Migliori Ristoranti di Sushi a Gallipoli: Recensioni e Alternative Gastronomiche

Gallipoli, perla del Salento, offre ai suoi visitatori un'esperienza a 360 gradi: gite in barca, immersioni, sport acquatici, relax al sole e, naturalmente, un'esplosione di sapori a tavola. Sebbene la cucina tradizionale gallipolina sia un trionfo di pesce fresco e crostacei, con specialità come il gambero viola (da gustare anche crudo), le aragoste e la zuppa di pesce, negli ultimi anni si è assistito a una crescente richiesta di cucine internazionali, tra cui il sushi. Questo articolo esplora le opzioni per gustare dell'ottimo sushi a Gallipoli, analizzando recensioni e proponendo valide alternative gastronomiche per soddisfare ogni palato.

Dove gustare il sushi a Gallipoli: tra ristoranti specializzati e proposte innovative

La ricerca del "miglior sushi a Gallipoli" conduce spesso a ristoranti che, pur non essendo esclusivamente giapponesi, offrono rivisitazioni creative e fusion della cucina nipponica, affiancandole a piatti della tradizione locale.

Alternative alla cucina giapponese: un trionfo di sapori locali

Oltre al sushi, Gallipoli offre un'ampia gamma di opzioni gastronomiche che celebrano i sapori del mare e della terra. Ecco alcuni locali degni di nota:

  • AMU Fish Restaurant & Store: Situato sul giro delle antiche mura con una vista mare spettacolare, questo ristorante è ideale per spuntini, aperitivi e pasti informali. Il pesce è il protagonista, con crudi come il gambero viola di Gallipoli, tagliatelle di seppia e tartare di tonno. Da provare anche le linguine con gambero viola e i fusilloni con ragù di pesce.

  • Il Chiosco: Riconosciuto come il miglior street food della città, offre panini imbottiti con una varietà di ingredienti freschi e saporiti, tra cui hamburger, salsicce, porchetta, salumi, formaggi e verdure.

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Tra i vicoli del centro storico, nei pressi della Basilica di Sant’Agata, un portoncino introduce in questo locale con spazio all’aperto e all’interno tavoli in legno colorato apparecchiati con semplicità. La stessa semplicità si ritrova nei piatti, preparati con ingredienti genuini e ben eseguiti. La proposta cambia spesso, in accordo con mercato e stagionalità. Si va dal pane di Altamura tostato con burrata alici e bietola agli gnocchi fatti in casa con crema di zucca, parmigiano e guanciale croccante; dalla zuppa di pesce alle orecchiette al sugo di mare; dal sauté di cozze al polpo in pignata.

Il giovane pizzaiolo partenopeo Michel Greco ha portato un po’ di profumi, sapori e tradizioni della sua terra a Gallipoli aprendo questo locale salito in breve tempo ai vertici della classifica delle pizzerie cittadine. Farine selezionate, lunga lievitazione, qualità dei topping e cottura millimetrica rendono i dischi davvero speciali. Tante le opzioni, dalle varianti della Margherita alle “carretta” (a ruota), dalle fritte alle vegan e alle “crunchy”. Fra tutte citiamo la Ferrara, con fiordilatte, ‘nduja, salsiccia di Norcia, canestrato foggiano e crema di friarielli. Da bere cocktail, birre artigianali e vini regionali. Durante la settimana apre alle 18 per l’ora dell’aperitivo e chiude intorno alle 22.30, il sabato e la domenica fa solo servizio pranzo.

Ad aprire le danze la tipica puccia ben farcita, da accompagnare con un cocktail ben fatto, altrimenti ci sono piatti gustosi basati su pesce fresco e prodotti dell’azienda agricola di proprietà. Crudi del giorno, polpette di polpo, insalata di mare, scrigni (pasta fresca) di burrata al sugo di scampi, orecchiette alle cime di rapa, baccalà in pastella su salsa di avocado e lime, fino a chiudere con il tortino di cioccolato.

Recentissima apertura (maggio 2024) per questa insegna - una sorta di raddoppio nel solco di quella già esistente a Lecce città -, con uno splendido giardino fronte mare poggiato sulle pedane e interni di moderno design con luminose vetrate, cucina e cantina a vista. La proposta culinaria è perlopiù di pesce, ma non mancano materie prime di terra e verdure bio. C’è pure un comparto pizzeria gourmet, che offre pure pizze al padellino realizzate con impasti particolari, per esempio riso Venere, multicereali, curcuma e alghe.

