Come Cucinare la Trippa Cruda: Un Viaggio tra le Tradizioni Regionali Italiane

La trippa, una frattaglia ricavata dallo stomaco del vitello o del manzo, vanta una storia gastronomica antica, apprezzata fin dai tempi dei Greci. Oggi, questo piatto dal sapore deciso si prepara con ingredienti semplici, spesso servito come secondo. Ogni regione italiana ha la sua versione, dal Lazio alla Campania, alla Toscana, offrendo un'ampia varietà di sapori e preparazioni. Che sia per un pranzo veloce o per stupire i commensali, la trippa è sempre protagonista.

Preparazioni Regionali: Un Mosaico di Sapori

Ogni regione interpreta la trippa in modo unico, creando piatti iconici che riflettono la cultura e le tradizioni locali. Ecco alcune delle varianti più famose:

  • Trippa alla Romana: Un classico laziale, caratterizzato da un mix di ingredienti saporiti come guanciale, pecorino romano e menta.
  • Trippa alla Toscana (o con i Fagioli): Tipica della Toscana, in particolare di Firenze, questa versione si distingue per l'uso di fagioli cannellini, carne macinata e passata di pomodoro.
  • Trippa alla Milanese (Busecca): Ricca e profumata, questa preparazione prevede l'uso di spezie come ginepro e chiodi di garofano, oltre all'aggiunta di fagioli bianchi di Spagna o borlotti.
  • Trippa alla Siciliana: Un piatto gustoso e saporito, arricchito da melanzane fritte, pomodori maturi, pangrattato e caciocavallo grattugiato.
  • Trippa alla Napoletana: Semplice e fresca, questa versione si caratterizza per l'assenza di passata di pomodoro e l'aggiunta di succo di limone, prezzemolo e peperoncino.
  • Trippa in Umido (o in Brodo): Una preparazione confortante e versatile, adatta alle giornate fredde, che prevede la cottura della trippa in un soffritto di verdure con passata di pomodoro e brodo di carne.
  • Trippa Fritta: Un'idea sfiziosa per servire la trippa in modo diverso, perfetta come antipasto o street food, accompagnata da salse e contorni vari.

Trippa alla Romana: Un Classico Laziale

La trippa alla romana è una delle tante varianti regionali di questo piatto. Si contrappone ad altri modi di cucinarla tipici soprattutto della zona di Firenze, Milano, Napoli e della Sicilia, ogni regione ha la sua storia gastronomica. La versione romana, caratterizzata da una ricetta che ogni famiglia personalizza apportando semplici modifiche, prevede un mix di ingredienti molti saporiti che si sposano tra di loro dando vita ad un piatto pieno di gusto.

Per realizzarla in casa procuratevi 1 kg di trippa, 100 g di guanciale, 100 g di pecorino grattugiato, 1 costa di sedano, 1 carota e 1 cipolla bianca. Sono inoltre necessari 3 cucchiai abbondanti di olio extravergine d’oliva, 400 g di polpa di pomodoro, ½ bicchiere di vino bianco, 1 spicchio d’aglio e 3-4 foglie di menta.

Innanzitutto sciacquate con cura la trippa sotto l’acqua corrente, ripetete l’operazione più volte e infine fatela scolare. Poi, dedicatevi al trito di verdure: carote, sedano e cipolla; tagliate, successivamente, anche il guanciale a piccoli pezzi.

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In un tegame capiente realizzate un soffritto con gli ingredienti appena elencati a cui vanno aggiunti lo spicchio d’aglio e la trippa a striscioline. Fate sfumare con il bicchiere di vino bianco e, una volta evaporato, condite con sale e pepe; solo in ultimo aggiungete la salsa di pomodoro.

Lasciate cuocere il tutto per 2 ore abbondanti a fiamma media: noterete che la pietanza rimarrà sempre umida proprio per la caratteristica della trippa di rilasciare i liquidi durante la fase della cottura.

Servite il piatto con una generosa spolverizzata di pecorino romano e con le foglioline di menta.

Qualora vi piacesse, alla fine della cottura potete aggiungere anche una mozzarella tagliata a listarelle: otterrete una gustosa variante della trippa alla romana.

