I tajarin, chiamati anche tagliolini in italiano, sono un'autentica espressione della tradizione culinaria piemontese. Questa pasta all'uovo, caratterizzata da un formato finissimo e una consistenza inconfondibile, rappresenta un vero e proprio simbolo della regione. In questo articolo, esploreremo la storia, la preparazione e i condimenti ideali per esaltare al meglio questo piatto prelibato.
Origini e Storia dei Tajarin
I tajarin affondano le loro radici nelle cascine delle Langhe, dove sin dal '400 rappresentavano un piatto ricco e celebrativo, grazie all'elevato numero di tuorli necessari per la loro preparazione. Questa pasta, preparata con generosità di tuorli d'uovo, era tradizionalmente servita in occasioni speciali come matrimoni e festività, simboleggiando prosperità e fortuna.
Caratteristiche e Preparazione
I tajarin si distinguono per la loro intensità di sapore e il caratteristico colore giallo dorato, derivante dall'uso abbondante di tuorli d'uovo. A differenza di altre paste all'uovo, i tajarin mantengono una consistenza soda anche dopo la cottura, grazie alla loro forma particolare.
Per preparare i tajarin nella maniera tradizionale, è necessario seguire alcuni accorgimenti:
- Ingredienti: Farina di tipo 00, farina di semola, tuorli d'uovo, acqua e sale.
- Impasto: Disporre la farina a fontana su una spianatoia, versare al centro i tuorli d'uovo, l'acqua e un pizzico di sale. Impastare energicamente per circa 20 minuti, fino ad ottenere un composto liscio ed elastico.
- Stesura e Taglio: Stendere l'impasto con un mattarello o una macchina per la pasta fino a ottenere una sfoglia sottilissima (circa 1 mm di spessore). Arrotolare la sfoglia e tagliarla a striscioline sottili, quasi come capelli d'angelo. È fondamentale utilizzare un coltello dalla lama dritta e affilata per dare uno spessore uniforme di circa 2 millimetri a ogni lato.
- Cottura: Cuocere i tajarin in abbondante acqua salata bollente per pochi minuti, avendo cura di non cuocerli troppo.
Condimenti e Abbinamenti
La versatilità dei tajarin si esprime al meglio nella varietà dei condimenti con cui possono essere abbinati. La tradizione piemontese li vuole serviti con:
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- Tartufo: Burro fuso e scaglie di tartufo bianco d'Alba, un connubio che esalta i sapori della tradizione piemontese.
- Ragù: Ragù di carne, preferibilmente di vitello o cinghiale, per un sapore più ricco e deciso. Il ragù può essere preparato in precedenza con la carne rosolata in un soffritto di cipolla, carota e sedano.
- Funghi: Sugo di funghi porcini, magari arricchito con panna o parmigiano, un'opzione gustosa e perfetta per l'autunno.
- Burro e Salvia: Un condimento semplice e classico che esalta la delicatezza della pasta.
- Crema di Ricotta e Limone: Un'alternativa fresca e leggera, ideale per la stagione estiva.
- Pomodorini, Pinoli e Gamberoni: Una rivisitazione creativa con pomodorini datterino, pinoli tostati e gamberoni rossi di Mazara del Vallo.
Consigli e Suggerimenti
- Uova: Utilizzare uova fresche e di buona qualità, poiché i tuorli renderanno l’impasto più saporito e colorato.
- Impasto: Se l’impasto risulta troppo secco, aggiungere un cucchiaio di olio extravergine d’oliva per renderlo più elastico.
- Spessore: Stendere la pasta il più sottile possibile, poiché i tajarin devono essere molto sottili per rispettare la tradizione piemontese.
- Asciugatura: Dopo averli tagliati, lasciare asciugare leggermente i tajarin su un piano infarinato per evitare che si attacchino tra loro durante la cottura.
- Cottura: Prestare attenzione ai tempi di cottura, poiché i tajarin cuociono in pochi minuti.
- Tartufo: Il tartufo va aggiunto alla fine, tagliato a scaglie sottili, per preservarne l'aroma.
Conservazione
I tajarin freschi possono essere conservati in frigorifero per 1-2 giorni, avvolti in un panno pulito o in un contenitore ermetico. Per una conservazione più lunga, è possibile congelarli, disponendoli su un vassoio infarinato e trasferendoli in sacchetti da freezer una volta congelati. Si conservano per circa 1 mese in congelatore.
Un'Esperienza Sensoriale
I tajarin alla piemontese non sono solo un piatto, ma un'esperienza sensoriale che evoca i profumi e i sapori della terra piemontese. La loro preparazione richiede cura e attenzione, ma il risultato è un piatto raffinato ed elegante, capace di conquistare anche i palati più esigenti.
La Ricetta di Nonna
"La mia nonna prepara i migliori tajarin piemontesi che io conosca, e siccome non volevo deluderla ho preparato e riscritto per voi la sua ricetta dei tajarin!"
Ingredienti:
- 200 g farina di semola di grano duro rimacinata
- 6 tuorli
- 1 cucchiaio vino bianco (o acqua)
Preparazione:
- Versare la semola rimacinata a fontana su una spianatoia in legno e creare un buco al centro.
- Versare i tuorli leggermente sbattuti nel buco.
- Cominciare ad impastare con le mani, aggiungendo anche il cucchiaio di vino bianco.
- Lavorare l'impasto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
- Stendere la pasta e ricavare i tajarin con un coltello affilato.
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