Ricetta Brodo di Giuggiole: Storia, Benefici e Preparazione

Introduzione alle Giuggiole: Un Frutto Proverbiale

Oltre ad essere frutti particolari, le giuggiole sono anche "proverbiali", come dimostrano espressioni quali "andare in brodo di giuggiole", "giuggiolino" e "altro che giuggiole". L'espressione "andare in brodo di giuggiole" trova un riscontro pratico in un liquore dolce e denso, più simile a uno sciroppo che a un brodo vero e proprio. Questo digestivo affonda le sue radici nell'antichità e viene preparato ancora oggi per le sue proprietà digestive e per il suo sapore unico.

Origini e Caratteristiche del Giuggiolo

Le giuggiole, con la loro buccia rosso rubino e la polpa giallastra, sono i frutti del giuggiolo (Ziziphus jujuba), un piccolo arbusto originario della Siria. Questo albero ha trovato il suo habitat ideale in alcune zone della Cina e del Medio Oriente. I frutti, di piccole dimensioni, hanno un sapore acidulo simile a quello delle mele quando non sono ancora maturi. Una volta raggiunta la piena maturazione, diventano dolcissimi, tanto da essere chiamati anche "datteri cinesi" per la loro dolcezza e provenienza.

Proprietà e Benefici delle Giuggiole

Le giuggiole non sono facilmente reperibili in commercio, poiché la loro coltivazione è spesso limitata a contesti familiari e non esistono colture intensive. Questo è un peccato, considerando le numerose proprietà benefiche che questi frutti possiedono. Le giuggiole sono ricche di sali minerali, tra cui potassio, rame, calcio e ferro. Sono inoltre ricche di acqua e ipocaloriche.

In Cina, le giuggiole sono ampiamente utilizzate nella medicina tradizionale per le loro proprietà antisettiche, antibatteriche e antinfiammatorie. Grazie alla presenza di fibre, sono utili in caso di stipsi e stitichezza. Sono anche un ottimo rimedio per combattere stress, ansia, irritabilità e affaticamento.

"Andare in Brodo di Giuggiole": Origine del Detto

L'espressione "andare in brodo di giuggiole" deriva probabilmente dal detto toscano "andare in broda di succiole", utilizzato per la prima volta nel 1612 dall'Accademia della Crusca. In questo contesto, "succiole" si riferiva alle castagne lessate con la buccia. Il passaggio dalle castagne alle giuggiole è avvenuto grazie alla crescente popolarità di questo frutto orientale, sia in cucina che in medicina.

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Il termine "brodo" si riferisce al liquore dolcissimo che si ottiene dalla combinazione di giuggiole appassite, uva, mele cotogne e zucchero. Questo liquore è tipico di Arquà Petrarca, un borgo in provincia di Padova.

Utilizzo in Cucina

Grazie alla loro dolcezza, le giuggiole possono essere gustate al naturale, ma sono anche perfette per preparare marmellate, confetture o per essere essiccate come snack.

La Storia Leggendaria del Liquore di Giuggiole

Il liquore a base di giuggiole vanta una storia leggendaria, con origini che risalgono agli Egizi e ai Fenici. La ricetta è stata tramandata di generazione in generazione, arrivando fino ai conventi e alle campagne del nord Italia. La sua produzione è ancora oggi una tradizione familiare nel padovano e nel vicentino. La ricetta si basa sull'infusione idroalcolica di giuggiole e altra frutta, con l'aggiunta di zucchero. La preparazione richiede esperienza e attenzione per bilanciare gli ingredienti e ottenere un gusto dolce ma non stucchevole, con una gradazione alcolica moderata.

Ricetta del Brodo di Giuggiole

Ecco una possibile ricetta per preparare il brodo di giuggiole:

  1. Lasciare appassire le giuggiole per un paio di giorni.
  2. Mettere le giuggiole, l'uva e lo zucchero in una pentola, ricoprire con acqua bollente e lasciar sbollentare per 90 minuti a fuoco dolce, senza coperchio, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

L'originale brodo di giuggiole è disponibile presso i produttori artigianali locali e in negozi specializzati.

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Le Giuggiole nel Tempo: Dall'Antichità al Presente

Le giuggiole evocano immagini di boschi e campagne, grazie ai loro colori che variano dal verde al marrone, passando per il rosso scarlatto a seconda del grado di maturazione. Nell'antichità, erano molto apprezzate e consumate, ma poi sono state gradualmente dimenticate. Oggi, riscoprire le giuggiole è una piccola fortuna.

Periodo di Raccolta

Le giuggiole si raccolgono tra la fine dell'estate e l'autunno.

Virtù Terapeutiche delle Giuggiole

Le giuggiole possiedono numerose proprietà benefiche, tanto da essere utilizzate da secoli nella medicina tradizionale cinese. Ancora oggi, sono presenti in integratori alimentari e prodotti erboristici. Contengono elevate quantità di vitamina C, superando persino gli agrumi, il che le rende utili per prevenire i malanni stagionali e rafforzare il sistema immunitario. Sono anche fonte di glucosidi e flavonoidi, che contribuiscono a controllare la pressione sanguigna. Inoltre, agiscono come digestivo naturale e svolgono un'azione antiossidante.