Il sugo della trippa è molto saporito e potete utilizzarlo anche per condire la pasta. La pasta corta si addice molto a questo tipo di condimento. Con un mestolo cacciate un po’ di sugo e mettetelo in una padella capiente. Scolate la pasta ancora al dente e saltatela in padella con il sugo e qualche strisciolina di trippa. Se vi piace potete aggiungere un po’ d’olio al peperoncino prima di saltare la pasta.

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Trippa alla Toscana (o Trippa con i Fagioli): Sapore Rustico

La trippa alla toscana o trippa con i fagioli (in particolare la trippa alla fiorentina) è un piatto tipico della cucina della zona; non è assolutamente difficile da cucinare e conserva tutti i sapori tipici di questa terra. Come la trippa alla milanese e le altre versioni regionali, questo piatto è sicuramente un caposaldo della cucina italiana con il suo sapore deciso ma semplice. Tipico della Toscana è anche il lampredotto, un piatto realizzato con uno dei 4 stomaci dei bovini; da provare!

In Toscana, oltre alla preparazione insieme ai fagioli (come la trippa alla milanese), può essere realizzata anche con il sugo di carne.

Per farla a casa, innanzitutto preparate un trito di verdure con 1 carota, 1 costa di sedano e 1 cipolla; fatelo rosolare in abbondante olio e poi aggiungete 250 g di carne macinata fino a che non si sarà rosolata. A questo punto versate 150 ml di passata di pomodoro e fate cuocere per circa 30 minuti.

Nel frattempo, pulite e lavate con cura sotto l'acqua corrente 300 g di trippa tagliata a striscioline. Unitela al sugo di carne e proseguite la cottura per 1 ora.

Servite il piatto, ben caldo con un’abbondante spolverizzata di parmigiano grattugiato.

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Provate a preparare questa specialità con altri legumi come ceci e lenticchie. È possibile anche fare un mix, per cui cuocete in tre pentole differenti i ceci, i fagioli e le lenticchie. Preparate un soffritto di sedano carote e cipolle quindi aggiungete la trippa. Lasciate cuocere per un po’ poi versate i legumi e infine la salsa di pomodoro. Profumate con qualche foglia di alloro e lasciate cuocere per il tempo necessario.

Trippa alla Milanese: Profumo di Spezie

La ricetta della trippa alla milanese, detta anche busecca, segue una preparazione semplice ma molto profumata per l’uso delle spezie. Tipicamente, in passato, veniva realizzata durante la notte di Natale per i contadini che si riunivano.

Si tratta di una preparazione abbastanza simile a quella della trippa alla romana ma con delle spezie diverse e con un condimento di formaggio differente. Vediamo come procedere.

Per prima cosa fate soffriggere 1 carota, 1 cipolla e 1 costa di sedano tagliate a cubetti piccoli; preparate, in una padella a parte, un altro soffritto con 100 g di pancetta a pezzetti e 30 g di burro. Unite poi i due composti di ingredienti a cui dovrete aggiungere 4 foglie di salvia, 3 bacche di ginepro e 3 chiodi di garofano.

A questo punto, dopo qualche minuto, aggiungete 700 g di trippa precotta tagliata a strisce e, quando sarà leggermente asciutta, unite 5 cucchiai di passata di pomodoro. Aggiungete anche ½ bicchiere d’acqua tiepida e continuate la cottura per circa un’ora. Poi, quando la trippa sarà definitivamente cotta, aggiungete il tocco finale da lasciar cuocere per altri 15 minuti: stiamo parlando di 200 g di fagioli precotti bianchi di Spagna, o, se li preferite, di borlotti. Condite con sale e pepe nero e infine, servite il piatto di trippa alla milanese con crostoni di pane e con abbondante parmigiano grattugiato.

Se desiderate ridurre i tempi di cottura, prima di aggiungere i fagioli precotti, potrete utilizzare la pentola a pressione.

Preparate dei crostini di pane e metteteli in un piatto fondo, versate sui crostini la trippa col suo sughetto e gustate lentamente per assaporare tutti i sapori e sentire tutti gli odori di questo piatto. Poiché questa preparazione della trippa è già ricca di spezie potete preparare anche dei semplici crostini tostati con un buon olio d’oliva. Il peperoncino si accosta bene con la trippa, per cui se vi piace il suo sapore forte potete aggiungerne un po’ all’olio per tostare i crostini.