Di fronte all’ingresso principale del Castello angioino, è un locale dove si è accolti con cordialità e sorrisi in un ambiente in stile rustico con pavimenti e soffitti a botte in pietra leccese oppure nel dehors. Pesce e crostacei la fanno da padroni in un menu messo a punto in base al mercato. I crudi vedono primeggiare il noto gambero viola locale, cui si aggiungono carpacci e tartare. Deliziosi i tocchetti di pesce spada con cime di rapa e olive nere, i paccheri con sugo di triglia e pomodorini, i totani fritti con cipolla caramellata.

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  • La Vinaigrette: Anche questo locale si trova sulla riviera A.

Lo sciroppo di limone: un tocco di freschezza per concludere il pasto

Un'alternativa rinfrescante per concludere un pasto a Gallipoli è lo sciroppo di limone, una preparazione versatile che può essere utilizzata per creare bevande dissetanti, granite, ghiaccioli e dolci.

  • Preparazione dello sciroppo di limone: Per preparare uno sciroppo di limone semplice, è necessario utilizzare limoni freschi e biologici, zucchero e acqua. Il rapporto tra zucchero e succo è di circa 160 g di zucchero per 100 g di succo.

    • Ingredienti:

      • 1 litro di succo di limone freschissimo e non trattato
      • 600 gr di zucchero (in base alla quantità di succo)
    • Preparazione Tradizionale: Lavare 10 limoni in acqua corrente fredda ed asciugarli per bene. Spremere i limoni e pesare il succo: il peso del succo dev'essere di 500 ml. Versare il succo di limone in un pentolino ed aggiungere una quantità di zucchero pari alla metà del peso dei limoni (250 g, in questo caso): accendere il fuoco e grattugiarvi la scorza di 2 grossi limoni. Mantenere l'ebollizione per alcuni minuti, avendo cura di mescolare spesso per evitare di far caramellare lo zucchero. Togliere il liquido dal fuoco e filtrare attraverso una garza sterile o con un colino a maglie strette. Bollire nuovamente lo sciroppo per alcuni minuti. Quest'operazione è importante per garantire la perfetta conservazione dello sciroppo. Sterilizzare due bottigliette dalla capacità di 250 ml, lasciandole bollire in acqua per 20 minuti. Rimuovere bottigliette e tappi dall'acqua ed invasare immediatamente con lo sciroppo ancora caldo. Ora versa lo sciroppo ancora caldo in un barattolo di vetro o in una bottiglia delle dimensioni che ti serve. Tappa la bottiglia con un tappo a chiusura ermetica e fallo raffreddare. L’ideale è farlo raffreddare velocemente. Se per caso hai un abbattitore domestico puoi programmarlo per 20 minuti.

    • Sanificazione e Conservazione: Procedere con la sanificazione delle bottiglie mettendole in forno a 120º. Lasciarle in forno fino al momento dell’imbottigliamento. Sanificare anche i tappi facendoli bollire in un pentolino per circa 7-8 minuti. Per una conservazione più a lungo termine il giorno dopo, procedere con la pastorizzazione immergendo le bottiglie di sciroppo in un tegame e ricoprendo d’acqua fino a 2 cm sopra il tappo. Bollire per 20 minuti e poi lasciar raffreddare lentamente. Quando lo sciroppo sarà tornato a temperatura ambiente, etichettare con la data di produzione e riporre in dispensa, preferibilmente al buio. Se tutto il procedimento di sanificazione delle bottiglie e dei tappi (prima) e di pastorizzazione (dopo) è avvenuto correttamente e si è formato il sottovuoto, si conserveranno per un paio d’anni. Una volta pronto, lo sciroppo di limone può essere conservato fino a 1 anno.

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  • Come Utilizzare lo Sciroppo di Limone: Lo sciroppo di limone è versatile e può essere utilizzato in diversi modi:

    • Bevande: Per una bevanda dissetante versa un dito di sciroppo nel bicchiere e diluiscilo con acqua fresca. Puoi utilizzare lo sciroppo per bagnare una base di pan di Spagna o altri dolci alla frutta. Conferire maggiore fragranza a una macedonia di frutta fresca.
    • Dolci: Aromatizzare dolci, the e tisane, variegare gelati e yogurt, creme di farcitura per torte fredde; realizzare gelèe per guarnire la superficie di una torta…
    • Dopo Pasto: Ottimo anche in sostituzione del sorbetto dopo un pasto a base di pesce. Diluito con acqua diventa una bagna analcolica per torte ma anche un ottima granita.

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