Come Sostituire lo Sciroppo d'Acero: Alternative Dolci e Salutari

Molti amanti del caffè e non solo, cercano alternative allo zucchero per diversi motivi, che vanno dalla riduzione dell'apporto calorico al desiderio di evitare zuccheri raffinati per motivi di salute. Fortunatamente, esiste un'ampia varietà di dolcificanti naturali disponibili sul mercato, capaci di soddisfare quasi ogni preferenza e necessità dietetica.

Perché Sostituire lo Zucchero?

Sostituire lo zucchero con alternative naturali può portare diversi vantaggi, non solo nel caffè, ma in generale nell'alimentazione quotidiana. Questi dolcificanti non solo aiutano a gestire l'apporto calorico, ma molti di essi apportano anche benefici aggiuntivi, come minerali e antiossidanti. Un consumo eccessivo di zucchero, ormai è assodato, può provocare effetti dannosi per la salute, dal diabete all'obesità, dalle malattie cardiovascolari ai problemi dentali. Ridurre lo zucchero in eccesso è quindi una sfida possibile e soprattutto salutare.

Alternative Naturali allo Zucchero

Esistono numerose alternative naturali allo zucchero, ognuna con le sue peculiarità in termini di sapore, benefici nutrizionali e impatto sulla glicemia. Vediamo alcune delle più comuni:

