Torino, città italiana del cioccolato, vanta una lunga e ricca storia d'amore con il "cibo degli dei", iniziata nel lontano 1560. Per celebrare il trasferimento della capitale ducale da Chambéry a Torino, Emanuele Filiberto di Savoia servì simbolicamente alla città una fumante tazza di cioccolata. Da allora, questa passione autentica ha dato vita a specialità natalizie e non solo, conosciute in tutto il mondo, stimolando nei secoli la fantasia dei maestri cioccolatieri.
Radici Storiche del Cioccolato a Torino
Si racconta che i primi semi di cacao arrivarono in Piemonte nel 1559, portati da Emanuele Filiberto di Savoia al ritorno dalla pace di Chateau Cambresis. Questo evento segnò l'inizio di una tradizione che avrebbe reso Torino un centro nevralgico per la produzione e la lavorazione del cioccolato in Italia. Nel corso dei secoli, la città ha sviluppato tecniche uniche e specialità che l'hanno distinta nel panorama internazionale.
Nascita del Bicerin e del Gianduiotto
È nella capitale sabauda che, nel Settecento, nasce il Bicerin ("bicchierino"), una bevanda calda a base di caffè, cacao e crema di latte, diventata un rito tipicamente torinese. Nel 1865, Michele Prochet ebbe l'intuizione di unire il cacao alla nocciola delle Langhe, la "Tonda Gentile", dando vita al Gianduiotto, il primo cioccolatino ad essere incartato. I gianduiotti furono immessi per la prima volta sul mercato in occasione del Carnevale, ragion per cui il celebre cioccolatino, uno dei simboli torinesi, porta il nome della mitica maschera torinese, il rubicondo Gianduja.
Cioccolaterie Storiche Torinesi: Templi del Gusto
Torino è costellata di cioccolaterie storiche, veri e propri templi del gusto che custodiscono ricette secolari e tecniche artigianali tramandate di generazione in generazione. Tra queste spiccano nomi illustri come:
- BARATTI&MILANO: Fondata nel 1858 in piazza Castello, al civico 27, questa cioccolateria è stata "fornitore della Casa Reale". Gli stucchi dorati e gli specchi fanno da contorno a una produzione di cioccolatini che spazia dai classici gianduiotti al cremino a 4 strati. Ferdinando Baratti, insieme al socio Edoardo Milano, aprì una liquoreria-confetteria a Torino col nome di "Baratti & Milano".
- STRATTA: Altra "regio fornitore", questa confetteria e cioccolateria si trova nel "salotto buono" di Torino, in piazza San Carlo.
- PEYRANO: Un nome storico legato al cioccolato di Torino, un vero e proprio tempio del gianduiotto. La famiglia Peyrano invece è ancora oggi leader della produzione artigianale del prodotto del cioccolato, tramandata dall'avo Antonio, autentico cioccolatiere d’élite di Torino. Nel 1938 ha ottenuto il riconoscimento di “Fornitore della Real Casa di Savoia”.
- CAFFE' PLATTI: Situato in corso Vittorio Emanuele II, al civico 72, questa tipica caffetteria sabauda, riaperta dopo una scrupolosa ristrutturazione, è uno dei gioielli della città.
- GUIDO GOBINO: Situato in via Lagrange, è il posto ideale per assaggiare le pluripremiate praline, primo fra tutti il Tourinot, il suo micro gianduiotto.
- A.GIORDANO: In piazza Carlo Felice, questa attività storica fu aperta nel 1897 da Domenico Giordano. Giordano, che oggi è la sola a produrre ancora il famoso cioccolatino “tagliato a mano” con le "coltella".
- PFATISCH: Storico laboratorio nel palazzo liberty di via Sacchi 42. Rilevata nel 1963 dalla famiglia Peyrano e ribattezzata Peyrano Pfatisch.
- CAFFE' FIORIO: In via Po, da non perdere la cioccolata calda (magari con panna) in questo storico caffè.
- CROCI: Dagli anni Trenta, il laboratorio artigianale della famiglia, fondato da Gualtiero e portato avanti dai suoi figli, si trova in Via Principessa Clotilde 6. Tra le specialità i "Preferiti", ciliegie durone piemontese snocciolate a mano e ricoperte di cioccolato.
- PEPINO: In Piazza Carignano, ha brevettato l'imitatissimo Pinguino, il gelato alla crema vaniglia, al cioccolato o alla nocciola, ricoperto da fine cioccolato amaro. Una storia che comincia nel 1884 quando un gelataio di origini napoletane, Domenico Pepino, decide di trasferirsi al nord.
- GUIDO CASTAGNA: Il laboratorio si trova in via Maria Vittoria, al numero 27.
- ODILLA CHOCOLAT: Dal 2004 in via Fratelli Carle 38, questa cioccolateria è specializzata nel “taglio a chitarra”, tecnica francese nata per esaltare il ripieno delle praline.
L'Arte della Cioccolateria Torinese: Oltre il Gianduiotto
L'arte della cioccolateria torinese non si limita al gianduiotto, ma trova la sua massima espressione anche nell'alpino (ripieno di una crema liquorosa), nel boero (un classico della tradizione con guscio di cioccolato e morbido cuore di crema di liquore) e nel cremino (un tipo di cioccolatino composto da tre strati di cioccolato, quelli esterni di cioccolato gianduja e quello interno di pasta di cioccolato alla nocciola).
Leggi anche: Ingredienti del Nuovo Biscotto Mulino Bianco
Nutella: Un'Invenzione Torinese di Successo Mondiale
Vale la pena ricordare la Nutella, la mitica crema al cioccolato, inventata da Pietro Ferrero, grande pasticcere di Torino, nel 1946, per una merenda nutriente e a buon mercato.
