Lo gnocco fritto è molto più di un semplice antipasto; è un'esperienza culinaria che affonda le sue radici nella storia e nella cultura dell'Emilia Romagna. Questo delizioso bocconcino di pasta fritta, dorato e fragrante, rappresenta un vero e proprio simbolo della gastronomia locale, capace di evocare sapori antichi e tradizioni familiari.
Origini Storiche e Nomi Diversi
Si tratta di una ricetta antica, che alcuni fanno risalire alla dominazione dei Longobardi, popolo che faceva ampio uso di strutto nelle proprie preparazioni. Lo gnocco fritto, infatti, nella ricetta originale prevede la frittura nello strutto, anche se oggi si utilizza spesso l'olio vegetale come alternativa.
Questo street food tipico della cucina emiliana assume diverse denominazioni a seconda della zona in cui viene preparato. A Bologna, ad esempio, è conosciuto come "crescentina fritta", mentre a Parma viene chiamato "torta fritta". A Reggio Emilia e Modena si usa prevalentemente il termine "gnocco fritto", mentre a Piacenza è diffusa la parola dialettale "chisulèn". Infine, a Ferrara si parla di "pinzino" e a Mantova di "pinsìn". Nonostante i nomi diversi, si tratta sempre della stessa delizia: straccetti di pasta fritta serviti come antipasto per accompagnare salumi e formaggi.
La Ricetta Tradizionale: Ingredienti e Preparazione
La ricetta tradizionale dello gnocco fritto prevede l'utilizzo di ingredienti semplici e genuini: farina, acqua, lievito e strutto. Alcuni, per praticità, utilizzano il lievito istantaneo, ma la ricetta originale prevede l'uso del lievito di birra, per una lievitazione più lenta e naturale.
Ingredienti:
- Farina
- Acqua
- Lievito di birra
- Strutto (o burro)
- Sale
- Latte (opzionale)
- Malto (opzionale)
Preparazione:
- Sciogliere il lievito di birra in una parte dell'acqua tiepida con un pizzico di malto (se lo si utilizza).
- In una ciotola capiente, versare la farina e aggiungere gradualmente la miscela di acqua, latte (se lo si utilizza), lievito e malto.
- Impastare fino a ottenere un composto granuloso e compatto.
- Aggiungere il sale e lo strutto (o il burro ammorbidito) e impastare energicamente per circa 5-10 minuti, fino a ottenere un panetto omogeneo e leggermente duro.
- Trasferire l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata e lavorarlo con il palmo della mano, stirandolo e ripiegandolo su se stesso, per dare forza ed elasticità all'impasto.
- Formare un panetto, porlo in una ciotola, coprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare per circa un'ora a temperatura ambiente, o fino al raddoppio del volume.
- Trascorso il tempo di riposo, riprendere l'impasto e dividerlo in panetti più piccoli.
- Infarinate leggermente la spianatoia, poi prendete un panetto per volta e stendetelo con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile, dallo spessore variabile tra 1 e 6 millimetri.
- Tagliare la sfoglia in quadrati o losanghe di dimensioni irregolari utilizzando una rotella liscia.
- In un pentolino o una padella dai bordi alti, scaldare abbondante strutto (o olio di semi di arachidi) fino a raggiungere una temperatura compresa tra i 170° e i 180°C (è consigliabile utilizzare un termometro da cucina).
- Friggere pochi gnocchi alla volta, facendoli cuocere per circa 2-3 minuti, girandoli con una schiumarola, fino a quando risulteranno dorati e gonfi.
- Scolarli dall'olio e adagiarli su un vassoio foderato con carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
- Gustare caldi, accompagnati da salumi e formaggi misti.
Varianti e Rivisitazioni
Pur rispettando la tradizione, è possibile sperimentare alcune varianti per rendere lo gnocco fritto ancora più originale e gustoso. Ad esempio, si può utilizzare un mix di farine, come farina integrale e farina di castagne, per un sapore più rustico e particolare. Inoltre, per chi preferisce una versione più leggera, si può sostituire lo strutto con l'olio extravergine d'oliva o con il burro. L'olio extravergine regalerà una nota aromatica alla preparazione, mentre il burro donerà un sapore burroso e una consistenza più morbida.
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Consigli e Segreti per un Gnocco Fritto Perfetto
Per ottenere un gnocco fritto perfetto, è importante seguire alcuni accorgimenti:
- La scelta degli ingredienti: utilizzare farine di buona qualità e, se possibile, strutto di maiale artigianale.
- La lievitazione: rispettare i tempi di lievitazione, per permettere all'impasto di sviluppare la giusta elasticità e di gonfiarsi in frittura.
- La temperatura dell'olio: mantenere la temperatura dell'olio costante, tra i 170° e i 180°C, per evitare che lo gnocco fritto si bruci o assorba troppo olio.
- La frittura: friggere pochi gnocchi alla volta, per non abbassare la temperatura dell'olio e garantire una cottura uniforme.
- Il servizio: servire lo gnocco fritto caldo, accompagnato da salumi e formaggi freschi, come prosciutto crudo, salame, mortadella, squacquerone e stracchino.
Conservazione
Lo gnocco fritto dà il meglio di sé appena fatto, quindi è consigliabile consumarlo entro poche ore dalla preparazione. Tuttavia, se si desidera conservarlo, è possibile congelare l'impasto crudo, dividendolo in panetti. In questo modo, si potrà conservare per circa 6 mesi. In alternativa, si può conservare lo gnocco fritto già fritto in un contenitore ermetico per un massimo di 24 ore, anche se perderà un po' della sua fragranza.
Abbinamenti Consigliati
Lo gnocco fritto si sposa perfettamente con i sapori della tradizione emiliana. L'abbinamento classico è con salumi misti, come prosciutto crudo di Parma, salame, mortadella e coppa piacentina, e formaggi freschi, come squacquerone, stracchino e ricotta. Per esaltare ulteriormente il gusto dello gnocco fritto, si può accompagnare con un bicchiere di Lambrusco, vino rosso frizzante tipico dell'Emilia Romagna.
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