I kumquat, meglio conosciuti come mandarini cinesi, sono piccoli agrumi dalla forma allungata. Si distinguono dai classici mandarini non solo per le dimensioni ridotte, ma anche per la sottigliezza della buccia. Originari della Cina e diffusi anche in Giappone, questi deliziosi frutti dal sapore delicato sono stati importanti in Europa a partire dal 1846 e da allora vengono coltivati con successo anche in Italia, in particolare in Liguria e in Sicilia.
La marmellata di mandarini cinesi, o kumquat, è un'insolita variazione della classica marmellata di mandarini, dal sapore particolare e decisamente gradevole. Preparare in casa la marmellata di kumquat è facile e offre un'ottima scorta di dolcezza per te e la tua famiglia.
Ingredienti e Preparazione
Ingredienti
Per preparare una deliziosa marmellata di mandarini cinesi senza zucchero, avrai bisogno dei seguenti ingredienti:
- 1 kg di mandarini cinesi (kumquat)
- 2 mele gialle mature
- 50 g di sciroppo d'acero (opzionale)
- 1 limone (succo e scorza)
La nonna preparava la marmellata di kumquat con queste dosi: 1 kg di mandarini, 1 kg di zucchero.
Preparazione
Ecco i passaggi da seguire per preparare la tua marmellata di mandarini cinesi:
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- Lava accuratamente i mandarini cinesi sotto l'acqua corrente, frizionando la buccia con le mani per rimuovere eventuali impurità.
- Trasferiscili all'interno di una ciotola capiente, coprili con acqua fredda e lasciali in ammollo per 12 ore. Questa operazione renderà le bucce sufficientemente tenere per essere incluse nella marmellata.
- Trascorso il tempo indicato, tagliali a metà in senso longitudinale ed elimina con la punta di un coltellino tutti i semi presenti all'interno. Dovrai avere la pazienza di eliminarli tutti, ma ne vale la pena!
- Sbuccia le mele, tagliale a cubetti grandi e frullatele nel boccale del Bimby per 20 secondi a Vel. 8.
- Taglia i mandarini a metà per eliminare i semi e inseriscili nel boccale con il succo di mezzo limone.
- Unisci i mandarini affettati a spicchi sottili e, se preferisci, anche lo sciroppo d'acero.
- Cuoci la marmellata per un'ora, 100° Vel. 1, dopodiché frullala per 6 secondi a Vel. 5 e prosegui la cottura per 20 minuti a Vel. 1 e temp. Varoma. In alternativa, puoi cuocere in una casseruola dal fondo spesso a fuoco molto dolce per 10 minuti, poi aggiungere zucchero, scorza e succo di limone e cuocere a fuoco dolce per 30 minuti.
- Versa la marmellata nei vasetti in vetro sterilizzati e ancora caldi, chiudili con i rispettivi coperchi e mettili a raffreddare capovolti, in modo tale che si crei l'effetto sottovuoto. Puoi sterilizzare i vasetti e i tappi seguendo una guida specifica. Alcuni eseguono un’ulteriore sanificazione a barattoli pieni e chiusi, seguendo essenzialmente la stessa procedura di prima.
Consigli Utili
- Prima di iniziare la preparazione, lava bene gli agrumi per rimuovere eventuali residui di sporco o pesticidi e lasciali in ammollo.
- Se vuoi che la tua marmellata abbia una consistenza più densa e uniforme, puoi aggiungere pectina durante la cottura.
- Cuoci i kumquat a fuoco lento per consentire loro di rilasciare i succhi naturali e ammorbidirsi gradualmente.
- Per una marmellata dal colore arancione (non scura) dovrete evitare di far caramellare lo zucchero, quindi mescolate spesso ed evitate di farla cuocere troppo.
- Verifica sempre che il sottovuoto si sia azionato assicurandoti che la valvolina al centro del barattolo sia piatta.
Marmellata di Mandarini Cinesi con il Bimby
Grazie al Bimby, realizzare questa e altre confetture è veramente facile. Segui i passaggi sopra indicati, adattando i tempi e le velocità al tuo modello di Bimby.
Conservazione
Una volta freddi, puoi conservare la marmellata di mandarini cinesi in conserva. Non acquistare barattoli qualsiasi, ma solo quelli che possono fare il sottovuoto. Anche lo stoccaggio deve essere fatto con cura. Pazienta un po’ e aspetta almeno 3 settimane prima di gustare la tua marmellata di mandarini cinesi.
Una volta aperto il vasetto di marmellata, occorre conservarlo in frigorifero e consumarlo entro qualche settimana. Puoi conservare questa marmellata, opportunamente travasata in vasetti di vetro sterilizzati e lasciati raffreddare a testa in giù per formare il vuoto, fino a 6 mesi.
Valori Nutrizionali e Benefici
Una porzione di marmellata di mandarini cinesi, circa un cucchiaio da tavola, apporta sulle 96 calorie. I kumquat sono agrumi dal gusto particolare, un contrasto dolce-acidulo molto spiccato. Come tutti gli agrumi, possiedono delle interessanti qualità nutrizionali, a fronte di un impatto calorico medio alto, visto che 100 grammi di mandarini cinesi apportano circa 71 calorie.
I mandarini cinesi hanno una spiccata azione antiossidante e contrastano la formazione dei radicali liberi. Rispetto a molte confetture classiche, la marmellata di kumquat porta con sé una parte dei vantaggi nutrizionali del frutto intero, perché nella ricetta tradizionale si utilizza anche la buccia. Il kumquat è naturalmente ricco di vitamina C, di fibre e di sali minerali come potassio, magnesio e calcio: una quota di questi nutrienti resiste alla cottura e contribuisce a rendere la marmellata più interessante dal punto di vista del benessere quotidiano.
