La cucina pugliese, con le sue radici profonde nella tradizione contadina e marinara, offre un ventaglio di sapori unici e inconfondibili. Tra le specialità che celebrano la convivialità e la gioia di stare a tavola, un posto d'onore spetta alle preparazioni fritte. Da Brindisi, cuore pulsante del Salento, a tutta la regione, l'arte del fritto si declina in mille varianti, ognuna con la sua storia e il suo segreto. Questo articolo è un viaggio alla scoperta di alcune di queste delizie, esplorandone le origini, gli ingredienti e i modi migliori per gustarle.
Pettole: Un Classico Intramontabile delle Feste
Le pettole rappresentano un'istituzione nella gastronomia pugliese, in particolare durante le festività natalizie. Queste deliziose palline di pasta lievitata, preparate con pochi e semplici ingredienti, incarnano la genuinità e la tradizione della cucina di una volta. Tipiche di diverse province pugliesi e di alcune zone della Basilicata, le pettole assumono nomi e significati diversi a seconda del luogo: a Lecce si preparano per San Martino, a Taranto per Santa Cecilia, a Brindisi il 7 e l'8 dicembre per l'Immacolata, mentre a Foggia sono immancabili per la vigilia di Natale.
La ricetta base delle pettole è incredibilmente semplice: farina, lievito di birra fresco e acqua. L'impasto, lavorato con cura e pazienza, deve lievitare per almeno due ore, in un ambiente tiepido, fino a raddoppiare il suo volume. Una volta lievitato, l'impasto viene fritto in abbondante olio caldo, fino a doratura. Il risultato sono delle palline soffici all'interno e croccanti all'esterno, da gustare calde per apprezzarne al meglio il contrasto di consistenze.
Le pettole si prestano a innumerevoli varianti, sia dolci che salate. Nella versione salata, l'impasto può essere arricchito con olive nere e verdi tagliate a rondelle, oppure con acciughe. Per una versione dolce, invece, si possono spolverare con zucchero a velo o intingerle nel miele.
Il segreto per ottenere delle pettole perfette risiede nella lavorazione dell'impasto. Questo deve essere fluido e omogeneo, ma non liquido, e va sollevato e sbattuto energicamente con le mani sul fondo del recipiente. Questo movimento favorisce l'incorporazione di aria e rende le pettole particolarmente soffici.
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Purcidduzzi: Dolci Fritti al Miele per un Finale Perfetto
Un altro gioiello della tradizione dolciaria pugliese sono i purcidduzzi, piccoli gnocchetti di pasta fritta immersi nel miele. Questi dolcetti, tipici del periodo natalizio, sono un vero e proprio simbolo di festa e convivialità.
La preparazione dei purcidduzzi richiede un po' di tempo e pazienza, ma il risultato è impagabile. L'impasto, a base di farina, olio extravergine di oliva (o un mix di olio extravergine e strutto), vino bianco, bicarbonato di sodio, sale e scorza di mandarino, viene lavorato fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Dopo un breve riposo, l'impasto viene trasformato in tanti piccoli cilindri, tagliati a pezzetti di circa un centimetro. Questi pezzetti vengono poi fritti in abbondante olio caldo, fino a doratura.
Una volta fritti, i purcidduzzi vengono scolati e immersi in una padella con miele, zucchero e un po' d'acqua. Vengono girati e rigirati nel miele fino a essere completamente ricoperti, quindi scolati e disposti su un piatto da portata.
I purcidduzzi sono un dolce ricco di sapore e profumo, perfetto per concludere un pasto festivo o per accompagnare un caffè. La loro consistenza croccante e il sapore dolce e aromatico del miele li rendono irresistibili.
Frittura di Pesce: Un Omaggio al Mare di Brindisi
Brindisi, città di mare, non può che celebrare il fritto con una generosa frittura di pesce fresco. Questa preparazione, semplice ma gustosa, esalta i sapori del mare e regala un'esperienza sensoriale unica.
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La frittura di pesce può essere composta da diverse varietà di pesce, a seconda della stagione e della disponibilità del mercato. Tra i pesci più utilizzati ci sono le alici, i calamaretti, i gamberi, le triglie e le seppie. Il pesce viene infarinato e fritto in abbondante olio caldo, fino a doratura.
Una buona frittura di pesce deve essere croccante, asciutta e non unta. Per ottenere questo risultato, è importante utilizzare olio di buona qualità e friggere il pesce in piccole quantità, per evitare di abbassare troppo la temperatura dell'olio.
La frittura di pesce si gusta al meglio calda, accompagnata da una spruzzata di limone e, magari, da un bicchiere di vino bianco fresco. È un piatto perfetto per un pranzo informale o per una cena tra amici, da condividere in allegria.
Ristoranti a Brindisi: Tra Tradizione e Innovazione
La scena gastronomica di Brindisi offre una vasta gamma di ristoranti dove poter gustare queste e altre specialità locali. Dai ristoranti più tradizionali, che propongono ricette tramandate di generazione in generazione, ai locali più innovativi, che reinterpretano i classici in chiave moderna, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Tuttavia, alcune recensioni di clienti riportano esperienze contrastanti. Alcuni lodano la freschezza del pesce, la ricchezza degli antipasti e la cordialità del personale, mentre altri lamentano un servizio inefficiente, piatti mal eseguiti e una qualità non sempre all'altezza delle aspettative. È quindi consigliabile informarsi bene prima di scegliere un ristorante, magari leggendo recensioni online o chiedendo consiglio a persone del posto.
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