Se c’è un modo infallibile per iniziare la giornata nel migliore dei modi è mangiando i pancake. Queste golose frittelle, morbide, profumate ed irresistibili, sono un classico delle colazioni di tutto il mondo. Che siate amanti del classico stile americano, o preferiate varianti più leggere e salutari, i pancake sono versatili, capaci di accontentare tutti i palati e tutte le esigenze. Possono essere farciti con una miriade di ingredienti tra frutta fresca e secca, marmellate, creme e l’immancabile sciroppo d’acero.
Origini e Diffusione dei Pancake
Contrariamente a quanto si crede, i pancake non sono stati preparati per la prima volta in America e nemmeno in Asia. Secondo quanto ci raccontano due commediografi risalenti al 500 a.C, i padri della ricetta originale dei pancake sono i Greci. Cratino e Magnete nelle loro opere descrivono una pietanza fatta con farina, olio e acqua, dalla forma circolare, mangiato con del miele a colazione. Senza dubbio l’antenato della ricetta moderna dei pancake! Dalla Grecia, la ricetta del pancake ha navigato fino ad arrivare sulle coste romane, nelle quali i nostri antenati erano soliti gustare una versione riadattata rispetto alla tradizione greca, i cosiddetti alicia dolcia, con l’aggiunta di spezie e uova. Da Roma i pancake si sono diffusi rapidamente in tutto il mondo, capillarmente tra le strade dell’impero.
A partire dal Medioevo, ciascun paese ha interpretato a suo modo la preparazione dei pancake, coniugando la disponibilità degli ingredienti e la loro alimentazione; da qui sono nate numerose ricette, a partire dal celebre abbinamento con lo sciroppo d’acero alla declinazione salata con uova, bacon e pancetta. Ma quando arrivano negli Stati Uniti e in Canada? Probabilmente, nei primi secoli dell’immigrazione europea nel “Nuovo Mondo” ognuno porta le sue ricette: gli olandesi portano pannekoek e poffertjes, gli scozzesi gli scones. E infatti, quelli americani sono una sorta di fusione fra queste due ricette, con aggiunta di altri dettagli da altre varianti europee.
La Ricetta Base dei Pancake
Per preparare i pancake, avrete bisogno di pochi ingredienti di base: farina, latte, uova, zucchero, lievito, sale e burro fuso. Iniziate lavorando 2 uova con 30 grammi di farina nella planetaria o in una ciotola con le fruste elettriche. Con le fruste in movimento, aggiungete gradualmente 200 grammi di farina (precedentemente setacciata per evitare la formazione di grumi). Unite anche 10 grammi di lievito per dolci e 3 grammi di bicarbonato. Sempre con le fruste in movimento unite 30 grammi di burro morbido e 250 ml di latte avendo cura di versarlo a filo.
Adesso che la pastella è pronta, fate scaldare una padella antiaderente o una piastra per pancake a fuoco medio-basso. Versate sul fondo qualche fiocchetto di burro e attendete che si sciolga. Versate un mestolo di impasto sulla padella calda e distribuitelo uniformemente in un cerchio. Cuocete fino a quando compaiono delle bollicine sulla superficie del pancake, quindi giratelo delicatamente con una spatola e cuocete fino a doratura dall’altro lato. Ripetete il processo per il resto dell’impasto impilando, man mano che sono cotti, i pancake uno sopra l’altro. Al momento di servirli, spolverateli con dello zucchero a velo vanigliato e completate la presentazione con una colata di sciroppo d’acero.
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Consigli per Pancake Perfetti
Per ottenere dei pancake soffici e perfettamente cotti, è importante seguire alcuni accorgimenti. Assicuratevi che la padella sia ben calda prima di versare l’impasto e utilizzate una piccola quantità di burro per evitare che si attacchino. È inoltre fondamentale cuocere i pancake a fuoco medio-basso, per consentire una cottura uniforme senza bruciare la superficie.
- Ingredienti freschi: Scegli ingredienti freschi per ottenere i migliori risultati.
- Mescolare l’impasto: Mescola l’impasto solo fino a quando gli ingredienti secchi e liquidi si sono appena amalgamati. Se l’impasto risulta troppo denso, aggiungi un po’ di latte in più.
- Riscaldare la padella: Riscalda bene la padella prima di versare l’impasto per cuocere uniformemente i pancake e ottenere una bella doratura. Usa burro o olio EVO per ungere leggermente la padella prima di versare l’impasto.
- Aspettare le bolle: E’ importante aspettare che compaiano delle bolle sulla superficie prima di girarlo. Questo indica che il lato inferiore è ben cotto.
- Riposo dell'impasto: Una volta preparata la pastella, è fondamentale lasciarla riposare dai 5 ai 30 minuti. Durante il mescolamento della pastella si attiva il glutine, nemico dei pancakes.
Varianti e Personalizzazioni
Un altro aspetto fondamentale che rende i pancake unici è la possibilità di personalizzare l’impasto e il condimento in base ai propri gusti. Ad esempio, per una versione più sana, potete sostituire parte della farina con della farina integrale, riducendo così l’indice glicemico del piatto. In alternativa, potete aggiungere del cacao amaro nell’impasto per creare dei golosi pancake al cioccolato, oppure integrare la ricetta base con ingredienti come frutta fresca (banane, mirtilli, fragole) o semi di chia e noci per aumentare il valore nutrizionale.
