualità nella zona di San Giovanni e Appio Latino a Roma: una guida completa

San Giovanni è uno dei quartieri più vivaci di Roma per quanto riguarda la ristorazione. L'area dai confini estremamente ambigui non corrisponde a un vero e proprio quartiere, ma a ciò che ruota intorno alla fermata della metropolitana di San Giovanni e arriva a coprire (almeno per noi) l'Appio Latino. Solo per citare alcune zone: Piazza Ragusa, Piazza Cagliero, Villa Lazzaroni, Colli Albani, Alberone, Furio Camillo, Parco della Caffarella. In questa vasta estensione, non mancano indirizzi di qualità per quanto riguarda il bere, il mangiare e lo shopping (su quest'ultimo fronte si potrebbe fare molto, molto di meglio). Ecco quindi i migliori ristoranti di San Giovanni e Appio Latino, in un itinerario di trattorie, cocktail bar, enoteche con cucina, pizzerie, cucina internazionale e bistrot. Non manca proprio nulla.

Osteria Circo: un pilastro della cucina romana

L'insegna dello chef Sarah Cicolini e del sous chef Mattia Bazzurri è un punto fermo nel panorama delle osterie romane dal 2017. Nel tempo, l'indirizzo si è evoluto, migliorando sempre più la qualità dei piatti, la cura della presentazione e l'equilibrio dei sapori, fino alla creazione di una nuova location, che incarna perfettamente il percorso di crescita vissuto in questi anni. Ottimi i primi piatti, così come i secondi di carne e le verdure. Il menu si arricchisce periodicamente di novità, pur ruotando attorno ad alcuni capisaldi, come la bruschetta con pomodoro e formaggio, oppure la polpetta di coda.

Baby Bao: sapori fusion da Trastevere a San Giovanni

Nel dicembre 2024, Baby Bao, il marchio di cucina fusion già presente a Trastevere dal 2020, è arrivato anche in zona San Giovanni. Qui la location è quella di un piccolo ristorante, anche con tavoli esterni. C'è un bancone con cucina a vista, dove vengono preparati anche cocktail con ingredienti internazionali. Il menu è conciso, realizzato dallo chef Andrea Massari, e arricchito dalle proposte del giorno presenti in lavagna, nonché dalle ricette che arrivano dalle numerose collaborazioni con altre realtà della città. Oltre agli antipasti, troviamo anche bao ripieni, yakitori, ovvero spiedini, qualche piatto completo, come riso e linguine, ma anche gyoza.

Largo Pannonia: un cocktail bar per colmare un vuoto

Aperto all'inizio di settembre 2023, questo locale è il cocktail bar in zona San Giovanni che va a colmare un piccolo (quasi) vuoto in zona. Come è intuibile, prende il nome dal vicino Largo Pannonia (anche se si trova in via Taurasia). Aperto dalle 18 di sera alle 2 di notte, concentra la sua proposta soprattutto sui cocktail, senza dimenticare il cibo. In carta 8 cocktail signature, tutti a 11€, con una drink list che si rinnova di continuo. Ai drink della casa si accompagnano anche gin tonic, classici, analcolici, birre e vini.

Formaggeria Francesco Loreti: un paradiso per gli amanti del formaggio

Tra i banchi del mercato di Piazza Epiro, ce n'è uno che si è guadagnato una fama ben meritata: la formaggeria di Francesco Loreti, uno dei migliori indirizzi in città per trovare formaggi di alta qualità. Dal banco arrivano formaggi di tutti i tipi, selezionati tra oltre 100 produttori, dall'Italia e anche qualcosa dall'estero. C'è anche una proposta da bottega, con salumi, paste secche e altri prodotti da scaffale. Fa orario di mercato, quindi apertura dalla mattina a dopo pranzo (tranne il venerdì che si tira avanti fino alle 18:30).

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Nonna Pia: pane, pizza e dolci fatti in casa al Mercato Latino

Rimaniamo dentro il mercato Latino per l'ultimo arrivato (si fa per dire): Nonna Pia è una dedica a una nonna molto amata, nonché la creazione di Matteo Militello che ha voluto accanto a sé Alberto Comune, suo compagno di cucina in tante avventure. In uno spazietto di quattordici metri quadrati si sfornano diversi tipi di impasti, dal pane alle crostate, dalle pizze in teglia e pizzette ai maritozzi dolci e salati.

