Il tamarindo, frutto esotico dalle molteplici proprietà, si rivela un ingrediente versatile in cucina e un prezioso alleato per la salute. La marmellata di tamarindo, in particolare, rappresenta una delizia dal sapore unico e dai notevoli benefici.
Cos'è il Tamarindo?
Il tamarindo ( Tamarindus indica L.) è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminose), originario dell'Africa orientale e dell'India. Oggi, questa pianta è ampiamente coltivata in diverse aree tropicali dell'Asia e dell'America Latina. Il Tamarindus indica è l'unica specie del genere Tamarindus.
L'albero di tamarindo si distingue per la sua crescita lenta e la sua longevità, potendo vivere anche diversi secoli in condizioni climatiche e ambientali favorevoli. Può raggiungere i 30 metri di altezza.
Il frutto del tamarindo è un baccello legnoso, lungo circa una decina di centimetri, contenente dai 4 ai 12 semi avvolti in una polpa marrone scura dal sapore succoso e caratteristico, che costituisce circa il 55% del frutto intero. Proprio questa polpa è l'ingrediente principale per la preparazione di salse, bevande e, naturalmente, marmellate.
Proprietà Nutrizionali del Tamarindo
Il tamarindo vanta un profilo nutrizionale di tutto rispetto. La polpa del frutto è composta per il 31% di acqua, il 57% di zuccheri, il 5% di fibre alimentari, oltre a ceneri, proteine e grassi in quantità minori. I costituenti principali sono pectine e zuccheri semplici.
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Nonostante sia classificato come legume, il tamarindo ha un contenuto proteico inferiore rispetto ad altri legumi più comuni. Tuttavia, nei paesi in cui l'apporto proteico è limitato, il tamarindo rappresenta una fonte nutrizionale importante.
Il tamarindo è anche una notevole fonte di amminoacidi essenziali, ad eccezione del triptofano. Tra i minerali presenti, spiccano il potassio, il fosforo, il magnesio, il sodio, il calcio e il selenio. È inoltre ricco di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C, K e J.
Valori Nutrizionali del Tamarindo (per 100g):
- Calorie: 239 kcal
- Acqua: 31,4 g
- Carboidrati: 62,50 g
- Fibre: 5,1 g
- Proteine: 2,8 g
- Zuccheri: 38,8 g
- Lipidi: 0,6 g
- Potassio: 628 mg
- Fosforo: 113 mg
- Magnesio: 92 mg
- Calcio: 74 mg
- Sodio: 28 mg
- Vitamina C: 3,5 mg
- Ferro: 2,8 mg
Benefici della Marmellata di Tamarindo
La marmellata di tamarindo non è solo un piacere per il palato, ma anche un concentrato di benefici per la salute:
- Ricca di Vitamina C: Contribuisce a rafforzare il sistema immunitario grazie alle sue proprietà antiossidanti.
- Fonte di Ferro: Supporta la produzione di globuli rossi, prevenendo l'anemia.
- Regola la Pressione Sanguigna: Il potassio presente aiuta a mantenere la pressione sanguigna a livelli ottimali.
- Favorisce la Digestione: L'alto contenuto di fibre promuove la regolarità intestinale e previene la stitichezza.
- Azione Lassativa: Il tamarindo è noto per la sua azione lassativa, dovuta alla presenza di acidi organici come l'acido tartarico e l'acido malico. A basse dosi, regola le funzioni intestinali, mentre a dosi più elevate può avere un effetto lassativo più marcato.
- Protezione Epatica: Studi hanno evidenziato la capacità del tamarindo di proteggere e decongestionare le cellule epatiche.
- Azione Antimicrobica: L'estratto di tamarindo contiene composti naturali con proprietà antifungine, antibatteriche e antivirali.
- Controllo del Colesterolo e del Diabete: Il tamarindo può contribuire a regolare i livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi nel sangue, oltre a possedere proprietà ipoglicemizzanti.
