Autopsia sul decesso di Luca Piscopo: Intossicazione da Salmonella e le Conseguenze del Sushi "All You Can Eat"

La tragica vicenda di Luca Piscopo, un ragazzo di 15 anni deceduto il 2 dicembre, ha sollevato interrogativi inquietanti sulla sicurezza alimentare nei ristoranti di sushi con formula "all you can eat". L'autopsia sul corpo di Luca ha rivelato una "tossinfezione alimentare da salmonella", collegando la sua morte al pranzo consumato in un ristorante di sushi al Vomero, Napoli, il 23 novembre 2021.

Il Fatale Pranzo al Sushi e i Sintomi

Quel giorno, Luca era in compagnia di alcune amiche. Dopo il pranzo, diversi membri della comitiva accusarono malessere. Anche Luca manifestò sintomi gravi, tra cui febbre alta, vomito e diarrea, che persistettero per circa una settimana. Nonostante le cure mediche prescritte dal suo medico di base, le sue condizioni non migliorarono. Luca morì nel sonno circa sette giorni dopo il pranzo.

L'Inchiesta della Procura e il Sequestro del Ristorante

La Procura della Repubblica di Napoli ha immediatamente aperto un'inchiesta sulla morte di Luca, condotta dai pm D’Amodio e Landolfi e dall’aggiunto Di Monte. Il ristorante di sushi, di proprietà di un cittadino cinese, è stato posto sotto sequestro preventivo. I sopralluoghi effettuati dai carabinieri del NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) hanno evidenziato la presenza di "alimenti privi di tracciabilità e ritenuti in cattivo stato di conservazione" all'interno del locale. La famiglia di Luca, assistita dall'avvocato Marianna Borrelli, ha espresso il desiderio di fare piena luce sulla vicenda.

La Relazione del Medico Legale: Conferma della Salmonella

La relazione del medico legale, incaricato dalla procura, ha confermato la presenza di una "tossinfezione alimentare da salmonella". L'indagine ha rivelato una "severa malattia infiammatoria del muscolo cardiaco". Secondo la relazione, Luca sarebbe stato colpito da un'infezione da salmonella in seguito al consumo di sushi nel ristorante. Ora spetterà al pubblico ministero valutare i dati raccolti per individuare possibili cause o concause che potrebbero aver portato alla morte del ragazzo ed eventualmente formulare un capo di imputazione.

Il Parallelo con il Caso di Rossella Di Fuorti

La morte di Luca Piscopo ha tragicamente richiamato alla mente un altro caso simile, quello di Rossella Di Fuorti, una donna di 40 anni deceduta a Napoli dopo aver consumato sushi in un ristorante giapponese. Sebbene inizialmente si fosse ipotizzato un arresto cardiocircolatorio, i familiari hanno sollevato sospetti sul pranzo a base di sushi. Anche in questo caso, i Carabinieri del NAS hanno ispezionato il ristorante e sequestrato campioni di cibo per analisi.

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Rischi Associati al Consumo di Pesce Crudo

Questi eventi drammatici mettono in evidenza i rischi potenziali legati al consumo di pesce crudo, come il sushi. Se il pesce non viene trattato e abbattuto correttamente, può causare gravi danni alla salute, persino la morte. La dietista Francesca Albani di Humanitas San Pio X ha spiegato che il consumo di pesce crudo è associato al rischio di sviluppare numerose patologie. La cottura ad alta temperatura, infatti, è in grado di eliminare batteri, virus, protozoi, larve e amebe che possono causare infezioni.

Parassitosi da Anisakis e Altri Rischi

Una delle parassitosi più comuni associate al consumo di pesce crudo è quella causata dall'Anisakis, un parassita che vive nelle viscere del pesce e può migrare nella carne dopo la morte dell'animale. L'infezione da Anisakis può provocare forti dolori addominali, vomito, nausea e, in alcuni casi, ostruzione intestinale.

I molluschi bivalvi, come le ostriche e le vongole, possono rappresentare un ulteriore rischio, poiché si alimentano filtrando l'acqua e possono trattenere organismi e microorganismi patogeni, aumentando il rischio di infezioni come l'epatite virale, la salmonella, il colera e altre tossinfezioni.

Misure di Prevenzione e Sicurezza

Per prevenire l'insorgere di parassitosi e altre infezioni, è fondamentale che il pesce destinato al consumo crudo venga sottoposto ad abbattimento termico, ovvero congelato per almeno 24 ore a una temperatura di -20° centigradi. Questo processo uccide le larve e rende l'alimento sicuro. La legge prevede che i ristoratori che servono pesce crudo (sushi, sashimi, carpaccio, pesce marinato) debbano preventivamente congelare il pesce a una temperatura inferiore a -20° per almeno 24 ore prima di servirlo.

Se si consuma pesce crudo a casa, è necessario congelarlo preventivamente per almeno 96 ore a una temperatura di -18° C nel congelatore contrassegnato con almeno tre stelle. Quando si mangia al ristorante, è consigliabile chiedere sempre se questa procedura è stata eseguita.

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Indagini in Corso e Ricerca della Verità

Le indagini sulla morte di Luca Piscopo e sul caso di Rossella Di Fuorti sono ancora in corso. Nel caso di Luca, la procura di Napoli ha inviato un avviso di conclusione al titolare del ristorante e al medico di base che lo ebbe in cura, ipotizzando il reato di omicidio colposo. Le autorità competenti stanno lavorando per accertare le responsabilità e garantire che vengano adottate tutte le misure necessarie per prevenire tragedie simili in futuro.

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