La pianta del cacao, scoperta nel XVII secolo, ha rapidamente conquistato l'Europa, dove le sue fave erano apprezzate per il sapore e le proprietà dolcificanti. Conosciuta come Theobroma, "pianta degli dei", il cacao è oggi l'ingrediente principale del cioccolato, un'industria da miliardi di dollari. Il cacao è una materia prima versatile, utilizzata per produrre liquore di cacao, burro di cacao e polvere di cacao.
Borse e Simboli del Cacao
Le principali borse per il cacao sono l'Intercontinental Exchange (ICE) e il NYSE Liffe, parte del gruppo NYSE Euronext. I simboli MT5/MT4 per i prodotti agricoli includono:
- Mais (CBOTCORN)
- Zucchero (ICE USSUGAR#11)
- Grano (CBOTWHEAT)
- Caffè (ICE USCOFFEE_CS)
- Soia (CBOTSOYBEAN)
- Cotone (ICE USCOTTON#2)
Come Investire nei CFD del Cacao
Investire nei CFD (Contract for Difference) sul cacao permette di speculare sui movimenti di prezzo senza possedere fisicamente la materia prima. Broker come AvaTrade offrono piattaforme per il trading di CFD sul cacao e sui future del cacao.
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Il Mercato di Trading del Cacao
Esistono tre specie principali di piante di cacao: Trinitario, Criollo e Forastero. La Forastero è la più robusta e popolare, mentre la Criollo è sensibile alle variazioni climatiche. La Trinitario è un ibrido delle due.
Fattori che Influenzano i Prezzi del Cacao
Diversi fattori influenzano i prezzi del cacao, rendendolo un mercato dinamico e spesso volatile. Nel 2024, il mercato globale del cacao sta affrontando un deficit di offerta, principalmente a causa dei prezzi più bassi del cacao e delle rese inferiori nei principali paesi produttori come il Ghana e la Costa d'Avorio. I trader devono comprendere questi fattori chiave per prendere decisioni informate. Fattori come le condizioni meteorologiche, le influenze geopolitiche, i tassi di cambio valutario e la domanda dei consumatori svolgono tutti ruoli significativi nel plasmare il mercato.
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Clima
Il clima è il fattore principale che influenza la produzione di cacao. Periodi di siccità, erosione del suolo e l'esposizione al fungo Phytophthora palmivora possono ridurre la resa agricola. Le condizioni meteorologiche sono uno dei fattori più critici che influenzano la produzione e i prezzi del cacao. Modelli meteorologici estremi, come quelli causati dal fenomeno di El Niño, possono perturbare le rese del cacao, portando a volatilità dei prezzi. Con circa il 60% della fornitura mondiale di cacao proveniente dalla Costa d’Avorio e dal Ghana, le condizioni meteorologiche in questi paesi possono avere un forte impatto sul prezzo del cacao. A volte forti tempeste colpiscono l’area, il che riduce l’offerta poiché gli agricoltori hanno difficoltà a portare in salvo il raccolto di cacao.
Domanda Globale
L'aumento della domanda di cioccolato a livello globale può aumentare i prezzi del cacao. La domanda dei consumatori è un potente motore dei prezzi del cacao. Le tendenze in salute e benessere possono portare a significative fluttuazioni nella domanda di prodotti di cioccolato, influenzando così i prezzi del cacao. Una domanda più elevata generalmente porta a un aumento dei prezzi del cacao, mentre un calo della domanda può causare una diminuzione dei prezzi. La domanda di cioccolato è anche un grande motore dei prezzi del cacao e le festività vedono tipicamente un aumento della domanda. Un altro problema sono le malattie e i parassiti, che possono danneggiare i raccolti, portando a significativi picchi di prezzo.
Normative e Costi di Produzione
Le norme di lavoro e i cambiamenti nel settore agricolo possono influenzare il prezzo del cacao. I costi di produzione sono relativamente bassi, ma la tecnologia in evoluzione potrebbe diventare un fattore importante in futuro.
Influenze Geopolitiche
Le influenze geopolitiche possono avere un impatto significativo sui prezzi del cacao. Conflitti internazionali e instabilità politica possono creare incertezza nelle catene di approvvigionamento, portando a un aumento dei prezzi del cacao a causa dei rischi percepiti.
Tassi di Cambio Valutario
I tassi di cambio valutario svolgono anche un ruolo vitale nel mercato del cacao. Le fluttuazioni nel valore delle valute, come il dollaro USA e la sterlina britannica, possono influenzare la competitività dei paesi produttori di cacao e alterare i prezzi delle commodity.
