Pasta Madre Senza Lievito: Ricetta, Vantaggi e Utilizzo

L'arte della panificazione casalinga sta vivendo una rinascita, e al centro di questa tendenza troviamo un ingrediente antico e affascinante: la pasta madre. Questo articolo esplora la pasta madre essiccata senza lievito, una soluzione pratica per chi desidera i benefici del lievito madre senza le lunghe attese e le complesse procedure di mantenimento.

Cos'è la Pasta Madre Essiccata Senza Lievito?

La pasta madre essiccata senza lievito è, in sostanza, pasta madre tradizionale che è stata disidratata per prolungarne la conservazione. Questo processo la rende più semplice da usare e da stoccare, eliminando la necessità di rinfreschi quotidiani. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra la pasta madre essiccata "pura" e quella arricchita con lievito di birra. Quest'ultima, pur offrendo risultati più rapidi, non possiede tutte le caratteristiche e i benefici della pasta madre autentica.

Differenze Chiave tra Pasta Madre Essiccata e Lievito di Birra

Mentre il lievito di birra offre una lievitazione rapida e prevedibile, la pasta madre essiccata senza lievito promette molto di più: un sapore più complesso e profondo, una migliore digeribilità e una maggiore conservabilità del prodotto finito. La pasta madre, grazie alla sua complessa flora batterica, agisce non solo come agente lievitante, ma anche come miglioratore naturale dell'impasto.

Vantaggi dell'Utilizzo della Pasta Madre Essiccata Senza Lievito

  • Comodità: Non richiede rinfreschi e si conserva a lungo.
  • Sapore: Conferisce un aroma e un sapore unici al pane e ai dolci.
  • Digeribilità: Rende i prodotti più digeribili grazie alla predigestione degli amidi.
  • Conservabilità: Aumenta la shelf life del pane e dei dolci.

Come Utilizzare la Pasta Madre Essiccata Senza Lievito

L'utilizzo della pasta madre essiccata senza lievito è relativamente semplice, ma richiede alcune accortezze per ottenere risultati ottimali. Ecco una guida passo passo:

Fase 1: Re-idratazione

La prima fase consiste nella re-idratazione della pasta madre. Sciogli la quantità di pasta madre essiccata indicata nella ricetta in acqua tiepida (circa 30-35°C). Lascia riposare per circa 15-20 minuti, finché non si forma una sorta di "pappetta".

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Fase 2: Preparazione dell'Impasto

Aggiungi la pasta madre re-idratata alla farina e agli altri ingredienti della ricetta. Impasta energicamente per almeno 10-15 minuti, fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.

Fase 3: Lievitazione

La lievitazione con pasta madre essiccata senza lievito richiede più tempo rispetto al lievito di birra. Lascia lievitare l'impasto in un luogo caldo (circa 25-28°C) per almeno 6-8 ore, o fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume. In alternativa, puoi optare per una lievitazione più lenta in frigorifero (4-5°C) per 12-24 ore.

Fase 4: Cottura

Preriscalda il forno alla temperatura indicata nella ricetta. Inforna il pane o il dolce e cuoci per il tempo necessario, finché non sarà dorato e cotto a puntino.

Consigli Utili per un Utilizzo Ottimale

  • Qualità della Farina: Utilizza farine di alta qualità, preferibilmente biologiche e macinate a pietra.
  • Temperatura dell'Acqua: La temperatura dell'acqua è fondamentale per la re-idratazione della pasta madre. Evita acqua troppo calda o troppo fredda.
  • Tempo di Lievitazione: Sii paziente! La lievitazione con pasta madre richiede tempo, ma il risultato finale ne vale la pena.
  • Idratazione dell'Impasto: La pasta madre tende ad assorbire molta acqua. Potrebbe essere necessario aumentare l'idratazione dell'impasto rispetto alle ricette tradizionali.
  • Rinfreschi: Anche se si tratta di pasta madre essiccata, un piccolo "rinfresco" prima dell'utilizzo (mescolando la pasta madre re-idratata con un po' di farina e acqua e lasciando riposare per qualche ora) può aiutare a ravvivare la sua attività.

