Panini di San Giuseppe: Un Tesoro di Tradizione Siciliana

Il pane di San Giuseppe è un pane che occupa un posto speciale sulle tavole siciliane il 19 marzo, giorno dedicato a San Giuseppe. Più che un semplice alimento, questo pane è un simbolo di devozione e della ricca tradizione religiosa siciliana, che si esprime anche attraverso la cucina. Come spesso accade in Italia, ogni regione e persino ogni paese ha la sua versione della ricetta, rendendo questo pane un vero e proprio viaggio attraverso i sapori e le usanze locali.

Variazioni Regionali: Un Mosaico di Sapori

La Sicilia, terra di tradizioni e di sapori unici, presenta diverse interpretazioni del pane di San Giuseppe. In alcune zone, al posto del pane decorato, si preparano dei panini arricchiti con semi di finocchio o di anice, offrendo un'alternativa profumata e gustosa. La ricetta che presentiamo in questo articolo si concentra sulla preparazione del pane di San Giuseppe nelle sue forme più artistiche, vere e proprie opere d'arte culinaria.

La Mafalda: Un'Icona di Pane Siciliano

Tra le forme più conosciute e apprezzate c'è la Mafalda, un pane preparato con semola di grano duro locale di alta qualità e ricoperto di semi di sesamo. La sua forma caratteristica a serpente lo rende immediatamente riconoscibile e ne esalta la fragranza. L'impasto, poco idratato, è semplice ma ricco di sapore, grazie anche alla presenza di una piccola percentuale di olio extravergine d'oliva.

Preparazione del Pane di San Giuseppe (Tipo Mafalda)

  1. Prefermento (il giorno prima): Mescolare acqua e semola, assicurandosi che tutta la semola sia idratata, ma evitando di impastare eccessivamente.
  2. Impasto: Aggiungere gradualmente acqua e olio, alternandoli, e infine il sale e le ultime gocce d'acqua. La fase dell'impasto dovrebbe durare circa 7-10 minuti.
  3. Staglio: Trascorso questo tempo, riportare l'impasto a temperatura ambiente e dividerlo in pezzi da circa 250 g.
  4. Formatura e Decorazione: Ricavare dei panetti del peso adeguato alle forme desiderate e sbizzarrirsi con decorazioni ed intagli artistici, servendosi di coltellini, forbici o anche di formine.
  5. Doratura (opzionale): Spennellare con uovo sbattuto se si vuole rendere la superficie lucida.
  6. Cottura: Infornare a 190°C per circa 25 minuti (il tempo può variare in base alle dimensioni del pane).

Panini di San Giuseppe: La Versione Semplice e Profumata

Per chi preferisce una versione più semplice, è possibile preparare dei panini di San Giuseppe arricchiti con semi di finocchio. In questo caso, si uniscono all'impasto due cucchiai di semi di finocchio e, dopo la lievitazione, si suddivide l'impasto in porzioni da circa 70 g. Si formano delle palline, si incidono a croce e si fanno lievitare di nuovo per un'ora. Infine, si cuociono in forno a 200°C per circa 15 minuti.

Sfinci di San Giuseppe: Un Dolce Irresistibile

Oltre al pane, la festa di San Giuseppe è celebrata con un altro simbolo della pasticceria siciliana: gli sfinci di San Giuseppe. Queste specialità dolciarie sono delle frittelle arricchite con ricotta, cioccolato e canditi. La sfincia di San Giuseppe è una pallina di pasta choux che viene fritta e poi tagliata per essere riempita con una crema a base di ricotta, zucchero e gocce di cioccolato.

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Preparazione degli Sfinci di San Giuseppe

  1. Impasto: L'impasto si fa con farina 00, acqua, strutto, sale e uova.
  2. Frittura: Si frigge nell’olio caldo in porzioni non troppo piccole in modo da farlo gonfiare e dorare per bene.
  3. Ripieno: La crema per il ripieno invece contiene ricotta, zucchero e gocce di cioccolato.

Le Origini e il Significato: Un Viaggio nella Storia e nelle Tradizioni

La festa di San Giuseppe, che coincide con la Festa del Papà, cade ogni anno il 19 marzo. Sebbene abbia una connotazione religiosa, legata alla figura del padre putativo di Gesù, le sue origini sono molto più antiche e affondano le radici nei culti pagani legati alla fertilità della terra.

In particolare, la festa di San Giuseppe è riconducibile al culto ellenico-romano di Adone, figura mitologica legata al grano. La fine di marzo, infatti, coincideva con l'arrivo della primavera e la celebrazione di riti propiziatori per favorire fertilità e abbondanza. Con l'avvento del cristianesimo, il culto ha preso, soprattutto in Sicilia, la forma che conosciamo oggi.

La Cena di San Giuseppe: Un Banchetto Votivo

Tra le usanze ancora attive in Sicilia c'è quella di allestire un vero e proprio banchetto, chiamato "cena di San Giuseppe", a forma di altare. Sulla cima viene posto un quadro del Bambino o della Sacra Famiglia, mentre a scendere troviamo i pani decorati, i fritti e altri dolci tipici della tradizione come il buccellato, la pignolata e i cannoli.

L’artaru (questo il nome della struttura) viene sontuosamente decorato con rami di alloro (murtidda), piante di lenticchie e grano germogliati al buio (lavureddu) e fiori (balicu).

