La natura ci offre una vasta gamma di risorse preziose per la nostra salute e il nostro benessere, tra cui lo sciroppo d'orso. Questo articolo esplorerà i benefici e le proprietà di questo rimedio naturale, analizzando anche altri prodotti derivati dal miele e dalle piante.
Miele: Un Dolcificante Naturale con Molteplici Benefici
Il miele è un alimento prezioso, apprezzato non solo per il suo sapore dolce ma anche per le sue proprietà benefiche. Esistono diverse varietà di miele, ognuna con caratteristiche e proprietà uniche.
Miele Millefiori della Lessinia
Particolarmente profumato e tipico della zona di provenienza, il miele millefiori della Lessinia è ideale per la colazione, spalmato su pane e fette biscottate, o come dolcificante per bevande calde e fredde. Questo tipo di miele è particolarmente dolce e liquido, tanto da essere preferito allo zucchero per dolcificare latte, caffè e tè. Inoltre, si abbina splendidamente a formaggi, soprattutto quelli erborinati come il Gorgonzola, ma anche al pecorino stagionato, sardo o romano, e al Provolone. Il miele millefiori della Lessinia è anche un ottimo disintossicante e, grazie alle sue proprietà diuretiche, supporta i reni nel processo di eliminazione delle scorie.
Miele di Tarassaco
Il miele di tarassaco si distingue per il suo sapore vellutato che ricorda la camomilla. Questo miele ha capacità rilassanti e agisce come antispasmodico, rivelandosi utile per contrastare l'ansia.
Melata della Foresta di Giazza
La melata è un tipo di miele particolare, prodotto dalle api che si nutrono della melata secreta da insetti che succhiano la linfa dalle piante. La melata della Foresta di Giazza è un prodotto unico, versatile in cucina e apprezzato come dolcificante naturale.
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Sciroppo di Sambuco: Un Alleato per il Sistema Immunitario
Lo sciroppo di sambuco, contenente il 50% di miele, è un vero concentrato di benessere grazie alla presenza di vitamina C e antiossidanti. Questo sciroppo è un rimedio naturale efficace per rafforzare il sistema immunitario e contrastare i sintomi dell'influenza e del raffreddore. In cucina, lo sciroppo di sambuco può essere utilizzato per preparare bibite rinfrescanti, cocktail originali, gelati golosi, macedonie di frutta e dolci sfiziosi.
Foraging: Alla Scoperta delle Erbe Spontanee e dei Loro Benefici
Da tempo immemore, l'attività di "andare per erbe" ha rappresentato la raccolta di piante spontanee in prati, boschi e lungo i fossati. Questa pratica permetteva un contatto diretto con una biodiversità selvatica che, purtroppo, si è ridotta a causa dell'urbanizzazione, dell'uso intensivo di pesticidi e dell'inquinamento. Il foraging, una pratica millenaria di approvvigionamento del cibo, è tornata in auge negli ultimi anni per diverse ragioni, tra cui la valorizzazione del territorio e la riduzione dello spreco alimentare. Anche nelle città si sono sviluppati movimenti di urban foraging, promuovendo il consumo consapevole di frutti e vegetali che crescono nei centri urbani. Senza allontanarsi troppo, la cucina di montagna ha sempre mantenuto un forte legame con la natura, dove le erbe selvatiche non sono mai mancate e il foraging non è mai scomparso. È fondamentale ricordare che non ci si improvvisa raccoglitori: è necessario conoscere la flora commestibile per evitare avvelenamenti e rispettare le normative vigenti.
Radicchio dell'Orso
Una delle piante più interessanti che si possono trovare è il radicchio dell’orso (Cicerbita alpina), noto anche come radìc di mont in Friulano. La sua raccolta avviene alla fine dell’inverno ad alta quota, quando la neve si ritira. La raccolta è tutelata per legge, trattandosi di una specie protetta.
Altre Erbe Spontanee
Oltre al radicchio dell'orso, esistono molte altre erbe spontanee commestibili, ognuna con le sue peculiarità e proprietà benefiche:
- Tarassaco: Conosciuto anche come dente di leone o soffione, viene impiegato sia dal punto di vista officinale in tisane (specialmente le radici), date le sue proprietà diuretiche, digestive e antinfiammatorie, sia in cucina.
