Pasta e Fave Secche: Un Viaggio nella Tradizione Napoletana e Pugliese

La pasta con fave secche è un piatto che affonda le sue radici nella tradizione contadina del Sud Italia, in particolare in Campania e Puglia. Un piatto semplice, economico e sostanzioso, perfetto per riscaldare le serate autunnali e invernali, quando le fave fresche non sono disponibili. Questa preparazione, ricca di storia e sapore, si adatta a diverse interpretazioni regionali, mantenendo intatta la sua anima rustica e genuina.

Origini e Tradizioni

La pasta con fave secche rappresenta un esempio di cucina povera, nata dall'esigenza di utilizzare al meglio gli ingredienti disponibili. Le fave secche, a differenza di quelle fresche, si conservano a lungo e rappresentano una preziosa fonte di proteine vegetali e fibre durante i mesi più freddi. Questo piatto era un alimento base nelle campagne, dove veniva preparato con ingredienti semplici come olio, cipolla e, a volte, un po' di guanciale o pancetta per arricchirne il sapore.

In Puglia, esiste un proverbio popolare legato alla preparazione delle fave: "So sciote a mamme p’ abbende, so acchiete i fefe da muzzeque", che significa "sono andato da mia mamma per riposare, ma mi ritrovo con le fave da spuntare". Questo detto sottolinea l'impegno e la dedizione necessari per preparare questo piatto, soprattutto nella fase di pulizia delle fave.

La Ricetta Napoletana: Pasta e Fave con Pancetta

La versione napoletana della pasta e fave secche prevede l'utilizzo di fave secche, pancetta, cipolla e pasta corta, come gli spaghetti spezzati. La preparazione è semplice e richiede pochi passaggi:

  1. Ammollo delle fave: Le fave secche devono essere messe in ammollo in acqua fredda per almeno due ore, o preferibilmente per una notte intera. Questo passaggio è fondamentale per reidratarle e ridurre i tempi di cottura.
  2. Cottura delle fave: Dopo l'ammollo, le fave vengono scolate e cotte in acqua bollente fino a quando non diventano tenere.
  3. Preparazione del condimento: In una pentola, si soffrigge la cipolla tritata con la pancetta a cubetti. Si aggiungono le fave cotte e si fa insaporire il tutto per qualche minuto.
  4. Cottura della pasta: Si aggiunge un bicchiere d'acqua bollente al condimento e, quando riprende il bollore, si versa la pasta. Si cuoce la pasta direttamente nel condimento, aggiungendo acqua calda se necessario, fino a quando non è al dente.
  5. Mantecatura: A fine cottura, si manteca la pasta con un filo d'olio extravergine d'oliva e una spolverata di pepe nero.

Ingredienti (Dosi indicative)

  • 3 kg di fave grandi (peso comprensivo dei baccelli, per la versione con fave fresche)
  • 4 cipollotti freschi grandi (con parte del gambo verde)
  • Guanciale o pancetta q.b.
  • 350 g di spaghetti spezzati
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero di mulinello q.b.

Preparazione (Versione con fave fresche)

  1. Sbucciare le fave, eliminando i baccelli e successivamente la pellicina che le ricopre. Lavarle sotto l’acqua corrente.
  2. In una pentola, far sudare il guanciale. Quando avrà rilasciato il suo grasso, aggiungere un filo d’olio e i cipollotti tagliati a pezzetti, compresa parte del gambo verde. Lasciar rosolare qualche minuto.
  3. Aggiungere le fave e versare brodo vegetale (o acqua) fino a coprire appena il livello delle fave.
  4. Portare a ebollizione, poi coprire e cuocere a fiamma bassa per circa 20 minuti, finché le fave saranno morbide e facilmente schiacciabili con una forchetta.
  5. Salare, pepare e mettere da parte un mestolo abbondante di fave. Frullare il resto con un minipimer fino a ottenere una crema liscia.
  6. Riaggiungere le fave intere alla crema.

La Variante Pugliese: Zuppa di Fave Secche

In Puglia, la pasta con fave secche si trasforma spesso in una zuppa, un piatto ancora più rustico e confortante. La zuppa di fave secche pugliese è caratterizzata da un sapore intenso e dalla consistenza cremosa.

