Il Friuli Venezia Giulia, terra di confine e di incontri culturali, vanta una tradizione dolciaria ricca e variegata, frutto di influenze italiane, austriache e slave. Questi dolci, preparati con ingredienti semplici e genuini come frutta secca, miele, grappa e spezie aromatiche, raccontano la storia e l'identità di questa regione. In questo articolo, esploreremo alcuni dei dolci più emblematici del Friuli Venezia Giulia, con un focus particolare sulla gubana e sugli strucchi, simboli indiscussi della sua cultura culinaria.
La Gubana: Un'Esplosione di Sapori Antichi
La gubana è un dolce tipico di Cividale del Friuli e delle Valli del Natisone, preparato in occasione di feste e celebrazioni speciali. La sua origine è molto antica, come testimonia la sua presenza in un banchetto del 1409 in onore di Papa Gregorio XII a Cividale del Friuli. Ogni famiglia nelle Valli del Natisone custodisce gelosamente la propria ricetta, tramandandola di generazione in generazione.
Origini e Storia
Le origini della gubana affondano nel Medioevo, in un periodo in cui i monasteri e i conventi del Friuli erano centri fiorenti di attività religiosa, culturale e gastronomica. Il nome "gubana" potrebbe derivare da diverse fonti. Alcuni sostengono che derivi dalla parola slovena "guba", che significa "noce", a causa dell'abbondante presenza di noci nel ripieno del dolce. Altri ritengono che il nome possa derivare da "guba/gubanc", un termine che indica una piccola pagnotta di pane che veniva donata ai poveri durante le festività cristiane.
Preparazione
La gubana è caratterizzata da una base di pasta brioche e un ripieno ricco di frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pinoli), uvetta, canditi e grappa. La preparazione richiede tempo e pazienza, ma il risultato è un dolce dal sapore unico e inconfondibile.
Ricetta della Gubana:## Ingredienti:
- Per il lievitino:
- Farina
- Lievito di birra
- Latte
- Uova
- Miele
- Per l'impasto:
- Farina
- Latte
- Zucchero
- Uova
- Burro
- Sale
- Per il ripieno:
- Uvetta
- Grappa
- Pinoli
- Noci
- Nocciole
- Zucchero
- Amaretti
- Marsala
- Canditi (facoltativo)
- Pangrattato
- Burro
Preparazione:
- Preparazione del ripieno (il giorno prima): Lavare e asciugare l'uvetta, quindi metterla in un barattolo di vetro e coprirla con la grappa. Lasciare macerare per diverse ore, idealmente per qualche giorno. Rosolare i pinoli nel burro in un tegame. Tostare le noci e le nocciole, quindi macinarle non troppo finemente nel frullatore insieme allo zucchero, ai pinoli (scolati dal burro in eccesso), agli amaretti, alla grappa e agli altri ingredienti (ad eccezione dell'uvetta). Mescolare bene e coprire con pellicola.
- Preparazione del lievitino: Sbriciolare il lievito in una ciotola e scioglierlo con un paio di cucchiai di latte. Aggiungere il restante latte, le uova sbattute e il miele. Unire la farina setacciata, mescolare bene, coprire con pellicola e lasciare lievitare per circa 40-50 minuti.
- Preparazione dell'impasto: In una grossa ciotola o nell'impastatrice, mettere il latte, il lievitino, lo zucchero, la farina setacciata e iniziare a lavorare, aggiungendo l'acqua un po' alla volta (non necessariamente tutta). Quando l'impasto è ben amalgamato, aggiungere il burro morbido, un pezzetto alla volta. Infine, aggiungere il sale. L'impasto sarà pronto quando si staccherà dalle pareti della ciotola o dell'impastatrice. Lavorare l'impasto per qualche minuto sulla spianatoia finché risulterà liscio, omogeneo ed elastico. Metterlo nuovamente nella ciotola infarinata, coprire con un sacchetto per congelazione a contatto e tenere a temperatura ambiente per circa mezz'ora, quindi mettere in frigo per tutta la notte.
