Lo spaghetti western, noto anche come western all'italiana, rappresenta un genere cinematografico a sé stante che ha rivoluzionato il concetto classico del western americano. Nato in un periodo di crisi del cinema americano e di sviluppo del cinema italiano negli anni '60, questo genere ha saputo reinterpretare gli stilemi del western tradizionale con una chiave di lettura unica, fatta di violenza esplicita, antieroi cinici e ambientazioni inospitali.
Le Origini e l'Ascesa del Genere
Contrariamente a quanto si possa pensare, il primo western italiano fu Il terrore dell’Oklahoma del 1959 di Mario Amendola, come riportato da Wikipedia. Tuttavia, la maggior parte degli storici del cinema concorda nel far coincidere la nascita del genere con l'uscita di Per un pugno di dollari di Sergio Leone nel 1964. Questo film, ispirato a La sfida del samurai di Akira Kurosawa, segnò l'inizio di un nuovo corso per il western, aprendo la strada a una prolifica produzione di film che avrebbero ridefinito i canoni del genere.
L'espressione "spaghetti western" nacque negli Stati Uniti con una connotazione negativa, indicando film a basso costo girati in italiano che imitavano i western hollywoodiani. Nonostante questa iniziale diffidenza, il genere conquistò rapidamente il pubblico e, in alcuni casi, anche la critica.
Sergio Leone: Il Padre Fondatore
Sergio Leone è universalmente riconosciuto come il padre fondatore dello spaghetti western. I suoi film, caratterizzati da uno stile inconfondibile, hanno saputo creare un immaginario western unico, fatto di strade polverose, saloon, pistole e sceriffi con la stella. Tuttavia, a differenza dei western americani, nei film di Leone le motivazioni del vecchio West sono assenti, sostituite da un senso di vuoto e artificialità in cui i personaggi agiscono.
La cosiddetta "Trilogia del dollaro", composta da Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966), rappresenta l'apice della carriera di Leone e uno dei momenti più alti dello spaghetti western. Questi film, interpretati da un giovane Clint Eastwood, hanno ridefinito l'archetipo dell'eroe western, trasformandolo in un antieroe cinico e spietato, guidato principalmente dall'interesse economico.
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Caratteristiche Distintive dello Spaghetti Western
Lo spaghetti western si distingue dal western americano per una serie di caratteristiche distintive:
- Antieroi: I protagonisti non sono eroi senza macchia e senza paura, ma antieroi mossi da interessi personali, spesso cinici e senza scrupoli.
- Violenza Esplicita: La violenza è rappresentata in modo crudo e realistico, senza la retorica moralizzante tipica del western americano.
- Ambientazioni Inospitali: Le ambientazioni sono spesso desolate e inospitali, riflettendo il senso di vuoto e disillusione che pervade il genere.
- Musica Iconica: La colonna sonora, spesso composta da Ennio Morricone, è un elemento fondamentale del racconto, capace di anticipare l'azione e di creare un'atmosfera unica.
- Influenze non Americane: Registi come Leone si sono ispirati al cinema di Kurosawa piuttosto che a quello di Ford, portando una prospettiva diversa al genere.
- Assenza dei Nativi Americani: A differenza del western americano, lo spaghetti western raramente affronta il tema della guerra contro gli indiani, concentrandosi invece su conflitti tra banditi messicani e cacciatori di taglie.
Altri Maestri del Genere
Oltre a Sergio Leone, altri registi hanno contribuito a definire lo spaghetti western, tra cui:
- Sergio Corbucci: Con film come Django (1966) e Il grande silenzio (1968), Corbucci ha portato il genere verso territori più cupi e violenti, esplorando temi come la vendetta e la giustizia sommaria.
- Django, con Franco Nero protagonista, ha generato una miriade di imitazioni e seguiti apocrifi.
- Il grande silenzio, ambientato in un paesaggio innevato, è un western politico che ribalta le categorie classiche di buoni e cattivi.
- Sergio Sollima: Sollima ha diretto western politici come La resa dei conti (1967) e Faccia a faccia (1967), ambientati durante la rivoluzione messicana e caratterizzati da una forte critica sociale.
- Duccio Tessari: Tessari è noto per aver lanciato Giuliano Gemma con il film Una pistola per Ringo (1965), dando vita a una serie di western che mescolano azione e ironia.
Il Western Politico
Un filone importante all'interno dello spaghetti western è quello del western politico/storico, ambientato ai tempi della rivoluzione messicana, noto anche come "Zapata western". Film come Quién sabe? (1966) di Damiano Damiani e Tepepa (1968) di Giulio Petroni affrontano temi come la lotta di classe, lo sfruttamento e la giustizia sociale, offrendo una prospettiva critica sulla storia e sulla politica.
Il Declino e l'Eredità
Nonostante il grande successo tra gli anni '60 e '70, lo spaghetti western ha subito un declino a partire dalla metà degli anni '70. Tuttavia, il genere ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del cinema, influenzando numerosi registi e opere successive.
Quentin Tarantino è uno dei più grandi estimatori dello spaghetti western, omaggiando il genere in film come Django Unchained (2012) e The Hateful Eight (2015). La sua passione per il genere ha contribuito a far riscoprire e rivalutare lo spaghetti western, portandolo all'attenzione di un nuovo pubblico.
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