  • Miele: Uno dei dolcificanti naturali più amati, noto per il suo sapore distinto e le sue proprietà benefiche. Il miele è il re dei dolcificanti naturali, anche se non è adatto ai vegani perché di origine animale. Contiene glucosio, fruttosio, saccarosio, maltosio e destrosio, ed è uno dei migliori energizzanti naturali presenti in commercio. È più dolce dello zucchero e contiene tracce di vitamine e minerali, oltre a sostanze antiossidanti. Il miele contiene glucosio e fruttosio libero, oltre a sostanze con valore terapeutico. È meglio dello zucchero perché è un prodotto naturale. Attenzione però, perché perde il suo effetto benefico se si superano i 40 gradi. Per chi convive con il diabete, il miele può essere un alleato fedele, inoltre ne esistono tantissime varietà: millefiori, acacia, castagno, lavanda, ecc. Questa alternativa naturale allo zucchero conta in media 75-80 g di carboidrati ogni 100 g. Anche il suo indice glicemico varia, ma quello medio si attesta su 55. L’apporto calorico medio del miele è di 316 kcal ogni 100 g. Per cominciare puoi sostituire lo zucchero bianco con uno o due cucchiai di miele della varietà che preferisci.
  • Sciroppo d'acero: Fornisce una dolcezza meno intensa rispetto al miele con un sottile retrogusto di legno o nocciola. È prodotto principalmente in Canada facendo bollire a lungo la linfa raccolta da alcune specie di aceri come l’acero da zucchero, l’acero nero e l’acero rosso. La linfa, un liquido chiaro e quasi senza sapore, ha un contenuto di saccarosio tra il 2% e il 5%. Poiché per legge lo sciroppo d’acero deve avere almeno il 66% di zuccheri, per ottenere 1 kg di sciroppo d’acero si deve partire da 15-30 litri di linfa raccolta dall’albero. Questo è uno dei motivi per cui lo sciroppo d’acero è tanto costoso. Uno sciroppo tipico della tradizione canadese, estratto dalla linfa dell’omonimo albero, diventato popolare anche da noi per essere il miglior accompagnamento per i pancake e per tante preparazioni dolci. Fonte di sali minerali, calcio, potassio, ferro e magnesio, è particolarmente ricco di sostanze antinfiammatorie e polifenoli, dei potenti antiossidanti. Rappresenta una valida alternativa allo zucchero per i diabetici ma se ne raccomanda un uso moderato e controllato come per tutti gli alimenti zuccherati, in particolare per l’elevata percentuale di fruttosio che potrebbe essere dannosa nell’uso eccessivo e cronico. A volte chiamato “acqua d’acero”, proviene dalla linfa dell’acero che si raccoglie principalmente nei boschi del Québec. A seconda della stagione di raccolta (la maggior parte viene raccolta in primavera), ha un aspetto diverso. Lo sciroppo d’acero è un sostituto dello zucchero ricco di effetti antiossidanti, concentrazione di minerali essenziali (manganese, calcio, potassio, ferro, zinco, magnesio): i benefici dello sciroppo d’acero sono universalmente noti. Il valore nutrizionale medio è di 67 g di carboidrati per 100 g di sciroppo d’acero e di 260 kcal (a seconda del tipo di sciroppo d’acero).
  • Stevia: Un dolcificante non calorico derivato dalle foglie della pianta di Stevia rebaudiana. È molto più dolce dello zucchero, ma senza le calorie, il che lo rende una scelta popolare per coloro che monitorano l'apporto calorico o hanno bisogno di gestire i livelli di glucosio nel sangue. Estratta dalle foglie della omonima pianta, originaria dell’America del Sud, è l’ideale sia per i diabetici che per chi è in sovrappeso, in quanto non influenza la glicemia ed è privo di calorie. Alla stevia vengono attribuite proprietà in grado di proteggere la pelle dall’invecchiamento, in quanto sembra contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi; inoltre avrebbe proprietà antiacido e ipotensive. Attenzione però a non abusarne, perché potrebbe avere un effetto lassativo. E' una pianta dalle sue foglie dolci, di un colore verde bello acceso. Quella che trovi in commercio si presenta bianca, a testimonianza di un processo di trasformazione e raffinazione che ha denaturato il prodotto originario (questo non vale per le foglie essiccate di stevia, anche quelle macinate). Il suo sapore è particolarmente dolce, 40 volte più dello zucchero. Questo perchè dalla pianta viene estratto un composto chiamato stevioside, 200 volte più dolce del saccarosio (usato da solo, lo stevioside ricorda la liquirizia). Il fatto che abbia zero calorie fa si che non si possa considerarla un alimento: un alimento nutre, ha un suo apporto calorico, mentre la stevia serve solo per conferire il sapore dolce a cui siamo dipendenti. Anche l'indice glicemico sembra essere pari a zero. Ecco, non è del tutto proprio vero: la glicemia non c’entra solo con gli zuccheri ma anche dalla percezione del sapore dolce che viene rilevato da specifici recettori presenti sia in bocca che lungo il tratto gastrointestinale: attivandosi, i recettori alzano - per forza- i livelli di glucosio ematico. Anche se non esistono dati scientifici sul consumo della stevia nei pazienti diabetici, è stato dimostrato che il suo indice glicemico (basso) non favorisce l’innalzamento degli zuccheri (iperglicemia) e che non ha effetti significativi sulla glicemia. Possiamo in definitiva considerare la stevia una buona scelta per per i diabetici.
