Levotuss Sciroppo e Gravidanza: Informazioni Essenziali

Levotuss è un medicinale a base di levodropropizina, utilizzato come antitussivo per il trattamento sintomatico della tosse. Questo articolo fornisce informazioni dettagliate sull'uso di Levotuss, con particolare attenzione alle precauzioni da adottare durante la gravidanza e l'allattamento.

Cos'è Levotuss?

Levotuss 30 mg/5 ml sciroppo è un farmaco di automedicazione contenente levodropropizina, appartenente alla classe terapeutica degli antitussivi. È indicato per la terapia sintomatica della tosse.

Principi Attivi ed Eccipienti

Ogni 100 ml di Levotuss sciroppo contengono 600 mg di levodropropizina come principio attivo. Gli eccipienti includono:

  • Saccarosio
  • Metil para-idrossibenzoato
  • Propil para-idrossibenzoato
  • Acido citrico monoidrato
  • Sodio idrossido
  • Aroma ciliegia (contenente glicole propilenico)
  • Acqua depurata

Indicazioni Terapeutiche

Levotuss è utilizzato per il trattamento sintomatico della tosse. La tosse non è una malattia, ma un sintomo che indica un'irritazione delle vie respiratorie.

Controindicazioni

L'uso di Levotuss è controindicato nei seguenti casi:

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  • Ipersensibilità alla levodropropizina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Pazienti con broncorrea (eccessiva produzione di muco) e ridotta funzionalità mucociliare (sindrome di Kartagener, discinesia ciliare).
  • Gravidanza e allattamento.
  • Bambini di età inferiore a 2 anni.

Avvertenze e Precauzioni d'Uso

Prima di assumere Levotuss, è importante considerare le seguenti avvertenze:

  • Anziani: Usare cautela negli anziani, poiché la sensibilità a vari farmaci può essere alterata.
  • Insufficienza renale: Prestare attenzione nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 35 ml/min).
  • Farmaci sedativi: Usare cautela in caso di assunzione contemporanea di farmaci sedativi.
  • Saccarosio: Il medicinale contiene 4 g di saccarosio per dose (10 ml), da tenere in considerazione in persone affette da diabete mellito.
  • Intolleranza al fruttosio: Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di sucrasi isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
  • Para-idrossibenzoati: Contiene metil para-idrossibenzoato e propil para-idrossibenzoato, che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
  • Glicole propilenico: Contiene 22,5 mg di glicole propilenico per dose (10 ml), equivalente a 2,25 mg/ml.
  • Sodio: Questo medicinale contiene sodio. Prestare attenzione se si segue una dieta a basso contenuto di sodio.

È fondamentale ricordare che i farmaci antitosse sono sintomatici e devono essere utilizzati solo in attesa della diagnosi della causa scatenante e/o dell'effetto della terapia della patologia sottostante. In assenza di informazioni sull'effetto dell'assunzione di cibo sull'assorbimento del farmaco, è consigliabile assumere Levotuss lontano dai pasti.

Levotuss e Gravidanza

L'uso di Levotuss è controindicato durante la gravidanza. Studi sugli animali hanno mostrato che la levodropropizina può attraversare la barriera placentare. Sebbene gli studi di teratogenesi, riproduzione e fertilità non abbiano rivelato effetti tossici specifici, la sicurezza d'impiego del farmaco non è documentata nelle donne in gravidanza. Pertanto, è essenziale evitare l'assunzione di Levotuss durante la gravidanza.

Levotuss e Allattamento

Levotuss è controindicato durante l'allattamento. Studi nel ratto indicano che il farmaco si ritrova nel latte materno fino a 8 ore dalla somministrazione. Un caso clinico ha segnalato sonnolenza, ipotonia e vomito in un neonato dopo l'assunzione di levodropropizina da parte della madre nutrice. I sintomi sono comparsi dopo la poppata e si sono risolti spontaneamente sospendendo per alcune poppate l'allattamento al seno. Pertanto, l'uso di Levotuss è sconsigliato durante l'allattamento.

Interazioni Farmacologiche

Gli studi di farmacologia animale hanno dimostrato che la levodropropizina non potenzia l'effetto farmacologico di sostanze attive sul sistema nervoso centrale, come benzodiazepine, alcool, fenitoina e imipramina. Inoltre, non modifica l'attività di anticoagulanti orali come la warfarina e non interferisce con l'azione ipoglicemizzante dell'insulina.