- Proprietà Antiossidanti: Grazie alla presenza di composti fenolici come flavonoidi e acido tartarico, il tamarindo aiuta a combattere i radicali liberi e a prevenire l'invecchiamento cellulare.
- Effetto Antinfiammatorio e Analgesico: Alcuni studi suggeriscono che il tamarindo possa avere un effetto analgesico e antinfiammatorio, utile nel trattamento di tagli, ferite e ascessi.
Usi Culinari della Marmellata di Tamarindo
La marmellata di tamarindo è un ingrediente estremamente versatile in cucina. Può essere utilizzata in diversi modi:
- Spalmata su pane o biscotti: Per una colazione o uno spuntino dolce e salutare.
- Condimento per carni o pesce: Per aggiungere un tocco agrodolce e esotico ai piatti.
- Ingrediente per dolci e dessert: Per preparare torte, crostate, gelati e altri dolci.
- Nella preparazione di salse: Come la salsa Worcestershire o il chutney di tamarindo (saunth ki chatni), una salsa agrodolce a base di tamarindo, peperoncino, zenzero, coriandolo e sale.
- Nel Pad Thai: Piatto tipico della cucina thailandese.
Come Scegliere e Conservare la Marmellata di Tamarindo
Al momento dell'acquisto, è importante leggere attentamente l'etichetta per assicurarsi che la marmellata contenga solo ingredienti naturali e che il contenuto di zucchero non sia eccessivo. È preferibile scegliere prodotti che contengano pezzi di frutta, per una consistenza più piacevole e un sapore più intenso.
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La marmellata di tamarindo va conservata in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce diretta del sole. Una volta aperta, è consigliabile conservarla in frigorifero.
Come Preparare la Marmellata di Tamarindo in Casa
Preparare la marmellata di tamarindo in casa è semplice e permette di controllare gli ingredienti utilizzati. Esistono diverse ricette, ma il procedimento di base prevede di:
- Estrarre la polpa dai baccelli di tamarindo.
- Cuocere la polpa in un pentolino con zucchero, succo di limone e acqua.
- Mescolare e far addensare il composto a fuoco basso.
- Versare la marmellata in vasetti di vetro sterilizzati e chiudere ermeticamente.
Precauzioni e Controindicazioni
Nonostante i numerosi benefici, è importante considerare alcune precauzioni:
- Allergie: Il tamarindo appartiene alla famiglia delle leguminose e potrebbe causare reazioni allergiche in persone sensibili ai legumi.
- Interazioni Farmacologiche: Il tamarindo può interagire con alcuni farmaci, come l'ibuprofene, i fluidificanti del sangue e gli antinfiammatori non steroidei (FANS).
- Diabete: Chi soffre di diabete deve consumare il tamarindo con moderazione, a causa del suo contenuto di zuccheri.
- Effetti Lassativi: Un consumo eccessivo di tamarindo può causare effetti lassativi indesiderati.
È sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di consumare tamarindo, soprattutto in caso di patologie preesistenti o assunzione di farmaci.
Il Tamarindo nel Mondo
Il nome tamarindo deriva dall'arabo "tamar hindi", che significa "dattero dell'India". Si pensa che la pianta abbia raggiunto l'Asia meridionale attraverso gli scambi tra le popolazioni arabe e indiane, che ne favorirono la coltivazione già diverse migliaia di anni prima di Cristo.
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Nel Medioevo, i crociati conobbero il tamarindo durante le loro campagne in Medio Oriente e lo portarono in Europa. Gli spagnoli, nel XVII secolo, introdussero la pianta nel Nuovo Mondo, dove è tuttora coltivata.
Oggi, l'India è il più grande produttore di tamarindo, seguita da Pakistan, Bangladesh e Nigeria. Il tamarindo è un ingrediente fondamentale nella cucina e nella medicina tradizionale di molti paesi tropicali.
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