Gnocchi alla Romana Bimby: Un Classico Rivisitato con Semplicità e Velocità

Gli gnocchi alla romana rappresentano un pilastro della cucina tradizionale italiana, apprezzati per la loro sofficità interna e il sapore delicato che li contraddistingue. Realizzati con semolino, latte, burro e formaggio grattugiato, questi gnocchi si distinguono per la loro forma rotonda e l'irresistibile crosticina dorata che si forma durante la cottura in forno. Grazie all'ausilio del Bimby, la preparazione di questa ricetta diventa un processo ancora più semplice e rapido, consentendo di ottenere un impasto omogeneo, privo di grumi e dalla consistenza ideale.

Vantaggi dell'Utilizzo del Bimby

La praticità di cuocere il semolino direttamente nel boccale del Bimby, insieme al latte e al burro, si traduce in un notevole risparmio di tempo e nell'eliminazione della necessità di utilizzare più pentole, garantendo al contempo un risultato uniforme e impeccabile. Una volta che il composto si è raffreddato, viene steso e tagliato in dischi, pronti per essere disposti in teglia e gratinati in forno con abbondante grana grattugiato e fiocchetti di burro.

Ingredienti e Preparazione

Gli gnocchi alla romana preparati con il Bimby sono un'ottima soluzione sia come piatto unico che come primo piatto, e si prestano perfettamente ad essere preparati in anticipo, offrendo un'alternativa comoda e gustosa per ogni occasione.

Ecco la ricetta passo passo e alcuni consigli utili per prepararli con il Bimby, il robot da cucina che semplifica e velocizza ulteriormente la preparazione:

Ingredienti:

  • 250 g di semolino di grano
  • 1 litro di latte
  • 60 g di burro
  • 70 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 2 tuorli d'uovo
  • 2 cucchiaini di sale fino
  • q.b. noce moscata

Preparazione:

  1. Cottura del Semolino: Inserire nel boccale del Bimby il latte, il sale, la noce moscata e 20 g di burro. Impostare la temperatura a 100°C, velocità 1, per 7 minuti, portando il latte a ebollizione.
  2. Aggiunta del Semolino e degli Altri Ingredienti: Mantenendo le lame in movimento a velocità 4, aggiungere a pioggia il semolino, 40 g di parmigiano e i tuorli d'uovo. Cuocere per 7 minuti a 90°C, velocità 1.
  3. Stesura dell'Impasto: Versare il composto ottenuto su una spianatoia e stenderlo con uno spessore di circa 1 cm.
  4. Raffreddamento e Taglio: Lasciare raffreddare completamente il composto. Una volta freddo, ritagliare dei dischetti utilizzando un coppapasta o il misurino del Bimby.
  5. Disposizione nella Teglia: Disporre i dischetti leggermente sovrapposti in una pirofila imburrata.
  6. Gratinatura: Cospargere gli gnocchi con fiocchetti del burro rimanente e altro parmigiano grattugiato.
  7. Cottura in Forno: Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti, o fino a quando non saranno dorati e croccanti.

Varianti e Consigli

Per una versione ancora più ricca e filante, è possibile aggiungere tra i dischetti di gnocchi cubetti di mozzarella ben sgocciolata o scamorza affumicata. In questo modo, si otterrà un effetto filante che renderà il piatto ancora più invitante e perfetto come piatto unico invernale.

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Metodo Tradizionale

Per chi preferisce il metodo tradizionale, è possibile preparare gli gnocchi alla romana seguendo questi passaggi:

  1. Portare a ebollizione il latte con 20 g di burro, la noce moscata e il sale.
  2. Raggiunto il bollore, aggiungere a filo il semolino, mescolando continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi.
  3. Cuocere per circa 10 minuti, continuando a mescolare fino a ottenere un composto denso e omogeneo.
  4. Proseguire con gli stessi passaggi descritti per la preparazione con il Bimby, stendendo, raffreddando, tagliando e gratinando gli gnocchi in forno.

Abbinamenti e Occasioni

Gli gnocchi alla romana si abbinano perfettamente a vini bianchi secchi e leggeri, come un Frascati o un Vermentino. Sono ideali per un pranzo in famiglia, una cena tra amici o un'occasione speciale in cui si desidera portare in tavola un piatto della tradizione romana rivisitato in chiave moderna e semplificata grazie all'utilizzo del Bimby.

Un Tuffo nella Storia e nella Tradizione Romana: Un Parallelismo con la Coda alla Vaccinara

Mentre ci deliziamo con gli gnocchi alla romana, è interessante fare un parallelismo con un altro pilastro della cucina romana: la coda alla vaccinara. Questo squisito secondo piatto affonda le sue radici nelle osterie dell'antico quartiere romano dove vivevano i macellai (i "vaccinari"), che un tempo venivano compensati per i loro servizi con il "quinto quarto", ovvero le parti meno pregiate degli animali, come la trippa, la coda e le frattaglie.

Questi macellai, a loro volta, rivendevano questi tagli di scarto al popolo, che non poteva permettersi i tagli più nobili. È così che ricette come la coda alla vaccinara, la trippa alla romana e la tipica pajata sono nate dalla cucina popolare, con l'intento di valorizzare al meglio anche gli ingredienti più poveri, trasformando la necessità in virtù.

Queste preparazioni continuano a vivere ancora oggi, grazie alla loro semplice bontà che le ha rese intramontabili sulle nostre tavole. La coda alla vaccinara, preparata con maestria, richiede una cottura lenta e paziente, proprio come l'amore e la dedizione che si mettono nella preparazione degli gnocchi alla romana.

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Preparazione della Coda alla Vaccinara: Un Viaggio nei Sapori Antichi

Per preparare la coda alla vaccinara, è necessario tagliare la coda in corrispondenza delle congiunzioni, ottenendo pezzi di circa 5-8 cm di lunghezza. In un tegame, soffriggere il grasso del prosciutto con un filo d'olio. Aggiungere anche i chiodi di garofano. Sfumare con il vino e, una volta evaporato, cuocere per 10 minuti a fuoco vivace con il coperchio.

Aggiungere i pelati e, se necessario, aggiungere acqua fino a coprire la carne. Cuocere per 2-3 ore a fuoco vivace con il coperchio, controllando di tanto in tanto e mescolando. Se il sugo dovesse restringersi troppo, aggiungere altra acqua. Lessare il sedano in acqua bollente per 10-15 minuti, fino a quando non sarà tenero. Insaporire con il cioccolato fondente grattugiato. Aggiungere un mestolo del sugo in cottura e mescolare.

La coda alla vaccinara si conserva in frigorifero per 2-3 giorni.

Armando al Pantheon: Un'Istituzione Romana che Celebra la Tradizione

La storia, la tradizione e la famiglia sono gli ingredienti che hanno reso Armando al Pantheon uno dei pilastri della cucina romana. Situato nel cuore di Roma, a pochi passi da uno dei simboli più significativi della capitale, questo ristorante propone un menù che celebra i piatti tipici romani, affiancandoli a ricette più innovative e sperimentali, frutto della passione tramandata da due generazioni di ristoratori, oggi guidate da Claudio e Fabrizio Gargioli.

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