Cistalgan: Usi, Dosaggio, Avvertenze ed Effetti Collaterali

Cistalgan è un farmaco che combina due principi attivi: flavossato e propifenazone. È classificato come antispastico urinario e viene utilizzato specificamente per trattare la frequenza urinaria e l'incontinenza. Questo articolo esamina in dettaglio le indicazioni, la composizione, la posologia, le avvertenze, le interazioni e gli effetti collaterali di Cistalgan.

Composizione e Categoria Farmacoterapeutica

Cistalgan è disponibile in compresse rivestite. Ogni compressa contiene 200 mg di flavossato e 250 mg di propifenazone come principi attivi. Gli eccipienti includono carbossimetilamido, polivinilpirrolidone, cellulosa microcristallina, talco, magnesio stearato, gomma lacca, olio di ricino, gelatina, gomma arabica, silice precipitata, magnesio carbonato, titanio biossido, spermaceti e saccarosio. L'olio di ricino e il saccarosio sono eccipienti con effetti noti. Cistalgan rientra nella categoria farmacoterapeutica degli urologici.

Indicazioni Terapeutiche

Cistalgan è indicato per il trattamento di diversi sintomi e condizioni, tra cui:

  • Sintomi urinari: Disuria (difficoltà a urinare), urgenza urinaria, nicturia (bisogno di urinare frequentemente di notte), dolore sovrapubico e incontinenza.
  • Affezioni vescicali e prostatiche: Cistiti, cistalgie, prostatiti, uretriti, uretrocistiti e uretrotrigoniti.
  • Calcolosi renale e ureterale: Come coadiuvante nel trattamento analgesico-antispastico.
  • Disturbi post-operatori: Sequele di interventi chirurgici sulle basse vie urinarie.
  • Condizioni ginecologiche: Stati spastico-dolorosi delle vie genitali femminili, come algie pelviche, dismenorrea, ipertonia e discinesie uterine.
  • Disturbi urinari post-procedurali: Disturbi algico spastici urinari da cateterismo e da cistoscopia.

Controindicazioni

L'uso di Cistalgan è controindicato in presenza di diverse condizioni, tra cui:

  • Ostruzione pilorica o duodenale.
  • Lesioni intestinali ostruttive o ileo.
  • Acalasia.
  • Emorragie gastrointestinali.
  • Uropatie ostruttive scompensate delle basse vie urinarie.
  • Allergia ai pirazolonici.
  • Granulocitopenia.
  • Porfiria acuta intermittente.
  • Carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.

Posologia e Modo d'Uso

L'uso di Cistalgan è limitato agli adulti. La posologia abituale è di una compressa di Cistalgan due o tre volte al giorno. L'assunzione deve avvenire a stomaco pieno. È importante non superare le dosi e i tempi di terapia prescritti dal medico. Nei pazienti anziani, la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi.

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Avvertenze e Precauzioni

A causa del contenuto di propifenazone, l'uso di Cistalgan a dosi elevate e prolungate può causare fenomeni di ipersensibilità, che possono manifestarsi come modificazioni cutanee e mucose, riduzione del numero di leucociti nel sangue e, in rari casi, agranulocitosi. In caso di comparsa di insolite disestesie o modificazioni della cute o delle mucose, è necessario sospendere il trattamento e consultare il medico.

Durante il trattamento, può comparire una colorazione rossa delle urine, dovuta all'eliminazione di un metabolita innocuo dei derivati pirazolonici, l'acido rubazonico, che non ha carattere patologico. Si consiglia cautela nei pazienti con glaucoma, anche se il prodotto non svolge un'apprezzabile azione anticolinergica.

Cistalgan contiene saccarosio e olio di ricino. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. L'olio di ricino può causare disturbi gastrici e diarrea.

Interazioni Farmacologiche

I derivati pirazolonici possono accentuare gli effetti dell'alcool e interagire con la fenitoina, alcuni ipoglicemizzanti orali (tolbutamide, clorpropamide, acetoesamide) e anticoagulanti (warfarin). È importante informare il medico di tutti i farmaci che si stanno assumendo prima di iniziare il trattamento con Cistalgan.

Effetti Indesiderati

Occasionalmente, Cistalgan può causare nausea o vomito, che si riducono assumendo il prodotto a stomaco pieno, o leggera sonnolenza, che regredisce distanziando le somministrazioni. Altri effetti indesiderati possibili includono secchezza delle fauci, disturbi della vista o dell'accomodazione, aumento della tensione oculare, disuria, tachicardia e palpitazioni.

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A causa della presenza di propifenazone, sono possibili disturbi gastrointestinali, fenomeni di ipersensibilità a carico del sangue (leucopenia, raramente agranulocitosi) e fenomeni di ipersensibilità a carico della cute e delle mucose (eruzioni cutanee, ecc.), nonché, in rarissimi casi, fenomeni anafilattici.

È importante segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Gravidanza e Allattamento

Sebbene gli studi sugli animali non abbiano dimostrato effetti dannosi sul feto, si consiglia cautela durante la gravidanza, soprattutto nel primo trimestre. I derivati pirazolonici passano solo in minima quantità nel latte materno, ma è comunque consigliabile usare cautela durante l'allattamento.

Conservazione

Non sono necessarie particolari precauzioni per la conservazione di Cistalgan.

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