- Bruscandoli: I germogli del luppolo selvatico, chiamati bruscandoli, sono tipici del Nord d’Italia e vengono utilizzati in frittate, risotti e bruschette.
- Sambuco: I fiori e le bacche di sambuco sono ricchi di antiossidanti e vitamina C e vengono utilizzati per preparare frittelle, confetture, sciroppi e liquori.
- Aglio orsino: Conosciuto anche come aglio selvatico o aglio dei boschi, ha foglie lanceolate verde brillante e un odore pungente molto riconoscibile. Le foglie fresche vengono aggiunte a insalate, salse, zuppe e piatti a base di carne o pesce.
- Stridoli: Le foglie di stridoli sono lunghe, tenere e verdi e si raccolgono prima che avvenga la fioritura. Il sapore è delicato e si abbinano a speck, salumi, frittate e come contorno ripassate in padella.
- Spinacio selvatico: Dalle foglie verdi e morbide, lo spinacio selvatico è una pianta erbacea che in Italia compare soprattutto nelle zone montane e subalpine. Si cucina lessato o cotto in padella, ha un gusto amarognolo e condivide diversi benefici, come le proprietà depurative e la presenza di sali minerali, in particolare ferro.
- Achillea: Ha foglie verdi e fiori bianchi a grappoli. In cucina non viene particolarmente utilizzata se non come erba aromatica fresca o essiccata o per la preparazione di liquori. La sua funzione principale è quella officinale: la si può usare in tisane o decotti digestivi, oppure è particolarmente efficace contro gli spasmi muscolari e come cicatrizzante.
- Aruncus dioicus: Detto anche asparago di montagna e barba di capra, si raccoglie nelle regioni del Nord e Centro Italia in primavera. Della pianta sono commestibili solo i germogli giovani, che vengono solitamente lessati e poi mangiati come contorno con carne, pesce o uova, nei risotti oppure conservati sott’olio.
Alloro: Un Aroma Mediterraneo con Molteplici Usi
L'alloro (Laurus nobilis) è una pianta aromatica tipica della macchia mediterranea, apprezzata per il suo profumo intenso e le sue proprietà benefiche. Le foglie e le bacche di alloro sono utilizzate in cucina per aromatizzare carne, pesce e sughi, mentre l'olio essenziale ricavato dalle bacche è impiegato per massaggi contro dolori reumatici e articolari. L'alloro ha proprietà digestive, antipiretiche e antisettiche.
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Utilizzi dell'Alloro
- In cucina: Le foglie e le bacche di alloro sono utilizzate per aromatizzare pietanze quali pesce, carne e sughi; possono essere utilizzati per eliminare il sapore selvatico dalla selvaggina uniti al ginepro e al succo di limone. Il legno viene utilizzato per dare un buon aroma ai cibi affumicati.
- Per la salute: L'alloro è un ottimo digestivo e antifermentativo se impiegato sotto forma di infuso. Le foglie possiedono proprietà antipiretiche molto utili in caso di stato febbrile. Rilevante anche l'impiego dell'olio essenziale ricavato dalle bacche di alloro per la cura di dolori reumatici, articolari, in caso di distorsioni e per facilitare la ripresa dell'uso delle articolazioni dopo ingessature; oltreché suffumigi contro raffreddori e malattie da raffreddamento.
- Per la bellezza: In caso di mani molto screpolate, può essere d'aiuto fare un maniluvio in una bacinella d'acqua tiepida in cui saranno state bollite alcune foglie di alloro, noce e sedano; applicare poi uno strato di crema idratante neutra. In caso di eccessiva sudorazione dei piedi può essere utilizzato un decotto di foglie e bacche.
Ricette a Base di Alloro
- Polvere di Alloro (per suffumigi): Pestare in un mortaio di legno o di pietra un pugno di bacche perfettamente essiccate fino a polverizzarle, porre poi in un barattolo di vetro a chiusura ermetica. La polvere così ottenuta è un rimedio efficace contro l'influenza, la tosse il raffreddore e la febbre.
