Maria Grammatico: Un Viaggio tra Sapori Siciliani, Tradizione e Riscatto

Maria Grammatico, un nome che evoca i profumi e i sapori autentici della Sicilia, è molto più di una semplice pasticcera. La sua storia, intrisa di difficoltà e resilienza, è un inno alla forza di volontà e all'amore per la tradizione. Attraverso le sue mani sapienti, i dolci siciliani sono diventati ambasciatori di un'isola ricca di storia, cultura e passione. Dalle stradine medievali di Erice alle pagine delle riviste gastronomiche internazionali, il percorso di Maria Grammatico è un esempio di come la cucina possa essere un mezzo di espressione, di riscatto e di successo.

Un Incontro Fortuito e una Storia da Raccontare

L'incontro tra Maria Grammatico e la scrittrice Mary Taylor Simeti ha dato vita a un'opera preziosa: il libro "Mandorle Amare". In questo libro, Simeti ripercorre la vita di Maria, dalla difficile infanzia trascorsa in un orfanotrofio gestito da suore, all'apertura della sua rinomata pasticceria a Erice. Le due donne, apparentemente diverse per origine e background culturale, hanno trovato un punto di contatto nella passione per la cucina e nella volontà di preservare le tradizioni siciliane.

Mary Taylor Simeti, nata e cresciuta a Manhattan, arrivò in Sicilia per un anno di volontariato. Maria, figlia di un mezzadro, trascorse l'adolescenza in un orfanotrofio imparando l'arte della pasticceria. Venticinque anni dopo, Simeti, in cerca di un agnello pasquale di pasta di mandorla per una mostra a New York, conobbe Maria. Da quell'incontro nacque un'amicizia e la proposta di un articolo per una rivista americana, che si trasformò poi nel libro "Mandorle Amare".

Erice: Un Borgo Incantato Custode di Sapori Antichi

Erice, un borgo medievale arroccato sulla cima di un monte, è lo scenario perfetto per la storia di Maria Grammatico. Questo piccolo paese, con le sue stradine strette e le viste mozzafiato su Trapani e le saline, è un gioiello che incanta i visitatori. Raggiungibile anche in funivia, Erice offre un'esperienza unica, immersa in un'atmosfera sospesa nel tempo.

La pasticceria di Maria Grammatico è una tappa obbligatoria per chi visita Erice. Qui, i dolci tradizionali siciliani vengono preparati con cura e passione, seguendo le ricette tramandate dalle monache del convento di San Carlo, dove Maria ha imparato i segreti dell'arte pasticcera.

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Le Genovesi: Un Simbolo di Erice e della Sicilia

Tra le specialità della pasticceria di Maria Grammatico, le genovesi occupano un posto d'onore. Questi dolci di pasta frolla, farciti con crema pasticcera e ricoperti di zucchero a velo, sono un simbolo di Erice e della Sicilia. Le genovesi sono più grandi dei comuni biscotti e sono realizzate con farina di grano duro, che conferisce loro una consistenza particolare.

L'origine del nome "genovese" è incerta. Alcuni lo fanno risalire alla forma del berretto dei marinai liguri che frequentavano il porto di Trapani, altri alla tradizione delle monache del convento di San Carlo, dove Maria Grammatico trascorse la sua infanzia. Indipendentemente dall'origine del nome, le genovesi sono un dolce che evoca ricordi e tradizioni, un simbolo del patrimonio culinario siciliano.

La Ricetta Originale delle Genovesi di Maria Grammatico

Ecco la ricetta originale delle genovesi di Maria Grammatico, tratta dal libro "Mandorle Amare" di Mary Taylor Simeti:

Ingredienti per la frolla (per circa 10 genovesi):

  • 125g di farina di grano duro
  • 125g di farina 00
  • 100g di zucchero
  • 100g di burro
  • 2 tuorli
  • 3-4 cucchiai di acqua fredda

Ingredienti per la crema:

  • 1 tuorlo
  • 75g di zucchero
  • 250g di latte
  • 20g di amido di mais (Maizena)
  • Scorza grattugiata di mezzo limone
  • Zucchero a velo

Preparazione:

  1. Preparazione della frolla: Lavorare con la punta delle dita le due farine, lo zucchero e il burro fino ad ottenere un composto sabbioso. Unire i tuorli, uno alla volta, e poi aggiungere un po' alla volta l'acqua fredda, in quantità necessaria a lavorare l'impasto e a renderlo liscio e omogeneo. Lavorare la frolla velocemente per non scaldarla, formare una palla, coprirla con la pellicola, schiacciarla e riporre in frigo per almeno 30 minuti.
  2. Preparazione della crema: In un bicchiere di latte versare l'amido e scioglierlo completamente con le mani. Versare il latte con l'amido e il restante latte in una casseruola e scaldare su fuoco basso senza far bollire. Spegnere il fuoco, montare il tuorlo con lo zucchero, unire al latte e riportare su fuoco medio mescolando continuamente con una frusta fino ad ottenere un composto simile a un budino. Poco prima di ultimare la cottura aggiungere la scorza di limone grattugiata. Fare raffreddare completamente.
  3. Formatura delle genovesi: Prelevare la pasta frolla dal frigo. Staccarne un pezzo di circa 6cm di diametro, lavorarlo brevemente tra le mani per ammorbidirlo, stenderlo su un piano leggermente infarinato con il mattarello formando una sorta di ovale. Su un lato dell'ovale posizionare un cucchiaio circa di crema, ripiegare l'altro lembo di pasta sopra, premere attorno alla crema come si fa per i ravioli e ritagliare con un coppa-pasta, possibilmente festonato.
  4. Cottura: Disporre le genovesi su una teglia coperta di carta forno. Infornare in forno caldo a 210° per 10-15 minuti. La pasta dovrà essere leggermente dorata ai bordi. Sfornare le genovesi alla crema di latte e cospargerle di abbondante zucchero a velo. Mangiarle calde!

Oltre le Genovesi: Un Tesoro di Dolci Siciliani

La pasticceria di Maria Grammatico non si limita alle genovesi. Tra le altre specialità, troviamo la frutta martorana, i biscotti mustaccioli di Erice, i dolcetti belli e brutti a base di mandorla e aromatizzati con il limone, l'agnello pasquale e il coccellato con i fichi, la tortina paradiso, la cassatina siciliana e gli amaretti. Ogni dolce racconta una storia, un legame con il territorio e con le tradizioni tramandate di generazione in generazione.

La Tradizione Dolciaria nei Conventi Siciliani

La preparazione dei dolci nei conventi siciliani ha una storia antica, che risale alla fine del '700. Inizialmente, i dolci venivano preparati per assicurare alle clausure un modo per sopravvivere. Le monache, con la loro abilità e creatività, realizzavano capolavori di marzapane e pasta di mandorle.

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In seguito alla chiusura di molti conventi, le suore più anziane portarono con sé i segreti di antichi dolci tradizionali siciliani. I conventi rimasti si organizzarono per trasformare la loro arte culinaria in una fonte di reddito. Ancora oggi, alcuni conventi siciliani continuano a produrre dolci di alta qualità, seguendo le antiche ricette e preservando la tradizione.

Ad Erice, nel convento di San Carlo, esisteva l'usanza di mettere dei soldi in una ruota di ferro, al convento, dietro una grata, e magicamente prendeva il posto dei soldi un vassoio di paste di mandorle.

La Semplicità e la Perfezione: La Sfida della Pasticceria

In pasticceria, la semplicità è spesso la sfida più grande. Le ricette più semplici sono quelle più insidiose, perché non permettono di nascondersi dietro la complessità degli ingredienti e delle procedure. L'esattezza è fondamentale, perché basta poco per compromettere il risultato finale.

Maria Grammatico ha saputo trasformare la semplicità degli ingredienti in un'arte, creando dolci che conquistano il palato e il cuore. La sua passione per la tradizione e la sua attenzione ai dettagli sono gli ingredienti segreti del suo successo.

Il Latte di Mandorla: Un Ingrediente Tipico Siciliano

Il latte di mandorla è un ingrediente tipico della pasticceria siciliana. Preparato con mandorle di alta qualità, il latte di mandorla conferisce ai dolci un sapore unico e inconfondibile. La preparazione del latte di mandorla richiede tempo e pazienza, ma il risultato è un ingrediente prezioso che esalta i sapori della Sicilia.

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"Mandorle Amare": Un Libro da Leggere per Comprendere la Sicilia

"Mandorle Amare" è un libro che va oltre le ricette. È un racconto di vita, di difficoltà e di riscatto. Attraverso la storia di Maria Grammatico, Mary Taylor Simeti ci offre uno sguardo autentico sulla Sicilia, sulla sua cultura e sulle sue tradizioni.

Il libro è un omaggio alla tenacia delle donne siciliane, che hanno saputo superare gli ostacoli e trovare nella tradizione un motivo di orgoglio e di successo. I dolci di Maria Grammatico sono piccoli momenti di felicità personale, profumati con l'acqua di fiori d'arancio di araba memoria, ricchi di zucchero e ricotta, dalle candide glassature profumate con il limone.

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