Ricette con Pasta Madre Essiccata Senza Lievito

La pasta madre essiccata senza lievito può essere utilizzata in una vasta gamma di ricette, dal pane ai dolci. Ecco alcune idee:

  • Pane Casereccio con Pasta Madre Essiccata: Un classico intramontabile, perfetto per sperimentare il sapore unico della pasta madre.
  • Pizza con Pasta Madre Essiccata: Una pizza più digeribile e saporita, con un impasto leggero e alveolato.
  • Panettone e Pandoro con Pasta Madre Essiccata: I grandi lievitati delle feste, realizzati con la pazienza e la maestria della pasta madre.
  • Focaccia con Pasta Madre Essiccata: Una focaccia soffice e profumata, ideale per la colazione o la merenda.

Dove Acquistare Pasta Madre Essiccata Senza Lievito

La pasta madre essiccata senza lievito è disponibile in negozi specializzati in prodotti biologici, panifici artigianali e online. Assicurati di leggere attentamente l'etichetta per verificare che non contenga lievito di birra aggiunto.

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Approfondimenti: La Scienza Dietro la Pasta Madre

La pasta madre non è semplicemente un agente lievitante; è un vero e proprio ecosistema di lieviti e batteri lattici che lavorano in sinergia per trasformare l'impasto. I batteri lattici producono acido lattico e acido acetico, che conferiscono al pane il suo caratteristico sapore acidulo e ne migliorano la conservabilità. Inoltre, la predigestione degli amidi da parte degli enzimi presenti nella pasta madre rende il pane più digeribile e nutriente.

La Pasta Madre e il Microbiota Intestinale

Recenti studi hanno dimostrato che il consumo di pane a base di pasta madre può avere effetti benefici sul microbiota intestinale. I batteri lattici presenti nella pasta madre possono contribuire a modulare la composizione del microbiota, favorendo la crescita di batteri benefici e contrastando la proliferazione di batteri patogeni. Questo può tradursi in un miglioramento della salute intestinale e del sistema immunitario.

Oltre il Pane: Altre Applicazioni della Pasta Madre Essiccata

Oltre al pane, la pasta madre essiccata può essere utilizzata per preparare una vasta gamma di prodotti da forno, come pizza, focaccia, grissini, crackers, biscotti e dolci. La sua versatilità la rende un ingrediente prezioso per chi ama sperimentare in cucina e creare ricette uniche e originali.

Un Viaggio nel Tempo: La Storia della Pasta Madre

La pasta madre è uno dei metodi di lievitazione più antichi del mondo. Le prime testimonianze del suo utilizzo risalgono all'antico Egitto, circa 4000 anni fa. Nel corso dei secoli, la pasta madre è stata tramandata di generazione in generazione, diventando un simbolo della tradizione e della cultura culinaria di molti paesi.

Conversione del Lievito Madre Solido in Liquido (Li.Co.Li.)

Sapete perchè conviene convertire la pasta madre in Lievito madre Liquido? Scopri come si fa!

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Avete un panetto di pasta madre ma non avete voglia di rinfrescarlo ogni 2-3 giorni? Beh la soluzione migliore per conservare il lievito madre senza dover prestare troppe cure è quello di convertirlo in Lievito Madre Liquido!

Questo infatti si può conservare in frigo senza continui rinfreschi e può durare fino a 30 giorni.

Inoltre i rinfreschi del lievito madre liquido sono, oltre che meno frequenti, più agevoli. Qui non c’è bisogno di rimpastare tutto. Basta avere una piccola frusta elettrica, aggiungere l’acqua e la farina enecessaria e mixare tutto direttamente dentro il barattolo.