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Aspetti Geopolitici e Sostenibilità
La stabilità politica, le normative e i fattori geopolitici giocano un ruolo importante nella determinazione dei prezzi. Le normative internazionali, come quelle dell'International Cocoa Organization (ICO), sono fondamentali per garantire stabilità e equità nel mercato del cacao. Parallelamente, la crescente attenzione verso la sostenibilità e le pratiche etiche, come il Fair Trade, sta trasformando l'industria, favorendo approvvigionamenti più responsabili e spingendo per innovazioni tecnologiche che migliorano la qualità e la tracciabilità del cacao.
Mercati Emergenti
Con l'espansione dei mercati emergenti in Asia e America Latina, la domanda di cacao sta crescendo grazie a una classe media in espansione. Questo sta contribuendo a un periodo di notevole crescita del mercato.
Produzione e Consumo di Cacao
I maggiori produttori ed esportatori di fave di cacao sono la Costa d’Avorio, che fornisce oltre il 30% del cacao mondiale, seguita dal Ghana e dall’Indonesia. I paesi principali consumatori di cacao a livello globale sono l’Olanda e l’Europa.
Una volta raccolte, fermentate, seccate e trasportate, le fave di cacao vengono trasformate in diversi componenti per vari settori industriali, tra cui saponi, cosmetici e dolciumi.
Strategie di Trading del Cacao
Ci sono diverse strategie che possono essere utilizzate per scambiare il cacao e la migliore è quella in cui un trader si sente più a suo agio e che gli permette un comodo profitto. La strategia da utilizzare per il trading del cacao potrebbe essere sia elementare che su base tecnica, sebbene queste ultime tendano ad avere maggior successo. La migliore strategia dipenderà anche da se ci troviamo di fronte a un mercato che segue un trend o ad uno variabile.
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Analisi Tecnica e Indicatori
L'analisi tecnica è cruciale per prendere decisioni informate nel trading del cacao. Gli indicatori tecnici più diffusi includono medie mobili, oscillatori e pivot. Il rapporto Commitments of Traders (CoT) offre un'analisi cruciale delle posizioni di speculatori e hedger nel mercato del cacao, rivelando il sentiment degli operatori.
Oscillatori
Gli oscillatori aiutano a identificare condizioni di ipercomprato o ipervenduto nel mercato.
- Relative Strength Index (RSI): Misura la velocità e il cambiamento dei movimenti di prezzo.
- Stocastico %K: Confronta il prezzo di chiusura di un titolo con il suo intervallo di prezzi in un determinato periodo.
- Commodity Channel Index (CCI): Misura la deviazione del prezzo di una commodity dalla sua media statistica.
- Average Directional Index (ADX): Misura la forza di un trend.
- MACD: (12, 26) è un indicatore di momentum che mostra la relazione tra due medie mobili dei prezzi.
Medie Mobili
Le medie mobili smussano i dati di prezzo per formare un unico indicatore di tendenza.
- Media Mobile Esponenziale (EMA): Dà più peso ai prezzi recenti.
- Media Mobile Semplice (SMA): Calcola la media dei prezzi in un determinato periodo.
Pivot Point
I pivot point sono utilizzati per identificare potenziali livelli di supporto e resistenza.
Strumenti Finanziari per il Trading sul Cacao
Gli strumenti finanziari come i contratti futures e i CFD permettono di speculare sui prezzi del cacao senza dover possedere fisicamente la commodity. Con un mercato da oltre 2,1 miliardi di dollari, è fondamentale conoscere questi strumenti per adattarli alla propria strategia di trading e tolleranza al rischio. Se vuoi fare trading sul cacao, XTB offre CFD su diverse commodities, incluso il cacao.
Gestione del Rischio
La gestione del rischio è essenziale in un mercato volatile come quello del cacao. È importante comprendere le variabili che influenzano i prezzi e adottare strategie di trading appropriate, come l'analisi tecnica e la diversificazione del portafoglio.
Caso di Studio: Trading del Cacao
In questo esempio il trader apre una posizione lunga di 10 unità di 1 tonnellata metrica l’una al prezzo di mercato di 2027$. Dopo un po’ il prezzo sale a 2039,5$ e il trader decide di chiudere la posizione. Il valore derivante da questo contratto può essere calcolato moltiplicando la dimensione della posizione per la differenza di prezzo:
10 tonnellate metriche x (2039.5-2027) $/tonnellata = $125
Andamento Recente del Mercato (2025)
Mercato del cacao che torna sotto i riflettori, nonostante un 2025 che, per il momento, non è riuscito a ripetere la strabiliante performance finanziaria dell’anno precedente. I futures del cacao continuano ad essere oggetto di un’elevata volatilità, sospinti da un lato da problemi di raccolto nei principali paesi produttori dell’Africa occidentale e dall’altro da una domanda mondiale che resta sotto pressione a causa dei prezzi elevati e dei margini in calo per l’industria dolciaria.