Trippa alla Siciliana: Sapori Mediterranei

La trippa alla siciliana è una preparazione gustosa e saporita. In una pentola piena d’acqua fate lessare per un’ora la trippa insieme ad alcuni profumi come 2-3 foglie di alloro e una costa di sedano. Nel frattempo, in un tegame capiente fate rosolare i 2 spicchi di aglio nell'olio e poi aggiungete i pomodori maturi e tagliati a pezzi. Dopo circa mezz'ora posizionate la trippa in un piatto da portata e cospargete la superficie di pangrattato e caciocavallo grattugiato. La prima operazione da compiere è quella di tagliare 3 melanzane a rondelle, cospargerle di sale e lasciarle per mezz'ora a perdere umidità. Poi procedete cuocendo 600 g di trippa: pulitela con cura e poi lessatela in abbondante acqua salata, dopo un’ora scolatela e tagliatela a listarelle. A fine cottura, fate rosolare una cipolla tagliata a pezzettini in una pentola insieme a mezzo bicchiere di olio; aggiungete la trippa e 400 g di pomodori maturi tagliati a pezzetti. Per ogni strato spolverizzate con del pecorino romano grattugiato. Infornate il tutto per circa 20-25 minuti a 180°.

Trippa alla Napoletana: Freschezza e Semplicità

La trippa alla napoletana si caratterizza per essere condita con il limone e non è previsto, nella sua ricetta, l’uso della passata di pomodoro.

Prepararla è facile e vi garantirà un risultato molto gustoso. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per 30 minuti.

Trascorso questo tempo scolate la trippa dal brodo, togliete le verdure lesse e condite con il succo di un limone e mezzo. Il tocco finale sarà dato dall'altra metà di limone tagliata a pezzetti, abbondante prezzemolo tritato e un peperoncino piccante. Condite con una generosa dose di olio d’oliva a crudo e lasciate raffreddare il piatto prima di servirlo.

Lessate dei fagiolini, e delle zucchine. In un’insalatiera mettete le carote e le patate che avete utilizzato per fare il brodo, aggiungete i fagiolini e le zucchine lessate, aggiustate di sale, condite con una manciata di pepe, olio d’oliva e limone o aceto, secondo i vostri gusti, c’è qualcuno che li mette entrambi.

Questa insalata mista è ottima come contorno per la vostra trippa, accompagnato con del buon pane rustico.

Trippa in Umido (o Trippa in Brodo): Un Piatto Confortante

Oltre che con il sugo di pomodoro o fritta, la trippa può essere preparata anche in umido o in brodo.

Ecco come cuocere la trippa, seguite i nostri consigli.

Fate un soffritto con 1 carota, 1 cipolla e 1 costa di sedano. Unite 1 kg di trippa già lavata e 1 patata tagliata a fettine insieme a 100 ml di passata di pomodoro (potete usare anche i pelati in sostituzione) e 100 ml di brodo di carne.

Dovrete con brodo e passata ricoprire la trippa lasciandola così cuocere per 3 ore a fuoco dolce.

Quando sarà pronta, servitela con il formaggio grattugiato, il sale e il pepe. Se lo gradite, servite la minestra di trippa con dei crostoni di pane tostato.

Preparata con il brodo c'è anche la trippa alla parmigiana. Aggiungete 300 g di polpa di pomodoro e di tanto in tanto unite un mestolo di brodo di carne fino a coprire la trippa tagliata a pezzi. Lasciate cuocere per 2 ore e servitela condita con 60 g di parmigiano tagliato a scaglie.

Tra le ricette in umido troviamo anche la trippa alla trevisana. Per questa ricetta vi servono: 750 g di trippa e reticolo di bovino; sale e pepe q.b.; 80 g di parmigiano grattugiato; 50 g di pancetta; 4 fette di pane casereccio; ½ litro di brodo di carne; 1 cipolla; 1 rametto di rosmarino (potete sostituirlo con una foglia di alloro o con della mentuccia, se preferite); 3 cucchiai di burro.

Cominciate con il pulire la cipolla. Portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e scottatevi la trippa, quindi fatela a sottili striscioline. In alternativa potete anche decidere di tritare la carne finemente. Tritate la cipolla e fate la pancetta a dadini. Mettete il burro in una casseruola e, dopo averlo fatto fondere a fiamma bassa, soffriggetevi la pancetta. Potete aggiungere anche uno spicchio d’aglio sbucciato, se volete, ma dovrete eliminarlo prima di versare la trippa nella casseruola. In questo modo questo piatto unico avrà degli aromi più intensi.

