Confetti Ricoperti di Zucchero o Cioccolato: Storia, Tradizioni e Curiosità

Introduzione

Il confetto, piccolo scrigno di dolcezza, racchiude in sé una storia millenaria e un profondo valore simbolico. Da semplice mandorla ricoperta di miele a prelibatezza declinata in mille gusti e colori, il confetto ha attraversato i secoli mantenendo intatto il suo legame con le celebrazioni e le tradizioni culturali. Questo articolo esplorerà le origini, l'evoluzione e il significato di questo dolce iconico, svelando curiosità e aneddoti che lo rendono un elemento imprescindibile delle nostre feste.

Le Antiche Origini: Dalla Persia all'Antica Roma

Le radici del confetto affondano in un passato lontano, precisamente nell'antica Persia, più di mille anni fa. In queste terre, si usava ricoprire mandorle e altri frutti secchi con il miele per creare dolcetti consumati durante le cerimonie o come portafortuna. Con l'espansione dell'Impero Romano, questa tradizione dolciaria si diffuse in tutto il Mediterraneo. I Romani, infatti, adottarono l'usanza di avvolgere mandorle e semi con una patina dolce, trasformandoli in simboli di prosperità e abbondanza. Durante i banchetti e le celebrazioni, questi antichi "confetti" venivano distribuiti per augurare fortuna e fertilità. Nell'antica Roma si cominciarono a vendere mandorle pelate “confettate”, cioè ricoperte di miele e farina. Il nome ‘confetto’ deriva infatti dal latino conficere, che significa completare, avvolgere.

Il Medioevo e l'Avvento dello Zucchero

Una svolta nella storia del confetto si ebbe con la diffusione dello zucchero in Europa, a partire dal Medioevo. Inizialmente considerato un bene di lusso, lo zucchero era utilizzato principalmente in due tipi di preparazioni: frutta conservata e piccole chicche medicinali, create dagli speziali (farmacisti) per rendere più gradevoli le medicine, spesso amare, soprattutto per i bambini.

Sulmona: Capitale Italiana del Confetto

Nel XIV secolo, Sulmona, in Abruzzo, divenne un centro di eccellenza per la produzione di confetti. Grazie all'abilità degli artigiani locali e all'innovazione dei primi "bassini" (antenati delle moderne macchine per la confettatura), Sulmona si affermò come punto di riferimento per questo dolce. Ancora oggi, Sulmona è rinomata per la sua tradizione confettiera e per la qualità dei suoi prodotti. I confetti, così come li conosciamo oggi, iniziarono ad essere prodotti in Italia solo alla fine del 1400, in quello che è tuttora il più famoso centro di produzione: la città di Sulmona.

Il Confetto: Un Simbolo Ricco di Significato

Oltre alla sua evoluzione come prodotto dolciario, il confetto ha acquisito nel tempo un forte valore simbolico, soprattutto in Italia. È associato a diverse fasi della vita: nascite, matrimoni, lauree, comunioni e battesimi. Il numero di confetti offerti, così come il loro colore, è spesso carico di significati simbolici.

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Matrimonio

Nei matrimoni, ad esempio, si usa offrire cinque confetti agli invitati, a simboleggiare salute, fertilità, longevità, felicità e ricchezza. Il numero totale di 5 confetti è un numero indivisibile, vuole simboleggiare il forte legame tra gli sposi. Si dice anche che la dolcezza del rivestimento, che copre il sapore leggermente amarognolo delle mandorle, rappresenti l’augurio di una vita equilibrata, che unisce la dolcezza della gioia all’amarezza delle sfide. La tradizione vuole che il confetto usato per il matrimonio sia bianco, ad indicare la purezza della sposa.

Battesimo

Nel battesimo i confetti invece saranno rosa per le bambine, ad indicare il colore del sangue e quindi la fertilità femminile, e azzurri per i maschietti ad indicare il colore del cielo e quindi la futura elevatezza morale.

Anniversari di Matrimonio

Per quanto riguarda il matrimonio, non tutti sanno che per secondo una vecchia tradizione, ogni anniversario c’è un diverso colore di confetto. Per i primi 25 anni la corona era d’argento, mentre con i 50 anni la corona era d’oro: da qui le famose nozze d’oro e d’argento. Naturalmente, anche il colore dei confetti segue questo tema, per cui si useranno confetti d’argento per festeggiare i 25 anni di matrimonio e confetti d’oro per il 50esimo anniversario.

Dall'Anima di Mandorla alle Mille Varianti Moderne

Se il confetto classico è composto da una mandorla ricoperta di zucchero, nel tempo la produzione si è evoluta, offrendo una gamma sempre più ampia di sapori e combinazioni. Oggi esistono confetti ripieni di cioccolato, liquori, creme al pistacchio o nocciole, e persino frutta secca esotica.

La Confettata: Un'Esplosione di Gusto e Colore

Dall’introduzione sul mercato di questi numerosissimi gusti nasce la tradizione della confettata. Non sono più gli sposi a girare per i tavoli e offrire i confetti agli ospiti ma viene allestito un vero e proprio buffet di degustazione dei diversi confetti. La confettata è diventata uno degli elementi più amati nelle celebrazioni di matrimoni. Il suo allestimento può variare molto a seconda delle tradizioni culturali. In Italia, la confettata è spesso un vero e proprio momento di festa, con un tavolo dedicato decorato con fiori, luci e dettagli eleganti. All’estero, invece, le tradizioni variano molto.

