I cachi, frutti autunnali dal colore arancione intenso, sono apprezzati per la loro dolcezza e consistenza morbida. Tuttavia, molti hanno sperimentato una sensazione di "legare la bocca" dopo averne assaggiato uno. Questo articolo esplora le cause di questo fenomeno e offre soluzioni per gustare appieno i cachi, in particolare nella preparazione di una deliziosa marmellata.
Perché i Cachi "Legano la Bocca"?
La sensazione di "legare la bocca" è dovuta alla presenza di tannini, composti chimici presenti in molti frutti e piante. Nei cachi acerbi, i tannini sono particolarmente abbondanti e causano quella sensazione astringente che asciuga la bocca. Quando i cachi maturano, il contenuto di tannini diminuisce, rendendo il frutto più dolce e meno astringente. Tuttavia, se si consuma un caco non completamente maturo, i tannini si legano alle proteine della saliva, causando quella tipica sensazione di secchezza e "legatura".
Esistono anche varietà di cachi astringenti e non astringenti. I cachi astringenti, come il caco tipo (la varietà più diffusa in Italia), devono essere completamente maturi prima di essere consumati. Al contrario, i cachi non astringenti, come il caco mela (conosciuto anche come caco vaniglia), possono essere mangiati anche quando sono ancora croccanti, senza causare la sensazione di legatura. I cachi mela non sono un incrocio tra il cachi e la mela, ma semplicemente una varietà di cachi di tipo non astringente.
Come Evitare l'Effetto Astringente
Per evitare che i cachi leghino la bocca, è fondamentale seguire alcuni accorgimenti:
Scegliere frutti maturi: Assicurarsi che i cachi siano completamente maturi prima di consumarli. Un caco maturo è morbido al tatto e ha un colore arancione intenso. Prima di acquistarli, verificate che non abbiano ammaccature e che siano morbidi, ma non eccessivamente molli: questo frutto deperisce molto velocemente, quindi se li acquistate troppo maturi rischiate di doverli buttare nel giro di pochissimi giorni.
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Optare per varietà non astringenti: Scegliere varietà di cachi non astringenti, come il caco mela, che possono essere consumati anche quando sono ancora sodi e croccanti.
Far maturare i cachi velocemente: I cachi sono frutti climateri, il che significa che vengono raccolti dall'albero quando sono ancora acerbi. Per farli maturare velocemente, si possono mettere vicino alle mele. La proporzione ideale è una mela ogni tre cachi. Questo perché la mela permette l'accelerazione della maturazione grazie alla produzione di etilene, un ormone vegetale che fa maturare la frutta. Per questa ragione è importante conservare i cachi accanto alle mele a testa in giù (per non farli ammaccare) per qualche giorno.
Ammezzimento: È possibile ridurre o eliminare la sensazione di astringenza nei frutti sodi rendendo insolubili i tannini, in modo che non possano più legarsi alle proteine della saliva. Il processo di rimozione dell’astringenza si chiama ammezzimento e viene effettuato lasciando il frutto in un’atmosfera satura di anidride carbonica per 24 ore.
Congelamento: Se avete una pianta di cachi astringenti in giardino e volete provare ad assaggiarli un po’ più sodi, potete provare con la tecnica usata nel nord della Cina, dove i cachi vengono lasciati congelare al freddo dell’inverno per finire la maturazione.
Marmellata di Cachi: Una Soluzione Deliziosa
Per chi desidera esplorare nuovi modi di gustare questo frutto, una soluzione è preparare una deliziosa marmellata di cachi. La cottura aiuta a ridurre ulteriormente il contenuto di tannini, offrendo un prodotto finale dolce e privo di astringenza.
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Ricetta Base per la Marmellata di Cachi
Ingredienti:
- 1 kg di polpa di cachi maturi
- 300-500 g di zucchero (a seconda della dolcezza dei cachi)
- Succo di mezzo limone (facoltativo, per esaltare il sapore e favorire la conservazione)
- Una stecca di vaniglia o un pizzico di cannella (facoltativo, per aromatizzare)
Preparazione:
- Lavare, sbucciare (se necessario) e tagliare i cachi a pezzi. Rimuovere eventuali semi.
- Mettere i cachi in una pentola capiente con lo zucchero e il succo di limone (se utilizzato).
- Cuocere a fuoco medio-basso, mescolando frequentemente per evitare che la marmellata si attacchi al fondo della pentola.
