Ogni ristorante e ogni ristoratore è speciale a modo proprio, ma ne esistono alcuni che sono speciali più degli altri. Questo articolo celebra un piatto che è più di una semplice ricetta: è un viaggio nella storia, nella cultura e nei sapori della Sicilia, precisamente un omaggio ai suoi umili pescatori. Gli spaghetti alla Malavoglia, o pasta alla Marzamarota, sono un piatto che racconta la storia dei piccoli paesi di pescatori, resa immortale da Giovanni Verga nel suo romanzo "I Malavoglia".
Lina Campisi e la Taverna La Cialoma: Un'Anima di Passione
Nel cuore di Marzamemi, un borgo marinaro incantevole, si trova Taverna La Cialoma, un luogo dove la tradizione culinaria siciliana rivive grazie alla passione e alla dedizione di Lina Campisi. Lina, originaria di Marzamemi, dopo aver vissuto nel nord Italia, è ritornata nella sua terra natia per trasformare la sua passione per la cucina in un lavoro. Con il supporto del figlio e del marito hanno creato un’oasi di sapori autentici. Profonda conoscitrice del mare e dei suoi frutti, Lina sa riconoscere e trattare le materie prime con rispetto, offrendo ai visitatori piatti che raccontano la storia e la cultura del luogo. Basta scambiare qualche parola con Lina per essere travolti dal suo carisma e dalla passione con cui porta avanti la sua attività, supportata dai figli, cognati e nipoti. Ed è proprio Lina che ha condiviso con noi la sua ricetta del cuore: la pasta con le sarde, chiamata anche Pasta i Malavoglia o Pasta alla Marzamarota.
Un Piatto Autarchico: La Storia nel Piatto
La ricetta degli spaghetti dei Malavoglia somiglia molto a quella della pasta alle acciughe, una ricetta saporita, semplice da preparare e che racchiude tutto il sapore di mare. Per essere il piatto di modesti pescatori sembrerebbe un piatto mica tanto economico, ma se pensiamo alle abitudini ed al loro modo di vivere e lavorare ci si rende conto che è un piatto autarchico. Per chi abita nelle zone dei Malavoglia sia il Sale che l’Olio di Olivo è facile che siano di produzione propria, non è raro il caso che la gente si dedicasse alla pesca in estate e nei periodi di passo e all’agricoltura per il resto del tempo. Erano tempi in cui era vietato riposarsi, figuriamoci annoiarsi. L’aglio, il Prezzemolo e il Peperoncino venivano dall’orto, chi non ne aveva uno? Il Pane dal grano che chiunque era in grado di coltivarsi, quanto meno per uso di casa. Tanti sono gli scrittori che amano e hanno amato inserire cenni culinari, quando non vere e proprie ricette, anche Verga se ne è occupato, del resto la Cucina è parte integrante della Cultura di un popolo.
Ispirazione Letteraria: Un Omaggio a Verga
Questa ricetta è stata ispirata proprio a un tratto del famoso romanzo: “Ci piace immaginare il patriarca dei Malavoglia, a sera, seduto a tavola, circondato dai nipoti, nella casa del Nespolo, consumare una cena a base delle sue amate acciughe, croce e delizia di una esistenza trascorsa sul mare”. Chiudiamo per pochi secondi gli occhi ed immaginiamoci il patriarca dei Malavoglia, Padron ‘Ntoni, quando rientra a casa, seduto a tavola, circondato dai nipoti, nella casa del Nespolo, a deliziarsi con una cena a base delle sue adorate acciughe, croce e delizia di una esistenza trascorsa sul mare !!!
La Ricetta degli Spaghetti alla Malavoglia: Un Viaggio di Sapori
Cominciamo a preparare questi Spaghetti dei Malavoglia iniziando dal sugo saporito e pieno di condimento, come piace cucinare alle nostre amate nonne.
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Ingredienti:
- 500 gr di spaghetti (o maccheroni)
- 150 gr di pomodori pelati
- 100 gr di acciughe salate
- 50 gr di tonno
- 2 spicchi d'aglio
- 2 bicchieri di olio extravergine di oliva
- Prezzemolo fresco
- 100 gr di pane raffermo
- Sale
- Pepe
- Olive denocciolate (facoltative)
- Peperoncino (facoltativo)
Preparazione:
- Preparazione del Sugo: Nel frattempo in una padella fare scaldare qualche cucchiaiata di olio extravergine di oliva, aggiungere subito due spicchi di aglio schiacciati, il tonno a pezzi, le acciughe tagliate a pezzetti e anche le olive denocciolate. Soffriggete a fiamma bassa, lasciate che le Alici si disfino pian piano aiutandoli con una forchetta.
- Cottura del Pomodoro: Spellate i pomodori e aggiungeteli al soffritto. Lasciate cuocere a fiamma media per circa 20 minuti, il tempo di far venire a bollire l’acqua della pasta, se non usate l’induzione.
- Tostatura del Pane: Una preparazione a parte è il Pane Asciugato (clicca per altri suggerimenti), mi raccomando non fritto, Atturrato, cioè piuttosto tostato, come dicono in Sicilia. Si usa pane di qualche giorno, la crosta del pane va tolta, la Mollica lasciatela grossolana, la padella solo unta. Il pane, prima di passarlo in padella, mischiatelo abbondantemente con Aglio, Prezzemolo e Peperoncino tritati al massimo.
- Cottura della Pasta: Lessare la pasta in acqua salata. Scolate la pasta bene al dente.
- Mantecare la Pasta: Passatela in una zuppiera e conditela con la salsa di acciughe e la mollica di pane fritta. Amalgamate bene il tutto e servite. Lessare e scolare la pasta dopo 5' e continuare la cottura nella padella del sugo aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta. Nota: secondo me lo spaghetto grosso esalta i sapori mediterranei del piatto.
Consigli e Varianti: Un Tocco Personale
- Qualità degli Ingredienti: Non lesinate nella qualità del Tonno e delle Alici, sono l’unica cosa di un certo valore che userete.
- Tipo di Pasta: Abbiamo usato gli Spaghetti, forse la più classica delle paste e quella che più probabilmente si trovava nella bottega dove i Malavoglia potevano acquistarla. Ritengo però che questo sugo si adatti a tante altre paste lunghe o corte. É una ricetta saporita, semplice da preparare e che racchiude tutto il sapore del mare.
- Prezzemolo: Volendo, aggiungete pure qualche gambo di Prezzemolo all’intingolo iniziale.
- Piccante: Per chi ama i sapori decisi, un pizzico di peperoncino durante la preparazione del sugo può fare la differenza.
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