I biscotti della Befana rappresentano un'affascinante tradizione dolciaria italiana, celebrata in tutto il paese con varianti regionali che ne arricchiscono il patrimonio culinario. In particolare, nelle Marche, questi biscotti assumono forme e sapori unici, legati alle leggende e ai prodotti del territorio. Ma prima di immergerci nelle specificità marchigiane, esploriamo il contesto generale di questa festa e dei suoi dolci.
Biscotti della Befana: Un'Usanza Dolcissima
I befanini sono biscotti dolci preparati per i bambini in occasione della festa della Befana. Questi biscotti sono tipici della Toscana, ma sono così buoni che vengono preparati in tutt'Italia in occasione dell'ultima delle feste Natale che chiude un periodo di festa e di luci colorate.
L'Epifania, che cade il 6 gennaio, è una festa intrisa di significati, tra sacro e profano. Da un lato, celebra l'arrivo dei Re Magi a Betlemme per adorare il bambino Gesù, un evento cardine della tradizione cristiana. Dall'altro, si lega a riti pagani più antichi, dove la figura della Befana, con i suoi abiti logori e il carbone, evoca il fantoccio dell'anno vecchio che viene bruciato, simbolo di rinnovamento e speranza per il futuro.
La tradizione vuole che la Befana, una vecchina che vola su una scopa, porti dolci e regali ai bambini buoni, e carbone (oggi spesso di zucchero) a quelli meno meritevoli. Questi doni vengono tradizionalmente riposti in una calza appesa al camino o in altri luoghi della casa.
I Befanini Toscani: Un Classico Intramontabile
I befanini sono dei dolci biscotti di pasta frolla, aromatizzati con liquore come Rum o Strega, decorati con codette d zucchero colorate, tipici della Toscana. I befanini sono dei biscotti molto semplici, preparati con ingredienti poveri, come zucchero, burro, uova e farina, quelli che vengono utilizzati per fare i biscotti più semplici come quelli della nonna. Ad abbellire questi biscotti, preparati con tutte le forme del Natale, ci pensano i corallini di zucchero colorati.
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La ricetta dei befanini è tipica della Toscana e in particolare delle zone di Viareggio, della Versilia e della Lucchesia. Come tutte le ricette tradizionali, anche questa può variare molto di famiglia in famiglia e di zona in zona. Nella ricetta originale dei befanini i caratteristici zuccherini colorati non venivano utilizzati, perché non erano stati ancora inventati, ma con il tempo ne sono diventati il tratto distintivo. Prima dell’avvento della calza della Befana, questi biscotti venivano regalati ai bambini all’interno dei cestini e successivamente all’interno di calzini veri e propri. Realizzare i befanini lucchesi in casa è un gioco da ragazzi e, visto che l’Epifania tutte le feste si porta via, è anche l’ultima occasione per usare gli stampini natalizi prima del prossimo Natale. Si prepara un impasto molto facile a base di uova, zucchero, farina e olio, si stende e si fanno i biscotti usando gli stampini, per poi decorarli con albume e zuccherini. Il bambino o la bambina per cui li prepariamo ha un cartone preferito? Benissimo, potremmo comprare degli stampini a tema o ispirarci al cartone per fare la decorazione: i bambini ne andranno matti!
Ricetta dei Befanini Toscani
Ingredienti per 32 biscotti:
- 250 gr di farina 00
- 130 gr di burro (freddo)
- 120 gr di zucchero (semolato)
- 1 uovo
- 8 gr di ammoniaca per dolci (o lievito per dolci)
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o vanillina)
- 1 cucchiaio di liquore Strega (o Rum)
- 1 pizzico di sale
Per Decorare:
- 1 albume q.b.
- Zuccherini colorati
Preparazione:
- Lavorare l'impasto: In un mixer, riunire la farina e il burro freddo a pezzi, quindi frullare per ottenere una sabbiatura. Aggiungere lo zucchero, l'uovo, l'ammoniaca, l'estratto di vaniglia, lo Strega (o il Rum) ed un pizzico di sale. Lavorare ancora con le lame, per compattare un po' la pasta.
- Far raffreddare l'impasto: Trasferire l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata e lavorare a mano, velocemente per non riscaldare troppo il burro. Formare un panetto morbido e compatto, avvolgerlo nella pellicola per alimenti e metterlo a raffreddare in frigorifero per un'oretta.
- Ricavare i biscotti: Stendere il panetto freddo in una sfoglia di circa 4mm di spessore. Con delle formine natalizie ricavare dei biscotti e sistemarli su una teglia rivestita con carta forno. Riporre i biscotti nuovamente in frigorifero, mentre il forno arriva a temperatura.
- Spennellare, decorare e cuocere: Spennellare i biscotti con l'albume leggermente sbattuto e cospargerli con degli zuccherini colorati. Infornare in forno statico caldo a 180° per 8 minuti circa. Sfornare e lasciar raffreddare completamente.
