Levifen Sciroppo: A Cosa Serve e Indicazioni

Levifen sciroppo è un farmaco a base di ibuprofene, indicato per il trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato nei bambini dai 3 mesi ai 12 anni. Questo articolo esplorerà in dettaglio le indicazioni terapeutiche, la posologia, le controindicazioni, le avvertenze speciali e altre informazioni importanti relative all'uso di Levifen sciroppo.

Composizione di Levifen Sciroppo

Ogni ml di sospensione orale di Levifen contiene 20 mg di ibuprofene come principio attivo. Gli eccipienti includono:

  • Acido citrico monoidrato
  • Sodio citrato
  • Acesulfame di potassio
  • Gomma xantana
  • Sodio benzoato
  • Aroma fragola o arancia
  • Sciroppo di maltitolo
  • Glicerina
  • Acqua depurata

È importante notare che Levifen non contiene zucchero ed è quindi adatto per pazienti che devono controllare l'apporto di zuccheri e calorie. Tuttavia, contiene maltitolo liquido, pertanto i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Ogni dose da 2,5 ml di sospensione contiene 4,51 mg (0,20 mmol) di sodio, un aspetto da considerare per chi segue una dieta a basso contenuto di sodio.

Indicazioni Terapeutiche

Levifen sciroppo è indicato per il trattamento sintomatico di:

  • Febbre
  • Dolore lieve o moderato

Posologia e Modalità d'Uso

La dose giornaliera di Levifen è determinata in base al peso e all'età del paziente. È fondamentale utilizzare la dose minima efficace per la durata più breve possibile necessaria per controllare i sintomi, al fine di minimizzare gli effetti indesiderati.

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Nei bambini di età compresa tra 3 e 6 mesi, la somministrazione deve essere limitata a quelli di peso superiore ai 5,6 kg. La somministrazione orale a lattanti e bambini di età compresa fra 3 mesi e 12 anni deve avvenire mediante la siringa dosatrice fornita con il prodotto.

La siringa dosatrice presenta tacche graduate che indicano i diversi dosaggi:

  • 2,5 ml corrispondono a 50 mg di ibuprofene
  • 5 ml corrispondono a 100 mg di ibuprofene

La dose giornaliera raccomandata è di 20-30 mg/kg di peso corporeo, suddivisa in tre somministrazioni al giorno ad intervalli di 6-8 ore, secondo il seguente schema:

PesoEtàDose singola in mlNumero massimo di somministrazioni/giorno
5,6 - 7 Kg3 - 6 mesi2,5 ml3 nelle 24 ore
7 - 10 Kg6 - 12 mesi2,5 ml3 nelle 24 ore
10 - 15 Kg1 - 3 anni5 ml3 nelle 24 ore
15 - 20 Kg4 - 6 anni7,5 ml (5 ml + 2,5 ml)3 nelle 24 ore
20 - 28 Kg7 - 9 anni10 ml3 nelle 24 ore
28 - 43 Kg10 - 12 anni15 ml3 nelle 24 ore

In caso di febbre post-vaccinazione, si raccomanda di seguire il dosaggio sopra indicato, somministrando una singola dose seguita, se necessario, da un'altra dose dopo 6 ore. Non somministrare più di due dosi nelle 24 ore e consultare il medico se la febbre non diminuisce.

Levifen è inteso per trattamenti di breve durata. Se i sintomi persistono per più di tre giorni, è necessario consultare il medico. Nei bambini di età inferiore ai sei mesi, consultare il medico se i sintomi persistono dopo 24 ore di trattamento.

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Istruzioni per l'utilizzo della siringa dosatrice

  1. Svitare il tappo spingendolo verso il basso e girandolo verso sinistra.
  2. Introdurre a fondo la punta della siringa nel foro del sottotappo.
  3. Agitare bene.
  4. Capovolgere il flacone, quindi, tenendo saldamente la siringa, tirare delicatamente lo stantuffo verso il basso facendo defluire la sospensione nella siringa fino alla tacca corrispondente alla dose desiderata.
  5. Rimettere il flacone in posizione verticale e rimuovere la siringa ruotandola delicatamente.
  6. Introdurre la punta della siringa nella bocca del bambino, ed esercitare una lieve pressione sullo stantuffo per far defluire la sospensione.
  7. Dopo l'uso, avvitare il tappo per chiudere il flacone e lavare la siringa con acqua calda. Lasciarla asciugare, tenendola fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Controindicazioni

Levifen sciroppo è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità all'ibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Bambini di età inferiore a 3 mesi o di peso inferiore a 5,6 kg.
  • Ipersensibilità all'acido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando l'ipersensibilità è associata a poliposi nasale e asma.
  • Ulcera peptica attiva.
  • Grave insufficienza renale o epatica.
  • Severa insufficienza cardiaca.
  • Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
  • Uso concomitante di FANS, compresi gli inibitori specifici della COX-2.
  • Durante l’ultimo trimestre di gravidanza.

Avvertenze e Precauzioni Speciali

Dopo tre giorni di trattamento senza risultati apprezzabili, è necessario consultare il medico. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose più bassa efficace per la durata più breve possibile di trattamento necessaria per controllare i sintomi.

L'uso di Levifen deve essere evitato in concomitanza con FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci.

Il rischio di reazioni di ipersensibilità dopo assunzione di ibuprofene è maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo l'uso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattività bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema.

Emorragia Gastrointestinale, Ulcerazione e Perforazione

Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.

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I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali.

Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina.

Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Levifen, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate.

Reazioni Cutanee

Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. I pazienti sembrano essere a più alto rischio nelle prime fasi della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Levifen deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. In caso di varicella, si consiglia di evitare l'uso di Levifen.