Se amate variare, potete farcire i vostri pancake in tanti modi diversi. Tra i condimenti più popolari ci sono, ovviamente, lo sciroppo d’acero e la frutta fresca, ma potete anche optare per marmellate fatte in casa, burro di arachidi o creme spalmabili al cioccolato. Per chi preferisce una colazione proteica, una combinazione di yogurt greco e noci è ideale, mentre chi ama i sapori più decisi può provare con bacon croccante e uova.
Come Rendere i Pancake Più Leggeri
Se volete ridurre l’apporto calorico dei pancake senza rinunciare al gusto, potete sostituire parte del burro con olio di cocco o utilizzare latte vegetale, come quello di mandorle o di avena. Rispetto alla ricetta tradizionale, i pancake proteici hanno molte meno calorie. Il merito è degli albumi, che ne contengono soltanto 52 kcal per 100 grammi, e del minimo apporto di farina.
Pancake nel Mondo: Un Viaggio di Sapori
Essendo una ricetta così versatile, troverete anche una ricetta di pancake adatta anche a chi soffre di intolleranze! Siete curiosi di sapere come i pancake vengono consumati in Asia, in America o in Olanda? Ecco a voi le ricette da tutto il mondo! A partire dall’impasto di base fatto con farina setacciata, latte, uova e lievito scoprirete come sia possibile innovare una ricetta così semplice, basta un aggiunta di cacao, di yogurt o di ricotta per ottenere un risultato straordinario!
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Flapjack: Pancake Americani
Quando si parla di pancake è impossibile non visualizzare nei proprio occhi la bandiera americana. Dovete sapere che in America è molto diffusa la variante dei pancake chiamata flapjack, che non è altro la ricetta tipica di questi soffici dessert: un impasto di farina, latte, uova, zucchero e lievito per dolci farciti con dei mirtilli, gocce di cioccolato, banane a pezzetti, frutti di bosco o nocciole tostate. Gli americani amano accompagnare i pancake con l’immancabile sciroppo d’acero, ma anche con della frutta fresca come cocco o fragole in compagnia di panna montata, oppure in versione salata con bacon e uova fritte.
Dorayaki: Pancake Giapponesi
Se avete avuto un’infanzia felice non potete non aver visto Doraemon, il gatto robot ghiottissimo di pancake soffici e golosi. A differenza della versione americana, queste varianti del pancake sono molto più doppi e vengono chiamati dorayaki. Questo nome non ha nulla a che fare con il cartone, ma pare che si riferisse al gong, simbolo della tradizione giapponese con il quale condivide la stessa forma rotonda. Come spesso accade, attorno a delle ricette si alzano polveroni intrisi di leggende: secondo la tradizione giapponese, il primo a realizzare la ricetta dei dorayaki è stato un contadino che aveva ospitato un samurai in fuga. Quest’ultimo, per ringraziarlo dell’ospitalità, gli donò il suo gong. Da qui il contadino usò il gong per realizzare questi pancake alti e tondeggianti, farcendoli con la salsa azuki, una composta di fagioli rossi tipici del Giappone.
Pannenkoeken e Poffertjes: Pancake Olandesi
Se siete stati in Olanda è impossibile che non vi siate imbattuti nei pannenkoeken, la loro rivisitazione della ricetta variante dei pancake. Sono così diffusi da essere consumati non solo a colazione o a merenda, ma sempre: non esiste un momento giusto per deliziarsi con degli ottimi pannenkoeken, allora perché limitarsi? Generalmente sono serviti inoltre con burro di mele o melassa e spolverizzati con dello zucchero a velo. Un parente dei pannenkoeken sono senza dubbio i poffertjes, un altro tipo di frittelle che a differenza della variante di pancake americani sono realizzati con la farina di grano saraceno, dunque a portata di celiaco! Li riconoscerete in quanto sono più piccoli dei classici pancake, in quanto vengono fatti cuocere in una piastra pensata esclusivamente per loro: ricoperti da burro e zucchero a velo, gli olandesi ne vanno pazzi!
Blinis: Pancake Russi
Anche i russi hanno la loro variante di pancake: si chiamano blinis, e la loro origine sembra risale nell’antichità, affondando le radici nell’Europa dell’est in epoca pre-cristiana. Amavano consumarli con l’arrivo della primavera, per celebrare la Masleniza, una celebrazione pagana. Vi farà sorridere sapere che in occasione di questa festa, era usanza consumare solo ed esclusivamente i blinis, per celebrare il sole che torna a splendere dopo un lungo inverno. Non a caso la forma dei blinis è tondeggiante, come il sole. L’impasto dei pancake russi è il classico a base di farina, uova e latte e vengono farciti tipicamente con il salmone e panna acida, prediligendo dunque l’abbinamento con ingredienti dal sapore forte e deciso. Per questo motivo non è raro vedere serviti i blinis con del caviale nero oppure rosso.
