Olio per Friggere: Caratteristiche, Scelta e Consigli per una Frittura Perfetta

La frittura è un metodo di cottura molto apprezzato, capace di rendere i cibi dorati, croccanti e irresistibili. Tuttavia, è risaputo che la frittura può essere ricca di grassi e sale, elementi che, se assunti in eccesso, possono renderla meno salutare. Per godere dei piaceri della frittura senza compromettere la salute, è fondamentale prestare attenzione all'olio utilizzato.

Introduzione

La scelta dell'olio giusto è cruciale per ottenere una frittura perfetta, sia in termini di gusto che di sicurezza alimentare. Non tutti gli oli sono adatti alla frittura, e l'utilizzo di un olio inadeguato può portare alla formazione di sostanze nocive per la salute. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche principali degli oli per friggere, i fattori da considerare nella scelta, e forniremo consigli utili per una frittura sana e gustosa.

Il Punto di Fumo: Un Parametro Fondamentale

Uno degli elementi fondamentali da considerare quando si friggono alimenti è il punto di fumo, noto anche come smoke point. Questo parametro indica la temperatura alla quale un grasso alimentare (olio vegetale o grasso animale) inizia a ossidarsi, rilasciando un fumo visibile e producendo sostanze potenzialmente dannose per la salute.

Chimicamente, il punto di fumo rappresenta la temperatura alla quale la sostanza passa dallo stato liquido a quello gassoso, iniziando a evaporare. Quando l'olio viene riscaldato oltre il suo punto di fumo, si generano molecole potenzialmente dannose, tra cui l'acroleina, una sostanza tossica per il fegato e gastrolesiva, ritenuta anche cancerogena.

Più il punto di fumo è elevato, più l'olio è adatto per la frittura, perché può sopportare temperature più alte senza degradarsi e produrre sostanze nocive. Il punto di fumo varia a seconda della tipologia di olio e del suo grado di raffinazione.

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Grassi Monoinsaturi e Polinsaturi: Quale Scegliere?

Gli oli fanno parte della categoria dei grassi insaturi, ma è importante distinguere tra due sottogruppi: i grassi monoinsaturi e i grassi polinsaturi.

I grassi monoinsaturi hanno una maggiore resistenza al calore e all'ossidazione, il che li rende più adatti alla frittura. L'olio extravergine di oliva, ad esempio, ha una percentuale di grassi monoinsaturi del 75%, circa il doppio rispetto ad altri oli (che contengono circa il 10% di grassi polinsaturi). Fa eccezione l'olio di arachide, che arriva al 50% di grassi monoinsaturi e al 30% di polinsaturi.

Gli oli ricchi di grassi polinsaturi, al contrario, non sono altrettanto benefici per la frittura. Se consumati a crudo sono benefici, ma ad alte temperature possono rilasciare perossidi e radicali liberi, sostanze dannose e potenzialmente cancerogene, mettendo a rischio la salute.

Gli Oli Migliori per Friggere

In linea generale, per la frittura è meglio utilizzare olio di oliva, olio extravergine di oliva e olio di arachidi. Questi oli hanno un punto di fumo elevato e un'alta percentuale di grassi monoinsaturi, che li rendono più stabili e resistenti alle alte temperature.

Tuttavia, è importante considerare che anche l'olio extravergine di oliva può essere utilizzato per friggere, perché il suo punto di fumo è in media sufficientemente alto (circa 200°C). Per la frittura, è preferibile utilizzare l'olio di oliva non extravergine e raffinato (con un punto di fumo di 230°C), perché l'extravergine è più ricco di acidi grassi polinsaturi e sarebbe un peccato perderli esponendoli alle alte temperature.

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L'olio di oliva utilizzato per la frittura deve avere un basso grado di acidità (inferiore allo 0,8% per 100 grammi), perché un alto grado di acidità abbassa il punto di fumo.

Altri oli vegetali che possono essere utilizzati per friggere, se raffinati, sono l'olio di arachidi, l'olio di cocco, l'olio di girasole, l'olio di mais e l'olio di sesamo. Questi oli hanno un punto di fumo sufficientemente alto (230°C) da essere considerati adatti alla frittura. Se non sono raffinati, è meglio sostituirli con l'olio extravergine di oliva.

Per la cottura in padella, l'olio extravergine di oliva è un'ottima scelta, perché questa cottura non raggiunge temperature elevate. In questo caso, possono andar bene anche gli oli di mais, di cocco e di girasole non raffinati, perché il loro punto di fumo è di circa 160-180°C.