Il Distretto del Cioccolato Torinese Oggi
Oggi, la provincia di Torino e il suo distretto si configurano come il maggior centro italiano per quanto riguarda la lavorazione del cioccolato. Accanto alle grandi realtà industriali, come Ferrero e Caffarel, sono le aziende artigianali che portano avanti la tradizione cioccolatiera torinese.
Eccellenze Cioccolatiere Italiane: Un Panorama di Gusto
Oltre a Torino, altre città italiane vantano una grande tradizione cioccolatiera. Tra queste, spiccano:
- Bonajuto (Modica): Nata nel 1880, è la più antica produzione di cioccolato in Sicilia.
- Marco Colzani (Carate Brianza): Nel suo laboratorio, applica le sue conoscenze di laureato in agraria alla lavorazione del cacao.
- Paolo Brunelli (Senigallia): Ha creato una nouvelle vague del cioccolato, sperimentando nuove tecniche in pasticceria e gelateria.
- Noalya (Ponsacco): Il regno di Alessio Tessieri, esperto di cioccolato che seleziona i migliori cacao direttamente nelle zone di origine della pianta.
- Trappisti (Roma): Producono cioccolato secondo una ricetta che risale a prima del 1880, tramandata dai Monaci Trappisti.
- Slitti (Monsummano Terme): Da 50 anni, racconta una passione di famiglia, iniziata come torrefazione di caffè e poi ampliata alla lavorazione del cacao.
- Ciokarrua (Modica): Un'azienda giovane che unisce il cacao alla carruba, prodotto tipico del territorio.
- Stainer Chocolate (Pontremoli): Ama sperimentare alla ricerca della perfetta armonia dei sapori.
- Majani (Bologna): La sua storia inizia nel 1796, ed è famosa per il cremino FIAT, nato nel 1911.
- Manu Fatto Cacao (Pisa): Un laboratorio punto di riferimento per i cultori del cioccolato.
- Laboratorio del cioccolato (Faenza): Massimo Villa e Carola Stacchezzini creano cioccolatini che uniscono senso estetico e golosità.
- Venchi (Torino): Fondata nel 1878, è famosa per le Nougatine e diffusa in 140 paesi.
- Amedei (Pontedera): Nata nel 1990, ricerca l'eccellenza attraverso lo studio e la riscoperta di antichi metodi di lavorazione.
- Domori (Torino): Nata nel 1993, si dedica alla preservazione della biodiversità e alla valorizzazione del cacao extra-fine.
- Gay-Odin (Napoli): Dal 1894, è un luogo storico del cioccolato e dei dolci a Napoli.
- Pistocchi (Firenze): Famosa per la sua torta di fondentissimo cioccolato.
- Maglio arte dolciaria (Maglie): Dal 1875, produce cioccolatini e tavolette di alta qualità.
Peyrano: Una Storia di Famiglia e Cioccolato a Torino
La storia della famiglia Peyrano è un esempio emblematico della tradizione cioccolatiera torinese. Nel 1914, Antonio Peyrano fondò a Torino la sua prima ditta, produttrice di caramelle. Insieme alle sorelle Lucia e Giovanna, iniziò a specializzarsi nella produzione di un cioccolato finissimo, utilizzando fave di cacao selezionatissime e tostate con legno di ulivo ligure.
A partire dal 1920, iniziarono le prime forniture regolari alla famiglia reale italiana. La creatività dei Peyrano è sorprendente e senza tregua: è di quegli anni, ad esempio, l’invenzione dell’Alpino (il primo cioccolatino al liquore) e di altri nuovi tipi di cioccolatini. L’Alpino, in particolare, ebbe un successo sensazionale, e nel 1935 venne protetto da un “brevetto per marchio d’impresa”. Nel 1938, la fabbrica di cioccolato ottenne, da Vittorio Emanuele III, l’ambìto riconoscimento di “Fornitore della Real Casa di Savoia”: fu così che il cioccolato Peyrano venne chiamato il “cioccolato del re”.
Leggi anche: Sushi Scorze: Innovazione in Cucina
Dopo alterne vicende, nel 2002 Giorgio e sua moglie Bruna uscirono dall’azienda, cedendo la quota di partecipazione al fratello Giuseppe. Nella Peyrano entrò la famiglia Maione di Napoli. Nel dicembre 2010, a causa di difficoltà economiche del gruppo napoletano, il tribunale fallimentare di Torino decretò il fallimento dell’azienda Peyrano.
Chiusa definitivamente la Pasticceria Peyrano, tutte le fasi della lavorazione del cioccolato vennero concentrate nello storico Laboratorio Peyrano di corso Moncalieri 47, con annessa bottega. Fino al mese di febbraio 2018, l’azienda continuò ad essere gestita dai coniugi Bruna e Giorgio Peyrano, coadiuvati dai nipoti Anna e Giovanni.
Il Futuro del Cioccolato Torinese
Nonostante le difficoltà e le crisi, la tradizione cioccolatiera torinese continua a vivere grazie alla passione e all'impegno di artigiani e aziende che custodiscono ricette secolari e tecniche di lavorazione uniche. Torino rimane un punto di riferimento per gli amanti del cioccolato di tutto il mondo, offrendo un'esperienza di gusto indimenticabile.
Cioccolaterie Artigianali a Torino: Un'Esperienza Unica
Torino è famosa per le sue eccellenti cioccolaterie artigianali, molte delle quali sono rinomate per la produzione di gianduiotti. Se siete amanti del cioccolato queste cioccolaterie vi offriranno deliziose ed uniche esperienze rendendo la visita a Torino ancora più speciale!
Leggi anche: Nagoya X Sushi Triumplina: Un Ristorante Giapponese
tags: #nuovo #cacao #moncalieri