Dolci dei Morti Siciliani: Un Viaggio tra Memoria e Tradizione

Le feste di Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti in Sicilia non sono solo momenti di riflessione religiosa, ma anche un'occasione per celebrare la memoria dei propri cari attraverso tradizioni culinarie uniche. Tra queste, spiccano i dolci dei morti, veri e propri simboli di un legame che attraversa il tempo e le generazioni.

Le Ossa dei Morti: Un Ricordo Croccante

Le Ossa dei Morti, conosciute anche come nucatoli, mustazzoli, scardellini, moscardini o paste di garofano, sono biscotti croccanti e profumati che racchiudono una storia fatta di memoria, amore e nostalgia. Ogni anno, in Sicilia, si preparano per la Festa di Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti, un’occasione speciale che unisce generazioni e rievoca il legame con i propri cari. Non è soltanto una ricetta, ma un momento per ricordare chi non c’è più, un modo per mantenere vive quelle radici profonde che ci ancorano alla nostra storia familiare.

Origini Antiche e Significato Profondo

Le Ossa dei Morti hanno un’origine antichissima, che affonda nel X secolo, un tempo in cui la commemorazione dei defunti era vissuta come un giorno di riflessione e di connessione. In Sicilia, ancora oggi, si crede che il 2 novembre i cari che ci hanno lasciato possano tornare a farci visita simbolicamente, anche solo per un attimo. Ecco perché le famiglie si riuniscono e preparano dolci come le Ossa dei Morti, che portano in sé il significato di cura e ricordo. Ci si scambiano dolcetti, e i bambini ricevono piccoli doni, racconti di famiglia e dolci come questi, preparati con amore.

La Croccantezza che Dura nel Tempo

Uno dei tratti distintivi delle Ossa dei Morti è proprio la loro croccantezza: sono biscotti duri, e si conservano a lungo, come se ogni pezzo potesse restare con noi più tempo possibile. A differenza delle versioni morbide che puoi trovare nel resto d’Italia, in Sicilia questi biscotti devono asciugare per giorni, fino a diventare solidi e friabili. È un processo lento, che richiede pazienza, ma che alla fine premia chi sa aspettare. La base scura si caramella durante la cottura, creando un contrasto magico con il guscio bianco.

La Pasta Garofanata: L'Anima delle Ossa dei Morti

La pasta garofanata è l’anima delle Ossa dei Morti. Pochi ingredienti, ma scelti con cura: chiodi di garofano, cannella, farina e zucchero. Il nome stesso richiama i chiodi di garofano, che danno ai biscotti quell’aroma intenso e speziato, una nota calda che riempie la cucina mentre li prepara. Non c’è fretta nella preparazione; ogni passaggio è un rituale che va fatto con calma, lasciando che gli aromi si sprigionino piano piano. La pasta deve asciugare per giorni, e questo tempo di attesa diventa una sorta di anticipo, quasi come aspettare di rivedere una persona cara. È una preparazione semplice, ma allo stesso tempo così piena di significato: ogni aroma, ogni spezia, volerci dire che l’amore richiede tempo, e che i legami veri non sbiadiscono mai.

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Ricetta delle Ossa dei Morti

La preparazione è molto semplice e prevede due step a distanza di qualche giorno perché le ossa dei morti prima della cottura devono asciugarsi all’aria per un paio di giorni e successivamente andranno cotti in forno. L’asciugatura farà sì che durante la cottura, magicamente, le ossa dei morti assumano il caratteristico aspetto.

Ingredienti:

  • 300 g di farina
  • 300 g di zucchero
  • 75 ml di acqua
  • 1 pizzico di cannella in polvere
  • 6 chiodi di garofano

Preparazione:

  1. In un pentolino, scalda l'acqua e aggiungi lo zucchero molto lentamente, mescolando con cura. È importante che lo zucchero non si sciolga completamente, spegni la fiamma prima che l’acqua giunga al punto di ebollizione, poiché deve dare una consistenza particolare all'impasto.
  2. Su una spianatoia, mescola la farina con la cannella e i chiodi di garofano finemente macinati.
  3. Versa lo sciroppo di zucchero a filo e inizia a impastare con le mani, fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Lavora velocemente l’impasto delle ossa dei morti con le mani fino a formare un filone spesso circa 2 cm.
  4. Taglia il filone a tocchetti di circa 4 cm e su ognuno pratica dei tagli superficiali o segna con i lembi della forchetta. Sistemarli uno a fianco all’altro su un vassoio rivestito di carta forno.
  5. Coprire con un foglio di carta forno e lasciare asciugare per due-tre giorni. Il tempo di asciugatura dipende dalle condizioni atmosferiche. Se può essere sufficiente un giorno e mezzo, alle volte non ne bastano 3. Controllate la parte a contatto con il piano, se notate che tende ad asciugarsi eccessivamente procedete con la cottura.
  6. Al terzo giorno le ossa di morto saranno asciutti e di colore bianco con la base più scura. Rivestire la placca con un foglio di carta forno bagnata e strizzata, bagnare la base delle ossa di morto con acqua e posizionarli sulla placca distanziati uno dall’altro.
  7. Cuocere in forno già caldo a 180° per 10-15 minuti. Il segnale della loro avvenuta cottura è la fuoriuscita dello zucchero dall’involucro bianco degli stessi.

Un Prodotto Agroalimentare Tradizionale

Le Ossa dei Morti sono un simbolo che va oltre il gusto. Inserite nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), queste delizie siciliane sono protette dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che garantisce la preservazione di questa antica ricetta. Questo riconoscimento racconta quanto sia preziosa questa tradizione, non solo per la Sicilia, ma per l’intero patrimonio italiano.

Consigli per la Degustazione

Questi biscotti amano essere accompagnati. Provali con un buon Passito di Pantelleria, che ne esalta le note calde e speziate, o con un bicchiere di Marsala, per un sapore pieno e rotondo. Anche una semplice tazza di caffè o di tè caldo può essere l’accompagnamento ideale per gustare le Ossa dei Morti. Se ami sperimentare, puoi provare a intingerli, lasciandoli ammorbidire leggermente, oppure puoi personalizzare l’impasto con un tocco di cacao per renderli ancora più intensi.

Domande Frequenti

  • Che cosa sono le ossa dei morti e perché si chiamano così? Le ossa dei morti sono biscotti tipici siciliani preparati per la Festa di Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti. Il nome deriva dal loro aspetto, con la superficie bianca e dura che ricorda le ossa, e dalla tradizione di offrirli come dono simbolico da parte dei defunti ai bambini.
  • Quando si preparano le ossa dei morti nella tradizione siciliana? Si preparano nei giorni che precedono il 2 novembre, Festa dei Morti. In Sicilia è una ricorrenza molto sentita: questi dolci fanno parte del “cannistru”, il cesto che i defunti lasciano ai bambini, colmo di dolci e doni.
  • È normale che le ossa dei morti siano così dure? Sì, la durezza è una loro caratteristica! Dopo giorni di asciugatura, in forno si forma un guscio croccante e una base caramellata. Si gustano spesso inzuppate in caffè o vino dolce.
  • Quanto tempo devono asciugare prima della cottura? Circa 2-3 giorni. È fondamentale per ottenere il tipico effetto “guscio bianco spaccato” e far caramellare bene la base. Saltare questo passaggio compromette il risultato.
  • Come si conservano e quanto durano? Si conservano perfettamente per 2-3 settimane in una scatola di latta o in un barattolo ermetico, al riparo dall’umidità. Restano croccanti e profumati più a lungo di tanti altri biscotti.
  • E se l’impasto è troppo appiccicoso? Aspetta qualche minuto prima di lavorarlo: da caldo a tiepido diventa molto più gestibile. Se serve, spolvera appena il piano con farina. Mai far raffreddare del tutto l’impasto.
  • Perché l’impasto non si amalgama bene? Probabilmente hai fatto bollire troppo l’acqua: così evapora e lo zucchero non si scioglie come dovrebbe. Basta scioglierlo a fuoco dolce e spegnere appena pronto.
  • Esistono varianti della ricetta? Sì! Alcune famiglie aggiungono cacao o scorza d’arancia. In altre regioni i dolci con lo stesso nome sono completamente diversi (es. morbidi, con mandorle). Ma in Sicilia: farina, zucchero e spezie la fanno da padroni.

