La pizza, simbolo indiscusso della cucina italiana, vanta una storia ricca e affascinante, un viaggio attraverso secoli di tradizioni, cambiamenti e innovazioni. Dalle sue umili origini come cibo popolare, si è evoluta fino a diventare un fenomeno globale, amato e apprezzato in ogni angolo del mondo. Questo articolo esplora la storia della pizza, concentrandosi in particolare sulla pizza al pomodoro e mozzarella, ripercorrendo le sue origini, le leggende che la circondano e la sua evoluzione nel tempo.
Le Antiche Origini della Pizza
Le radici della pizza affondano in tempi antichi, con antenati che risalgono all'epoca dell'Antica Roma. Già allora, esistevano focacce schiacciate, simili a gallette, che venivano condite con erbe, spezie e olio d'oliva. Queste preparazioni, considerate cibo per i poveri, rappresentavano un modo semplice ed economico per sfamarsi. Gli antichi greci realizzavano pani schiacciati e variamente conditi chiamati pitta. Nell'Eneide di Virgilio, Enea e i suoi mettono il poco cibo che hanno su mense fatte di pane e, tormentati dalla fame, mangiano anche quelle. Un precursore della pizza odierna fu probabilmente una focaccia conosciuta dai romani come panis focacius, alla quale venivano poi aggiunti dei condimenti, come raffigurato in un affresco del I secolo d.C.
La Pizza a Napoli nel XVI Secolo
Nel XVI secolo, a Napoli, si diffuse una focaccia chiamata "pizza", considerata un piatto povero e cibo da strada. Questa pizza era molto diversa da quella che conosciamo oggi, essendo una semplice galletta condita con ingredienti poveri come aglio, olio e sale. Solo più tardi, la pizza fu considerata una vera e propria ricetta di cucina.
L'Introduzione del Pomodoro
Un punto di svolta nella storia della pizza fu l'introduzione del pomodoro, un ingrediente proveniente dalle Americhe. Inizialmente, il pomodoro non fu accolto con entusiasmo in Europa, ma gradualmente iniziò a essere utilizzato in cucina, soprattutto a Napoli. Vi è una leggenda legata alla creazione della "Marinara": si racconta che i pescatori di Napoli, passando lunghi periodi in mare, per sfamarsi velocemente, preparassero una semplice pizza condita con salsa di pomodoro, aglio, origano e olio d’oliva. Pare che la pizza Marinara sia stata inventata solo nella prima metà del Settecento.
La Nascita della Pizza Margherita
La pizza Margherita, simbolo dell'italianità, ha una storia avvolta nella leggenda. Nel 1889, in occasione della visita della regina Margherita di Savoia a Napoli, il pizzaiolo Raffaele Esposito creò tre pizze in suo onore: una con strutto, formaggio e basilico, una marinara e una con pomodoro, mozzarella e basilico, che richiamava i colori della bandiera italiana. La regina apprezzò particolarmente quest'ultima, e in suo onore fu chiamata "pizza Margherita". Va ricordato che negli anni Ottanta dell’Ottocento prenderà il via il costume di intitolare alcune preparazioni culinarie alla regina Margherita di Savoia, nota bongustaia: ci saranno la «Zuppa alla Regina Margherita», la «Pasta Margherita», la «Crema Margherita» e perfino la «Schiuma (mousse) di pernici alla Margherita» tra le altre, per cui l’intitolazione della pizza avrebbe un senso nel rispetto di questa tendenza.
Leggi anche: Authentic Gluten-Free Pizza
Nonostante la popolarità di questa storia, alcuni studiosi sostengono che la pizza con pomodoro e mozzarella esistesse già prima della visita della regina Margherita. Francesco De Bourcard, nel suo libro "Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti" (1858), descrive una pizza con mozzarella e pomodoro, suggerendo che fosse già un piatto conosciuto a Napoli.
La Pizza Napoletana: Un'Eccellenza Gastronomica
La pizza napoletana, con la sua crosta soffice e i suoi ingredienti semplici e genuini, è un'eccellenza gastronomica riconosciuta in tutto il mondo. Per ottenere la giusta consistenza e la qualità desiderata dell’impasto, è consigliato l’utilizzo di forni professionali che rispettino tutte le caratteristiche della cottura indicate nel disciplinare, riuscendo a rispettare la tradizione Napoletana garantendo performance perfette. La "Napoletana“, invece, è nota per la sua crosta soffice e per i tempi di lievitazione prolungati. Nel giugno del 1984 viene fondata l’Associazione Verace Pizza Napoletana, con il patrocinio della Camera di Commercio di Napoli. Direttore è Antonio Pace di Ciro a Santa Brigida che, avvalendosi per la codificazione delle regole dell’aiuto e dell’esperienza dei vecchi maestri pizzaioli napoletani, decide di stendere le regole precise per la preparazione e la lavorazione delle pizze “veraci”. L’associazione arriva a contare circa 500 soci sparsi in tutto il mondo e nel 1997 stende il disciplinare STG - Specialità Tradizionale Garantita della Comunità Europea - con regolamento attuativo, per la difesa e la valorizzazione della pizza, prodotta e lavorata secondo le antiche tradizioni e usanze napoletane, che viene approvato dall’Unione Europea nel 2010.