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La presenza di oli essenziali nella scorza - in particolare limonene e pinene - è un altro punto di forza della marmellata di kumquat: sono proprio loro a dare profumo, freschezza e quella punta balsamica che pulisce il palato. Queste sostanze aromatiche sono citate in letteratura per possibili effetti antimicrobici e antinfiammatori. Grazie alla parte di fibre solubili e alla presenza della buccia, la marmellata di kumquat ha anche una buona capacità di dare sazietà e di modulare l’assorbimento degli zuccheri, soprattutto se consumata in porzioni corrette e in abbinamento a pane integrale, yogurt o formaggi freschi.
Come Gustare la Marmellata di Mandarini Cinesi
Puoi usare la confettura al mattino, per una colazione sana e genuina all’insegna del gusto, a merenda, oppure come spuntino di metà mattinata. Se cerchi un accostamento originale, prova a mangiarla assieme ai formaggi: il connubio di sapori che si creerà ti stupirà senz’altro.
La marmellata di kumquat è una di quelle conserve furbe che stanno benissimo a colazione, ma che danno il meglio quando si esce dalla solita fetta biscottata. La sua nota agrumata e leggermente amarognola la rende perfetta per farcire crostate dal gusto adulto, per lucidare torte di ricotta, per riempire biscotti di frolla con frutta secca. È ideale anche come “cuore” di un dolce al cucchiaio: basta stemperarla e usarla come base per una bavarese o per una cheesecake agrumata.
Sul fronte salato, la marmellata di kumquat lavora per contrasto: un cucchiaino accanto a un caprino, a una robiola o a un pecorino giovane crea un equilibrio di grasso e acidità molto piacevole. Può diventare anche una salsa veloce per carni bianche o per l’anatra: si allunga con poca acqua o vino bianco e si fa ridurre fino a ottenere una glassa profumata, lucidissima. Anche con il pesce dal sapore pieno (sgombro, salmone, tonno scottato) dà una spinta elegante.
Non va dimenticato l’uso “di servizio”: la marmellata di kumquat, scaldata con pochissima acqua, diventa una glassa immediata per lucidare frutta fresca, crostate e ciambelle. Il colore resta caldo, la brillantezza è naturale e il profumo d’agrume copre eventuali odori di uova o di burro. È il genere di conserva che in un laboratorio di pasticceria domestica non dovrebbe mancare, perché è versatile e riconoscibile.
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Origini e Curiosità
La marmellata di kumquat nasce dall’incontro tra una tradizione casalinga molto italiana - quella delle conserve d’inverno - e un frutto dal cuore asiatico, il kumquat, simbolo di prosperità e buona fortuna in Cina. Non è una confettura qualsiasi: il nome stesso del frutto, dal cantonese “arancia d’oro”, richiama colore, luce e abbondanza, elementi che ritroviamo nel vasetto una volta cotto. Portare in tavola una marmellata fatta con questo agrume significa quindi unire gesto domestico e fascino esotico, con un prodotto che resta familiare ma ha una storia più lunga del nostro cucchiaino.
Un dettaglio curioso è che il kumquat si mangia con tutta la buccia: questo fa sì che nella marmellata di kumquat entri anche la parte più aromatica e leggermente amaricante del frutto, la stessa che dà carattere alle marmellate di arance amare. Da qui il suo gusto particolare - agrumato, brillante, non stucchevole - che la rende ideale non solo a colazione ma anche per ricette più raffinate: crostate, frolle alle mandorle, abbinamenti con formaggi.
Quale Zucchero Utilizzare?
E’ la classica domanda che si pone chi si approccia per la prima volta alla preparazione di una qualsiasi marmellata, inclusa quella al kumquat. E’ ovvio, chi ha già affrontato prima d’ora la questione, sa quale zucchero utilizzare. Anche perché, se si escludono le eccezioni (e le ricette particolari) il tipo di zucchero rimane lo stesso da marmellata a marmellata.
Premesso che, in linea teorica, qualsiasi zucchero può andare bene, in quanto capace di innescare quei processi che stanno alla base della preparazione delle marmellata, alcune tipologie rendono meglio di altre. Per esempio, lo zucchero bianco è da preferire allo zucchero bruno di canna. Può sembrare strano, in quanto è proprio quest’ultimo a essere spacciato come alternativa salutistica. Infatti, lo zucchero è “bruno” perché contiene i residui della melassa, i quali lo rendono più buono ma anche più caratterizzato sotto il profilo gustativo. Un aspetto che può scontrarsi con il sapore, forte o blando, della frutta scelta. Dunque è meglio optare per una alternativa più asettica e neutra, come il normalissimo zucchero bianco.
Il Ruolo del Limone
La lista degli ingredienti della marmellata di mandarini cinesi comprende anche il succo di limone. Il succo di limone è necessario proprio perché la preparazione, in alternativa, sarebbe troppo dolce. Le marmellate si giocano sempre sull’equilibrio tra i vari sentori, dunque è necessario integrare un alimento acido per rendere il tutto più equilibrato. D’altronde, se notate, nelle marmellate industriale è sempre presente l’acido citrico. Per questa ricetta, come per tutte le marmellate fatte in casa, vi basterà aggiungere un po’ di succo di limone. Mi raccomando, non andate oltre le dosi consigliate, il rischio è di passare da un’eccessiva dolcezza a un’eccessiva acidità.
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