Dolci Tipici Pesaresi: Un Viaggio nel Gusto tra Tradizione e Innovazione

Le Marche, regione incastonata tra l'Adriatico e le colline del Montefeltro, offrono un patrimonio culinario ricco e variegato, influenzato dalla vicina Romagna. La cucina pesarese, in particolare, si distingue per la sua capacità di coniugare i sapori del mare e della terra, dando vita a piatti unici e indimenticabili. In questo articolo, esploreremo i dolci tipici di Pesaro, un viaggio nel gusto tra tradizione e innovazione.

La Pizza Rossini: Un Omaggio al Maestro

La pizza Rossini è forse il simbolo gastronomico più iconico di Pesaro, un omaggio al celebre compositore Gioachino Rossini. La sua nascita viene attribuita alla pasticceria "Montesi" di Pesaro, che intorno al 1960 iniziò a proporre ai suoi clienti pizze di forma ridotta, farcite con uovo sodo e maionese. La città di Pesaro dedicò questa specialità al compositore, che durante la sua vita dimostrò una grande passione per il patrimonio culinario della sua terra.

Esistono diverse versioni della pizza Rossini:

  • Al taglio: ideale per cene in famiglia o con amici, si trova in tutte le pizzerie da asporto di quartiere.
  • Al piatto: rotonda, si trova nelle pizzerie e si sta adattando anche alle versioni più gourmet.
  • Pizzetta mini da colazione: una pizzetta della dimensione di un CD, con una o più fette di uovo sodo centrali e una spirale di maionese.

I Cavallucci: Un Dolce a Forma di Ferro di Cavallo

Un altro dolce tipico locale è il cavalluccio, preparato esclusivamente da una nota pasticceria di Fano. Lo si può trovare tutto l'anno, ma soprattutto durante le festività pasquali e natalizie. È un dolce ripieno a forma di ferro di cavallo, da cui il nome. Viene anche chiamato "Dolce del Vicario" perché era il dolce preferito dal vicario del Vescovo di Fano, Monsignore.

La preparazione dell'impasto prevede l'amalgama di farina, zucchero, burro, uova, sale, acqua, vaniglia e scorza di arancia grattugiata. La glassa all'amaretto si prepara mescolando mandorle dolci e amare, pinoli e zucchero semolato. La glassa si spalma sulla superficie delle "pizze" precedentemente spianate e allargate. Sopra vi si dispongono uva sultanina e frutta candita. Si arrotola dando al dolce la forma di ferro di cavallo. Infine, si dispongono i cavallucci sulla teglia e si lasciano lievitare per 90-100 minuti. Il dolce così ottenuto viene cosparso con il rosso d'uovo e, poi, con la rimanente glassa. Si completa spargendo sul cavalluccio delle mandorle intere e si inforna a 200°.

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Bostrengo: Un Dolce Natalizio Ricco di Storia

Il bostrengo è un dolce natalizio tipico della cucina marchigiana, in particolare della zona del Montefeltro. Conosciuto anche come burlengo nelle province di Pesaro e Urbino, e frustingo nel sud delle Marche, si tratta di una ricetta antica, realizzata con ingredienti poveri, a base di riso, pane raffermo, farina, frutta essiccata, burro, uova e zucchero. Una torta dal sapore rustico e genuino, dalla consistenza umida e dal profumo intenso grazie all'aggiunta della scorza di arancia grattugiata e di un goccio di rum.

Esistono numerose versioni differenti di questo dolce, e ciascuna famiglia ha il suo personale mix di ingredienti. Il consiglio è di utilizzare un riso della varietà Balilla, ricco di amido e perfetto per questo genere di preparazioni. In alternativa, si può sostituire con farro o orzo, oppure utilizzare una miscela di più cereali.

Frustingo: Un Antico Dolce dalle Mille Varianti

Il frustingo o fristingo è uno dei dolci più antichi della tradizione culinaria marchigiana. Si narra che più di duemila anni fa la ricetta venne ereditata dagli antichi Piceni sulla base di quella etrusca. Originariamente, veniva preparato miscelando le farine di cereali diversi con il succo d'uva passa e poi cotto in olle di creta.

Oggi, il frustingo vanta un gran numero di ingredienti, tant'è che ne esistono tantissime varianti. I principali sono fichi secchi, cannella, noce moscata, cioccolato, caffè, rum e pane raffermo, ma ogni località marchigiana ha la propria ricetta speciale.

Dolci di Carnevale: Un Tripudio di Golosità

Il Carnevale nelle Marche è un periodo di festa e di golosità, con una varietà di dolci fritti che deliziano il palato di grandi e piccini. Tra i più rappresentativi, troviamo:

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  • Scroccafusi: dolci che "scroccano" sotto i denti.
  • Arancini: dolci golosi con scorza d'arancia grattugiata.
  • Sfrappe: con origini antiche, risalenti all'epoca romana.
  • Castagnole: palline irregolari ricoperte di zucchero, fragranti fuori e morbide dentro.
  • Cicerchiata: palline fritte o al forno mischiate con miele bollente e mandorle.
  • Cresciole marchigiane: un altro dolce tipico del Carnevale.

Altri Dolci Tipici Marchigiani

Oltre ai dolci già citati, le Marche offrono una varietà di altre specialità dolciarie, tra cui:

  • Calcioni: ravioloni ripieni di pecorino e zucchero, tipici della località Serra San Quirico e preparati per Pasqua.
  • Beccute: dolci tipici marchigiani a forma tonda o allungata, nati per riciclare la farina della polenta avanzata e farcite con frutta secca mista.
  • Lu serpe: pasta di mandorle spesso ricoperto da glassa di uovo e decorazioni di cioccolato, tipico del periodo natalizio.
  • Ciambellone: un dolce semplice e gustoso, presente in ogni casa marchigiana e perfetto per la colazione.

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