  • Sciroppo di agave: Prodotto dalla stessa pianta da cui si ottiene la tequila. Ha un indice glicemico più basso rispetto allo zucchero, il che lo rende una scelta favorevole per chi ha problemi di glicemia. Lo sciroppo d’agave, chiamato anche “nettare d’agave” viene ottenuto da alcune specie di Agave, soprattutto l’Agave blu (Agave tequilana) usata in Messico anche per la produzione della Tequila. Il cuore della pianta è spremuto per ottenere la linfa che contiene vari polisaccaridi tra cui il principale è l’inulina: un polimero composto da fruttosio. Il succo viene scaldato e degli enzimi spezzano l’inulina producendo fruttosio, lo zucchero principale dello sciroppo d’agave. Il nettare d’agave contiene per la maggior parte fruttosio, corrispondente a 76 g di carboidrati per 100 g. Il suo indice glicemico è solamente 15.
  • Eritritolo: Un alcool zuccherino che offre la dolcezza dello zucchero senza le calorie. È considerato sicuro per i diabetici, in quanto non influenza i livelli di glucosio o insulina nel sangue. Naturalmente presente in alcuni frutti e fermentati, è molto apprezzato perché non apporta calorie ed ha un indice glicemico pari a zero: non aumentando il livello di zucchero nel sangue ed essendo metabolizzato indipendentemente dall’insulina, è una validissima alternativa allo zucchero per i diabetici, nonché per gli intolleranti al fruttosio, essendone privo. L’eritrolo ha un potere dolcificante pari al 60-70% dello zucchero da cucina. L’eritritolo mostra una tolleranza digestiva superiore agli altri polioli e si osserva una minore incidenza di disturbi gastrointestinali. Nonostante i suoi vantaggi, rimane sempre valido il consiglio di consumare l’eritritolo con moderazione. Si spera che nei prossimi anni si possa avere un quadro sempre più completo e chiaro sugli effetti dell’eritritolo e in generale sugli edulcoranti in modo tale da determinare davvero quanto siano sicuri.
  • Xilitolo: Simile all'eritritolo, lo xilitolo ha un potere dolcificante comparabile allo zucchero ma con circa il 40% in meno di calorie. Anche questo è un alcool zuccherino come l’eritritolo, che si trova naturalmente nella verdura e nella frutta, oltre che nella corteccia di legni come la betulla e il faggio. È utilizzato soprattutto nelle gomme da masticare e nelle caramelle, in quanto la sua presenza in sostituzione dello zucchero può aiutare a prevenire la carie e a ridurre la placca. Usato come dolcificante in alimenti o bevande, consente di non far alzare molto il livello di zucchero nel sangue, risultando così una buona soluzione per i diabetici, benchè è sempre meglio confrontarsi col proprio medico.
  • Succo di datteri: Per chi cerca un dolcificante naturale con benefici nutrizionali, il succo di datteri è una buona opzione.
  • Zucchero di cocco: Si ottiene dai fiori della palma da cocco (Cocos nucifera). Questo zucchero è molto ricco in zinco e potassio e non molto generoso in saccarosio. Dal punto di vista dell’impatto glicemico è abbastanza interessante: contiene nutrienti (quindi calorie non vuote) e ha un basso indice glicemico pari a 35 (quello del saccarosio è di circa 70). Il suo gusto delicato è piuttosto dolce: è costituito infatti da: 63% saccarosio (che nel post precedente abbiamo detto essere formato da glucosio + fruttosio), 3% fruttosio puro, 1% glucosio, 4% inulina (probabilmente è la presenza di questa fibra a rallentare l’assorbimento del glucosio) e dal 19% altri polisaccaridi. Come dice il nome, lo sciroppo di cocco è ricavato dalla linfa dei fiori dell’albero del cocco. Per completezza di informazione, l’ONU lo ha classificato come lo zucchero “più sostenibile”, perché rispettoso dell’ambiente. Lo zucchero di cocco è un’alternativa allo zucchero molto apprezzata per la ricchezza di vitamine B e C e per la presenza di minerali come magnesio, ferro e zinco. Nella vita di tutti i giorni lo si può aggiungere al tè o al caffè o utilizzarlo in pasticceria al posto dello zucchero bianco (nelle stesse quantità). Ha un gusto leggermente caramellato.
  • Malto d'orzo: Si ottiene dalla germinazione di questo cereale. Ha un alto contenuto in maltosio e contiene amminoacidi, potassio, sodio e magnesio essenziali all’organismo, ecco perché si ritiene sia tra i più validi sostituti al miele. Questo dolcificante si ottiene dalla cottura in acqua dell’orzo precedentemente fatto germinare e successivamente essiccato. Malgrado questo prodotto non sia mai riuscito ad affermarsi in Italia e nelle nazioni mediterranee, un consumo quotidiano di questo dolcificante è in grado di assicurare all’organismo buone quantità di potassio, calcio e vitamine del gruppo B. Il malto è costituito per il 50% da maltosio (due molecole di glucosio), non contiene fruttosio (che ha un potere dolcificante maggiore del glucosio) e per questo risulta meno dolce. In più, è un prodotto naturale (il cereale viene prima fatto cuocere e poi addizionato di orzo germinato come fonte di enzimi per produrre la digestione dell’amido) ed è meno calorico.

