In questi giorni tra Natale e Capodanno, mentre molte città si svuotano, c'è chi riscopre il piacere di cucinare, approfittando della quiete delle feste. Roma, con la sua ricca tradizione culinaria, offre una varietà di panini tipici, ognuno con la sua storia e i suoi ingredienti unici. Partiamo alla scoperta di queste delizie, dai celebri ossi del Ghetto ai golosi maritozzi.
Gli Ossi del Ghetto: Un Tesoro Croccante
Un pane tipico di Roma sono gli ossi del Ghetto, panini piccoli e croccantissimi, resi famosi dall'Antico Forno del Ghetto. Questo forno li produce sotto stretto controllo di kasherut per i suoi clienti romani.
Maritozzi Romani: Un Classico Intramontabile
I maritozzi sono una delizia tipica della tradizione romana, protagonisti delle colazioni più golose della Capitale. Soffici panini dolci, arricchiti con pinoli, uva sultanina, scorza d’arancia e panna, racchiudono una storia antica e affascinante. Si racconta che, nell’antica Roma, il “maritozzo” fosse un dono d’amore che il futuro sposo offriva alla sua amata, talvolta nascondendo al suo interno un anello di fidanzamento.
Ingredienti e Preparazione dei Maritozzi
L’uso di ingredienti semplici ma profumati, come l’uvetta e la scorza d’arancia, rende i maritozzi perfetti soprattutto nelle stagioni fredde, anche se possono essere preparati tutto l’anno. Ogni regione italiana propone la sua variante: i maritozzi romani sono tondi e soffici, quelli marchigiani più allungati e simili a sfilatini, mentre in Puglia si trovano intrecciati come piccole trecce. Esiste anche una versione salata, con ripieni di salumi e formaggi, ideale per uno spuntino sfizioso. Prepararli in casa è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, dalla lievitazione lenta al profumo che si sprigiona durante la cottura.
Ingredienti:
- 250 grammi di farina
- 80 grammi di burro
- 20 grammi di lievito di birra
- 2 uova
- 80 grammi di zucchero
- 150 millilitri di latte
- 100 grammi di uvetta
- Un cucchiaio di pinoli
- Un cucchiaio di scorza d'arancia candita
- Un pizzico di sale
- Acqua
Preparazione:
- Sciogliere il lievito di birra in un po’ di acqua, aggiungendo 1 cucchiaio di zucchero e la farina 00 setacciata.
- In una ciotola capiente, miscelare l’uovo con la farina manitoba, l’olio, il latte e un pizzico di sale.
- Incorporare al composto il lievitino preparato precedentemente e formare dei panini.
- Lasciare lievitare dentro al forno spento per circa 3 ore.
- Impastare la farina con le uova, il lievito, il burro e lo zucchero.
- Lasciare riposare in luogo tiepido ed asciutto fino a che non ha raddoppiato di volume.
- Aggiungere all'impasto lievitato l'uvetta, i pinoli e la frutta candita e ricavarne delle pagnottelle ovoidali.
- Ungere una piastra da forno con del burro e formare dei panetti ovali distanziati tra loro.
- Aggiungere i pinoli, l'uva sultanina e la scorza d'arancia grattugiata sopra ciascun panetto.
- Lasciare lievitare i panetti per altre 7 ore. (La seconda lievitazione è essenziale per ottenere maritozzi soffici e ben gonfi).
- Cuocere in forno a temperatura elevata fino a doratura.
- Infornare per circa 6-7 minuti in forno ben caldo fino a che la superficie non risulti appena dorata.
- Spennellare i maritozzi con un po' di zucchero sciolto in acqua e rimetterli nel forno ancora caldo ma spento.
- Quando lo zucchero avrà formato una leggera glassatura, i maritozzi saranno pronti per essere serviti una volta freddati.
- Dopo la cottura, i maritozzi vanno pennellati con uno sciroppo di zucchero indispensabile per creare l’effetto lucido ma sopratutto per trattenere lo zucchero a velo con cui verranno spolverati!
- Spolverare di zucchero a velo!
Consigli:
- Per ottenere maritozzi perfetti, assicurarsi di rispettare i tempi di lievitazione.
