Quando si parla di cocktail, il gusto è sicuramente il senso principale a essere stimolato. Tuttavia, anche l’occhio vuole la sua parte. Molti drink sono preparati in modo da sorprendere anche visivamente, facendo sì che, prima ancora di berli, si possa rimanere sbalorditi osservandone la loro forma intatta. Il B-52 è un cocktail che si iscrive in questa categoria, grazie ai multipli strati di cui si compone e, talvolta, alle fiamme che si propagano dalla sua cima. Un mix affascinante e ricco di gusto che vanta anche il pregio di poter essere ordinato praticamente a qualsiasi ora del giorno, anche se dà il meglio di sé nelle vesti di after dinner o di accompagnamento ai dolci. Se lo avete assaggiato, saprete sicuramente di cosa stiamo parlando; se invece non siete mai entrati in contatto con questo ventaglio di gusto pirotecnico, è il momento giusto per approfondirne la storia e la ricetta originale.
Le Origini Misteriose del B-52
Come spesso accade nel vasto mondo della mixologia, tracciare con precisione le coordinate storiche e geografiche dei cocktail non è un’impresa semplice, poiché spesso le fonti sono lacunose o del tutto assenti. Nel caso del B-52, possiamo affermare in modo abbastanza fondato che sia nato negli Stati Uniti, ma la questione della paternità è decisamente più complicata.
La teoria più accreditata è che sia nato dalla mano di Adam Honigman, un barman del Maxwell’s Plum Bar di New York City a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. Tuttavia, altri identificano la patria del B-52 nel ristorante Alice’s in California, precisamente a Malibu, per volontà di un volto ignoto. Esiste però una teoria che vuole che questo drink così particolare sia nato nel confinante Canada, ma anche qui le strade si dividono: una versione identifica l’uomo dietro il B-52 come Peter Fich del Banff Spring Hotel di Banff, amante dell’omonima rock band creata nel 1976. Per omaggiare il gruppo, Fich avrebbe quindi creato questo drink incendiario e subito al centro di un grande successo locale. E così entra in gioco la seconda versione della teoria canadese: uno degli avventori del Banff Spring Hotel sarebbe rimasto colpito a tal punto dal mix da decidere di inserirlo nelle liste dei propri locali, motivo per cui diverse persone identificano la culla ufficiale del B-52 come il Keg Steakhouse di Calgary.
L'Ispirazione Bellica del Nome
Rintracciare la casa del B-52 è un’impresa ardua, ma non lo è per l’origine del suo nome, che fortunatamente siamo in grado di fornirvi con grande attendibilità. La sua storia va rintracciata precisamente nel look del drink che ha immediatamente portato all’associazione con l’omonimo e famoso aereo di bombardamento statunitense impiegato durante la guerra del Vietnam per sganciare bombe incendiarie al napalm sul suolo asiatico. Dal nome del famoso bombardiere americano che, durante la guerra del Vietnam, incendiò i cieli con cascate di napalm, il B-52 è senza dubbio il più famoso tra i cocktail shot, un arcobaleno di gusto, fatto di tre strati che ipnotizzano la vista.
La Ricetta Originale del B-52: Un'Armonia di Sapori a Strati
Ora che siete diventati dei veri esperti riguardo la storia del B-52, è il momento di andare a rispondere ad un’altra domanda: come si prepara questo drink? La ricetta non è difficile ma la preparazione richiede un minimo di manualità per far sì che gli strati rimangano ben distinti sia nel sapore che nell’aspetto, senza andare a sovrapporsi. Il B52 è uno short drink di origini statunitensi, detto anche "Torello", un cocktail a base di liquore al caffè (Kahlua), Irish Cream (solitamente Bailey's) e Grand Marnier, presenti in dosi identiche e versati seguendo un ordine ben preciso. Una preparazione che prevede una tecnica a strati, per fare in modo che gli ingredienti, data la diversa densità, restino separati.
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Ingredienti:
- 2 cl di liquore al caffè (Kahlua)
- 2 cl di crema di whisky (Bailey's)
- 2 cl di Grand Marnier
Preparazione:
- Prendete un bicchierino da shot (o una coppetta da cocktail, se preferite). In Italia viene servito in coppette da cocktail mentre, negli Stati Uniti e nel resto d'Europa, si utilizza il classico bicchierino da shot. Preparate il B52 in bicchieri piccoli e affusolati come quelli da cherry e quelli utilizzati per gli shortini. Prendete un bicchierino tipo sherry (non deve essere troppo largo ma affusolato).
- Versate come primo ingrediente i 2 cl di liquore al caffè (Kahlua). Versa prima il Kahlua.
- Aggiungete poi i 2 cl di crema di whisky (Bailey's), facendo però attenzione a farli scivolare lentamente sul dorso di un cucchiaio. Aggiungi poi il Bailey's e versalo pian piano facendolo scivolare sul dorso del cucchiaino.
- Infine, versate i 2 cl di Grand Marnier con la stessa modalità del whisky. Versa allo stesso modo anche il Grand Marnier.
Se avrete eseguito gli step al meglio, potrete notare distintamente i tre strati alcolici. In caso contrario, non perdetevi d’animo e riprovate finché non sarete soddisfatti del risultato.
Un Tocco Scenografico (Facoltativo): Il B-52 Infiammato
Incendiare il Grand Marnier è sicuramente scenografico e spettacolare, ma non è previsto dalla preparazione ufficiale. Per un risultato ancora più scenografico, puoi anche infiammare l'ultimo strato di Grand Marnier, direttamente nel bicchiere da shot o su un cucchiaio a parte, aggiungendolo al drink subito prima di berlo. Ricordatevi di fare attenzione nel caso voleste procedere in questa direzione. Note: Questo tipo di Cocktail va preparato in bicchieri con vetro spesso, poichè il calore della fiamma potrebbe fare esplodere il bicchiere, comunque anche se si usano bicchieri col vetro spesso è sempre meglio non lasciar bruciare la fiamma troppo a lungo, perchè comunque potrebbe sempre esplodere il bicchiere e poi rischiereste di ustionarvi le labbra. Spesso viene servito infiammando il Grand Marnier, per ottenere un particolare effetto scenico, ma si tratta di un metodo non accettato come tecnica professionale dall'IBA (International Bartender Association): in questo caso, bevilo tutto d'un fiato con una cannuccia, aspirando velocemente per far raffreddare il liquido.
Varianti Creative del B-52: Un Mondo di Possibilità
La semplicità del B-52 ha dato origine a una grande quantità di varianti nel mondo della mixologia, sempre alla ricerca di nuove e stimolanti formule che per l’occasione vengono indicate come B-50’s.
Tra queste figurano:
- Il B-52 nel deserto: con tequila al posto della crema di whisky.
- Il B-53: che vede l’aggiunta di vodka.
- Il B-54: con Amaretto.
- Il B-57: dove la Sambuca e il Triple Sec vanno a sostituire rispettivamente la crema di whisky e il Grand Marnier.
Consigli e Abbinamenti
Il B52 è il cocktail ideale come after dinner ma anche per accompagnare dolci dal sapore deciso: il suo grado alcolico, infatti, è pari a 27,7% di vol. Il b52 è perfetto da abbinare a dolci al cioccolato, al caffè, alla zuppa inglese oppure semplicemente a della frutta fresca. Questo particolare cocktail è ideale da abbinare a dolcetti di cioccolato, arancia, caffè o frutta fresca. Come tutti i cocktail, anche questo va preparato e gustato al momento. Per il sapore dolce risulta un cocktail molto gradito anche per il genere femminile.
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