La Pizza nel Mondo
Nel corso del XX secolo, la pizza ha conquistato il mondo, diventando uno dei piatti più popolari e diffusi. Inizialmente frequentate esclusivamente da comunità italiane, desiderosi di gustare i sapori autentici della loro terra d’origine per sentirsi a casa. La popolarità della pizza oltre Oceano esplose grazie ai soldati americani che avevano ricevuto in Italia durante la Guerra. Questo anche perchè si adattava perfettamente allo stile di vita veloce e al boom della cultura del “mangiare fuori”, che si stava sviluppando negli Stati Uniti. Questa fase di commercializzazione ha anche spianato la strada verso l’innovazione. L’impatto di quegli anni è ancora molto evidente oggi. La spinta al successo e alla diffusione della pizza avviene soprattutto nel secondo Dopoguerra, con l’arrivo dell’olio di semi portato dagli Americani che prese il posto dello strutto. Le truppe alleate di stanza in Italia scoprono la pizza insieme ad altre delizie italiane e se ne innamorano, cosa che spinge molti napoletani a emigrare negli USA in cerca di fortuna. Negli Stati Uniti la pizza ebbe tanto successo che gli americani si convinsero di averla inventata loro, al punto che nel maggio del 1991 la corte municipale di San Francisco stabilì una volta per tutte la paternità italiana della pizza, attorno al Mille Avanti Cristo con il nome latino di picea. La versione americana della pizza, anche se ha ascendenze napoletane, è completamente diversa per la grandezza, per il gran numero di improbabili ingredienti come “pepperoni”, ananas, etc.) e soprattutto di gusto. La pizza si è adattata ai gusti e alle tradizioni locali, dando vita a numerose varianti, ma mantenendo sempre il suo fascino e la sua identità.
La Pizza Oggi: Un Piatto Amato da Tutti
Oggi, la pizza è uno dei cibi preferiti dagli italiani, un simbolo di convivialità e di piacere. Cari Insideater, non pensiamo che fareste fatica a crederci se vi dicessimo che quasi il 90% degli italiani mangia la pizza almeno una volta a settimana. Ma sapete che addirittura il 40% la mangia due volte a settimana e il 16% anche tre volte a settimana? Sono numeri che non possono sorprendere. Stiamo parlando di uno dei cibi preferiti in Italia, del comfort food per eccellenza, del simbolo delle serate in compagnia, in famiglia o tra amici. Chiunque, dovendo organizzare una serata leggera e spensierata, pensa subito alla pizzeria da scegliere, in base alla tipologia di pizza che preferisce, perchè in Italia ne esistono tantissimi tipi.Ma non finisce qui, perché la pizza è anche uno degli alimenti più preparati a casa. Negli ultimi anni questa abitudine è esplosa, facendo cimentare nell’arte dell’impasto anche chi prima di allora non aveva mai pensato di mettere le mani in pasta. Tanti italiani hanno deciso di seguire video ricette online per imparare a fare bene la pizza a casa. Possiamo dire che la pizza fa parte della nostra cultura e difficilmente potrà essere altrimenti in futuro. Certo i modi di fare la pizza cambieranno, anzi stanno già cambiando in meglio, perché lo studio delle materie prime ci sta insegnando a preparare impasti migliori, sempre più digeribili e saporiti.
Che si tratti di una semplice Margherita o di una pizza più elaborata, la pizza rimane un simbolo della cultura italiana, un piatto che unisce le persone e che porta gioia e allegria.
Leggi anche: Pizza Senza Lievito: Ricetta e Calorie
Ricetta della Pizza al Pomodoro e Mozzarella
Ecco una semplice ricetta per preparare una deliziosa pizza al pomodoro e mozzarella a casa:
Ingredienti:
- Per l'impasto:
- 500 g di farina 00
- 300 ml di acqua tiepida
- 10 g di lievito di birra fresco
- 10 g di sale
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- Per il condimento:
- 400 g di passata di pomodoro
- 250 g di mozzarella fior di latte
- Basilico fresco
- Olio extravergine d'oliva
- Sale
- Origano
Preparazione:
- Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida.
- In una ciotola, versare la farina e aggiungere l'acqua con il lievito. Iniziare a impastare.
- Aggiungere il sale e l'olio e continuare a impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
- Formare una palla e metterla a lievitare in una ciotola coperta per almeno 2 ore, o fino al raddoppio del volume.
- Stendere l'impasto su una teglia leggermente oliata.
- Condire con la passata di pomodoro, un filo d'olio, sale e origano.
- Infornare in forno preriscaldato a 220°C per circa 15 minuti.
- Aggiungere la mozzarella a cubetti e cuocere per altri 5 minuti, o fino a quando la mozzarella sarà fusa e dorata.
- Guarnire con basilico fresco e servire calda.
Leggi anche: La tradizione di Mondo Pizza
tags: #pizza #al #pomodoro #e #mozzarella