- Assemblaggio e cottura (il giorno dopo): Togliere l'impasto dal frigo e lasciarlo a temperatura ambiente per qualche ora. Dividere la pasta in due parti e stenderla in rettangoli di circa 25 cm di larghezza per 40 cm di lunghezza e 1 cm di spessore. Distribuire omogeneamente il ripieno su ogni rettangolo, premendo leggermente con le mani. Arrotolare la pasta e allungarla delicatamente: il rotolo finale dovrebbe essere lungo circa 60 cm. Sigillare bene i bordi. Disporre i rotoli a spirale in una teglia imburrata e infarinata. Lasciare lievitare in forno spento con luce accesa per altri 30 minuti. Spolverare con zucchero ed infornare in forno statico preriscaldato a 170°C per 60 minuti (oppure in forno ventilato preriscaldato a 145°C per 40-45 minuti).
Consigli:
- Il ripieno va preparato il giorno prima per permettere ai sapori di amalgamarsi.
- La farina utilizzata è una farina per brioche, quindi abbastanza forte.
- Per una nota fresca, si possono aggiungere canditi al ripieno.
Conservazione:
La gubana si conserva in un contenitore ermetico per 4-5 giorni a temperatura ambiente. Per mantenerla morbida più a lungo, si può avvolgere in pellicola trasparente.
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Gli Strucchi: Fagottini di Dolcezza Friulana
Gli strucchi friulani sono dolci tipici del Friuli-Venezia Giulia, particolarmente diffusi nelle Valli del Natisone e in altre zone della regione. Si tratta di piccoli fagottini ripieni di frutta secca e un mix di liquori, che possono essere bolliti (lessi) o fritti. Il ripieno degli strucchi è simile a quello della gubana, ricco e saporito, a base di noci, nocciole, mandorle, pinoli, uvetta e un mix di liquori tra cui grappa e rum.
Occasioni di Consumo:
- Feste e celebrazioni tradizionali: Gli strucchi sono spesso preparati durante il periodo natalizio, insieme alla gubana, come dolce tipico delle feste. Si consumano in occasioni di convivialità, come cene e pranzi importanti, accompagnati da un vino dolce o dalla grappa.
- Carnevale: In alcune zone del Friuli, gli strucchi fritti vengono preparati come dolci carnevaleschi.
- Matrimoni e battesimi: Gli strucchi sono serviti come dolce in occasioni familiari importanti, spesso accompagnati da un bicchierino di grappa. Anticamente, in Friuli, erano considerati i veri e propri confetti dei matrimoni.
- Sagre e feste popolari: Gli strucchi, specialmente quelli fritti, sono protagonisti di sagre tradizionali, soprattutto nelle Valli del Natisone e nelle zone di Cividale del Friuli.
Abbinamenti:
Gli strucchi si abbinano perfettamente al celebre Slibowitz, un distillato di prugne dalle origini slovene. Le note fruttate e leggermente ammandorlate del distillato si armonizzano con i sentori di frutta secca presenti nel ripieno degli strucchi, mentre l’alcool pulisce il palato dal ricco ripieno di noci e uvetta, lasciando una piacevole sensazione di calore. Per chi preferisce un gusto più delicato, si consiglia l’abbinamento con vini spumanti dolci, in particolare una Ribolla Brut.
Altri Dolci Tradizionali del Friuli Venezia Giulia
Oltre alla gubana e agli strucchi, il Friuli Venezia Giulia offre una vasta gamma di dolci tradizionali, ognuno con la propria storia e le proprie peculiarità:
- Favette dei Morti: Tipici dolcetti triestini preparati in tre colori.
- Esse di Raveo: Biscotti sottili ed eleganti famosi in tutto il mondo.
- Sbreghe: Biscotti di pasta dura con aggiunta di mandorle, simili ai cantucci toscani.
- Pinza: Una sorta di pane molto aromatico e rustico, solitamente preparata durante le festività natalizie.
- Rolata Carsolina: Un'autentica delizia della pasticceria giuliana.
- Chifeletti: Preparati con patate, zucchero, farina, burro fuso, uova e sale.
- Dolce di Mele: Preparato con farina, burro fuso, uovo sbattuto, sale, acqua e mele tagliate a fette sottili.
- Prugne Secche Ripiene: Prugne secche denocciolate e riempite con zucchero, dopo essere state ammollate in acqua tiepida.
- Gnocchi di Pane e Ricotta Dolci: Preparati con pane ammollato nel latte, ricotta, uovo, formaggio grattugiato e sale.
- Focaccia dolce: Preparata con farina, zucchero, burro, sale, lievito e latte tiepido.
- Biscotti all'Anice: Preparati con semi di anice, latte, farina, zucchero, burro, uova, liquore e scorza di limone.
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