Società Trentina Lieviti: Storia, Impatto e Eredità di un'Impresa Legata al Territorio

Introduzione

La Società Trentina Lieviti (STL), precedentemente nota come Società Anonima Fabbrica Lievito per la Panificazione, rappresenta un capitolo significativo nella storia industriale del Trentino. Fondata nel 1960 a Ravina di Trento, l'azienda ha avuto un ruolo di primo piano nel settore della produzione di lievito, diventando un leader nazionale prima della sua cessione e successiva chiusura nel 2004. Questo articolo esplora la storia della STL, il suo impatto sull'economia locale e le ragioni dietro la sua scomparsa, analizzando anche il contesto più ampio delle cessioni aziendali in Trentino.

Sergio Serapioni: Un Imprenditore Legato al Trentino

La storia della Società Trentina Lieviti è indissolubilmente legata alla figura di Sergio Serapioni (Milano, 14 giugno 1924 - Principato di Monaco, 13 ottobre 2020), un imprenditore italiano con una forte passione per la scienza e un profondo legame con il Trentino, terra d'origine della sua famiglia. Serapioni, dopo aver partecipato alla Resistenza come partigiano nella Brigata Garibaldi Pasubiana, si laureò in ingegneria meccanica specializzandosi in termodinamica a Milano nel 1954. Nel 1957 fondò la Milano Thermosystem, un'azienda produttrice di impianti innovativi per il condizionamento e il riscaldamento. Tre anni dopo, nel 1960, diede vita alla Società Anonima Fabbrica Lievito per la Panificazione a Ravina di Trento, che successivamente divenne la Società Trentina Lieviti (STL) e poi Lesaffre Italia. Serapioni rimase una figura chiave nel mondo imprenditoriale trentino fino al 2002, coltivando parallelamente un vivo interesse per la matematica e la fisica.

La Fondazione e l'Ascesa della Società Trentina Lieviti

La Società Anonima Fabbrica Lievito per la Panificazione, fondata nel 1960 a Ravina di Trento, segnò l'inizio di una nuova era per la produzione di lievito nella regione. Sotto la guida di Sergio Serapioni, l'azienda crebbe rapidamente, adottando il nome di Società Trentina Lieviti (STL) e affermandosi come leader nazionale nel settore. La STL divenne un punto di riferimento per la produzione di lievito, contribuendo in modo significativo all'economia locale e creando numerosi posti di lavoro.

Il Passaggio a Lesaffre e la Chiusura Improvvisa

Nonostante il successo e la leadership nel mercato, la Società Trentina Lieviti fu ceduta al gruppo francese Lesaffre. La decisione di chiudere lo stabilimento di Ravina nel 2004, nonostante i bilanci positivi, fu percepita come un "fulmine a ciel sereno" e suscitò forti reazioni nella comunità locale e tra i sindacati. La chiusura portò alla perdita di 110 posti di lavoro e alla cessione dei terreni alla Cavit, lasciando un segno indelebile nel tessuto economico e sociale del Trentino.

Come riportato da interrogazioni parlamentari dell'epoca, la decisione di chiusura apparve improvvisa e inattesa. Il 9 giugno 2004, il Presidente della Società Trentina Lieviti Spa, Lucien Leon Lesaffre, aveva dichiarato che nei primi mesi del 2004 non vi erano segnali di eventi che potessero compromettere le iniziative aziendali o richiedere modifiche alle strategie in corso. La STL Spa aveva chiuso il bilancio 2003 con un utile di esercizio di 3.280.177 euro, in aumento rispetto ai 2.923.612 euro dell'anno precedente.

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Il Contesto delle Cessioni Aziendali in Trentino

La chiusura della Società Trentina Lieviti si inserisce in un contesto più ampio di cessioni aziendali che hanno interessato il Trentino negli ultimi anni. Come evidenziato da Franco Ischia, sindacalista della Cgil, molte aziende fondate da imprenditori trentini sono state vendute a gruppi stranieri o di fuori provincia. Questo fenomeno ha portato alla perdita di know-how e tecnologie di primo livello, con conseguenze spesso negative per i dipendenti e per l'economia locale.

Tra gli esempi citati, si ricordano la chiusura della Whirlpool, la cessione della Opt di Calliano ai giapponesi della Tkb Tokyo, la chiusura del "Polo fumo" di Rovereto dopo l'acquisizione della Manifattura tabacchi da parte della multinazionale inglese Bat, e la cessione della Zobele Group al fondo britannico di private equity Doughty Hanson. Anche altre aziende storiche del Trentino, come le Cartiere del Garda e il Cementificio di Arco, sono state cedute a gruppi esterni.

L'Eredità di Sergio Serapioni e il Sostegno alla Ricerca Scientifica

Nonostante la cessione e la chiusura della Società Trentina Lieviti, l'eredità di Sergio Serapioni continua a vivere attraverso il suo impegno per la scienza e la ricerca. Il figlio, Raul Paolo Serapioni, professore senior del Dipartimento di Matematica dell'Università di Trento, ha deciso di onorare la memoria del padre con una donazione destinata a sostenere la trasmissione del sapere e il progresso della ricerca scientifica.

La donazione in memoria di Sergio Serapioni è stata utilizzata per finanziare una posizione di ricercatore al Dipartimento di Matematica dell'Università di Trento. Il primo beneficiario di questo assegno di ricerca è stato Stefano Borghini, laureato all'Università di Pisa e dottorato di ricerca in matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Borghini, dopo aver lavorato per l'Università Milano Bicocca e la Uppsala Universitet in Svezia, ha incontrato Raul Paolo Serapioni, la direttrice del Dipartimento di Matematica Ana Maria Alonso Rodriguez e il rettore Flavio Deflorian, in un momento semplice e informale rivolto alla comunità universitaria.

Questo gesto rappresenta un importante contributo per il cammino della scienza e un modo per ricordare Sergio Serapioni, un imprenditore illuminato con una profonda passione per la conoscenza e un forte legame con il Trentino.

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Il Ruolo dei Lieviti nella Produzione di Eccellenze Trentine

Oltre alla storia della Società Trentina Lieviti, è importante sottolineare il ruolo fondamentale che i lieviti svolgono nella produzione di eccellenze trentine, come il Trento D.O.C. I lieviti sono essenziali per la fermentazione, il processo che trasforma il mosto in vino, e influenzano in modo significativo il profilo aromatico e gustativo del prodotto finale.

Cantine come Ferrari e Revì sono impegnate nella ricerca e nella selezione di lieviti autoctoni, al fine di valorizzare le caratteristiche uniche del territorio e di ottenere vini spumanti di alta qualità. La filosofia sostenibile delle Cantine Ferrari, ad esempio, prevede la riconversione all'agricoltura biologica e la salvaguardia del mondo vivente sotto i nostri piedi, evitando l'uso di pesticidi ed erbicidi. Revì, d'altra parte, è stata tra i pionieri del Dosaggio Zero in Trentino, una tecnica che permette di esaltare la purezza e la freschezza del vino.

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