L’odore che ha inoltre è meno acido e questo si trasferisce anche ai vostri lievitati che avranno un odore meno acido e più profumato. Ma non è finita qui, gli impasti preparati con il lievito madre liquido sono più tenaci e lievitano in molto meno tempo.

Ma come si può convertire il lievito madre solido in liquido? Molto semplice, basta seguire pochi e semplici passaggi. La conversione necessita in ogni suo step di qualche ora di lievitazione che può variare. In pratica, bisogna passare da un 50% di idratazione a un 100% e questa trasformazione deve avvenire per step.

  1. Prendete 100 g di pasta madre e impastateli con 100 g di farina e 60 g d’acqua. Una volta ottenuto un panetto omogeneo lasciatelo lievitare per 4-8 ore a temperatura ambiente(18°-22°). Trascorse 8 ore avremo un lievito idratato al 60%.
  2. Per arrivare a un’idratazione al 70% ripetete lo stesso passaggio, aggiungendo però 70 g d’acqua anzichè 60 gr. Fate lievitare il tutto per altre 4-8 ore a temperatura ambiente.

L’ideale in questo procedimento è provvedere all’idratazione subito dopo trascorse 4-8 ore di lievitazione e riposo. Naturalmente non vi possiamo chiedere di svegliarvi la notte a impastare. Se al termine delle 8 ore non avete modo di rimettere le mani in pasta potete riporre il vostro lievito in frigorifero e riprendere quando preferite, comunque il prima possibile!

  1. E’ il momento di raggiungere l’80% di idratazione. Stesso discorso dei precedenti passaggi: stavolta dovrete aggiungere 80 gr di acqua.
  2. Aggiungendo nel quarto passaggio 90 gr di acqua l’idratazione arriverà al 90%. Riposo, lievitazione e siete pronti per il passaggio finale.
  3. A questo punto la consistenza del vostro lievito è cremosa. Dunque non dovrete impastare, vi basterà una frusta con cui mescoerete 100g di lievito 100 gr di farina e 100 gr di acqua.

Consigli Utili e Precauzioni

  • La Farina: La farina dovrebbe essere biologica perché agenti chimici e pesticidi, usati per far crescere il grano, sono nemici dei lieviti e potrebbero rendere vani i vostri sforzi (soprattutto nel momento fragile e delicato della nascita). Se ne trovate una macinata a pietra è ancora meglio perché è quasi sempre biologica (o equivalente). Le farine macinate a pietra hanno un’attività enzimatica più elevata, sono più nutrienti e apportano maggiore quantità di fibre. Ovviamente le farine integrali hanno maggiori nutrienti. Quindi diciamo che la farina perfetta per iniziare un lievito madre è: integrale, bio e macinata a pietra! So che è difficile trovarne una che abbia tutte queste caratteristiche.
  • L’acqua: Quando si ha a che fare con esserini viventi così fragili anche il cloro dell’acqua di rubinetto può essere fatale. Quindi se usate acqua di rubinetto lasciatela sul tavolo della cucina per una mezz’oretta (prima di usarla) così da far evaporare il cloro. Altrimenti usate acqua in bottiglia (anche sei io preferisco l’acqua del rubinetto).
  • Pulizia: Fate particolare attenzione a quando fate le pulizie: i neo-lieviti sono particolarmente sensibili ai detersivi. Uno spruzzata di sapone di marsiglia o di candeggina in cucina può rovinare il lavoro di 10 giorni.
  • Conservazione: La pasta madre va conservata chiusa in un sacchetto (io mi trovo bene con i sacchetti gelo), svuotato il più possibile dell’aria, in frigorifero.

Come Fare il Lievito Madre (Metodo Alternativo)

Ci sono diverse scuole di pensiero su come farlo e rinfrescarlo, io oggi voglio parlarvi della mia esperienza e di quante soddisfazioni riesce a darmi.