Altri Dolci Tipici della Festa dei Morti in Sicilia

Oltre alle Ossa dei Morti, la tradizione dolciaria siciliana per la Festa dei Morti è ricca di altre prelibatezze, ognuna con la propria storia e il proprio significato.

Frutta Martorana: Un Tripudio di Colori e Sapori

La Frutta Martorana è un classico della pasticceria siciliana, soprattutto nel periodo della Festa dei Morti. Si tratta di piccoli capolavori di pasta di mandorle modellati a forma di frutta, colorati con colori vivaci e realistici. La loro origine risale al Medioevo, quando le monache del convento della Martorana a Palermo, per abbellire il loro giardino in occasione della visita del re, crearono questi dolcetti che sembrano veri frutti.

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Rame di Napoli: Un Omaggio ai Borboni

Le Rame di Napoli sono dei biscottoni al cacao senza uova, dalla consistenza morbida, ricoperti da una glassa al cioccolato fondente e spesso decorati con granella di pistacchio. Il loro gusto e la loro consistenza ricordano molto la Torta Sacher. Sono dei dolci tipici di Catania e tradizionalmente preparati durante le festività dei defunti e regalati ai bimbi, come doni dai parenti defunti per essere stati buoni durante l’anno. L’ipotesi più verosimile sull’origine del nome afferma che durante il regno borbonico, successivamente all’unificazione dei Regni di Napoli e di Sicilia, fu coniata una nuova moneta in lega di rame, in sostituzione alla precedente di oro e argento.

Ricetta delle Rame di Napoli:

  • Ingredienti: Farina, cacao, zucchero, spezie, scorza grattugiata d'arancia, lievito, latte, burro, miele.
  • Preparazione:
    1. In una ciotola setaccia la farina e il cacao, poi aggiungi lo zucchero, le spezie, la scorza grattugiata d'arancia, il lievito e mescola con un cucchiaio.
    2. Addiziona successivamente il latte, il burro e il miele. Lavora con il cucchiaio fino a ottenere un composto omogeneo, leggermente appiccicoso e grossolano.
    3. Con 2 cucchiai forma i biscotti dandogli una forma ovale, considera un cucchiaio d'impasto per ogni biscotto, adagiali sulla teglia distanziati.
    4. Porta in forno e cuoci per circa 15 minuti a 180°C.
    5. Glassare a piacere con cioccolato fondente fuso e granella di pistacchio.

Tetù e Teio: Un Biscotto per Due

I tetù e teio siciliani sono tra i dolci dei morti più amati in Sicilia. In particolare i tetù sono caratterizzati da una glassa e un impasto al cacao, sono morbidi e così pastosi che si sciolgono in bocca. Si tratta di biscotti che solitamente si trovano in due varianti, quella bianca ovvero i “teio” e quella al cioccolato, ovvero i “tetù”. Sono dei biscotti super golosi, con una glassa al cacao deliziosa e una consistenza morbida che si scioglie in bocca che vi conquisterà al primo assaggio. L’espressione “tetù e teio” si può tradurre in italiano con “uno a te e uno a me”. In origine questi biscotti venivano preparati con degli scarti di pasticceria, a cui veniva poi aggiunta altra farina 00, farina di mandorle e zucchero più gli ingredienti liquidi e più grassi di questa ricetta.

Nucatoli: Un Tesoro di Fichi e Noci

I nucatoli (o nucatuli) sono dolci ripieni dalla tradizionale forma di sigaro tipici di Butera, in provincia di Caltanissetta. Sono preparati con pasta frolla e ripieni di fichi secchi, noci, frutta candita, cannella e miele. Una volta cotti, vengono ricoperti con una glassa bianca a base di zucchero.

Altri Dolci Tipici

Oltre a quelli già citati, esistono molti altri dolci tipici della Festa dei Morti in Sicilia, come:

  • Mustazzoli: Biscotti a base di farina, miele e mandorle, aromatizzati con cannella e chiodi di garofano.
  • Biscotti Regina: Biscotti di pasta frolla ricoperti di semi di sesamo.
  • Bersaglieri: Biscotti simili ai Regina, ma con una glassa al limone.
  • ‘Nzuddi: Biscotti a base di farina di mandorle, miele e cannella, decorati con una mandorla tostata.

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