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Negli studi di farmacologia umana, l'associazione con benzodiazepine non modifica il quadro EEG. Tuttavia, è necessario usare cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili. Dagli studi clinici non risulta alcuna interazione con farmaci usati nel trattamento di patologie broncopolmonari quali β2-agonisti, metilxantine e derivati, corticosteroidi, antibiotici, mucoregolatori e antistaminici.

Posologia e Modo di Somministrazione

La posologia raccomandata è la seguente:

  • Adulti: 10 ml di sciroppo fino a 3 volte al giorno ad intervalli di almeno 6 ore.
  • Bambini:
    • 10-20 kg: 3 ml 3 volte al giorno.
    • 20-30 kg: 5 ml 3 volte al giorno.

Il trattamento dovrebbe essere continuato fino alla scomparsa della tosse. Tuttavia, se dopo 2 settimane di terapia la tosse dovesse ancora essere presente, è consigliabile interrompere il trattamento e consultare un medico.

Nella confezione è incluso un bicchiere dosatore con tacche corrispondenti a 3, 5 e 10 ml. Per aprire la confezione, premere con forza il tappo e ruotare contemporaneamente in senso antiorario.

Sovradosaggio

Non sono stati segnalati effetti collaterali significativi dopo somministrazione del farmaco fino a 240 mg in somministrazione singola e fino a 120 mg tre volte al giorno per 8 giorni consecutivi. Sono noti casi di sovradosaggio in bambini di età compresa tra 2 e 4 anni, tutti risolti senza conseguenze.

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In caso di sovradosaggio con evidenti manifestazioni cliniche, istituire immediatamente una terapia sintomatica e applicare le solite misure di emergenza (lavanda gastrica, pasto di carbone attivo, somministrazione parenterale di liquido, ecc.), se del caso.

Effetti Indesiderati

Durante il trattamento con levodropropizina possono verificarsi:

  • Palpitazioni
  • Tachicardia
  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea
  • Eritema

Le reazioni riportate come serie includono orticaria e reazione anafilattica. La maggior parte delle reazioni che si verificano in seguito all'assunzione di levodropropizina sono non gravi e i sintomi si sono risolti con la sospensione della terapia e, in alcuni casi, con trattamento farmacologico specifico.

Le reazioni avverse riscontrate (incidenza sconosciuta) sono le seguenti:

  • Patologie dell'occhio: Midriasi, cecità bilaterale.
  • Disturbi del sistema immunitario: Reazioni allergiche e anafilattoidi, edema palpebrale, edema angioneurotico, orticaria.
  • Disordini psichiatrici: Nervosismo, sonnolenza, alterazione della personalità oppure disturbo della personalità.
  • Patologie del sistema nervoso: Sincope, capogiro, vertigine, tremori, parestesia, convulsione tonico-clonica e attacco di piccolo male, coma ipoglicemico.
  • Patologie cardiache: Palpitazioni, tachicardia, bigeminismo atriale.
  • Patologie vascolari: Ipotensione.
  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Dispnea, tosse, edema del tratto respiratorio.
  • Patologie gastrointestinali: Dolore gastrico, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea.
  • Patologie epatobiliari: Epatite colestatica.
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Orticaria, eritema, esantema, prurito, angioedema, reazioni della cute, glossite e stomatite aftosa, epidermolisi.
  • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: Debolezza degli arti inferiori.
  • Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Malessere generale, edema generalizzato, astenia.

In ambito pediatrico, è stato segnalato un caso di sonnolenza, ipotonia e vomito in un neonato dopo assunzione di levodropropizina da parte della madre nutrice. I sintomi sono comparsi dopo la poppata e si sono risolti spontaneamente sospendendo per alcune poppate l'allattamento al seno.

Segnalazione delle Reazioni Avverse Sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Guida di Veicoli e Uso di Macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare e/o sull'uso di macchinari. Tuttavia, poiché il prodotto può, anche se raramente, causare sonnolenza, usare con cautela in quei pazienti che intendono condurre veicoli o manovrare macchinari, informandoli di questa possibilità.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione. Verificare la data di scadenza riportata sulla confezione e sul flacone. Non gettare il medicinale nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici.

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