Ecco una tabella riassuntiva dei punti di fumo di alcuni oli alimentari:

Tipo di olioPunto di fumo (°C)
Olio di avocado (raffinato)270
Burro chiarificato250
Olio di arachidi (raffinato)232
Olio di cocco (raffinato)232
Olio di girasole (semiraffinato)232
Olio di sesamo (semiraffinato)232
Olio di mais (raffinato)230
Olio di oliva (raffinato)230
Olio di mandorle221
Olio extra vergine di oliva200
Olio di mais178
Olio di cocco177
Olio di sesamo177
Olio di girasole160
Olio di arachidi160
Burro150
Olio di lino107

Come Scegliere l'Olio Giusto: Leggere le Etichette

Per scegliere l'olio adatto per friggere, è importante controllare bene le etichette, dove si troveranno indicazioni utili. Le etichette forniscono informazioni dettagliate sui grassi presenti negli oli, sul punto di fumo e sul grado di raffinazione.

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Inoltre, è importante considerare il sapore dell'olio, perché alcuni oli possono condizionare più di altri il gusto della preparazione.

Precauzioni Utili per Friggere in Sicurezza

Oltre alla scelta dell'olio, è importante seguire alcune precauzioni per friggere in sicurezza e ottenere risultati ottimali:

  • Friggere tra i 160 e i 180 gradi. Questa è la temperatura ideale per ottenere una frittura dorata e croccante, senza bruciare gli alimenti e senza superare il punto di fumo dell'olio. È consigliabile utilizzare un termometro da cucina per monitorare la temperatura dell'olio.
  • Non eccedere con la panatura. Una panatura troppo spessa assorbe una grande quantità di olio, rendendo il fritto più grasso e meno digeribile.
  • Utilizzare una quantità adeguata di olio. Se l'olio è abbondante e molto caldo, la superficie dell'alimento si sigilla rapidamente, riducendo la quantità di olio che entra al suo interno. Se l'olio è poco, la temperatura si abbassa e l'alimento assorbe più olio, diventando più grasso e meno croccante.
  • Non riutilizzare l'olio. L'olio usato per friggere non deve essere riutilizzato, perché riduce il punto di fumo e aumenta la formazione di sostanze tossiche. È sbagliato anche aggiungere olio nuovo all'olio già utilizzato, perché il primo si degraderebbe più rapidamente.
  • Non cuocere a lungo. Più a lungo l'olio viene riscaldato, maggiore è la probabilità che si alteri e produca sostanze nocive.
  • Scolare bene gli alimenti. Dopo la frittura, è importante scolare bene gli alimenti su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
  • Conservare l'olio correttamente. L'olio deve essere conservato in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce e calore dirette.

Perché è Sbagliato Friggere in Poco Olio: L'Esempio delle Patatine Fritte

L'esempio delle patatine fritte illustra bene l'importanza di utilizzare una quantità adeguata di olio per friggere.

Se l'olio è abbondante e molto caldo, la patatina diventa dorata all'esterno, riducendo la quantità di olio che entra al suo interno. In questo modo, si ottiene una patatina meno grassa, dura all'esterno e morbida all'interno, perché l'acqua, trovando la crosta indurita, esce in minor misura.

Se invece l'olio è poco caldo oppure è in scarsa quantità, l'acqua che esce dalle patate riduce la temperatura, la patatina non diventa dorata e l'olio entra nel suo interno rendendola molto più grassa e tossica. Inoltre, dato che la temperatura dell'olio è più bassa, le patatine impiegano più tempo a rosolarsi, e l'olio viene riscaldato più a lungo, dando origine a un maggior numero di sostanze tossiche.

Frittura e Salute: Consigli per Ridurre i Rischi

La frittura non è da escludere categoricamente dalla nostra alimentazione, ma è importante consumarla con moderazione e seguire alcuni accorgimenti per ridurre i rischi per la salute:

  • Utilizzare oli adatti alla frittura. Come abbiamo visto, alcuni oli sono più stabili e resistenti alle alte temperature rispetto ad altri.
  • Controllare la temperatura dell'olio. È importante friggere alla temperatura giusta (tra i 160 e i 180 gradi) per evitare la formazione di sostanze nocive.
  • Non riutilizzare l'olio. L'olio usato per friggere non deve essere riutilizzato, perché si degrada e produce sostanze tossiche.
  • Scolare bene gli alimenti. Dopo la frittura, è importante scolare bene gli alimenti su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
  • Consumare la frittura con moderazione. La frittura è un metodo di cottura ricco di grassi, quindi è importante consumarla con moderazione, all'interno di una dieta equilibrata e varia.

Riciclare l'Olio Esausto: Un Gesto Importante per l'Ambiente

È fondamentale ricordare l'importanza di riciclare l'olio esausto, per un corretto smaltimento e riutilizzo, evitando gravi conseguenze dannose per l'ambiente. L'olio esausto può essere conferito in appositi contenitori, secondo le disposizioni del proprio comune.

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