Pancake per Tutti: Opzioni per Intolleranze
I pancake sono così versatili e sfiziosi da poter adattarsi a qualsiasi tipo di regime alimentare, accontentando proprio tutti. Qui di seguito scoprirete come preparare dei pancake senza glutine e dei pancake senza lattosio!
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Pancake Senza Glutine
Se siete intolleranti al glutine, non temete, esiste una ricetta ad hoc proprio per voi. Per realizzarli orientatevi con queste proporzioni: la farina di riso e lo zucchero devono essere pari peso (ad esempio 50 gr), il latte deve essere il doppio della quantità dei solidi (dunque 100 ml) e basta per queste dosi un cucchiaino di lievito per dolci senza glutine e un uovo. Come si è descritto per i pancake americani, dovete mescolare separatamente i liquidi dai solidi, avendo cura di setacciare la farina e il lievito per evitare la formazione di liquidi. Versate poi i liquidi nella ciotola dove avete mescolato la farina, il lievito e lo zucchero e mescolate la pastella ottenuta con una spatola e fate riposare. Cuocete in una padella antiaderente a fuoco medio aggiungendo prima un filo di olio di semi di arachidi e proseguite la cottura fino ad esaurire la pastella. Non dimenticate il trucco delle bollicine: per capire se l’impasto è pronto per essere girato attendete che si formino delle bolle al centro del pancake.
Pancake Senza Lattosio
Se piuttosto siete intolleranti al lattosio, ecco a voi gli ingredienti che dovrete procurarvi: 50 gr di farina di tipo 1, 50 ml di latte di soia, 1 uovo, 15 di olio, un cucchiaino di lievito per dolci senza glutine e due cucchiai di zucchero di canna. Usate la stessa procedura e godete del risultato! Potete farcirli a vostro piacimento con della marmellata o cioccolato.
Il Pancake Day: Una Tradizione Golosa
Forse non lo sai, ma tra le tante “giornate mondiali” che si festeggiano c’è anche il Pancake Day! Ebbene sì, la frittella più famosa delle colazioni anglosassoni ha una sua giornata dedicata, che cade nel giorno del Martedì Grasso, considerato la fine del carnevale e la vigilia del Mercoledì delle Ceneri. Il Pancake Day, la giornata del pancake, è chiamato anche Shrove Tuesday (Martedì Grasso) oppure Pancake Tuesday (Martedì del Pancake): il suo giorno è quindi variabile, proprio come il periodo che precede la Pasqua in tutto il mondo.
Per capire come mai il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri si festeggia il Pancake Day è necessario fare un passo indietro e spiegare come mai si parla di Martedì Grasso: si chiama in questo modo nella tradizione cristiana proprio perché questo giorno segna la vigilia della Quaresima, che precede la Pasqua. La Quaresima è un periodo dell’anno in cui i credenti dovrebbero avere abitudini più moderate, praticare il digiuno o comunque rinunciare ai vizi, soprattutto alimentari. Da qui ti sarà facile intuire a cosa fa riferimento la parola “grasso”: proprio al fatto di togliersi ogni sfizio nell’ultimo giorno possibile, mangiando tante ghiottonerie!
Come Conservare i Pancake
Per conservarli in modo ottimale, lasciate che si raffreddino completamente a temperatura ambiente, quindi impilateli (se non lo sono già) uno sopra l’altro, separandoli con della carta da forno per evitare che si attacchino. Metteteli in un contenitore ermetico o in una busta sigillabile e conservali in frigorifero per un massimo di 2-3 giorni. Se desiderate congelarli, avvolgeteli singolarmente con della pellicola trasparente, metteteli in una busta sigillabile e congelate. Scongelateli in frigorifero o nel forno a microonde a bassa potenza e poi riscaldateli prima di servire. Se avete seguito il metodo con gli albumi montati a neve si sconsiglia di conservare la pastella. Per congelare i pancake, lasciateli raffreddare completamente, poi disponeteli su un vassoio separati da carta da forno e fateli indurire in freezer per 1-2 ore.
Quanti Pancake Mangiare?
Trovandosi dei pancake tiepidi e profumati di fronte, probabilmente chiedersi quanti mangiarne non è la prima domanda a venire in mente. Tuttavia, dipende da quanta fame avete e se siete o meno a dieta. Naturalmente non c’è un numero fisso e soprattutto bisogna valutare anche la loro grandezza. Volendo dare un numero generico, non più di 3 pancake medi per iniziare la giornata. 4 o 5 se si tratta di un brunch e se li accompagnate con frutta fresca e secca, del succo di arancia e poco altro.
Dove Cuocere i Pancake?
Queste deliziose frittelle si cuociono tradizionalmente su una padella antiaderente o su una piastra apposita per pancake. La padella antiaderente è da preferire perché consente di portarli a cottura senza l’aggiunta eccessiva di grassi. Assicuratevi che sia ben preriscaldata e che la fiamma sia medio-bassa per evitare che si brucino o cuociano troppo velocemente. In alternativa, potete utilizzare una piastra per pancake elettrica, che vi permetterà di cuocere più pancake contemporaneamente e in modo uniforme.