La Fontana di Trevi: Storia, Arte e Leggende di un Simbolo Romano

La Fontana di Trevi, una delle fontane più famose al mondo, è un vero e proprio simbolo di Roma e dell'Italia. La sua storia affonda le radici nell'antichità, intrecciandosi con la costruzione dell'acquedotto Vergine e le trasformazioni urbanistiche della città eterna.

Le Origini Antiche e l'Acquedotto Vergine

La storia della Fontana di Trevi è indissolubilmente legata a quella dell'acquedotto Vergine, costruito nel 19 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa, genero dell'imperatore Augusto. Agrippa volle portare l'acqua corrente fino al Pantheon e alle sue terme, luoghi molto amati dai romani per il bagno e il relax. La leggenda narra che una giovane fanciulla ("virgo" in latino) indicò ai soldati la sorgente d'acqua pura e priva di calcare, dando così il nome all'acquedotto.

Nel punto in cui l'acquedotto terminava, nei pressi dell'incrocio tra l'attuale via del Quirinale e via di Trevi, furono realizzate tre vasche distinte. Queste vasche rappresentano la fase iniziale di quella che sarebbe diventata la Fontana di Trevi. Le prime documentazioni certe della loro esistenza risalgono al 1410.

Trasformazioni nel Quattrocento e Seicento

Nel 1453, Papa Niccolò V affidò a Leon Battista Alberti il compito di sostituire le tre vasche con un'unica struttura rettangolare e di restaurare i tre mascheroni da cui sgorgava l'acqua. Un'ulteriore trasformazione fu commissionata da Papa Urbano VIII a Gian Lorenzo Bernini nel Seicento. Bernini progettò una grande mostra d'acqua, ampliando la piazza e demolendo alcune case per creare l'allineamento attuale. La fontana doveva essere strutturata con due grandi vasche semicircolari concentriche, con un piedistallo al centro per sostenere statue. Tuttavia, i lavori furono interrotti a causa della mancanza di fondi.

La Realizzazione nel Settecento: Nicola Salvi e Giuseppe Panini

Dopo vari tentativi falliti, fu Papa Clemente XII a riprendere in mano il progetto nel 1731. Indisse un concorso a cui parteciparono i più famosi artisti dell'epoca e affidò l'incarico all'architetto Nicola Salvi. I lavori iniziarono nel 1732 e la fontana fu inaugurata da Papa Clemente nel 1735, anche se non era ancora completata.

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La prima fase dei lavori si concluse nel 1747, con il completamento delle statue e delle rocce artificiali. Dopo la morte di Salvi, nel 1752, i lavori passarono nelle mani di Giuseppe Panini. Panini fu poi rimosso dall'incarico e sostituito da Pietro Bacci, che terminò l'opera durante il pontificato di Clemente XIII.

Caratteristiche Architettoniche e Scultoree

La Fontana di Trevi, alta 26 metri e larga 20, è interamente dedicata al tema del mare. La sua struttura è composta da una grande scogliera che domina la vasca e si addossa al palazzo retrostante. Al centro, un arco di trionfo con quattro colonne corinzie sorregge lo stemma di Papa Clemente XII e una balaustra con sculture allegoriche delle stagioni.

La statua principale è quella di Oceano, collocata sopra un cocchio a forma di conchiglia trainato da cavalli alati, uno agitato e l'altro placido, a simboleggiare i moti del mare. La fontana è ricca di bassorilievi e complessi statuari, che la rendono un capolavoro di ispirazione barocca con elementi classicisti.

Restauri e Conservazione

La Fontana di Trevi è stata sottoposta a diversi interventi di restauro e conservazione nel corso degli anni. Un importante restauro è stato realizzato a partire dal 2014 dal marchio Fendi, che ha finanziato la pulizia delle facciate, delle statue e della scogliera, oltre alla sistemazione dei sanpietrini della piazza.

La Fontana di Trevi nel Cinema e nella Cultura Popolare

La Fontana di Trevi è diventata un'icona grazie anche al cinema. Indimenticabile è la scena de "La Dolce Vita" di Federico Fellini, in cui Anita Ekberg si immerge nella fontana invitando Marcello Mastroianni a seguirla. La fontana è stata protagonista anche di altri film, come "Totò Truffa 62", in cui Totò vende la fontana a un turista ingenuo.

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Leggende e Tradizioni

La Fontana di Trevi è legata a diverse leggende e tradizioni popolari. La più famosa è quella del lancio della monetina: si dice che chi getta una moneta nella fontana, voltando le spalle e lanciandola con la mano destra sopra la spalla sinistra, avrà la certezza di tornare a Roma.

Un'altra leggenda riguarda la "Fontanella degli Innamorati", una piccola vasca sul lato destro della fontana. Si dice che le coppie che bevono a questa fontana resteranno innamorate e fedeli per tutta la vita. Questa leggenda potrebbe derivare da un antico rito in cui le ragazze offrivano un bicchiere d'acqua della fontana ai loro fidanzati in partenza per il servizio militare.

Vandalismo e Mancanza di Rispetto

Purtroppo, la Fontana di Trevi è spesso vittima di atti di vandalismo e mancanza di rispetto da parte dei turisti. Non è raro vedere persone che si tuffano nella fontana, mangiano sui bordi o salgono sulle statue. Questi comportamenti danneggiano il monumento e deturpano la sua bellezza.

Per contrastare questi fenomeni, sono state introdotte multe salate per chi viola le regole, ma gli episodi di vandalismo continuano a verificarsi. È necessario un maggiore controllo e una maggiore sensibilizzazione per proteggere questo patrimonio culturale.

Dove si Trova e Come Raggiungerla

La Fontana di Trevi si trova nel cuore del centro storico di Roma, in Piazza di Trevi. È facilmente raggiungibile a piedi, con i mezzi pubblici (autobus numero 85 dalla Stazione Termini) o in taxi.

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