Una volta che la pancetta ha acquistato colore, unite la cipolla e proseguire la cottura. Prima che la cipolla diventi dorata versate nella casseruola il rametto di rosmarino e la trippa a striscioline. Amalgamate bene gli ingredienti mescolando con un cucchiaio di legno prima di allungare il sugo di cottura con il brodo di carne. A questo punto vi basta coprire la casseruola con un coperchio, regolare a fuoco medio e cuocere per un'ora e mezzo. Spegnete la fiamma e salate e pepate la trippa a piacere.

Adesso la trippa può essere servita in tavola! Prendete quattro piatti fondi e distribuitevi la carne con il suo bel sughetto saporito e spolverizzatela con il parmigiano grattugiato. Appena poco prima di spegnere il fuoco della casseruola, abbrustolite leggermente le fette di pane casereccio tenendole in forno caldo per un paio di minuti e girandole su entrambi i lati. Saranno un ottimo accompagnamento per la trippa e per fare la scarpetta.

Questo piatto entrerà a far parte della vostra cucina ed è perfetto per una cena in inverno: caldo e aromatico, è ottimo in compagnia. Ecco perché potete servirlo nelle occasioni conviviali allietati da una ricetta tipica della gastronomia italiana. E se volete renderlo più leggera potete sostituire il burro con 3 cucchiai d’olio d’oliva.

Trippa Fritta: Un'Alternativa Croccante

La trippa fritta è un’idea sfiziosa per servire diversamente questo particolare ingrediente; perfetta tra gli antipasti, si lascia gustare con un contorno di patate al vapore e della salsa tartara.

Acquistate 500 g di trippa sbiancata e precotta tagliata a striscioline, poi, insieme ad 1 carota, 1 cipolla e 1 costa di sedano posizionatela in una casseruola e ricoprite il tutto con l’acqua. Aggiungete sale e pepe nero e lasciate cuocere per 2 ore. Quando la trippa sarà diventata di una consistenza morbida, eliminate le verdure e asciugatela con cura con della carta assorbente o con un canovaccio pulito.

Ora realizzate la panatura con cui andrete ad avvolgere le fettine di trippa prima di friggerle. Sono necessarie 2 uova da sbattere energicamente insieme ad un cucchiaio di olio di semi. In un altro contenitore, invece, versate il pangrattato. Passate prima le strisce di trippa nell’uovo e poi nel pane grattugiato. Fate, infine, scaldare in una padella capiente 150 g di burro e 150 ml di olio di semi; quando questi ingredienti saranno bollenti, immergete la trippa per pochissimi minuti fino a quando non diventa dorata e lasciatela scolare su della carta assorbente.

Gustatela calda accompagnandola con i contorni che preferite, non necessariamente le patate e la salsa tartara: anche una maionese si sposa molto bene insieme ad un piatto di verdure cotte al vapore.

Se amate le spezie provate la trippa con lo zafferano ed erbe aromatiche, non ve ne pentirete.

Per friggere la trippa potete provare anche ad avvolgerla in una pastella. Per preparare la pastella sbattete le uova, aggiungete il latte, la farina, un pizzico di sale e mezza bustina di lievito istantaneo non vanigliato. Con l’ausilio di una pinza immergete le strisce di trippa nella pastella, tenetela un po’ sospesa sulla ciotola per far colare la pastella in eccesso e friggete in abbondante olio di semi bollente. È importante che l’olio sia ben caldo altrimenti la frittura non verrà bene, sarà pesante da digerire e le frittelle di trippa risulteranno troppo inzuppate di olio. L’olio di frittura non deve incorporarsi con la pastella, essendo ben caldo, appena introdurrete la frittella si formerà una crosticina che funge da barriera.