Enoteca con cucina in Via Gallia: un nuovo punto di riferimento per gli amanti del vino

Novità del 2023, questa enoteca con cucina è arrivata in una piccola traversa di Via Gallia. Tante le etichette disponibili, tra cui alcune ben esposte negli spazi interni. Al centro del locale, un grande tavolo sociale dove si mangia tutti assieme. Carta piccola, con produttori sia romani che non, ben scelti e alcuni piatti speciali che vengono raccontati sul momento.

Thai J: un'esperienza autentica di cucina thailandese

Pur non stando sulla bocca di tutti, questo indirizzo si è affermato come uno dei migliori ristoranti di cucina thailandese - come dichiara il nome - in città. I clienti saranno accolti da una lunga sala con tavoli a destra e a sinistra, un ambiente colorato ma dall'arredamento semplice. In menu grande spazio alle zuppe thailandesi, pezzo forte della cucina thai, come la Tom Kha Gai con pollo, galanga e latte di cocco, oppure Tom Ym Goong con citronella e gamberi. Poi risi (tra cui il Nasi Goreng), pastem, carni, pesce e frutti di mare. Gli antipasti si articolano in diverse categorie: vapore, fritti, satay, pane e insalata. Gli impiattamenti sono abbondanti e molto colorati.

Cucina creativa e sperimentale in Via Etruria

A marzo del 2024 la coppia composta da Lorenzo De Lio in cucina e Beatrice Venturini in sala ha aperto il suo indirizzo in Via Etruria. I due sono tornati dopo importanti esperienze all'estero portando la loro idea di cucina creativa e sperimentale in un indirizzo da soli 8 tavoli, dove è tutto pensato per fare un'esperienza gastronomica non omologata. Anche la carta dei vini riflette questa filosofia, proponendo etichette da tutto il mondo. Visti i coperti e vista la filosofia dei proprietari, non siamo dunque stupiti di trovare solamente tre menu degustazione (niente carta) tra gli 85 e i 110€.

Dogma: pesce alla brace e orto di famiglia

Su un lato di Piazza Zama, prima del ponte della ferrovia, si trova questo ristorante di pesce alla brace aperto dalla coppia formata da Gabriele Di Lecce e Alessandra Serramondi. Il primo in cucina, la seconda in sala, hanno entrambi diverse esperienze di ristorazione alle spalle, e per alcuni prodotti orticoli possono contare sull'orto di famiglia a Maccarese. Da Dogma si possono provare sia i piatti alla carta che il menu a degustazione, con 5 portate a scelta dello chef a 48€, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Per il bere invece bisogna affidarsi ad Alessandra, che saprà consigliare al tavolo la migliore etichetta da abbinare all'occasione.

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Sant'Isidoro: pizza sottile con cornicione pronunciato

La precedente pizzeria si è trasformata direttamente in una nuova insegna, pur rimanendo dedicata alla pizza. Ed ecco quindi arrivare in zona il marchio Sant'Isidoro, già presente a Roma con altre insegne. Qui la formula è piuttosto semplice e prevede la combinazione di pizze sottili al centro e dal cornicione pronunciato, con diversi topping.

Santì: una trattoria aggiornata dedicata alla nonna

I cugini Alessio Congias e Simone Simeoni hanno aperto a fine novembre 2023 il loro Santì dedicandolo alla loro nonna, che si chiama Santina. Una trattoria 'aggiornata', si può definire, dove ci si può accomodare a un lungo bancone con vista cucina, oppure a una delle 16 sedute a tavolino. La squadra punta su un menu di piatti di casa, resi meno prevedibili da qualche tocco creativo e soprattutto preparati a partire da forniture selezionate. Nel menu troviamo piatti come la guancia di manzo, l’agnello, la pasta fresca fatta in casa, i funghi fritti, la zucca al forno, i formaggi. Il loro must? La torta rustica con bieta e alici, uno dei piatti che preparava sempre la nonna.

Rinomato: hamburger per tutti i gusti

Il giovane Valerio Maiali ha aperto il suo Rinomato (appena rinnovato) proprio a ridosso della pandemia, riuscendo tuttavia a spianare il percorso un panino dopo l'altro. Qui si trovano burger per tutti i gusti: dall'Umile, con 180 gr di scottona, lattuga e cetriolo sottaceto (11€), al Celebre XXL, con doppio patty e dose extra di formaggio, bacon e salsa (14€). C'è anche quello con uovo e cipolla caramellata (14€) e la versione vegetariana, con cavolo stufato, Rosti di patate, cheddar e maionese (13€).