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Bomboniere: Un Ricordo Dolce e Prezioso

Più recentemente, invece, è nata l’usanza delle bomboniere, singoli sacchettini o scatoline che racchiudono i confetti da donare. Anche nelle bomboniere la tradizione ricopre un ruolo fondamentale: i confetti devono sempre essere dispari, a simboleggiare l’indivisibilità dell’unione. Nei matrimoni, oggi i confetti solitamente accompagnano la bomboniera, che viene regalata ai propri ospiti con una duplice valenza: da un lato come ricordo dell’evento e dall’altra come ringraziamento per la partecipazione a questo giorno speciale. Il termine bomboniera nasce proprio dall’usanza nel XVIII secolo di conservare questi dolcetti in una preziosa scatolina (Bombonnière, dal francese bon bon).

Scrivere la storia della bomboniera è sicuramente un compito non privo di fascino. Legata ad eventi felici della vita dell’uomo, essa fa parte di una tradizione la cui origine è ben difficile da determinare con esattezza. Il punto di avvio è il secolo XVIII, nel quale sembra che sia nata la consuetudine dell’uso della bomboniera, fino ad arrivare ai giorni nostri. La parola Bomboniera deriva dal francese “Bonbonnière”, termine con il quale si indicava una preziosa scatoletta che conteneva i tipici dolci dell’epoca, i bonbon per l’appunto. Era allora di gran moda tra gli uomini e le nobildonne delle coorti francesi portare sempre con sé questi preziosi contenitori da esibire con orgoglio e da cui attingere di tanto in tanto deliziosi dolcetti o sfiziosi confetti. Già a partire dal XV sec. in Italia si diffuse l’usanza dello scambio dei doni in occasione del fidanzamento. I futuri sposi e le rispettive famiglie si scambiavano preziose scatolette gioiello porta confetti. Il fidanzato donava inoltre alla propria donna una “coppa amatoria”. Si trattava di un piatto in ceramica che conteneva diversi confetti nuziali, un dono che nelle credenze popolari dell’epoca assicurava fecondità e prosperità per il futuro matrimoniale. Nel corso del XVIII sec. in Italia la bomboniera e i confetti diventarono simbolo caratterizzante il matrimonio, anche se resta ancora da chiarire se allora la bomboniera fosse donata agli sposi o dagli sposi. Oggi la bomboniera è l’espressione di stili cangianti, frutto di commistione di generi e di gusti legati alla creatività di chi le sceglie.

Curiosità e Aneddoti

  • Il confetto "terapeutico": Nel Medioevo, i confetti venivano utilizzati anche per scopi terapeutici, per addolcire sostanze medicamentose (erbe, spezie, semi) e renderle più gradevoli da ingerire.
  • Il lancio dei confetti: Il rito del lancio dei confetti all’uscita del corteo dalla chiesa veniva chiamato “sciarra”, ossia rissa, riferito ai ragazzi che dopo il lancio accorrevano a raccogliere i dolci creando confusione.
  • I "diavoloni": La petresciata poteva avvenire anche tra bande di ragazzi che, al posto dei coriandoli, si lanciavano per strada grossi confetti - detti diavoloni - della dimensione di palline da ping pong.
  • I confetti e il teatro: Dall’inizio del ‘700 fino alla fine del XIX secolo, agli attori prima di salire sul palco venivano offerti confetti rigorosamente bianchi, che si scambiavano poi tra loro per augurare/augurarsi una buona interpretazione.
  • Sogni e leggende: In Grecia si crede che se una donna nubile mette alcune mandorle ricoperte di zucchero sotto il cuscino prima di dormire, sognerà il futuro marito. Sempre in Grecia, gli sposi offrivano e offrono ai loro ospiti confetti, ispirati dal racconto di Demofonte, re di Atene, la cui moglie morì e si reincarnò in un mandorlo.

I Confetti Speciali di Pistoia

Sapevi che a Pistoia c’è un confetto speciale, tipico della tradizione locale che si produce da secoli. Si tratta di un confetto non convenzionale, a forma rotonda e con increspature esterne che ricordano un riccio. La cosa migliore per assaggiare questo confetto è farlo sciogliere lentamente in bocca fino ad arrivare al suo dolce ripieno. Gli ingredienti per dargli vita sono versati nella tipica “bassina” un recipiente di rame e poi ricoperti da un velo di zucchero bianco. È importante in questa fase prestare attenzione alla temperatura affinché il confetto non perda l’arricciatura. Nelle versioni più golose la sua anima è ripiena di nocciole, canditi, cioccolato o caffè. Per assaggiare i migliori dovrai andare da Bruno Corsini in Piazza San Francesco.

I Confetti Mucci: Un'Eccellenza Artigianale

Sono oltre 200 le varietà di confetti che producono artigianalmente i Mucci con ingredienti genuini e di ottima qualità. Dai classici confetti con cioccolato o mandorla o nocciola piemontese IGP a quelli di marzapane, con pasta di mandorle e ricoperti di zucchero e dipinti a mano uno a uno da una pittrice. E ancora confetti con la regina delle mandorle, la “Pizzuta di Avola” dall’inconfondibile fragranza e dai colori più svariati, bianco per festeggiare le nozze, rosso per la laurea, rosa e azzurri per le nascite, il verde per i fidanzamenti, il giallo per i 18 anni o per il secondo “sì”, l’argento e l’oro per i 25 e 50 anni di matrimonio. In occasione delle festività pasquali non potevano mancare uova colorate e confetti decorati a mano raffiguranti Castel Del Monte, pulcini, ovetti e campane. E ancora i dragées al cioccolato, dal classico croccante ai nuovissimi di frutta, dall’intrigante cioccolato al peperoncino al cocco, dalla menta rinfrescante, alla vivace liquirizia. I “Mon Amour” dal cuore tenero, i confetti ripieni di rosolio, di liquore, di caffè, di scorzette d’arancia candite o di rosolio. Tutti certificati e senza glutine, con coloranti dagli aromi naturali. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

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