Trippa alla Fiorentina: Essenzialità e Sapore

La trippa alla Fiorentina è una delle ricette di frattaglie più conosciute non solo per la facilità con cui si prepara, ma anche per il suo sapore semplice e allo stesso tempo deciso. Un secondo piatto per veri amatori, per coloro che adorano le ricette con la trippa più veraci, nel caso della trippa alla Fiorentina anche molto spartane! Abbiamo recuperato la ricetta originale, antica e molto semplice fatta solo di trippa, pomodori pelati e olio extravergine d'oliva. A condire e completare un trito finissimo di sedano, carota e cipolla e una spolverata di Parmigiano Reggiano DOP grattugiato. Non è necessario cuocere la trippa per ore, sicuramente alla fine il risultato dovrà essere piuttosto cremoso e non brodoso. Mondate e poi tritate finemente anche il sedano. In questo modo potete tritarla senza fatica e in maniera uniforme. Versate in un tegame l'olio d'oliva, quindi aggiungete il trito: la cipolla e carota e sedano a seguire. Prendete la trippa (già lavata e pulita dal vostro macellaio e tagliatela a striscioline: la tradizione le vorrebbe più grandi, voi potete farle più sottili per una cottura più veloce e facile. Fatela insaporire per una decina di minuti, girando di tanto in tanto. Coprite con coperchio e lasciate cuocere per altri 20 minuti a fuoco moderato. Togliete il coperchio, salate e pepate. Se necessario, fate cuocere ancora per far ritirare un po’ il sughetto, perché la trippa non dovrà risultare brodosa. Una volta pronta potete impiattare la vostra trippa alla fiorentina da servire bollente con crostone di pane e altro Parmigiano Reggiano DOP grattugiato a piacere.

Trippa alla Romana (Ricetta di Famiglia): Un Pilastro della Cucina Romana

Un pilastro della cucina romana, un secondo di carne sostanzioso nato come piatto povero ma ricco di gusto e di sapori semplici. Molto amata e usata nelle cucine regionali di tutta Italia, la trippa è un ingrediente che si presta a tante ricette. La ricetta della trippa alla romana è molto più facile e veloce di quello che si potrebbe pensare, perché richiede giusto un’oretta, tra preparazione e cottura. È nata come piatto povero, pensato per non buttare via niente degli animali macellati, ed è arrivata fino ai nostri giorni tramandata di generazione in generazione. Come fare la trippa alla romana? Per prima cosa si sbollenta il quinto quarto tagliato a striscioline. Si fa un soffritto di verdure, si aggiunge in cottura la trippa ben scolata e si condisce con la menta, il sale e il pepe. Si presta a meraviglia per il pranzo della domenica, per sostituire i classici arrosti di carne e gli altri secondi che cuciniamo spesso. Per preparare la trippa alla romana possiamo usare foglioline di menta o anche di mentuccia. La trippa in umido si mantiene ottima per qualche giorno se la conserviamo in frigo ben coperta con la pellicola per alimenti oppure dentro un contenitore ermetico.

Per preparare la trippa alla romana iniziate tagliando a listarelle la trippa pulita. Nel frattempo occupatevi del sugo: in un altro tegame versate un giro d'olio, aggiungete il grasso di prosciutto e lasciate soffriggere. Salate e cuocete per 20 minuti. Versate l'olio, il vino e aromatizzate con la menta secca. Eliminate dal sugo il grasso di prosciutto. Unite la salsa alla trippa mescolate per amalgamare e insaporire. A parte in una padella calda tostate il pepe in grani, poi pestatelo con il mortaio. Potete conservare la trippa alla romana per 1-2 giorni in frigo in un contenitore ermetico. Per realizzare la trippa utilizzate la cuffia, ovvero la parte più prelibata che ha un aspetto spugnoso. Storia, tradizione e famiglia: sono questi gli ingredienti che hanno reso Armando al Pantheon uno dei pilastri della cucina romana. Il menù propone immancabilmente i piatti tipici romani, ai quali si affiancano anche ricette più innovative e sperimentali, frutto della passione tramandata da due generazioni di ristoratori.

Trippa alla Parmigiana: Un Piatto Ricco dalla Tradizione Emiliana

La trippa alla parmigiana è un piatto ricco e saporito che proviene dalla tradizione culinaria povera dell’Emilia. Per la trippa alla parmigiana si prepara un soffritto di cipolla, poi si rosola bene la trippa e si lascia cuocere a fuoco dolce per due ore con la passata di pomodoro. Durante la lunga cottura, per non far seccare la trippa e renderla morbida, si aggiunge il brodo di carne. Infine la trippa si condisce con abbondante parmigiano grattugiato. Per preparare la trippa alla parmigiana, tritate finemente la cipolla e tagliate la trippa a listarelle. Fatela appassire per una decina di minuti, aggiungendo del brodo di carne. Unite la salsa di pomodoro. Fate amalgamare il tutto e girate con un mestolo di legno, quindi lasciate cuocere il tutto senza coperchio a fuoco dolce per circa 2 ore, aggiungendo di tanto in tanto un mestolo di brodo di carne, affinchè la trippa non si secchi e risulti morbida. Conservate la trippa alla parmigiana in frigorifero, chiusa ermeticamente, per 2 giorni.