La Differenza: una bottega di prossimità con prodotti d'eccellenza

Nel 2011 la famiglia Stramaccioni - Paolo e Sandra, con i figli Mattia e Luca - ha ridefinito il concetto di “bottega di prossimità” puntando sulla selezione ineccepibile di materie prime e sull’affabilità di un servizio tipico dei negozi di quartiere. A La Differenza si può curiosare tra le specialità esposte al banco e sugli scaffali, per individuare un pacco di pasta Pietro Massi (il pastaio marchigiano che rifornisce Mauro Uliassi), una tavoletta di cioccolato piemontese di Guido Castagna, una fetta di formaggio Storico Ribelle oppure il foie gras di Fabio Barbaglini.

Dotcampus: un campus con un'offerta gastronomica diversificata

Nell'edificio che ospitava l'Istituto scolastico Manieri Copernico oggi c'è Dotcampus, un campus con alloggi e spazi comuni per studenti, ma anche stanze dedicate all'accoglienza degli esterni e comparti aperti al pubblico, come quello gastronomico che si trova in terrazza, accessibile a chiunque. Ci sono diverse possibilità dalla colazione al dopo cena, con menu ideati da chef Gianluca Pienzi insieme a suo fratello Francesco e il coordinamento della chef Roberta Virgilio. Oltre alla parte caffetteria, bevande analcoliche e vini in mescita, troviamo anche cornetti e torte fatte in casa per la colazione, poi una proposta per il brunch molto completa, che comprende french toast, cornetti salati, lo yogurt e i pancakes dolci. Durante il corso della giornata si trovano sempre club sandwich, hummus, toast in varie salse e avocado toast, infine una carta dei piatti del giorno.

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Frumentario: pizza romana in teglia con ingredienti gourmet

Poco lontano da Piazza Re di Roma, il giovane chef Alessandro Santilli ha aperto a settembre 2023 il suo Frumentario. Dopo esperienze di livello nelle cucine di grandi chef, ha deciso di puntare tutto sulla pizza romana in teglia, con una particolarità: sono tutte farcite al momento davanti agli occhi dei clienti con topping 'gourmet', ovvero cucinati con tecnica e ricette gastronomiche. C'è ad esempio quella con il maialino cotto a bassa temperatura servito al bancone con una crema di cipolle stufate, glassa di aceto balsamico, ricotta di Manduria ai tre latti, demi-glace e aneto, oppure quella con stracotto di pecora marinato con erbe aromatiche e vino rosso, su base di fior di latte e chiusa al bancone con mosto d’uva e pesto di pistacchio. In un locale di dimensioni contenute che lavora tanto con l'asporto.

Claudia Martelloni: pasticceria d'autore

Partita come autodidatta, Claudia Martelloni si è affermata nel tempo come una delle migliori pasticciere di Roma. Dal suo banco arrivano soprattutto monoporzioni (no lievitati, no cornetti) e torte di sua creazione, qualcuna ispirata anche ai grandi pasticcieri contemporanee, come Cedric Grolet. Ogni mese vengono proposti dei gusti nuovi, con ricette e ingredienti stagionali o legati alle festività. Il colpo d’occhio lo fa sicuramente l’estetica: queste piccole monoporzioni più che dei dessert sono dei gioiellini.

Fratelli Palucci: cucina pop e vini naturali

Vetrine su strada, tavolini in legno e metallo, musica giusta e una lavagna aggiornata quotidianamente con piatti estemporanei. Così è il locale dei fratelli Mirko e Tiziano Palucci, aperto nel 2016 per portare nella Capitale una cucina che somiglia a poche altre. Massiccia la carta dei vini, con etichette esclusivamente naturali da piccoli produttori italiani e internazionali; poi ci sono le birre, con una bella scelta di acide, adatte per accompagnare i gusti decisi delle portate. Il menu, come detto, cambia spessissimo, e la cosa migliore è ordinare qualcuna delle pietanze del giorno e, possibilmente, condividerla. Da Barred sono bandite le distinzioni tra primi o secondi e nel tempo la proposta si è fatta sempre più pop.