Altre Alternative Meno Comuni

Oltre alle alternative più popolari, esistono anche altri dolcificanti naturali meno diffusi, ma comunque validi:

  • Zucchero di canna integrale: Ha delle caratteristiche organolettiche precise: retrogusto di liquirizia, granuloso, marrone e umido. La panela è diversa dallo zucchero di canna che si è abituati a conoscere (e che è più simile allo zucchero raffinato) e rappresenta il primo prodotto estratto dal succo di canna senza subire ulteriori processi chimici di raffinazione. Si presenta granulosa, umido, di colore marrone e dal retrogusto di liquirizia. Contiene sostanze che vengono allontanate nei successivi passaggi chimici per ottenere lo zucchero bianco come zinco, cromo, ferro, potassio, magnesio, selenio, vitamine e fibra. Ha un indice glicemico medio-basso e può essere consumato dai diabetici in alternativa allo zucchero raffinato ricordando di moderarne il consumo e di calcolare sempre l’apporto di zuccheri totali fatto con la dieta.
  • Sciroppo di mele: Un ottimo dolcificante naturale, perfetto per la preparazione dei dolci e ricchissimo di sali minerali e vitamine, ma purtroppo abbastanza difficile da trovare in commercio.
  • Succo d'agave: La linfa che viene estratta dalla pianta dell’agave può essere utilizzata per la preparazione di un dolcificante di altissima qualità, particolarmente ricco di sali minerali. E’ molto difficile trovare un succo d’agave di buona qualità.
  • Amasake: Un prodotto di origine orientale, piuttosto utilizzato in Cina e Giappone, molto meno in Europa.
  • Succo d’uva: Non ha un potere dolcificante molto alto ed in più ha un sapore particolare che non è apprezzato da tutti. Il succo d’uva concentrato è un dolcificante naturale che condensa gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta. Guardando la tabella nutrizionale si scopre che può arrivare a contenere il 50 % di zuccheri semplici.

Edulcoranti Sintetici: Un'Alternativa?

Fra gli edulcoranti sintetici ci sono l’aspartame, la saccarina, la taumatina, il ciclammato, l’acelsulfame K e la neosperidina DC: sono spesso più controversi, in quanto possono avere effetti collaterali poco noti. Vige dunque la regola aurea: non abusarne. Tra dolcificanti artificiali c’è l’aspartame, che è all’incirca 200 volte più dolce dello zucchero. Per il suo basso contenuto calorico, viene utilizzato in bevande light o sugar free, prodotti di pasticceria e confetteria, prodotti lattiero-caseari, gomme da masticare, prodotti a ridotto contenuto energetico e per il controllo del peso ed anche come dolcificante da tavola. Non è invece adatto a sostituire lo zucchero nella preparazione di dolci casalinghi.

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Fattori da Considerare nella Scelta del Dolcificante

La scelta del dolcificante ideale dipende da vari fattori, tra cui:

  • Gusti personali: Diversi dolcificanti aggiungono sfumature di sapore uniche.
  • Considerazioni dietetiche: È importante considerare l'apporto calorico, l'indice glicemico e la presenza di eventuali allergie o intolleranze.
  • Effetti desiderati: Alcuni dolcificanti possono avere effetti benefici aggiuntivi, come proprietà antiossidanti o prebiotiche.

Consigli per un Consumo Consapevole

Le linee guida dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) riguardo al consumo di zuccheri aggiunti sono chiare: non dovrebbero superare il 10% dell'introito calorico giornaliero (in riferimento ad un individuo adulto, normopeso e in buono stato di salute). È importante ricordare che l'appellativo "naturali" per i dolcificanti può essere fuorviante e farci credere di poterli usare senza prestare attenzione alle quantità, eppure, rientrano a tutti gli effetti all'interno della categoria degli zuccheri aggiunti.

Alternative allo Zucchero per Diabetici

Per chi soffre di diabete, la scelta del dolcificante giusto è ancora più importante. Alcune alternative, come la stevia, l'eritritolo e lo xilitolo, sono considerate sicure perché non influenzano significativamente i livelli di glucosio nel sangue. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare il proprio medico per individuare le opzioni più adatte alle proprie esigenze.

Dolcificare in Modo Creativo

Oltre ai dolcificanti tradizionali, è possibile utilizzare anche altri ingredienti per aggiungere dolcezza ai cibi e alle bevande. Ad esempio, la banana è un valido sostituto dello zucchero, così come la frutta secca frullata (albicocche, datteri o prugne).

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