La somministrazione di farmaci ai bambini è una questione delicata che richiede un'attenta valutazione. Un interrogativo frequente tra i genitori riguarda la possibilità di mescolare il Nurofen sciroppo, un farmaco a base di ibuprofene comunemente utilizzato per alleviare febbre e dolore nei bambini, con il latte. Questo articolo si propone di esaminare a fondo questa pratica, analizzando i potenziali rischi e benefici, fornendo informazioni basate su evidenze scientifiche e offrendo consigli utili per una somministrazione sicura ed efficace.
Cos'è il Nurofen Sciroppo e a Cosa Serve?
Il Nurofen sciroppo è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) contenente ibuprofene. L'ibuprofene agisce inibendo la produzione di prostaglandine, sostanze coinvolte nei processi infiammatori e nella percezione del dolore. È indicato per il trattamento sintomatico di:
- Febbre nei bambini
- Dolori lievi o moderati, come mal di testa, mal di denti, dolori muscolari, dolori mestruali
- Dolore post-vaccinale
È importante sottolineare che il Nurofen sciroppo non cura la causa della febbre o del dolore, ma ne allevia i sintomi. Pertanto, è fondamentale consultare un medico per identificare e trattare la causa sottostante. Il prodotto è inteso per trattamenti di breve durata. Nei lattanti di età compresa tra 3 e 5 mesi deve essere consultato il medico qualora i sintomi persistano per un periodo superiore alle 24 ore o nel caso di peggioramento della sintomatologia.
Nurofen Sciroppo nel Latte: Cosa Dice la Scienza?
La pratica di mescolare farmaci con alimenti o bevande è comune, soprattutto nei bambini, per facilitarne l'assunzione. Tuttavia, non tutti i farmaci sono adatti a essere miscelati con il latte. Nel caso del Nurofen sciroppo, non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino un'interazione negativa diretta tra l'ibuprofene e il latte. Tuttavia, è necessario considerare diversi aspetti:
Assorbimento del Farmaco
Il latte contiene calcio e altre sostanze che potrebbero teoricamente interferire con l'assorbimento dell'ibuprofene. Sebbene non ci siano studi specifici che lo dimostrino per il Nurofen sciroppo, è noto che alcuni farmaci possono essere meno efficaci se assunti con il latte. L'assorbimento dell'ibuprofene potrebbe essere rallentato, il che significa che l'effetto del farmaco potrebbe manifestarsi più lentamente.
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Gusto e Appetibilità
Mescolare il Nurofen sciroppo con il latte potrebbe alterarne il gusto, rendendolo meno gradevole per il bambino. Questo potrebbe portare il bambino a rifiutare l'intera dose, compromettendo l'efficacia del trattamento. Inoltre, se il bambino non finisce l'intera tazza di latte, è difficile stabilire con precisione la quantità di farmaco effettivamente assunta.
Stabilità del Farmaco
Alcuni farmaci possono essere instabili in presenza di determinati alimenti o bevande. Sebbene l'ibuprofene sia generalmente considerato stabile, è sempre consigliabile evitare di miscelarlo con il latte per lunghi periodi di tempo, in quanto potrebbero verificarsi alterazioni nella sua composizione.
Rischi Potenziali
Anche se non ci sono controindicazioni assolute, la somministrazione di Nurofen sciroppo nel latte comporta alcuni rischi potenziali:
- Riduzione dell'efficacia: Come accennato, il latte potrebbe rallentare o ridurre l'assorbimento dell'ibuprofene, diminuendone l'efficacia.
- Difficoltà nel dosaggio: Se il bambino non beve tutto il latte, è impossibile sapere con certezza la dose effettiva di farmaco assunta.
- Alterazione del gusto: Il sapore del latte potrebbe essere alterato, causando il rifiuto del bambino.
- Potenziali interazioni: Anche se rare, non si possono escludere interazioni tra l'ibuprofene e alcuni componenti del latte.
Alternative Più Sicure
Considerando i potenziali rischi, è preferibile optare per alternative più sicure per la somministrazione del Nurofen sciroppo:
- Somministrazione diretta: Utilizzare il misurino o la siringa dosatrice fornita con il farmaco per somministrare la dose corretta direttamente in bocca al bambino.
- Diluizione in acqua: Se il bambino fatica ad assumere il farmaco puro, è possibile diluirlo in una piccola quantità di acqua depurata.
- Somministrazione con succo di frutta: Alcuni bambini preferiscono assumere il farmaco con un cucchiaino di succo di frutta (assicurarsi che non ci siano interazioni note con l'ibuprofene).
Consigli Utili per la Somministrazione del Nurofen Sciroppo
Indipendentemente dal metodo di somministrazione scelto, è importante seguire alcuni consigli utili per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento:
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- Leggere attentamente il foglietto illustrativo: Prima di somministrare il farmaco, leggere attentamente il foglietto illustrativo per conoscere la posologia corretta, le controindicazioni e gli effetti indesiderati.
- Utilizzare il misurino o la siringa dosatrice: Questi strumenti sono progettati per garantire un dosaggio preciso del farmaco.
- Seguire le istruzioni del medico o del farmacista: In caso di dubbi o domande, consultare sempre il medico o il farmacista.
- Conservare il farmaco correttamente: Tenere il Nurofen sciroppo fuori dalla portata e dalla vista dei bambini, in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce diretta.
- Verificare la data di scadenza: Non utilizzare il farmaco se la data di scadenza è superata.