Nuova pressione in arrivo sul fronte della domanda ed offerta per il mercato del cacao, già ampiamente stressato da un forte aumento dei prezzi durante il 2024, quando i futures hanno assistito ad un incremento di oltre il +175%. Dal lato della produzione, le recenti piogge in Africa occidentale hanno attenuato i timori legati alla siccità, favorendo la fioritura dei nuovi frutti. Tuttavia, secondo Rabobank, la mid-crop ivoriana (raccolta secondaria che si chiude a settembre) si conferma comunque debole, con una produzione stimata in calo del -9% rispetto allo scorso anno. Le cause sono legate alla pioggia tardiva che ha compromesso lo sviluppo dei frutti.
Il nodo critico del mercato resta però la domanda industriale, che continua a mostrare segnali di debolezza. Nel secondo trimestre 2025, le grinding (lavorazione delle fave) sono scese del -7,2% su base annua nel mercato europeo, del -16,3% su quello asiatico e del -2,8% su quello nordamericano. Un calo che ha costretto player importanti come Lindt e Barry Callebaut a rivedere al ribasso le guidance sui volumi, con quest’ultima che ha registrato un -9,5% nei volumi tra marzo e maggio, peggior trimestre in dieci anni. Il rallentamento della domanda si accompagna a tensioni sui prezzi che rischiano di comprimere ulteriormente i margini dell’industria, mentre le aziende valutano se riformulare ricette o aumentare i prezzi al consumo.
Le condizioni climatiche restano un osservato speciale: le piogge degli ultimi giorni hanno favorito le prospettive per la campagna principale in Africa occidentale, ma gli esperti ricordano che i 60 giorni precedenti sono stati i più secchi dal 1979 per la regione. Inoltre, lo sviluppo della black pod disease (marciume del baccello) in Ghana e Nigeria resta una minaccia concreta. Infine, il monitoraggio dei magazzini ICE indica che gli stock statunitensi sono scesi ai minimi da 4,5 mesi, mentre l’evoluzione dei fenomeni meteo tropicali nell’Atlantico (come la tempesta Gabrielle) aggiunge un ulteriore elemento d’incertezza. Per gli operatori, i prossimi mesi saranno decisivi: il vero banco di prova sarà la qualità della raccolta principale in arrivo da ottobre. In attesa, la prudenza resta d’obbligo.
Analisi Tecnica Recente del Future sul Cacao
Il 2025 continua a rivelarsi un anno estremamente complesso per il mercato del cacao. Dall’inizio dell’anno, infatti, il future quotato all’ICEUS ha registrato una performance negativa pari a -37%, certificando una fase di debolezza strutturale che ha pesato su buona parte dei guadagni messi a segno nel biennio precedente.
La pressione ribassista si è intensificata nelle ultime settimane, con i prezzi che hanno violato al ribasso la trendline rialzista di lungo periodo, configurando un segnale tecnico di rilievo.
L’assetto grafico aveva assunto nel corso dell’anno la forma di un wedge discendente, tipico pattern di compressione che spesso anticipa movimenti di direzionalità più marcata. Al momento si evidenzia la prevalenza dei venditori, i quali hanno spinto le quotazioni verso il supporto chiave in area $ 7.182/tonnellata. La tenuta di questo livello si presenta oggi come l’elemento discriminante per scongiurare ulteriori discese, con un eventuale rientro sopra la trendline persa che rappresenterebbe il primo segnale di ripresa di breve.
Il quadro dei volumi resta tiepido, con gli scambi che si mantengono piatti senza mostrare quelle accelerazioni tipiche di un’inversione strutturale. A livello di momentum, invece, qualche segnale più costruttivo arriva dall’RSI a 14 periodi, che mostra la presenza di una divergenza rialzista. Tale configurazione suggerisce la possibilità di un rimbalzo tecnico, a patto che il supporto statico venga rispettato e che l’oscillatore riesca a rompere al rialzo le resistenze dinamiche.
Sul fronte operativo, un recupero credibile del trend passerebbe attraverso una riconquista della trendline persa e successivamente da un movimento deciso verso il limite superiore del wedge, oggi ancora distante. Solo in questo caso si potrebbe parlare di una vera inversione rialzista.