Pizzeria di quartiere con impasti golosi

Questa buona pizzeria di quartiere non delude i locals con i suoi impasti e i condimenti golosi. Una stanza unica all’interno, alcuni coperti all’esterno, accolgono gli ospiti facendo assaggiare loro una pizza che ricorda la romana ma più alta e più spessa. Aperto solo a cena e disponibile anche per delivery e asporto, il menu spazia tra montanare, bruschette e fritti. Tra le pizze in carta troviamo i classici e qualche creazione della casa, come la Giulietta con fiordilatte, patate schiacciate, fiori di zucca, in uscita prosciutto cotto affumicato, granella di pistacchi o la Calabrotta piccante con fiordilatte, 'nduja piccante, pachino, cipolla rossa, bufala a crudo e origano.

Un locale versatile per colazione, pranzo, aperitivo e lavoro

Ideale per lavorare, per un pranzo, per un aperitivo o per una colazione tra amici, questo localino si presta a diverse funzioni. La mattina la colazione la fanno dolci e lievitati dal bancone. A pranzo c’è una carta con piatti nostrani e internazionali e anche alcune opzioni che diremmo in chiave “healthy”. Poi merende e aperitivi. Il clima è molto rilassato, soprattutto se gli avventori non saranno infastiditi dai computer accesi o da chi viene a leggere il giornale o a fare una riunione di lavoro.

Al Grottino: una pizzeria senza fronzoli

Nella sala di Al Grottino, qualche scalino più in basso rispetto al piano-strada, l’atmosfera è quella delle pizzerie di vent’anni fa. Nessuna velleità chic per il proprietario Tony Vespa, che mantiene un locale accogliente e senza fronzoli, dove la pizza resta al centro. La tonda, qui, non è né troppo alta né troppo bassa. Come da tradizione romana, non possono mancare i fritti, con qualche guizzo creativo: a base di tonnarelli all’amatriciana con guanciale croccante e cacio e pepe con lime e pecorino.

Blind Big: cocktail d'autore e atmosfera accogliente

Dal 2018 Blind Big è un locale dal mood inizialmente “speakeasy” diventato via via più aperto, con una proposta piuttosto variegata. Ci sono dei tavolini all’aperto, così come un lungo bancone dove accomodarsi per due chiacchiere con i bartender. In carta anche mocktail e analcolici, oltre a una selezione di drink ideati dai due. Ad esempio il Mel Gibson, servito in un’elegante coppa Nick&Nora e a base di gin infuso all’erba cipollina, vermouth dry e mela in agrodolce.

Un locale poliedrico: pasticceria, ristorante e bar

Nonostante le dimensioni ridotte, questo localino riunisce diverse anime: pasticceria, ristorante, bar per dirne alcune. Tre soci, ovvero Valentina De Caro, Simone Romano e Francesco D'Agostino, sono i creatori di questo indirizzo inaugurato in zona San Giovanni nel 2021. Ogni mattina, nel laboratorio, vengono preparati croissant, pain au chocolat, veneziane e bignè. I lievitati sono molto richiesti, quindi è buona pratica non arrivare troppo tardi per non rimanere a bocca asciutta. A pranzo c’è un vero menu da ristorante, una piccola carta stagionale con piatti ben eseguiti da accompagnare alle proposte di bottiglie di Simone. Per concludere si può sempre ritornare al banco per un dolce.

Un'enoteca con cucina dall'atmosfera accogliente

La creatura di Greta Bertoli ed Emiliano Cataldo ha superato anche la prova del fuoco della fase di rodaggio, posizionandosi come una delle enoteche con cucina più riuscite a Roma, dove pure la competizione è acerrima. Ambiente informale ma curato, quell’aria in po’ naive da salotto di casa (del tutto voluta, come ci raccontarono gli stessi proprietari in fase di apertura), un giradischi, una cucina a vista, bottiglie alle pareti costituiscono buona parte del successo della proposta ma non ne racchiudono comunque l’atmosfera. In menu si trovano sia proposte al calice che piatti con variazioni continue, tante proposte vegetali e lavorazioni di prodotti di grande qualità.

Pizza Chef: pizza al taglio di alta qualità

Bisogna essere cauti, a Roma, parlando di pizza al taglio. Inserire Mario Panatta e Sara Longo tra i migliori artigiani in questo settore, però, non è affatto un azzardo. Il loro Pizza Chef ha conquistato la fiducia di molti clienti per la qualità dell’impasto, realizzato con farine selezionate e ottima tecnica. Poi ci sono le farciture stuzzicanti.

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