Consigli e curiosità:
- L'ammoniaca per dolci rende i biscotti più friabili. Può essere sostituita con lievito per dolci tradizionale.
- È importante non respirare il vapore che esce dal forno appena aperto quando si usa l'ammoniaca.
I Biscotti della Befana nelle Marche: Un Mosaico di Tradizioni
Ma è con i biscotti che le Marche si distinguono. Con il suo volo notturno, espia le colpe di suo marito Ponzio Pilato di cui il corpo, trascinato da bufali da Roma fino alla cima del Redentore, giace in quel lago di colore rosso sotto il Vettore. Appesa al camino, una volta la calza accoglieva arance, mandarini e caldarroste. Nel Maceratese, non mancavano mai le “paccucce” o fette di mele essiccate dolcificate con del miele.
Nelle Marche, la tradizione dei biscotti della Befana si esprime in una varietà di forme e sapori, spesso legati alle specificità del territorio. Nei Sibillini, ad esempio, i biscotti prendono la forma di animali, come cani, gatti, gufi e asinelli. Questi biscotti, aromatizzati all'arancia, all'anice, alla vaniglia e al limone, sono un vero e proprio omaggio alla natura e alla fauna locale.
Variazioni Territoriali
- Sibillini: Biscotti a forma di animali, aromatizzati con arancia, anice, vaniglia e limone.
- Alto Anconetano (Fabriano): Santaremascini a forma di casette o stelle, preparati con uova, zucchero, scorza di limone, burro fuso o strutto, ammoniaca e farina.
- Arcevia, Genga e Serra San Quirico: Pastarelle e pecorelle, realizzate con farina, uova, zucchero, strutto fuso, lievito, mistrà, scorza di limone e acqua calda, farcite con marmellate, uva passa, mandorle, fichi secchi, noci, mele tritati e sapa con un pizzico di cannella.
- Sassoferrato: Santi Re Magi, biscotti a forma di donne abbondanti, preparati con tuorli, albumi, zucchero, farina, burro, strutto, lievito, scorza di limone e latte, spennellati con vino e zucchero.
Ingredienti e Simbolismi
Molti dolci della Befana contengono frutta secca, simbolo di abbondanza, e miele, segno di dolcezza e fertilità per l’anno nuovo.
Come ogni ricetta tradizionale esistono tante versioni e numerose varianti regionali .
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Altri Dolci Tipici della Befana in Italia
Oltre ai befanini toscani e alle varianti marchigiane, l'Italia offre un'ampia gamma di dolci tipici per l'Epifania, ognuno con la sua storia e le sue peculiarità:
- Abruzzo: Dolci tradizionali natalizi, spesso associati alla Befana.
- Lombardia: Pinza, un dolce di origine contadina fatto con farina di mais, frutta secca e mele.
- Lazio e Toscana settentrionale: Biscotti speziati e aromatizzati all'anice, spesso coloratissimi e decorati.
- Campania: Variante semplificata della Pastiera, con grano cotto e crema pasticcera.
- Puglia: Cartellate, dolci fritti e immersi nel vincotto.
- Calabria: Pignolata, palline di pasta fritta ricoperte di miele o glassa.
Fave dei Morti: Un'Eredità Marchigiana
Le Fave dei morti (Biscotti dei morti) sono dei golosi dolcetti, tipici di molte zone italiane, in particolare della tradizione marchegiana; che si preparano per la commemorazione dei defunti e la ricorrenza di Ognissanti! Si tratta di deliziosi biscotti alle mandorle al profumo di al limone; dall’aspetto rustico e crepato e dalla consistenza fragrante e semi croccante fuori come ossa, che nella forma ricordano proprio le fave! Pensate che le fave secche, secondo la tradizione dell’antica Roma; venivano distribuite ai funerali perché rappresentavano l’anima dei defunti! Da qui l’usanza di realizzare tra i 1° e il 2 novembre delle fave dolci o appunto “Fave dei morti” per ricordare i propri cari scomparsi, ma anche per accoglierli! Una preparazione facilissima e veloce! che si realizza ad occhi chiusi! Proprio come il Pan dei morti e i più mostruosi Biscotti di Halloween, profumati, squisiti, dal sapore tipico di mandorla, le Fave dei morti sono perfetti come dolcetto da tè o di fine pasto, da bere con un buon vin santo o bevanda calda, per le imminenti feste, insieme agli altri dolcetti e Ricette di Halloween! e all’immancabile Zucca di halloween decorativa!
Anche se tradizionalmente legati alla commemorazione dei defunti, le fave dei morti possono essere gustati anche durante le festività natalizie, aggiungendo un tocco di tradizione e di sapore autentico alla tavola.
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