- Infuso: Versare 3-5 foglie di alloro in una tazza d'acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare l'infuso e berlo per favorire la digestione, soprattutto per chi ha problemi di fermentazione, aiuta nei casi di inappetenza, combatte i dolori dello stomaco e gli stati influenzali.
- Olio di Alloro: Mettere 50 gr di polvere di bacche d'alloro in un barattolo di vetro dotato di coperchio ermetico, versare 250 ml di olio d'oliva e chiudere il barattolo, avendo cura di riporlo al caldo, vicino a fonti di calore per 30 giorni, agitandolo tutti i giorni. Dopo, non si filtra tutto, ma solo quel tanto che basta per l'uso immediato, e il resto si lascia nel contenitore, in modo che la polvere continui a trasmettere i principi attivi liposolubili all'olio. Il suo impiego è indicato per effettuare massaggi benefici o impacchi su contusioni, slogature, dolori reumatici, articolari e muscolari. Può essere spalmato anche sul petto e sulla schiena, per la bronchite acuta e gli attacchi di tosse. Qualche goccia di olio di alloro ed una manciata di foglie nell'acqua consente di ottenere un bagno profumato e rivitalizzante, benefico negli stati di stanchezza di origine nervosa e mal di testa.
- Liquore di alloro o Allorino: Il liquore di alloro presenta una conformazione particolarmente densa, oltre al fatto che si caratterizza per avere un'intensa colorazione verde acqua. Tra le principali peculiarità troviamo anche un ottimo profumo ed un aroma tipico della pianta di alloro, che si mischia anche con delle notevoli proprietà terapeutiche. Risultando un ottimo digestivo è perfetto quindi da servire in tavola a fine pasto dopo un pranzo abbondante o una cena tra amici.
Uva Ursina: Proprietà e Precauzioni
Con il termine "uva ursina" si fa riferimento ai frutti della pianta Arctostaphylos uva-ursi, particolarmente apprezzati dagli orsi, da cui deriva il nome. Diverse proprietà sono attribuite al consumo di prodotti a base di uva ursina, sebbene debbano essere confermate scientificamente. Si ritiene che l'uva ursina possa ridurre i batteri presenti nelle urine, supportando le terapie contro disturbi del tratto urinario come la cistite e altre infezioni e infiammazioni a carico di reni, vescica, uretra e vie urinarie. Può anche alleviare sintomi come aumento della minzione, minzione dolorosa e presenza di acidi in eccesso nelle urine. Tuttavia, è importante essere consapevoli degli effetti collaterali più comuni, tra cui nausea, vomito, mal di stomaco e una colorazione verde-marrone delle urine. L'assunzione orale di uva ursina è generalmente ben tollerata dagli adulti nel breve termine (massimo un mese). Alte dosi e usi prolungati possono causare danni al fegato, agli occhi (assottigliamento della retina) e all'apparato respiratorio, fino a convulsioni e morte.
Bile d'Orso: Un Rimedio Controverso
La bile di orso è un ingrediente utilizzato nella medicina tradizionale cinese. Contiene alti livelli di acido ursodesossicolico, anche noto come ursodiolo, di cui è stata clinicamente provata l’efficacia come coadiuvante per sciogliere i calcoli biliari e trattare le malattie del fegato. Tuttavia, l'estrazione della bile dagli orsi, spesso praticata in "fattorie della bile", è una pratica invasiva e dolorosa che solleva serie preoccupazioni etiche. Inoltre, non ci sono prove scientifiche che la bile di orso sia un trattamento efficace per il COVID-19, nonostante il governo cinese ne abbia consigliato l'uso in alcuni casi. L'uso della bile di orso da esemplari in cattività è legale in Cina, ma quella degli orsi selvatici è vietata, così come l’importazione della bile di orso da altri Paesi. I difensori della fauna selvatica temono che il consiglio della Cina di usare le iniezioni di Tan Re Qing, che contengono polvere di corno di capra e vari estratti vegetali, oltre alla polvere di bile di orso, aumenterà il commercio di prodotti illegali derivati dalla fauna selvatica e giustificherà gli abusi sugli animali.
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