Mangiare Sushi: Rischi, Benefici e Consigli per un Consumo Sicuro

Il sushi, nelle sue innumerevoli varianti, è diventato uno dei piatti più popolari al mondo, amato e consumato da persone di tutte le età. Nel 2024, un italiano su cinque, soprattutto nella fascia d'età tra i 15 e i 24 anni, dichiara di mangiarlo abitualmente, ogni giorno o più volte alla settimana. Ma è davvero una scelta salutare? Quali sono i benefici nutrizionali e quali rischi possono derivare dal suo consumo?

Benefici Nutrizionali del Sushi

Il sushi, grazie all'abbinamento dei suoi ingredienti, può essere considerato un alimento nutrizionalmente equilibrato. Unisce i carboidrati del riso alle proteine del pesce e alle fibre dei vegetali come le alghe. Il pesce, in particolare salmone, tonno e trota, apporta acidi grassi Omega-3, noti per i loro effetti benefici sulla salute cardiovascolare e per le proprietà antinfiammatorie.

Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che, non venendo cotto, il sushi permette di evitare calorie aggiuntive derivanti dall'uso di oli o altri grassi in cottura. Tuttavia, per un pasto completo ed equilibrato, è consigliabile abbinare il sushi a una porzione di verdure, in modo da non eccedere con i carboidrati.

Rischi Associati al Consumo di Sushi

Nonostante i benefici, il consumo di sushi comporta anche dei rischi, principalmente legati alla qualità e alla preparazione del pesce crudo.

Anisakis e altri parassiti

Il rischio più noto è la contaminazione da Anisakis, un parassita che può causare problemi intestinali. Per prevenire questo rischio, è fondamentale che il pesce venga abbattuto, ovvero congelato a temperature molto basse per un determinato periodo di tempo. La legge italiana prevede che il pesce destinato al consumo crudo sia congelato per almeno 96 ore a -15°C, 24 ore a -20°C o 15 ore a -35°C.

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Oltre all'Anisakis, il pesce crudo può essere veicolo di altri batteri o parassiti, come la salmonella e la tenia.

Intossicazione da istamina (sindrome sgombroide)

Un altro rischio è l'intossicazione da istamina, detta anche sindrome sgombroide, che si verifica quando il pesce (soprattutto tonno, sgombro, sardine e aringhe) non viene conservato correttamente e si deteriora. L'eccessiva esposizione ad ammine biogene liberate dal metabolismo batterico durante i processi di putrefazione del pesce può causare una reazione tossica con sintomi come orticaria e problemi gastrointestinali.

Mercurio e altri metalli pesanti

Alcune specie di pesce, come il tonno e il pesce spada, possono contenere elevati livelli di mercurio e altri metalli tossici. Un consumo eccessivo di questi pesci può portare a intossicazioni con sintomi quali debolezza muscolare, difficoltà motorie e problemi alla vista. Le donne in gravidanza e in allattamento dovrebbero evitare il consumo di pesce che potrebbe contenere mercurio.

Salsa di soia

La salsa di soia, comunemente utilizzata per insaporire il sushi, può rappresentare un rischio per la salute a causa dell'elevato contenuto di sodio e glutammato. Il glutammato può causare cefalea in soggetti sensibili, mentre l'eccessivo consumo di sodio può contribuire all'ipertensione e alla ritenzione idrica. È consigliabile scegliere salse di soia di buona qualità, preferibilmente biologiche e a basso contenuto di sodio.

Riso e zuccheri

Il riso per sushi viene preparato con aceto di riso, zucchero e sale. L'aggiunta di zucchero aumenta l'apporto calorico del piatto. Otto roll di tonno piccante possono contenere fino a 15 grammi di zucchero aggiunto. Pertanto, è importante consumare il sushi con moderazione, soprattutto se si sta cercando di ridurre l'assunzione di zuccheri.

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Come Scegliere e Consumare Sushi in Modo Sicuro

Per ridurre al minimo i rischi associati al consumo di sushi, è importante seguire alcune semplici regole:

  • Scegliere ristoranti affidabili: Assicurarsi che il ristorante rispetti le norme igieniche e utilizzi pesce di qualità, adeguatamente abbattuto. Osservare l'area di preparazione, che deve essere pulita e con zone separate per la conservazione dei prodotti crudi e cotti.
  • Verificare la freschezza del pesce: Il pesce crudo deve apparire lucido, senza macchie o colori strani, inodore e compatto. Evitare di consumare pesce che presenta cattivo odore o colori sospetti.
  • Moderare le quantità: Consumare il sushi con moderazione, evitando di eccedere con le porzioni, soprattutto nei ristoranti "all you can eat".
  • Variare il tipo di pesce: Alternare il consumo di diverse specie di pesce per ridurre l'esposizione a eventuali contaminanti.
  • Prestare attenzione alla salsa di soia: Utilizzare la salsa di soia con moderazione, scegliendo prodotti di qualità e a basso contenuto di sodio.
  • Considerare il sushi fatto in casa: Preparare il sushi in casa può essere una valida alternativa per controllare la qualità degli ingredienti e le modalità di preparazione.

Sushi Fatto in Casa: Consigli per la Preparazione

Preparare il sushi in casa può essere un'ottima soluzione per controllare gli ingredienti e garantire la sicurezza del piatto. Ecco alcuni consigli:

  • Acquistare pesce fresco e di qualità: Rivolgersi a una pescheria di fiducia e assicurarsi che il pesce sia adatto al consumo crudo.
  • Abbattimento domestico: Se non si è sicuri della provenienza del pesce, è consigliabile congelarlo nel freezer domestico (a -20°C) per almeno 24 ore prima di consumarlo.
  • Utilizzare ingredienti freschi: Scegliere riso, alghe e verdure fresche e di buona qualità.
  • Seguire le norme igieniche: Lavare accuratamente le mani e gli utensili da cucina prima di preparare il sushi.
  • Optare per pesce cotto: Per chi non si sente sicuro a consumare pesce crudo, è possibile utilizzare pesce cotto al vapore o grigliato.

Sushi e Sashimi: Qual è la Differenza?

Sushi e sashimi sono due piatti tipici della cucina giapponese che vengono spesso confusi, ma presentano delle differenze fondamentali. Il sushi è composto da riso condito con aceto, zucchero e sale, accompagnato da altri ingredienti come pesce crudo, frutti di mare, verdure o uova. Il sashimi, invece, è costituito esclusivamente da pesce crudo tagliato a fette sottili.

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