Trippa con Fagioli: Un Classico della Cucina Contadina

La ricetta della trippa con fagioli ci riporta in una cucina casalinga dai sapori rustici e senza tempo. Ci saranno molti di voi che conoscono e apprezzano la trippa alla romana, quella alla parmigiana di origine emiliane o ancora quella fiorentina e quella speziata alla milanese. La trippa è un piatto contadino che mantiene in vita un gusto culinario semplice e genuino che si tramanda ancora di famiglia in famiglia. Questa ricetta prevede l'aggiunta dei fagioli cannellini dal gusto delicato, che conferiranno più corposità al piatto. Per preparare la trippa con fagioli versate i fagioli cannellini in una ciotola, dovrete mettere in ammollo in acqua fredda per 12 ore. Trascorso questo tempo, scolateli sciacquateli e e cuoceteli in un tegame, a partire da acqua fredda. Utilizzate anche delle foglie di alloro, la cottura sarà di circa 1 h o 1 h e 30 minuti: dovranno essere morbidi ma ancora consistenti. Tagliate la trippa a striscioline e sciacquatela accuratamente sotto l’acqua corrente. Schiacciate con la forchetta i pomodori pelati. Versate un filo d'olio in una casseruola, aggiungete sedano, carota, cipolla e l'aglio. Aggiungete la trippa e lasciatela rosolare per altri 5 minuti. Coprite con il coperchio e proseguite la cottura per circa 40 minuti. A metà cottura eliminate l’aglio. Proseguite la cottura per circa 20 minuti.

Trippa Precotta: Come Utilizzarla al Meglio

Come tutte le interiora, anche la trippa richiede una lavorazione precisa e una cottura piuttosto lunga: per alleggerire questi due processi è stata introdotta in commercio la trippa precotta. È una trippa che passa, prima di arrivare in vendita, da trattamenti di lavaggio e precottura in modo da permetterti di risparmiare tempo nella preparazione. Solitamente la trippa viene pulita, sbiancata e bollita per ammorbidirla e rimuovere impurità, con il risultato di renderla praticamente già pronta alla cottura, che risulta quindi più breve rispetto al quella della classica trippa cruda, e di evitarti tutta la fase di pulizia approfondita del prodotto. Per avere un prodotto di qualità ricorda di prestare attenzione alla colorazione della trippa precotta: il colore ideale è grigio-avorio, se è troppo bianca è possibile che la trippa abbia subito dei lavaggi in soluzioni di cloro per sbiancarla eccessivamente e che quindi il prodotto non sia di buona qualità. La trippa precotta non deve essere lavata e bollita perché tutta questa operazione, compresa la fase di lavaggio, viene svolta prima della messa in commercio. Di media sono sufficienti 20-30 minuti di cottura per ottenere una trippa tenera e saporita, ma il tempo preciso dipende dal tipo di piatto che si vuole preparare e dalla consistenza che si desidera ottenere. Se desideri una trippa più tenera puoi lasciarla sul fuoco per più tempo ma senza esagerare, perché una cottura troppo prolungata va a compromettere la consistenza della trippa. Essendo precotta, in questo caso richiede tempi di cottura più brevi che variano in base al metodo di cottura che hai scelto: Per tutte le ricette in umido o stufati a base di trippa il consiglio è di far sobbollire la trippa precotta per circa 30-40 minuti insieme agli altri ingredienti, in modo da per permettere ai sapori di amalgamarsi e per far sì che la trippa diventi tenera. Per zuppe e minestre in cui aggiungi la trippa precotta è consigliabile cuocerla per circa 20-30 minuti affinché si insaporisca bene senza perdere la sua consistenza. In alternativa puoi cuocere la trippa anche in pentola a pressione, un metodo molto delicato e veloce che non rovina la consistenza del prodotto e la rende pronta in mendo i 15 minuti, oppure in forno gratinata in bianco o al sugo, ripassata prima in padella per un paio di minuti insieme a tutti gli ingredienti necessari e poi gratinata per circa 15 minuti nel forno.

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