La pizza fritta, un pilastro dello street food napoletano, incarna la tradizione e l'ingegno culinario di Napoli. Nata come cibo popolare, accessibile a tutti, si è evoluta nel tempo, pur mantenendo intatto il suo fascino e la sua autenticità. Questo articolo esplora la storia della pizza fritta a Pomigliano d'Arco e offre una ricetta per preparare questo piatto iconico a casa.
Origini e Storia della Pizza Fritta
La pizza fritta ha radici profonde nella storia di Napoli, risalenti al periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. In un'epoca di povertà e scarsità di risorse, le donne napoletane, con la loro creatività e intraprendenza, trasformarono la necessità in virtù. Non potendo permettersi un forno a legna, iniziarono a friggere l'impasto della pizza, creando un piatto economico e sostanzioso che sfamava le famiglie.
La pizza fritta era tradizionalmente venduta per strada, spesso nei "bassi", le tipiche abitazioni a piano terra dei quartieri popolari. Le pizzaiuole, con le loro pentole piene d'olio bollente, friggevano l'impasto e lo condivano con ingredienti semplici come pomodoro, ricotta e ciccioli di maiale. La pizza fritta divenne rapidamente un simbolo di Napoli, un cibo di strada gustoso e conveniente che rappresentava la resilienza e l'ingegno del popolo napoletano.
Pizza Fritta a Pomigliano d'Arco: Tradizione e Innovazione
Pomigliano d'Arco, situata a pochi chilometri da Napoli, ha una ricca tradizione culinaria che include la pizza fritta. Nel corso degli anni, diverse pizzerie e friggitorie locali hanno contribuito a mantenere viva questa tradizione, offrendo pizza fritta preparata secondo le ricette tradizionali.
Tuttavia, a Pomigliano d'Arco, come in altre parti della Campania, si assiste anche a un'evoluzione della pizza fritta. Giovani pizzaioli, ispirati dalla tradizione ma desiderosi di sperimentare, stanno introducendo nuovi ingredienti e tecniche di preparazione, creando varianti innovative che soddisfano i gusti contemporanei.
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Un esempio di questa tendenza è Rostì, un locale aperto a Pomigliano d'Arco nel 2020 da Matteo Del Cuoco, un giovane imprenditore che ha saputo reinterpretare la tradizione napoletana in chiave moderna. Rostì offre una pizza fritta rivisitata, preparata con ingredienti di alta qualità e presentata in modo creativo.
La Ricetta della Pizza Fritta Napoletana
Preparare la pizza fritta a casa è un'esperienza gratificante che permette di gustare un autentico sapore di Napoli. Ecco una ricetta tradizionale, con alcuni suggerimenti per ottenere un risultato perfetto:
Ingredienti:
- 500 g di farina 00
- 350 ml di acqua tiepida
- 12 g di lievito di birra fresco
- 10 g di sale
- Olio di semi di arachide per friggere
Per il ripieno:
- 250 g di ricotta
- 150 g di ciccioli di maiale
- Pomodoro pelato q.b.
- Parmigiano Reggiano grattugiato q.b.
- Pepe nero q.b.
- Basilico fresco q.b.
Preparazione:
- Preparare l'impasto: In una ciotola capiente, sciogliere il lievito di birra nell'acqua tiepida. Aggiungere la farina gradualmente, mescolando con una forchetta. Quando l'impasto inizia a formarsi, aggiungere il sale e continuare a impastare con le mani fino ad ottenere un composto liscio ed elastico.
- Lievitazione: Formare una palla con l'impasto, metterla in una ciotola leggermente oliata, coprire con un panno umido e far lievitare in un luogo caldo per almeno 2 ore, o fino a quando l'impasto sarà raddoppiato di volume.
- Preparare il ripieno: In una ciotola, mescolare la ricotta con i ciccioli di maiale tagliati a pezzetti, il parmigiano grattugiato e una macinata di pepe nero.
- Formare le pizze: Dividere l'impasto lievitato in panetti da circa 100 g l'uno. Stendere ogni panetto con le mani, formando un disco sottile. Farcire metà del disco con il ripieno di ricotta e ciccioli, aggiungere un po' di pomodoro pelato e qualche foglia di basilico. Richiudere il disco a metà, sigillando bene i bordi.
- Frittura: Scaldare abbondante olio di semi di arachide in una padella capiente. Quando l'olio è ben caldo (circa 180°C), immergere le pizze fritte una alla volta e friggere per circa 2-3 minuti per lato, fino a quando saranno dorate e croccanti.
- Scolare e servire: Scolare le pizze fritte su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso. Servire calde, guarnite con altro parmigiano grattugiato e basilico fresco.
Consigli:
- Per un impasto più leggero e digeribile, utilizzare una farina di tipo 1 o 2.
- Per un sapore più intenso, aggiungere all'impasto un cucchiaio di olio extravergine di oliva.
- Per una pizza fritta più croccante, aggiungere all'impasto un pizzico di bicarbonato di sodio.
- Assicurarsi che l'olio sia alla giusta temperatura prima di friggere le pizze, per evitare che assorbano troppo olio.
- Non friggere troppe pizze contemporaneamente, per evitare che la temperatura dell'olio si abbassi troppo.
L'Evoluzione della Pizza Napoletana: Oltre la Tradizione
La pizza napoletana, sia al forno che fritta, è un simbolo di Napoli e della sua cultura culinaria. Tuttavia, nel corso degli anni, si è assistito a un'evoluzione di questo piatto, con l'introduzione di nuovi ingredienti, tecniche di preparazione e stili di cottura.
Alcuni pizzaioli, come Federico e Francesco De Maria della pizzeria I Vesuviani a Pomigliano d'Arco e Casoria, hanno abbracciato questa evoluzione, proponendo pizze in teglia e alla pala, oltre alla tradizionale pizza napoletana. I De Maria hanno imparato da soli, consolidandosi con bravi maestri, e nel loro locale hanno voluto fare le cose diversamente, introducendo stili che in quest’area non erano ancora entrati.
Gianfranco Iervolino, un altro pizzaiolo napoletano di talento, ha portato la sua esperienza di chef nella preparazione della pizza, creando abbinamenti originali e utilizzando ingredienti di alta qualità. Iervolino è un profondo conoscitore delle tecniche di impasto e coniuga questa somma competenza con la conoscenza precisa dei prodotti del territorio.
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Questi pizzaioli, pur rispettando la tradizione, hanno saputo innovare e sperimentare, offrendo ai propri clienti un'esperienza culinaria unica e originale.
Pizzerie Storiche e Nuove Tendenze: Un Panorama in Evoluzione
Il panorama delle pizzerie a Napoli e nei dintorni è in continua evoluzione, con l'apertura di nuovi locali che propongono stili di pizza diversi e l'affermazione di pizzerie storiche che continuano a mantenere alta la qualità dei loro prodotti.
Tra le pizzerie storiche di Napoli, spicca la Pizzeria Trianon, fondata nel 1923, che propone pizze tradizionali cotte nel forno a legna, utilizzando ingredienti freschi e selezionati con cura.
Altre pizzerie, come Malìa Pizzeria a Pomigliano d'Arco, purtroppo chiusa, si sono distinte per l'arredo curato e l'atmosfera accogliente, offrendo pizze ben fatte con impasti contemporanei e stesure tradizionali.
La pizza napoletana, quindi, continua a essere un piatto amato e apprezzato in tutto il mondo, un simbolo di tradizione e innovazione che si reinventa continuamente, senza mai perdere la sua anima autentica.
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