Un tempo si facevano le “promissioni”, cioè si chiedeva al Santo di “fargli la grazia” per una particolare afflizione e si prometteva in cambio di realizzare in suo onore un altare votivo addobbato con i pani decorativi.

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Il Pane di San Giuseppe: Patrimonio Immateriale

Nel 2020, il pane di San Giuseppe è stato inserito nel registro delle eredità immateriali, un riconoscimento importante che ne sottolinea il valore culturale e la sua importanza nella tradizione siciliana.

Simbolismo e Iconografia

Alcune forme di pane, come la croce, il pesce, il pavone e la palma, si rifanno all’iconografia paleo-cristiana, mentre altre come il bastone di S. Giuseppe richiamano direttamente la figura del Santo.

La Ricetta di Giovanna Bascio: Un Omaggio alla Tradizione

La ricetta del pane votivo di San Giuseppe che vi proponiamo è quella che ci ha donato la nostra esperta di paste decorative, Giovanna Bascio. Ogni anno, Giovanna rinnova la tradizione delle “cene di San Giuseppe” a Campobello di Mazara, suo comune di origine, proprio con questi bellissimi pani decorativi.

Ingredienti

  • 1 kg di semola di grano duro rimacinata
  • 100 g di strutto
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale
  • 25 g di lievito di birra fresco
  • 1 uovo
  • Q.b. semi di sesamo

Preparazione

  1. Mescolate tutti gli ingredienti, aggiungendo lo strutto fuso alla fine. Attenzione a che l’impasto risulti abbastanza compatto, un po’ più duro di quello della pizza.
  2. Riponetelo in un contenitore, in un punto caldo della cucina sino a che non raddoppi di volume.
  3. Rilavorate il tutto per 5 minuti, ricavate dei panetti del peso adeguato alle forme che desiderate creare, sbizzarritevi con decorazioni ed intagli artistici, servendovi di coltellini, forbici o anche di formine.
  4. Spennellate con uovo sbattuto se volete rendere la loro superficie lucida.
  5. Infornare a 200/ 190° forno preriscaldato per 25/30 minuti (per evitare che cuocia troppo coprire con alluminio per i primi 15 minuti).

Un Ricordo d'Infanzia

Per molti siciliani, il 19 marzo è un giorno speciale, un giorno festivo segnato in rosso nel calendario. Quel giorno, il pane benedetto, simbolo per eccellenza della festa di San Giuseppe, non può mancare sulla tavola.

Pane e Solidarietà

A Poggioreale il pane diventa opera d’arte e simbolo di solidarietà. Si rinnova ogni anno l’antico rito delle “Vampate” di San Giuseppe.

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La Tradizione Palermitana: "U Pani ri San Giuseppi"

Un’altra tradizione palermitana è “U pani ri San Giuseppi” (il pane di S.Giuseppe). Sono dei panini di semola rimacinata di grano duro con i semi di finocchio, si pratica un taglio a croce sulla superficie e dopo cotti si portano in chiesa per farli benedire.

Ricetta Pane Votivo di San Giuseppe

  • 500 gr farina di semola di grano duro bio
  • 40 gr strutto
  • 11 gr sale marino fino
  • 8 gr lievito di birra fresco
  • 280 ml acqua tiepida
  • 1 cucchiaino malto di orzo diastasico - in mancanza puoi usare del miele
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio latte
  • q.b. semi di sesamo
  • q.b. chiodi di garofano

Realizzazione dell’impasto

  1. Metti la farina nel boccale della planetaria e aggiungi il malto e il lievito, questo dopo averlo sciolto due minuti prima in poca acqua tolta dal totale.
  2. Aziona la planetaria a velocità media per 10 minuti, quindi aggiungi lo strutto ammorbidito e il sale.
  3. Fai andare per altri 10 minuti la planetaria e non appena l'impasto è ben incordato lavoralo per un minuto a mano sull'asse di legno per formare una palla.
  4. Con un coltello affilato, incidi una croce al centro del panetto e trasferiscilo in una ciotola dotata di coperchio ermetico.

Formatura del pane

  1. Fai lievitare per 60 minuti, trascorsi i quali taglierai l'impasto in tre porzioni lasciando un pezzetto da parte per le decorazioni.
  2. Lavora ogni pezzo di pasta con le mani per ottenere tre grossi grissini, quindi inizia a formare con questi una treccia da chiudere ad anello.

Decorazione del pane

  1. Stendi il pezzo di pasta tenuto da parte e forma delle strisce piccole da arrotolare per ottenere una rosa, (puoi usare anche delle formine per biscotti).
  2. Taglia delle foglioline e con i ritagli rimasti forma un fiocco.
  3. Sistema le rose formate con l'aiuto di un coltellino, posiziona anche le foglie e sistema il fiocco nella parte centrale in basso.
  4. Sbatti l'uovo con il latte e con questa miscela spennella la superficie del pane.
  5. Infilza qualche chiodo di garofano sia nella parte centrale delle rose che al centro del fiocco e sulla treccia.
  6. Cospargi il pane con una quantità abbondante di semi di sesamo.

Cottura del pane

  1. Sistema il pane dentro una teglia foderata di carta da forno e lascialo riposare 20 minuti. Intanto preriscalda il forno (modalità statica) a 200°C.
  2. Inforna il pane, sarà pronto dopo per 35 minuti di cottura.

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