Olio al Tartufo: Ricetta, Segreti e Consigli per un Condimento di Eccellenza

L'olio al tartufo è un condimento molto apprezzato in cucina. Bastano poche gocce per dare carattere a ogni piatto, offrendo un'esplosione di gusto e profumo. L'unione di olio extravergine di oliva italiano e tartufo pregiato crea un elisir di gusto davvero eccezionale. Tuttavia, è importante essere consapevoli che non tutte le bottiglie di olio al tartufo in commercio contengono materie prime di qualità.

Qualità delle Materie Prime: Il Segreto per un Olio al Tartufo Autentico

La denominazione "al tartufo" può essere vaga e comprendere sia prodotti di alta qualità che intrugli scadenti. Per fare una scelta oculata, è fondamentale saper leggere l'etichetta e valutare attentamente la qualità delle materie prime.

L'Olio Extravergine di Oliva: Un Elemento Fondamentale

L'olio extravergine di oliva deve essere rigorosamente italiano. Evitare oli provenienti da paesi extra UE, che potrebbero avere un sapore sgradevole.

Il Tartufo: Anima dell'Olio

La scelta tra tartufo bianco e nero non è l'unico fattore determinante. La qualità del tartufo è essenziale. È preferibile un buon olio al tartufo nero, fatto con la giusta quantità di tartufo, piuttosto che un sedicente "olio al tartufo bianco pregiato" con solo un odore artificiale. La quantità di tartufo è importante: se si acquista olio al tartufo, si desidera sentirne il sapore. Un olio con solo lo 0,5% di tartufo e aromi chimici non soddisferà le aspettative.

Olio "CON" il Tartufo: Un Valore Aggiunto

L'olio "CON" il tartufo contiene vere scaglie di tartufo visibili nella bottiglia, garantendo una qualità assoluta. Ovviamente, la quantità di tartufo influisce sul prezzo e sull'intensità del gusto.

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Come Riconoscere un Olio al Tartufo di Qualità: L'Etichetta

Il segreto per scegliere un buon olio al tartufo è leggere attentamente l'etichetta. Verificare la provenienza dell'olio extravergine di oliva, la tipologia e la quantità di tartufo presente. Diffidare di oli con percentuali di tartufo troppo basse o con l'aggiunta di aromi artificiali.

Ricetta per Preparare l'Olio al Tartufo in Casa

Preparare l'olio al tartufo in casa è semplice e permette di avere sempre a disposizione un condimento di qualità.

Ingredienti

  • Tartufi freschi (bianchi o neri, a seconda delle preferenze)
  • Olio extravergine di oliva italiano
  • Bottiglia di vetro sterilizzata con chiusura ermetica
  • Peperoncino piccante secco (facoltativo)

Preparazione

  1. Pulire accuratamente i tartufi con uno spazzolino per rimuovere eventuali residui di terra. Sciacquare con acqua tiepida se necessario, ripetendo l'operazione per evitare che l'olio prenda il sapore della terra.
  2. Asciugare delicatamente i tartufi con un panno morbido.
  3. Grattugiare il tartufo a lamelle sottili.
  4. Trasferire le lamelle di tartufo nella bottiglia di vetro sterilizzata.
  5. Aggiungere l'olio extravergine di oliva, assicurandosi che le lamelle siano completamente immerse.
  6. Aggiungere qualche peperoncino piccante secco, se gradito.
  7. Chiudere ermeticamente la bottiglia.
  8. Conservare in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce per almeno 10 giorni, per permettere all'olio di assorbire l'aroma del tartufo.

Idee per Piatti Profumati con Olio al Tartufo

L'olio al tartufo è un ingrediente versatile che può essere utilizzato per arricchire numerosi piatti.

Olio al Tartufo Bianco: Abbinamenti Raffinati

L'olio al tartufo bianco, dal gusto più raffinato e profumo avvolgente, si abbina a piatti speciali che ne valorizzano l'aroma. Si consiglia di utilizzarlo a crudo per evitare che il calore ne disperda il profumo.

  • Filetto ai porcini
  • Tartare di manzo
  • Baccalà al vapore con patate novelle
  • Uova in versione poché

Olio al Tartufo Nero: Accostamenti Gustosi

L'olio al tartufo nero si sposa perfettamente con la pasta fresca.

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  • Tagliatelle ai funghi

Altre Idee

  • Pizza
  • Bruschetta
  • Ricotta e porcini
  • Funghi al forno
  • Carne alla brace
  • Pesce
  • Aperitivi

Consigli per l'Uso dell'Olio al Tartufo

  • Aggiungere l'olio al tartufo sempre a crudo, a fine preparazione.
  • Utilizzare con parsimonia, dosando la quantità in base all'intensità del sapore desiderato.
  • Sperimentare abbinamenti nuovi, guidati dal proprio gusto personale.
  • Conservare l'olio al tartufo in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
  • Evitare cotture prolungate o ad alte temperature per preservare l'aroma del tartufo.

Storia e Curiosità sul Tartufo

Il tartufo è il corpo fruttifero di una particolare categoria di funghi, conosciuti come funghi ipogei. Cresce vicino alle radici di alcuni alberi, chiamati “piante tartufigene”, come la quercia o il leccio. Le prime tracce dell'uso dei tartufi risalgono all'antica Grecia e Roma. Questi delicati funghi sotterranei erano considerati prelibatezze e venivano spesso presentati in banchetti e festività.

Gli antichi romani credevano che i tartufi fossero doni degli Dei, e la loro fama crebbe ulteriormente quando il poeta e gastronomo romano Marco Gavio Apicio scrisse di loro nei suoi ricettari. Apicio considerava i tartufi una prelibatezza culinaria e li utilizzava abbondantemente nelle sue creazioni gastronomiche. I tartufi non erano solo considerati cibi prelibati, ma avevano anche significati simbolici e religiosi. Gli antichi romani, ad esempio, associavano i tartufi a Venere, la dea dell'amore e della bellezza, creando un legame tra la loro forma "nascosta" e la sessualità. In alcune culture antiche, i tartufi erano utilizzati come rimedi medicinali. I Greci, ad esempio, ritenevano che i tartufi avessero proprietà curative e venivano spesso prescritti per trattare varie malattie.

Dopo l'era romana, il tartufo divenne popolare in molte parti d'Europa durante il Medioevo. Tuttavia, nel Rinascimento, il tartufo ritornò in auge grazie alla sua riscoperta come prelibatezza culinaria.

Tipi di Tartufo

  • Tuber Uncinatum (Tartufo Autunnale o di Borgogna): Viene raccolto in autunno, tra settembre e dicembre. Il clima mite autunnale conferisce al suo aroma un morbido profumo di legno e funghi.
  • Tuber Brumale (Trifola Nera): Si tratta di tartufi dalla forma piccola ed irregolare, con la scorza molto scura e l’interno aranciato con venature bianche.
  • Tuber aestivum Vittadini (Scorzone): Viene raccolto con la bella stagione, da maggio a settembre.

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