- Continuare la cottura per circa 45-60 minuti, o finché la marmellata non avrà raggiunto la consistenza desiderata. Per verificare la consistenza, versare un cucchiaino di marmellata su un piattino freddo: se si solidifica rapidamente, è pronta.
- A fine cottura, aggiungere la vaniglia o la cannella (se utilizzate) e mescolare bene.
- Versare la marmellata ancora calda in vasetti di vetro sterilizzati, riempiendoli fino a circa 1 cm dal bordo.
- Chiudere ermeticamente i vasetti e capovolgerli per circa 10 minuti per creare il sottovuoto.
- Lasciare raffreddare completamente i vasetti prima di conservarli in un luogo fresco e asciutto.
Consigli e Varianti
- Per una marmellata più liscia, si può frullare la polpa dei cachi con un frullatore a immersione prima di iniziare la cottura.
- Si possono aggiungere altri frutti alla marmellata, come mele o pere, per arricchirne il sapore e la consistenza.
- Per una nota più originale, si può aggiungere un pizzico di zenzero grattugiato o un cucchiaio di rum alla marmellata.
- La marmellata di cachi è ottima spalmata su pane tostato, fette biscottate o utilizzata per farcire crostate e dolci.
Proprietà Nutrizionali dei Cachi
Oltre ad essere deliziosi, i cachi offrono anche diversi benefici per la salute. Sono considerati molto energetici e sono indicati per bambini, anziani e sportivi. Studiando le tabelle dei valori nutrizionali di diversi frutti, i cachi non rientrano certo tra quelli a basso tenore calorico: infatti, 100 grammi di cachi forniscono all'incirca 65-70 kcal (equivalenti a circa 272 kJ).
Tra i sali minerali, il primato (in termini di quantità) spetta sicuramente al potassio (ca. 161-170 mg %), minerale che conferisce al cachi le spiccate proprietà diuretiche. Il cachi è ricco anche di beta-carotene, precursore della vitamina A: si stima che 100 grammi di prodotto fresco apportino 1,4 mg di retinolo equivalenti. I pigmenti (licopene e xantine) agiscono sinergicamente con la provitamina A, potenziandone l'azione finale (antiossidante e possibile prevenzione dalle malattie cardiovascolari).
Inoltre, i cachi possiedono importanti proprietà depurative e sono perfetti per essere inseriti anche in diete drenanti e detox. Dolcemente lassativi e ricchi di acqua, questi frutti aiutano a mantenere pulito l’intestino e a liberarsi dai gonfiori. Il caco è inoltre fonte di vitamine fresche, tra cui la vitamina C dalla preziosa azione antiossidante e antinfiammatoria. Ma non solo, nella polpa del frutto troviamo vitamina A, betacarotene, luteina, zeaxantina e licopene. Gli effetti di queste sostanze benefiche di evidenziano anche nel benessere di vista, pelle e sistema immunitario. Gli antiossidanti, infatti, agiscono efficacemente contro l’azione dei radicali liberi contrastando il processo di invecchiamento a livello cellulare. Anche il contenuto di minerali è rilevante. I cachi sono ricchissimi di potassio, minerale dall’azione drenante e anti-spossatezza. Presenti in buone quantità anche magnesio, manganese, selenio e iodio.
Tuttavia, è importante consumare i cachi con moderazione, poiché sono frutti molto zuccherini.
Cachi e Stitichezza vs. Diarrea
È interessante notare come i cachi possano avere effetti diversi sull'intestino a seconda del loro grado di maturazione. I cachi maturi svolgono un'azione lassativa a livello intestinale, mentre i cachi acerbi, grazie alla ricchezza di tannini, diventano astringenti e utili quando si seguono terapie di tipo antibiotico che mettono a dura prova l’intestino.
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In generale, per favorire la regolarità intestinale, è importante consumare cibi ricchi di fibre e acqua. La frutta lassativa, come pere, mele, prugne, arance e frutti di bosco, è un'ottima alleata contro la stipsi. Le pere, in particolare, sono tra i frutti più ricchi di fibre.
Al contrario, in caso di diarrea, è consigliabile consumare frutta astringente, come mele, limoni, banane poco mature, pompelmi e mirtilli. Questi frutti contengono sostanze come pectine e tannini che aiutano a solidificare le feci e a ridurre l'infiammazione dell'intestino.
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