La pasta con passata di pomodoro è un pilastro della cucina italiana, un piatto semplice ma ricco di sapore che evoca il calore di casa e i ricordi d'infanzia. Questa ricetta, apparentemente elementare, racchiude in sé piccoli segreti per un risultato finale cremoso e avvolgente. È una base versatile, perfetta per essere gustata nella sua semplicità o come punto di partenza per preparazioni più elaborate, come la pasta alla norma.
Ingredienti di Qualità: La Chiave del Successo
Per un sugo impeccabile, è fondamentale scegliere ingredienti di prima scelta. Una buona passata di pomodoro deve contenere solamente pomodori e sale. La qualità della passata influisce notevolmente sull'acidità del sugo, che può essere corretta con un pizzico di zucchero, una carota o una patata durante la cottura. Se si preferisce utilizzare pomodori freschi, optare per varietà come datterini o San Marzano, soprattutto durante la stagione estiva.
La Ricetta Base: Semplice e Veloce
Il sugo di pomodoro con passata è ideale per un pranzo veloce, pronto durante il tempo di cottura della pasta.
Ingredienti:
- Pasta (spaghetti, penne, rigatoni, fusilli, o il formato preferito)
- Passata di pomodoro Mutti
- Olio extravergine di oliva
- Aglio
- Basilico fresco
- Sale
- Peperoncino (opzionale)
- Parmigiano o pecorino grattugiato (opzionale)
Preparazione:
- Soffritto: In un tegame capiente, scaldare un generoso giro d'olio extravergine di oliva e far dorare uno spicchio d'aglio (intero o tritato, a seconda del gusto). Per un sapore più delicato, l'aglio può essere schiacciato "in camicia" e rimosso dopo pochi minuti. Per un sapore più dolciastro, si può sostituire l'aglio con mezza cipolla tritata finemente. Se si desidera un tocco piccante, aggiungere un po' di peperoncino.
- Sugo: Versare la passata di pomodoro nel tegame, aggiungere un pizzico di sale e mescolare bene. Coprire con un coperchio, lasciando un piccolo sfiato, e cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti. La cottura lenta e dolce è fondamentale per ottenere un sugo denso e saporito.
- Cottura della pasta: Nel frattempo, portare a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola e cuocere la pasta al dente.
- Mantecatura: Scolare la pasta al dente, conservando un bicchiere della sua acqua di cottura. Versare la pasta direttamente nel tegame con il sugo e finire la cottura per un minuto a fuoco vivo, mescolando energicamente e aggiungendo, se necessario, un po' dell'acqua di cottura. La mantecatura è il segreto per una pasta cremosa e avvolgente.
- Aromatizzazione: A fine cottura, profumare il sugo con foglie di basilico fresco spezzettate. In alternativa, si possono utilizzare altri aromi come l'alloro, che conferisce un profumo più profondo e rustico (ricordarsi di rimuoverlo prima di condire la pasta).
- Servizio: Servire la pasta calda, guarnita con un ciuffo di basilico fresco e, se gradito, una spolverata di parmigiano o pecorino grattugiato.
Variazioni e Consigli
- Sugo con polpa di pomodoro: Per un sugo più corposo, si può utilizzare la polpa di pomodoro al posto della passata. La polpa di pomodoro ha una consistenza più densa e un sapore più intenso, simile a quello dei pomodori pelati.
- Sugo con pomodori freschi: Durante l'estate, si possono utilizzare pomodori freschi, come datterini o San Marzano, tagliati a metà o a pezzetti e cotti in padella con aglio e olio.
- Sugo arricchito: Per un sugo più ricco, si possono aggiungere altri ingredienti come olive, capperi, acciughe, o verdure come carote, sedano e cipolle.
- Conservazione: Il sugo al pomodoro può essere preparato in abbondanza e conservato in frigorifero per 2-3 giorni, oppure congelato per un periodo più lungo.
Il Segreto della "Scarpetta"
Il sugo rimasto nel piatto è troppo buono per essere sprecato. La "scarpetta", ovvero l'atto di raccogliere il sugo con un pezzetto di pane, è un gesto semplice ma appagante che completa l'esperienza della pasta al pomodoro.
Un Viaggio nella Storia del Pomodoro
È interessante notare che il pomodoro, oggi simbolo della cucina italiana, arrivò in Europa dalle Americhe solo nel '500 e inizialmente era guardato con sospetto. Le prime varietà erano gialle, da cui il nome "pomo d'oro", e venivano utilizzate solo come piante ornamentali.
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