- Agitare bene prima dell'uso: Agitare bene il flacone prima di ogni somministrazione per assicurare una distribuzione uniforme del principio attivo.
- Somministrare la dose corretta in base al peso e all'età del bambino: La dose giornaliera è strutturata in base al peso ed all’età del paziente.
- Non superare le dosi consigliate: Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile necessaria per controllare i sintomi.
- Consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano: Nel caso l’uso del medicinale sia necessario per più di 3 giorni nei bambini di età superiore ai 2 anni, negli adolescenti e negli adulti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato un medico.
Informazioni Importanti sul Nurofen Sciroppo
Composizione
Nurofen Febbre e Dolore Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero contiene: Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma arancia, bromuro di domifene, acqua depurata.
Nurofen Febbre e Dolore Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero contiene: Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma fragola, bromuro di domifene, acqua depurata.
Nurofen Febbre e Dolore 200mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero: Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma arancia, bromuro di domifene, acqua depurata.
Nurofen Febbre e Dolore 200mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero: Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma fragola, bromuro di domifene, acqua depurata.
Controindicazioni
Il medicinale è controindicato in pazienti che mostrano o hanno precedentemente mostrato ipersensibilità all’ibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti. È controindicato nei bambini di età inferiore a 3 mesi o di peso inferiore a 5,6 kg (per la formulazione 100mg/5ml) e nei bambini di età inferiore ai 2 anni o di peso inferiore a 10 Kg (per la formulazione 200mg/5ml).
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Altre controindicazioni includono:
- Ipersensibilità (es. asma, rinite, angioedema o orticaria) all’acido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS).
- Ulcera peptica attiva.
- Grave insufficienza renale o epatica.
- Severa insufficienza cardiaca.
- Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti terapie a base di FANS.
- Uso concomitante di FANS, compresi gli inibitori specifici della COX-2.
- Durante l’ultimo trimestre di gravidanza.
Avvertenze e Precauzioni
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. L’uso di Nurofen Febbre e Dolore deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci. Il rischio di reazioni di ipersensibilità dopo assunzione di ibuprofene è maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo l’uso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattività bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema.
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Nei bambini e negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalità renale.
Cautela è richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus).
Poiché Nurofen Febbre e Dolore contiene maltitolo, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Nurofen Febbre e Dolore non contiene zucchero ed è pertanto indicato per quei pazienti che devono controllare l’apporto di zuccheri e calorie.
Interazioni con Altri Farmaci
L’ibuprofene deve essere evitato in associazione con acido acetilsalicilico (aspirina) e altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2.
L’ibuprofene deve essere utilizzato con cautela in associazione con:
- corticosteroidi
- antibiotici chinolonici
- anticoagulanti (come il warfarin)
- agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs)
- antidiabetici
- antivirali (come ritonavir)
- ciclosporina
- mifepristone
- citotossici (come metotressato)
- tacrolimus
- zidovudina
- anti-ipertensivi, (ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II) e diuretici
- fenitoina
- inibitori del CYP2C9
Effetti Indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Smetta di prendere questo medicinale e consulti immediatamente il medico se presenta uno qualsiasi dei seguenti effetti indesiderati gravi: gravi forme di reazioni cutanee caratterizzate da eruzioni con rossore e vesciche o bolle a livello della pelle e/o delle mucose (eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica). gravi reazioni di ipersensibilità - i sintomi possono essere: gonfiore di volto, lingua e gola, dispnea (difficoltà di respirazione), tachicardia (battito cardiaco accelerato), ipotensione (pressione sanguigna bassa), anafilassi, angioedema o grave shock. Peggioramento dell'asma.
Gli altri effetti indesiderati che possono verificarsi sono: disturbi allo stomaco, come bruciore, dolore di stomaco e nausea, mal di testa, vertigini, reazioni di ipersensibilità con orticaria e prurito, eruzioni cutanee, diarrea, vomito, flatulenza e costipazione, ulcere peptiche, perforazione e sanguinamento gastrointestinale, feci nere e vomito di sangue, peggioramento di problemi intestinali esistenti (coliti ulcerative o morbo di Crohn), stomatiti ulcerative, gastriti, edema (gonfiore dovuto all'accumulo di liquidi nei tessuti), ipertensione (pressione sanguigna alta) e insufficienza cardiaca, riduzione della normale quantità di urine nell'arco della giornata ed edema (è possibile anche l'insufficienza renale), lesioni renali (necrosi papillare) o aumento della concentrazione di urea nel sangue, danni al fegato specialmente a seguito di trattamenti a lungo termine, riduzione del numero delle cellule del sangue (anemia, leucopenia, piastrinopenia, pancitopenia, agranulocitosi), sintomi di meningite asettica in pazienti con esistenti disordini auto-immuni, diminuzione del livello di emoglobina nel sangue, disturbi visivi, reattività del tratto respiratorio che comprende asma, peggioramento dell'asma, broncospasmo e dispnea, sindrome di Kounis.
Sovradosaggio
I sintomi di sovradosaggio più comunemente riportati comprendono: nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche riportati nistagmo, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dell'apparato respiratorio. Sono stati riportati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicità cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia. Nei casi di sovradosaggio significativo sono possibili insufficienza renale e danno epatico.
Non esiste alcun antidoto specifico per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio è pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto e deve includere il mantenimento della pervietà delle vie aeree e il monitoraggio della funzionalità cardiaca e dei segni vitali fino alla stabilizzazione del paziente.