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Ingredienti (Dosi indicative)

  • 250 gr di fave secche decorticate
  • 50 gr di guanciale (o pancetta a dadini)
  • Mezza cipolla
  • Brodo vegetale
  • Olio extravergine d'oliva
  • Sale
  • Peperoncino (opzionale)
  • 180 gr di vermicelli spezzati

Preparazione

  1. Ammollo delle fave: Come per la ricetta napoletana, le fave secche vanno messe in ammollo per diverse ore. Se si utilizzano fave decorticate, l'ammollo può essere omesso o ridotto.
  2. Soffritto: In una pentola dai bordi alti, soffriggere il guanciale (o la pancetta), la cipolla tritata, l'olio extravergine d'oliva e il peperoncino (se desiderato).
  3. Cottura delle fave: Aggiungere le fave e far rosolare per qualche minuto, quindi coprire con brodo vegetale o acqua fredda.
  4. Lenta cottura: Far cuocere a fuoco lento per circa 50-60 minuti dall'inizio dell'ebollizione, o fino a quando le fave non saranno tenere e cremose. Durante la cottura, aggiungere brodo o acqua se necessario.
  5. Pasta e zuppa: Aggiungere i vermicelli spezzati alla zuppa e cuocere fino a quando la pasta non è al dente.
  6. Servire: Servire la zuppa calda, con un filo d'olio extravergine d'oliva a crudo e una spolverata di pepe nero.

Consigli e Varianti

  • Fave fresche o secche: Se si utilizzano le fave fresche, è importante sbucciarle e privarle della pellicina esterna per renderle più digeribili. Le fave secche decorticate sono una valida alternativa, in quanto non richiedono l'ammollo e cuociono più velocemente.
  • Pancetta o guanciale: La pancetta e il guanciale sono entrambi ottimi per insaporire la pasta e fave. Il guanciale, ricavato dalla guancia del maiale, ha un sapore più intenso e caratteristico.
  • Brodo vegetale: L'utilizzo di brodo vegetale al posto dell'acqua conferisce al piatto un sapore più ricco e profondo.
  • Crema di fave: Per ottenere una consistenza più cremosa, è possibile frullare una parte delle fave cotte con un mixer ad immersione.
  • Aglio, pomodorini e pinoli: Alcune varianti prevedono l'aggiunta di aglio, pomodorini freschi o secchi e pinoli per arricchire il sapore del piatto.
  • Pasta corta o lunga: La pasta corta, come gli spaghetti spezzati, i ditalini o le tubettine, è ideale per la pasta e fave. Tuttavia, è possibile utilizzare anche la pasta lunga, come i vermicelli o gli spaghetti.
  • Variante vegetariana: Per una versione vegetariana, omettere la pancetta o il guanciale e utilizzare solo olio extravergine d'oliva per il soffritto.

Pasta con Crema di Fave Secche e Pomodorini: Una Variante Moderna

Una variante più moderna e leggera della pasta con fave secche prevede la preparazione di una crema di fave da utilizzare come condimento per la pasta. Questa versione è ideale per chi preferisce un piatto vegetariano e senza lattosio.

Ingredienti (Dosi indicative)

  • Fave secche decorticate
  • Pomodorini datterini
  • Pomodorini secchi
  • Aglio
  • Pinoli
  • Olio extravergine d'oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Pasta (tipo a scelta)

Preparazione

  1. Cottura delle fave: Cuocere le fave secche decorticate in acqua bollente salata per circa 30 minuti, o fino a quando non diventano tenere.
  2. Crema di fave: Prelevare le fave cotte e frullarle con un po' della loro acqua di cottura fino ad ottenere una purea liscia e vellutata.
  3. Condimento ai pomodorini: In una larga padella, far imbiondire l'aglio nell'olio evo, unire i pomodorini datterini tagliati a metà, i pinoli ed i pomodorini secchi tagliati a pezzetti. Far cuocere per circa 5 minuti, aggiustando di sale se necessario.
  4. Cottura della pasta: Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata.
  5. Mantecatura: Scolare la pasta al dente e saltarla in padella con il condimento ai pomodorini e la crema di fave, aggiungendo altra acqua di cottura se necessario per ottenere un condimento cremoso.
  6. Servire: Servire subito la pasta con fave secche e pomodorini, con una leggera spolverata di pepe.

Benefici Nutrizionali delle Fave Secche

Le fave secche sono un alimento prezioso per la nostra salute, grazie alle loro proprietà nutrizionali:

  • Ricche di proteine vegetali: Le fave sono una buona fonte di proteine vegetali, essenziali per la costruzione e la riparazione dei tessuti.
  • Ricche di fibre: Le fibre favoriscono la regolarità intestinale e contribuiscono a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
  • Fonte di vitamine e sali minerali: Le fave contengono vitamine del gruppo B, vitamina C, ferro, potassio e magnesio.
  • Basso indice glicemico: Le fave hanno un basso indice glicemico, il che significa che non causano picchi di zucchero nel sangue.

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