- Se si desidera un gusto più intenso, si può aggiungere un pizzico di cannella o vaniglia all'impasto.
- Se non si ama l'uvetta, si può sostituirla con gocce di cioccolato o frutta secca a piacere.
- Per una variante salata, ridurre la quantità di zucchero e farcire con prosciutto e formaggio.
- Per esaltare il gusto dei maritozzi, si consiglia di abbinarli a un vino Controguerra DOC Passito Rosso, che con le sue note dolci e fruttate si sposa perfettamente con i sapori del dolce. Se si preferisce una bevanda analcolica, optare per un succo d'arancia fresco o un tè nero aromatizzato.
Conservazione e Presentazione
Una volta pronti, i maritozzi possono essere conservati in un contenitore ermetico per mantenere la loro freschezza. Si consiglia di consumarli entro 2-3 giorni per apprezzarne al meglio la morbidezza. Se si vogliono conservare più a lungo, si possono congelare: basterà avvolgerli singolarmente in pellicola trasparente e riporli nel freezer.
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Per presentare i maritozzi, disporli su un piatto da portata, magari decorato con qualche fetta di arancia fresca per richiamare il profumo della scorza grattugiata. Se si è preparata la versione salata, accompagnarli con una selezione di formaggi e salumi per un effetto visivo accattivante.
Maritozzi: Varianti Regionali e Curiosità
Come ogni ricetta tradizionale, esistono diverse versioni dei maritozzi. I più conosciuti ed apprezzati sono i Maritozzi Marchigiani, dalla forma particolarmente allungata e ricchi di uvetta, quelli Siciliani e i Pugliesi.
Unico peccato di gola concesso durante la Quaresima, i medievali Maritozzi romani, che un tempo univano i fidanzati e permettevano di trovare marito, sono una leccornia che oggi è diventata un appuntamento gustoso delle serate con gli amici.
Ciriola Romana: Un Panino Croccante per Ogni Occasione
La Ciriola Romana è un panino croccante e dalla forma allungata come un chicco di grano, tipico del Lazio, perfetto per essere farcito con mortadella o porchetta, oppure in sostituzione del pane. La ricetta originale prevede l’utilizzo della biga, un prelievitato a base di lievito, acqua e farina che si lascia lievitare per ore e ore.
Quaresimali Romani: Un Dolce Semplice e Genuino
Si avvicina il tempo di preparare e gustare i dolci della Quaresima. I quaresimali romani sono deliziosi e morbidi “panini” dolci, tipici della tradizione romana. Sappiamo tutti che nel periodo della Quaresima bisogna rispettare un periodo di astensione da cibi particolarmente grassi prima della Pasqua. In epoca romana (ma anche medievale), il cibo sulla tavola dei poveri era spesso molto scarso, e digiunare anche per rispettare la tradizione religiosa diventava davvero molto stressante. Non vi dovete meravigliare quindi se la ricetta che vi propongo oggi ha ingredienti semplicissimi.
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Ingredienti:
- Farina
- Lievito fresco
- Zucchero
- Acqua
- Uva sultanina
Preparazione:
- Iniziare con la preparazione della biga (ossia il pre-impasto).
- Sciogliere il lievito fresco in un po’ di acqua tiepida.
- Versare la farina nell’impastatrice e poi aggiungere il lievito, lo zucchero e l’acqua un poco alla volta mentre l’impastatrice lavora.
- Quando il vostro impasto risulta ben compatto e omogeneo, lavoratelo per qualche minuto con le mani su una spianatoia, rendetelo liscio, formate un panetto tondo e adagiatelo in una ciotola capiente coperta con un panno umido oppure con un foglio di pellicola trasparente.
- Lasciare in ammollo con un po’ di acqua per 10 minuti l’uva sultanina.
- Trascorso il tempo di lievitazione, ricavate dal vostro composto palline del peso di circa 90 gr.
- Date loro la forma del maritozzo (quindi un po’ allungata) e adagiateli sulla teglia del forno ricoperta di carta forno.
- Fate preriscaldare il forno e infornate i vostri quaresimali romani a 180° per 20 minuti.
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