Precauzioni Cardiovascolari e Renali

Cautela è richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. ≤ 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi.

I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).

L'uso di ibuprofene, di acido acetilsalicilico o di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei, richiede particolare cautela:

  • In caso di asma: possibile broncocostrizione.
  • In presenza di difetti della coagulazione: riduzione della coagulabilità.
  • In presenza di malattie renali, cardiache o di ipertensione: possibile riduzione critica della funzione renale (specialmente nei soggetti con funzione renale o epatica compromessa, insufficienza cardiaca o in trattamento con diuretici), nefrotossicità o ritenzione di fluidi.
  • In presenza di malattie epatiche: possibile epatotossicità.
  • Reidratare il soggetto prima dell'inizio e nel corso del trattamento in caso di disidratazione (ad esempio per febbre, vomito o diarrea).

Le seguenti precauzioni assumono rilevanza nel corso di trattamenti prolungati:

  • Sorvegliare i segni o sintomi di ulcerazioni o sanguinamenti gastrointestinali.
  • Sorvegliare i segni o sintomi di epatotossicità.
  • Sorvegliare i segni o sintomi di nefrotossicità.
  • Se insorgono disturbi visivi (vista offuscata o ridotta, scotomi, alterazione della percezione dei colori): interrompere il trattamento e consultare l'oculista.
  • Se insorgono segni o sintomi di meningite: valutare la rara possibilità che essa sia dovuta all'uso di ibuprofene (meningite asettica; più frequente nei soggetti affetti da lupus eritematoso sistemico o altre collagenopatie).

Interazioni con Altri Medicinali

Le seguenti interazioni sono comuni all'ibuprofene, all'acido acetilsalicilico e agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS):

  • Evitare l'uso contemporaneo di due o più analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei: aumento del rischio di effetti indesiderati.
  • Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale.
  • Antibatterici: possibile aumento del rischio di convulsioni indotte da chinolonici.
  • Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin.
  • Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragie gastrointestinale.
  • Antidiabetici: possibile aumento dell'effetto delle sulfaniluree.
  • Antivirali: ritonavir, possibile aumento della concentrazione dei FANS.
  • Ciclosporina: aumentato rischio di nefrotossicità.
  • Citotossici: metotressato, riduzione dell'escrezione (aumentato rischio di tossicità).
  • Litio: riduzione dell'escrezione (aumentato rischio di tossicità).
  • Tacrolimus: aumentato rischio di nefrotossicità.
  • Uricosurici: probenecid, rallenta l'escrezione dei FANS (aumento delle concentrazioni plasmatiche).
  • Metotrexato: potenziale aumento della concentrazione plasmatica di metotrexato.
  • Zidovudina: rischio aumentato di emartrosi ed ematomi in emofilici HIV (+) se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene.
  • Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.

Dati sperimentali indicano che l'ibuprofene può inibire gli effetti dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza.

Effetti Indesiderati

Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono comuni agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei.

Reazioni di Ipersensibilità

  • Raramente: reazioni anafilattoidi (orticaria con o senza angioedema), dispnea (da ostruzione laringea o da broncospasmo), shock, sindrome caratterizzata da dolore addominale, febbre, brividi, nausea e vomito; broncospasmo.

Patologie Gastrointestinali

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Dopo somministrazione di Levifen sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Dolore epigastrico, pirosi gastrica. I disturbi gastrici possono essere ridotti assumendo il farmaco a stomaco pieno. Raramente: epatite, ittero, alterazione dei test della funzione epatica, pancreatite, duodenite, esofagite, sindrome epatorenale, necrosi epatica, insufficienza epatica.

Patologie della Cute e del Tessuto Sottocutaneo

Con frequenza molto rara si possono manifestare reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (sindrome di Lyell), eritema multiforme.Sono state segnalate reazioni di fotosensibilità, dermatite esfoliativa e alopecia.

Patologie del Sistema Nervoso

Possono verificarsi vertigini, capogiri, sonnolenza, convulsioni, depressione, affaticamento e disturbi della vista.

Patologie del Sistema Cardiovascolare

In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus).

Patologie del Sistema Emolinfopoietico

Sono stati riportati casi isolati di alterazioni ematologiche (trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, pancitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica).

Altri Effetti Indesiderati

  • Patologie renali: insufficienza renale acuta, necrosi papillare, oliguria, ematuria, aumento dell'azotemia.
  • Patologie respiratorie: broncospasmo, dispnea, edema della laringe, rinite.
  • Patologie dell'orecchio e del labirinto: tinnito, disturbi dell'udito.

Sovradosaggio

I segni e i sintomi di tossicità non sono stati generalmente osservati a dosi inferiori a 100 mg/kg nei bambini o negli adulti. Comunque, in alcuni casi potrebbe essere necessario un trattamento di supporto. Si è osservato che i bambini manifestano segni e sintomi di tossicità dopo ingestione di ibuprofene a dosi di 400 mg/kg o maggiori.

Sintomi

I sintomi di sovradosaggio più comunemente segnalati comprendono: nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche segnalati nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dell’apparato respiratorio. Sono stati segnalati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicità cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia.

Trattamento

Non esiste alcun antidoto specifico per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio è pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto e deve includere il mantenimento della pervietà delle vie aeree e il monitoraggio della funzionalità cardiaca e dei segni vitali fino alla stabilizzazione del paziente. Entro un'ora dall'ingestione di una quantità potenzialmente tossica deve essere considerata la somministrazione di carbone attivo.

Gravidanza e Allattamento

Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la somministrazione di ibuprofene dovrebbe essere evitata. L'ibuprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Esistono dati limitati che dimostrano che l’ibuprofene possa passare in basse concentrazioni nel latte materno ed è improbabile che possa avere effetti indesiderati per i neonati.

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