Come Gustare le Giuggiole

Le giuggiole possono essere gustate al naturale, appena colte o dopo qualche giorno. Per sfruttare al meglio le loro proprietà benefiche, è consigliabile cuocerle o essiccarle. Un'ottima idea è preparare una confettura di giuggiole.

Ricetta della Confettura di Giuggiole

  1. Lavare le giuggiole, dividerle a metà e privarle del nocciolo.
  2. Sciogliere lo zucchero in acqua e versare lo sciroppo in una pentola.
  3. Aggiungere le giuggiole allo sciroppo.
  4. Mescolare e cuocere a fuoco medio per circa mezz'ora.
  5. Lasciar raffreddare il composto e ridurlo in purea con un passaverdura.
  6. Rimettere la purea sul fuoco e cuocere per un'altra mezz'ora, mescolando spesso, fino a quando la confettura non sarà densa e compatta.

Ricetta del Liquore di Giuggiole Fatto in Casa

  1. Lavare le giuggiole ed eliminare i noccioli.
  2. Trasferirle in un barattolo con chiusura ermetica e aggiungere la scorza di limone, la stecca di vaniglia e l'alcol.
  3. Chiudere il barattolo e lasciar macerare per una decina di giorni, scuotendolo almeno una volta al giorno.
  4. Preparare uno sciroppo con acqua e zucchero e unirlo al composto precedentemente filtrato.
  5. Imbottigliare il liquore e lasciarlo riposare per quindici giorni prima di gustarlo.

Il Giuggiolo: Una Pianta dalle Molteplici Qualità

Il giuggiolo è un piccolo arbusto di origine asiatica, diffuso nei paesi mediterranei e in Italia. Viene coltivato per i suoi frutti prelibati e come pianta ornamentale. Produce drupe ovoidali con buccia sottile e liscia di color rosso scuro e polpa compatta e farinosa, dal sapore dolce leggermente acidulo, simile a quello della mela. Le giuggiole si possono consumare fresche, essiccate, sotto spirito, in confetture o sciroppi.

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Coltivazione del Giuggiolo

Il giuggiolo è una pianta originaria delle aree tropicali dell'Asia, molto comune in Africa, nell'Estremo Oriente e nel bacino del Mediterraneo. Inizialmente considerata una pianta ornamentale, grazie alla sua resistenza anche su terreni aridi e sassosi, la sua coltivazione si è poi diffusa per la produzione dei frutti. Tuttavia, la raccolta non è sempre facile a causa della presenza di spine.

Giuggiole e Medicina Tradizionale

Le giuggiole sono utilizzate da oltre 4000 anni nella medicina tradizionale per le loro proprietà emollienti, antisettiche, antinfiammatorie e antispastiche. Sono impiegate per favorire il buon funzionamento del fegato, dell'apparato gastrointestinale, urinario, respiratorio e cardiovascolare. In Cina, gli infusi di giuggiole sono utilizzati come rimedio per l'ansia e l'insonnia, grazie alla loro azione sedativa e calmante.

Valori Nutrizionali delle Giuggiole Essiccate

Quando le giuggiole vengono essiccate, i loro valori nutrizionali cambiano significativamente.

Benefici per la Salute

Le giuggiole hanno proprietà digestive, emollienti e lenitive per il sistema digerente. Sono spesso utilizzate come lassativo per la stipsi cronica. L'infuso di giuggiole ha un effetto calmante e rilassante, alleviando ansia e depressione. È utile anche per il trattamento di tosse, mal di gola, raffreddore, raucedine, bronchiti e faringiti. Grazie alla vitamina C, hanno proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali. Sono efficaci in caso di anemia grazie al loro contenuto di ferro e hanno effetti positivi sulla salute cardiovascolare, riducendo i livelli di colesterolo.

Controindicazioni

Non ci sono particolari controindicazioni per un consumo moderato di giuggiole, ma è bene ricordare che sono ricche di zuccheri, in particolare fruttosio.

Utilizzo in Cucina

Le giuggiole possono essere consumate fresche, crude o cotte. Il loro sapore dolce e acidulo e la consistenza farinosa le rendono perfette come snack o come ingrediente per dolci, confetture e sciroppi. Tuttavia, le giuggiole fresche deperiscono rapidamente, quindi non sono facili da trovare in commercio. Le giuggiole snocciolate e conservate sotto spirito si abbinano bene a formaggi stagionati o piatti di carne.

Curiosità: Il Brodo di Giuggiole

Il frutto del giuggiolo è l'ingrediente principale del "brodo di giuggiole". La ricetta moderna prevede l'infusione di giuggiole mature con acqua e alcol per un paio di mesi, insieme a mele cotogne, scorze di limone, uva, melograni e altra frutta, con l'aggiunta di zucchero. Il liquido ottenuto viene filtrato e imbottigliato, dando vita a una bevanda dal colore rosso ambrato, profumo di giuggiole e gusto dolce e fruttato, con una gradazione alcolica di circa 24% vol.

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