Il lievito madre è un semplice impasto di farina e acqua ben dosate, le quali vengono lasciate fermentare con del miele o un’altro ingrediente che attivi la fermentazione. A differenza del lievito di birra è un organismo vivo, infatti va accudito, nutrito con regolarità e pazienza. Questo farà in modo che sviluppi fermenti lattici e batteri buoni, creando un lievitato più digeribile e fragrante.

Se iniziate a fare il lievito madre, dovete avere pazienza, soprattutto nella fase della preparazione e seguire tutti i rinfreschi con regolarità. La cosa migliore, sarebbe quella di farlo diventare forte e utilizzarlo dopo 30 giorni; tuttavia se non riuscite ad aspettare così tanto, potete adoperarlo dopo 15 giorni.

Ingredienti

  • 200 g Farina 0
  • 100 ml Acqua
  • 1 cucchiaino Miele

Preparazione

  1. Mettete nella ciotola, la farina, l’acqua e il cucchiaino di miele.
  2. Impastate con le mani, fino ad ottenere un panetto liscio.
  3. Ponete l’impasto dentro il barattolo e coprite con una garza o un telo di cotone.
  4. Lasciate riposare a temperatura ambiente lontano da spifferi per 48 ore
  5. Trascorse le 48 ore fate il rinfresco con: 200 g Farina, 100 ml acqua
  6. Riprendete il vostro impasto e prelevatene 200 g. cercate di prendere il cuore dell’impasto.
  7. Ora unite la farina e l’acqua, impastate e mettete di nuovo l’impasto nel barattolo.
  8. Coprite e ponete a riposare per altre 48 ore.
  9. Continuate a fare questi rinfreschi per almeno 15 giorni consecutivi.
  10. Ora il vostro impasto ha acquistato forza ed è diventato lievito. Come ho scritto sopra, se potete continuare i rinfreschi giornalieri per altre 2 settimane è ancora meglio.
  11. Una volta che iniziate ad utilizzare il lievito per la panificazione, potete conservarlo in frigo e rinfrescarlo ogni 4/5 giorni. Se al contrario, desiderate tenerlo fuori i rinfreschi andranno fatti tutti i giorni.

Il lievito madre essendo un organismo vivente cresce sempre, il vostro rinfresco ogni qualvolta andrà fatto: Lievito+Farina nella stessa proporzione e metà di acqua:

  • 100 g di lievito
  • 100 g di Farina
  • 50 ml di acqua

L’esubero dell’impasto che ci sarà ad ogni rinfresco, potrà essere utilizzato per tante ricette, altrimenti andrà gettato. Ad ogni nuovo rinfresco il barattolo va pulito dai precedenti residui, solo con acqua calda, senza detersivo.

Conservazione

  • Congelamento: Il lievito madre va rinfrescato ogni settimana, altrimenti muore. Se capita di non utilizzarlo per un periodo, magari in estate estate, può anche essere congelato per un mese. Prima del congelamento, dovete rinfrescarlo e poi metterlo dentro un sacchetto alimentare da freezer. Al momento dello scongelamento, basta lasciarlo a temperatura ambiente. Dopo aver scongelato, fate sempre il rinfresco e lasciatelo per circa 8/12 ore a temperatura ambiente, dopo ponetelo di nuovo in frigo.
  • Frigorifero: Se conservate il lievito madre in frigo, prima di rinfrescarlo tenetelo per almeno 2 ore a temperatura ambiente, una volta rinfrescato mettetelo in frigo dopo circa un’oretta.

Quali farine utilizzare per rinfrescare il lievito?

Io, nei vari rinfreschi non utilizzo mai la stessa farina, ma alterno tra la 0, 1, l’integrale e quella di grano duro. Cerco di non rinfrescare mai con la farina 00, ma se al momento del rinfresco può capitare di non trovarsi altro in casa, va bene ugualmente. Alcune volte l’impasto può risultare più appiccicoso, dipende anche dalla farina che utilizzate. Dopo il rinfresco, prima di metterlo nel frigo, ungete il barattolo con un filo d’olio extra vergine o un po’ di farina.

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